Vita all'insegna della paura
Buonasera, decido di chiedere un consulto in sede psichiatrica visto che ormai è qui che devo orientarmi. Racconto dall'inizio:
Esattamente un anno fa in un centro commerciale mia sorella svenne a causa di una disidratazione. Non so perchè ma quella paura nel vederla a terra suscitò in me qualcosa di inspiegabile.Da quel giorno la mia vita cambiò radicalmente. Incominciai ad avvertire sintomi strani: dolori al petto, dispnea e bruciore agli occhi con senso di svenimento. Incominciai a fare accertamenti medici che non solo davano tutti lo stesso responso ovvero "Paziente ansioso" ma creavano non pochi problemi in famiglia volendo a tutti i costi eseguirli. Dopo aver eseguito questi accertamenti, mi sono rinchiuso in casa per quasi 4 mesi, uscendo di casa il minimo e l'indispensabile. Dopo questi 4 mesi, per mia fortuna, ho avuto la possibilità di frequentarmi con una ragazza. Quando stavo con lei i sintomi scomparivano del tutto ed ho ripreso una vita normale. Con questa ragazza andò male però da quei giorni sono riuscito a contenere la mia paura ed anche con quei fastidiosi sintomi, svolgo una vita sociale abbastanza attiva. Però dopo un anno mi ritrovo a combattere costantemente con la mia paura cercando di sopprimerla e mostrandomi agli altri come se non avessi nulla.... Rendendomi la vita abbastanza complicata.
È come se dovessi tenere in gabbia un mostro e così facendo riduco la mia energia vitale per le attività quotidiane.
Ho dimenticato di riportarlo, sono un ragazzo universatario di 21 anni.
Grazie mille e scusate per il lungo consulto
Esattamente un anno fa in un centro commerciale mia sorella svenne a causa di una disidratazione. Non so perchè ma quella paura nel vederla a terra suscitò in me qualcosa di inspiegabile.Da quel giorno la mia vita cambiò radicalmente. Incominciai ad avvertire sintomi strani: dolori al petto, dispnea e bruciore agli occhi con senso di svenimento. Incominciai a fare accertamenti medici che non solo davano tutti lo stesso responso ovvero "Paziente ansioso" ma creavano non pochi problemi in famiglia volendo a tutti i costi eseguirli. Dopo aver eseguito questi accertamenti, mi sono rinchiuso in casa per quasi 4 mesi, uscendo di casa il minimo e l'indispensabile. Dopo questi 4 mesi, per mia fortuna, ho avuto la possibilità di frequentarmi con una ragazza. Quando stavo con lei i sintomi scomparivano del tutto ed ho ripreso una vita normale. Con questa ragazza andò male però da quei giorni sono riuscito a contenere la mia paura ed anche con quei fastidiosi sintomi, svolgo una vita sociale abbastanza attiva. Però dopo un anno mi ritrovo a combattere costantemente con la mia paura cercando di sopprimerla e mostrandomi agli altri come se non avessi nulla.... Rendendomi la vita abbastanza complicata.
È come se dovessi tenere in gabbia un mostro e così facendo riduco la mia energia vitale per le attività quotidiane.
Ho dimenticato di riportarlo, sono un ragazzo universatario di 21 anni.
Grazie mille e scusate per il lungo consulto
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Gentile utente,
dopo aver avuto la diagnosi è stato iniziato qualche trattamento?
Ha sentito il parere di uno psichiatra?
Sarebbe meglio rivolgersi ad uno specialista in psichiatria per un inquadramento appropriato ed un trattamento conseguente.
dopo aver avuto la diagnosi è stato iniziato qualche trattamento?
Ha sentito il parere di uno psichiatra?
Sarebbe meglio rivolgersi ad uno specialista in psichiatria per un inquadramento appropriato ed un trattamento conseguente.
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.8k visite dal 15/08/2011.
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