Ansia depresione coktail psicofarmaci

salve, non e' per me, ma per mia madre.
mia madre ha 60 anni , milanese e in pensione.
Mia madre ha sempre un po' sofferto di leggera depressione e stati ansiosi.
ma non ha mai preso psicofarmaci , ora li sta prendendo ma come nota anche lei mi sembra un po' rintontita, con difficolta' a parlare (bocca pastosa, quasi come se sbiascicasse), questo avviene dopo aver assunto solo 10 gocce di lexotan, oltre ai vari farmaci assunti nella giornata.
ORA vi dico esattamente cosa prende:
lexotan 10 gocce mattino + 5 gocce pranzo + 10 gocce sera (lo prende da 2 mesi)
stilnox 10mg 1cpr alla sera (per insonnia) (lo prende da un'anno)
valdoxan 25mg 1 cpr. (lo prende da 2 mesi)
STORIA
ogni tanto nella sua vita mia madre prendeva un po' di ansiolitici al bisogno, solo al bisogno.
un anno fa ha iniziato a prendere stilonx tutte le sere
2 mesi fa andando da psichiatra si e' fatta convincere a prendere lexotan tutti i giorni e valdoxan


domande
1) ho letto che lo stilnox dovrebbe essere preso solo al bisogno e comunque non piu' di 4 settimane, invece mia madre mi ha detto che e' da 1 anno che prende lo stilnox tutte le sere .
2) da quando prende lexotan tutti i giorni e valdoxan, si sente molto rintontita e anch'io noto che ha difficolta' a parlare , questo avviene solo dopo assunzione di lexotan.
3) tutto cio' no gli toglie comunque l'ansia , mia madre ha parlato con psichiatra che le dice di andare avanti cosi e semai prendere ancora piu' lexotan al bisogno.

conclusione:
mia madre faceva segretaria in una multinazionale, quindi abbastanza sveglia, e ancora adesso che e' in pensione e' una persona attiva e comunque sveglia, pero' mi preoccupa il fatto che per brevi periodi nella giornata sembra un po' rintontita e sbiascica, poi torna normale ..

grazie
[#1]
Dr. Massimo Lai Psichiatra 832 30
Gentile utente,

il bromazepam è un farmaco ansiolitico sedativo e gli effetti di cui risente sua madre potrebbero essere divuti a questo.
Lo zolpidem in effetti andrebbe non utilizzato per periodi molto lunghi e sarebbe meglio sospenderlo.

Segua le indicazioni dello psichiatra di fiducia e se non sta bene dopo un po' di tempo provi a chiedere un nuovo parere, sempre che sua madre sia d'accordo

Cordiali saluti

Massimo Lai, MD

[#2]
Utente
Utente
grazie per la risposta, il problema che mia madre ha detto alla psichiatra che stilnox era da prendere solo per 4 settimane(che gliel'ho detto io a mia madre),
ma la psichiatra ha detto di andare avanti.
dico io non si puo' valutare se mia madre soffre ancora di insonnia ? magari non piu' , e quindi che fa per un periodo che soffriva di insonnia deve andare avanti tutta la vita ?

comunque sono preoccupato ancora per questo coktail di farmaci, ora suggerito da me mia madre prende solo 5 gocce di lexotan 3 volte al giorno.

voi direte chi sono io per dirlo, ma semplicemente una persona che e' anche lui da anni a combattere contro ansia e panico :-)
[#3]
Dr. Massimo Lai Psichiatra 832 30
Gentile utente,

il problema però non è il cocktail di farmaci.

Se questo serve perché sua madre stia meglio e abbia una vita più funzionale malgrado gli effetti collaterali, allora è meglio che continui a prendere i farmaci.

In quanto familiare non dovrebbe suggerire a sua madre cosa prendere in base a preconcetti o concetti sui farmaci anche giusti ma estranei al contesto clinico, dovrebbe solamente esserle accanto e cercare di capirla.

L'opportunità della terapia la lasci decidere al medico che la ha in cura, lei sia come familiare, quindi meno obiettivo, sia come persona non esperta non può fare medico di sua madre.

Cordiali saluti
[#4]
Utente
Utente
grazie per la risposta, ma qui penso che un po' si sbagli.

e qui le dico subito i punti salienti :
1) io sono 10 anni che lotto contro attacchi di panico, conosco bene gli effetti degl'ansiolitici
2) mi informo molto
3) sono abbastanza intelligente da comprendere le situazioni, esempio quella di mia madre
4) i medici saranno piu' competenti e non bisogna sostituirsi agli specialisti, ma gli specialisti non hanno mai provato su di loro quello che prescrivono, quindi un paziente(non tutti) possono percepire e calibrare i dosaggi almeno degl'ansiolitici, non parlo di psicofarmaci
5) lo specialista non comprende appieno un paziente, mentre ad esempio io posso notare cambiamenti in mia madre.
6) gli specialisti anche se hanno studiato e fatto esami , non e' detto che siano in gamba e/o intelligenti nel comprendere una signora, magari mentre l'ascoltano pensano dove andare a cena con la moglie o l'amante ;-)
7) e' il paziente che comprende gli effetti positivi / nocivi di un farmaco, mi piacerebbe imbottire gli specialisti, di quello che prescrivono per fare capire cosa si prova, almeno saranno piu' competenti.

tutto questo e' un po un sunto serio e semiserio :-)

ripeto, ho solo parlato di abbassare un po' il lexotan, visto che insieme a mia madre avevamo compreso che la stordiva un po' il dosaggio.

grazie comunque del tempo dedicatomi.
[#5]
Dr. Massimo Lai Psichiatra 832 30
Gentile utente,

le sue osservazioni possono avere un senso ma in realtà commette alcuni errori abbastanza comuni e diffusi.

E' vero che il malato può imparare a conoscere molto bene il disturbo di cui soffre, ma questo non si trasforma automaticamente nel diventare anche esperto della cura.

Essere esperto della propria sofferenza, anche se aiuta, non comporta automaticamente la comprensione di quella degli altri.

Per curare una malattia non è necessario averla sperimentata su di se, altrimenti si diventrebbe medici a sessantanni, questo vale per la medicina, la chirurgia e le malattie mentali.

Ugualmente per somministrare un farmaco o una psicoterapia non è necessario averla sperimentata, altrimenti tutti dovremmo prendere cardiotonici, antiparkinsoniani, chemioterapici etc

Avere studiato per tanto tempo serve proprio a questo, a conoscere la materia, le malattie, le terapie e a curare con l'aiuto del malato.

Infine vorrei sfatare un mito: che lo psichiatra non sia un essere umano.

Lo psichiatra prima di tutto è una persona con le sue ansie e paure, può soffrire di depressione, attacchi di panico, disturbi psicotici e di tutte le malattie che si conoscono così come un chirurgo può ammalarsi di cancro e un infettivologo prendersi l'epatite.
Inoltre lo psichiatra spesso è uno sperimentatore su di se degli effetti dei farmaci che da agli altri pazienti anche se non sarebbe necessario. D'altronde alcuni professori all'Università insegnavano di provare le sostanze che si danno, ma questo è un altro discorso.

Spero di esserle stato di aiuto
Cordiali saluti
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