Urgente: attacchi di panico ritorno inaspettato
Ciao
dopo circa 15 anni mi sono ritornati gli attachi di panico.....
All'eta di 22 anni ho iniziato a soffrire di DAP. Dopo il classico clavario ho trovato uno specialista facente parte dell'equipe del dott. C. che mi ha curato efficacemente prescrivendomi all'inizio un mix di farmaci (di cui nn ricordo il nome) e poi mi ha detto di prendere "a vita" L'ELOPRAM 20 vista la mia storia di attacchi sin dall'adolescenza.
da una settimana mi ritrovo ad avere di nuovo ed inaspettatamente il "mostro in casa".
Domanda:
Visto che è agosto e non è possibile incontrare velocemente il dottore, mi suggerite una terapia di emergenza per tamponare il problema?
Vi ricordo che continuo a prendere l'elopram 20 (1 compressa di sera)
Vi prego di essere celeri nella risposta.
Grazie mille
dopo circa 15 anni mi sono ritornati gli attachi di panico.....
All'eta di 22 anni ho iniziato a soffrire di DAP. Dopo il classico clavario ho trovato uno specialista facente parte dell'equipe del dott. C. che mi ha curato efficacemente prescrivendomi all'inizio un mix di farmaci (di cui nn ricordo il nome) e poi mi ha detto di prendere "a vita" L'ELOPRAM 20 vista la mia storia di attacchi sin dall'adolescenza.
da una settimana mi ritrovo ad avere di nuovo ed inaspettatamente il "mostro in casa".
Domanda:
Visto che è agosto e non è possibile incontrare velocemente il dottore, mi suggerite una terapia di emergenza per tamponare il problema?
Vi ricordo che continuo a prendere l'elopram 20 (1 compressa di sera)
Vi prego di essere celeri nella risposta.
Grazie mille
[#1]
Gentile utente,
la Sua terapia contiene un farmaco antidepressivo (farmaco "base" per il disturbo da Lei riferito), la dose del quale doveva essere monitorata e attualmente potrebbe essere rivista; da considerare anche la terapia ansiolitica che ora manca. Tuttavia, le prescrizioni della terapia via internet non possono essere fatte; è assolutamente indispensabile una visita psichiatrica, tanto più se per anni non l'ha visto nessun specialista. Considerando che Lei lo vive come una urgenza, può rivolgersi agli psichiatri consulenti al Pronto Soccorso.
la Sua terapia contiene un farmaco antidepressivo (farmaco "base" per il disturbo da Lei riferito), la dose del quale doveva essere monitorata e attualmente potrebbe essere rivista; da considerare anche la terapia ansiolitica che ora manca. Tuttavia, le prescrizioni della terapia via internet non possono essere fatte; è assolutamente indispensabile una visita psichiatrica, tanto più se per anni non l'ha visto nessun specialista. Considerando che Lei lo vive come una urgenza, può rivolgersi agli psichiatri consulenti al Pronto Soccorso.
Dr. Alex Aleksey Gukov
[#5]
Utente
Gentili dottori
da quando vi ho scritto ad agosto, ho continuato a prendere
elopram 20mg
xanax 0.50mg
di sera fino alla data della visita con uno specialista che mi è stata fissata solo per il 5 ottobre scorso.
In tale visita il dottore ha ritenuto opportuno aumentare la dose dell'elopram fino ad arrivare a 1cp di sera - 1 & 1/2 cp la mattina e contemporaneamente abbassare lo xanax gradualmente.
Per un mio errore di scalatura l'ho eliminato in un mese e dopo 3 gg di astinenza di xanax mi è ritornata l'ansia, la paura ecc.
Richiamatolo mi ha detto di riprendere di nuovo l'intera compressa e di rimandare la scalatura tra un mese.
Secondo voi quanto tempo rioccorrera per far sparire di nuovo l'ansia?
Cosa posso fare per accellerare la guarigione?
Grazie
da quando vi ho scritto ad agosto, ho continuato a prendere
elopram 20mg
xanax 0.50mg
di sera fino alla data della visita con uno specialista che mi è stata fissata solo per il 5 ottobre scorso.
In tale visita il dottore ha ritenuto opportuno aumentare la dose dell'elopram fino ad arrivare a 1cp di sera - 1 & 1/2 cp la mattina e contemporaneamente abbassare lo xanax gradualmente.
Per un mio errore di scalatura l'ho eliminato in un mese e dopo 3 gg di astinenza di xanax mi è ritornata l'ansia, la paura ecc.
Richiamatolo mi ha detto di riprendere di nuovo l'intera compressa e di rimandare la scalatura tra un mese.
Secondo voi quanto tempo rioccorrera per far sparire di nuovo l'ansia?
Cosa posso fare per accellerare la guarigione?
Grazie
[#6]
Gentile utente,
se la dose di Xanax (nome chimico: alprazolam) è giusta, l'ansia dovrebbe scomparire già dai primi giorni dell'assunzione, altrimenti bisognerà richiamare il Suo specialista per aggiustare la dose. In seguito può essere ragionevole concordare con il Suo specialista di tanto in tanto la dose dell'ansiolitico che sia la "minima sufficiente" per Lei in ogni dato periodo (orientandosi sullo stato delle Sue condizioni psichiche), anziché programmare uno scalare a priori e a prescindere dagli sviluppi.
Lo xanax (alprazolam) è un farmaco cui effetto si instaura velocemente, ma la cui mancanza si può sentire altrettanto presto se lo si sospende, per cui è importante seguire le indicazioni del Suo psichiatra. Sì, potrebbe trattarsi dell'astinenza da Xanax (come Lei scrive), visto che lo ha assunto per più di un mese, ma potrebbe trattarsi anche della malattia di fondo che può non essere ancora sotto controllo del farmaco antidepressivo (la dose del quale è stata aumentata, ma ci vogliono più settimane perché dia l'effetto). L'ansiolitico da solo non guarisce il disturbo, lo tiene solo coperto, ma in tal modo è utile per coprire il periodo di latenza dell'effetto del farmaco antidepressivo (citalopram) che è la terapia più di fondo che dovrà essere protratta molto più a lungo.
se la dose di Xanax (nome chimico: alprazolam) è giusta, l'ansia dovrebbe scomparire già dai primi giorni dell'assunzione, altrimenti bisognerà richiamare il Suo specialista per aggiustare la dose. In seguito può essere ragionevole concordare con il Suo specialista di tanto in tanto la dose dell'ansiolitico che sia la "minima sufficiente" per Lei in ogni dato periodo (orientandosi sullo stato delle Sue condizioni psichiche), anziché programmare uno scalare a priori e a prescindere dagli sviluppi.
Lo xanax (alprazolam) è un farmaco cui effetto si instaura velocemente, ma la cui mancanza si può sentire altrettanto presto se lo si sospende, per cui è importante seguire le indicazioni del Suo psichiatra. Sì, potrebbe trattarsi dell'astinenza da Xanax (come Lei scrive), visto che lo ha assunto per più di un mese, ma potrebbe trattarsi anche della malattia di fondo che può non essere ancora sotto controllo del farmaco antidepressivo (la dose del quale è stata aumentata, ma ci vogliono più settimane perché dia l'effetto). L'ansiolitico da solo non guarisce il disturbo, lo tiene solo coperto, ma in tal modo è utile per coprire il periodo di latenza dell'effetto del farmaco antidepressivo (citalopram) che è la terapia più di fondo che dovrà essere protratta molto più a lungo.
[#8]
Come Lei scrive, una compressa intera è stato il dosaggio consigliato dal Suo specialista. Dunque prosegua a prendere questa dose. Non è affatto una dose elevata, piuttosto bassa, ma potrebbe essere già sufficiente, come è stato prima. Richiamalo se nei prossimi giorni avverte che la dose non è sufficiente. Nel caso fosse sufficiente, mantenetevi comunque in contatto.
[#10]
Gentile utente,
non si può fare le prescrizioni via internet; ed inoltre, anche se si tratta dei prodotti definiti "naturali", sono dei veri e propri farmaci, e la decisione di assumerli va sempre concordata con lo specialista curante.
A parte questo, penso comunque che nella Sua situazione attuale tali associazioni non abbiano senso.
Per quanto riguarda 5-htp, intende la serotonina o un altro prodotto naturale serotoninergico ?
L'associazione con un prodotto ad azione serotoninergica pura potrebbe essere attivante e, coi limiti della comunicazione via web, nel Suo caso lo sconsiglierei. Comunque la serotonina non è un "equivalente" di un antidepressivo. Semmai è da ricontrollare col Suo specialista che la dose dell'antidepressivo che assume (citalopram) sia ottimale (e neanche troppo alta) e stabilire con lui un periodo di tempo a termine del quale valutare l'efficacia del citalopram.
Per quanto riguarda la Valeriana, se l'ansiolitico che assume (Xanax) è alle dosi giuste, non c'è bisogno di un rimedio in più. Più ansiolitici non necessariamente sono più efficaci, ma serve uno che funzioni e a dosi corrette. Piuttosto contatta il Suo specialista per aggiustare la dose di Xanax.
L'associazione con la Valeriana o la sostituzione dello Xanax con la Valeriana o con un altro ansiolitico per evitare i fenomeni di assuefazione può avere senso nel periodo successivo, non adesso, e va concordata con il Suo specialista.
Spero di essere stato chiaro, ma se no, mi rescriva.
un saluto,
non si può fare le prescrizioni via internet; ed inoltre, anche se si tratta dei prodotti definiti "naturali", sono dei veri e propri farmaci, e la decisione di assumerli va sempre concordata con lo specialista curante.
A parte questo, penso comunque che nella Sua situazione attuale tali associazioni non abbiano senso.
Per quanto riguarda 5-htp, intende la serotonina o un altro prodotto naturale serotoninergico ?
L'associazione con un prodotto ad azione serotoninergica pura potrebbe essere attivante e, coi limiti della comunicazione via web, nel Suo caso lo sconsiglierei. Comunque la serotonina non è un "equivalente" di un antidepressivo. Semmai è da ricontrollare col Suo specialista che la dose dell'antidepressivo che assume (citalopram) sia ottimale (e neanche troppo alta) e stabilire con lui un periodo di tempo a termine del quale valutare l'efficacia del citalopram.
Per quanto riguarda la Valeriana, se l'ansiolitico che assume (Xanax) è alle dosi giuste, non c'è bisogno di un rimedio in più. Più ansiolitici non necessariamente sono più efficaci, ma serve uno che funzioni e a dosi corrette. Piuttosto contatta il Suo specialista per aggiustare la dose di Xanax.
L'associazione con la Valeriana o la sostituzione dello Xanax con la Valeriana o con un altro ansiolitico per evitare i fenomeni di assuefazione può avere senso nel periodo successivo, non adesso, e va concordata con il Suo specialista.
Spero di essere stato chiaro, ma se no, mi rescriva.
un saluto,
[#12]
<<..il 5-htp e il nome del farmaco a base griffonia..>>
Confermo quello che ho scritto nella risposta precedente rispetto ai rimedi a base di serotonina
<<..Ma in pratica sono affetto da ansia o depressione?..>>
Via internet è impossibile farLe la diagnosi. Nel Suo quesito iniziale Lei ha parlato del DAP (disturbo da attacchi di panico), che è uno dei disturbi d'ansia; e mi sono riferito sempre a questo. Solo la visita specialistica diretta (magari presso lo specialista che La segue) può individuare o meno se ci sono elementi anche depressivi. Forse potrebbe confonderLa il fatto che per un disturbo d'ansia Le viene prescritto un antidepressivo (citalopram).., ma è solo la questione di come chiamarlo: molti farmaci sviluppati per la cura della depressione si sono rivelati efficaci anche nella cura dei disturbi d'ansia e di altri disturbi, però si prosegue a chiamarli "antidepressivi".
<<..Mi suggerisce cosa fare oltre ai farmaci per accellerare il processo di guarigione?..>>
Bisogna capire che cosa Lei intende per la "guarigione".
Se intende la scomparsa dei sintomi (dell'ansia e degli attacchi di panico), non è la guarigione, ma uno stato di compenso, che permette comunque una vita di migliore qualità. Per raggiungere tale metà, la terapia farmacologica, in particolare ansiolitica a dosi adeguate, è il mezzo più "celere".
Questo stato di compenso non è comunque la "guarigione", permanendo la suscettibilità, pure minore di prima, alle ricadute, e permanendo il disturbo "sotto controllo" farmacologico ma non estinto.
Se per la "guarigione" intende il cambiamento della condizione più a fondo, oltre al farmaco "antidepressivo" (già prescritto), sono utili i mezzi che però non sono "celeri": la psicoterapia.
A differenza dei farmaci, la psicoterapia non è qualcosa assimilabile ad un prodotto di consumo (che funziona su un tessuto X in un tempo Y come la colla..), ma è un processo che dipende anche dal grado di motivazione e di collaborazione attiva da parte della persona. Le psicoterapie che sono state utilizzate negli attacchi di panico ci sono di tipi diversi: alcuni comprendono l'esposizione alla graduale alla situazione ansiogena con l'obbiettivo di desensibilizzazione (chiaramante, prima devono essere individuate le "situazioni ansiogene", che nel DAP sono "apparentemente" imprevedibili, appunto, solo "apparentemente" imprevedibili). Non è l'unica stategia, il tipo di psicoterapia deve essere scelto con cura dallo specialista per non crearLe dei danni. I tempi possono essere anche lunghi (uno - due incontri non bastano), ma nel caso di un disturbo cronico (che dura da adolescenza, pur con lunghi periodi di silenzio) sarebbe strano se fosse diverso.
Direi che la psicoterapia non può "accellerare", ma può "consolidare" la guarigione. Da valutare Lei se lo vuole, quale tipo di psicoterapia sarebbe ottimale se Lei ne è idoneo. Ne può prlare col Suo specialista.
Confermo quello che ho scritto nella risposta precedente rispetto ai rimedi a base di serotonina
<<..Ma in pratica sono affetto da ansia o depressione?..>>
Via internet è impossibile farLe la diagnosi. Nel Suo quesito iniziale Lei ha parlato del DAP (disturbo da attacchi di panico), che è uno dei disturbi d'ansia; e mi sono riferito sempre a questo. Solo la visita specialistica diretta (magari presso lo specialista che La segue) può individuare o meno se ci sono elementi anche depressivi. Forse potrebbe confonderLa il fatto che per un disturbo d'ansia Le viene prescritto un antidepressivo (citalopram).., ma è solo la questione di come chiamarlo: molti farmaci sviluppati per la cura della depressione si sono rivelati efficaci anche nella cura dei disturbi d'ansia e di altri disturbi, però si prosegue a chiamarli "antidepressivi".
<<..Mi suggerisce cosa fare oltre ai farmaci per accellerare il processo di guarigione?..>>
Bisogna capire che cosa Lei intende per la "guarigione".
Se intende la scomparsa dei sintomi (dell'ansia e degli attacchi di panico), non è la guarigione, ma uno stato di compenso, che permette comunque una vita di migliore qualità. Per raggiungere tale metà, la terapia farmacologica, in particolare ansiolitica a dosi adeguate, è il mezzo più "celere".
Questo stato di compenso non è comunque la "guarigione", permanendo la suscettibilità, pure minore di prima, alle ricadute, e permanendo il disturbo "sotto controllo" farmacologico ma non estinto.
Se per la "guarigione" intende il cambiamento della condizione più a fondo, oltre al farmaco "antidepressivo" (già prescritto), sono utili i mezzi che però non sono "celeri": la psicoterapia.
A differenza dei farmaci, la psicoterapia non è qualcosa assimilabile ad un prodotto di consumo (che funziona su un tessuto X in un tempo Y come la colla..), ma è un processo che dipende anche dal grado di motivazione e di collaborazione attiva da parte della persona. Le psicoterapie che sono state utilizzate negli attacchi di panico ci sono di tipi diversi: alcuni comprendono l'esposizione alla graduale alla situazione ansiogena con l'obbiettivo di desensibilizzazione (chiaramante, prima devono essere individuate le "situazioni ansiogene", che nel DAP sono "apparentemente" imprevedibili, appunto, solo "apparentemente" imprevedibili). Non è l'unica stategia, il tipo di psicoterapia deve essere scelto con cura dallo specialista per non crearLe dei danni. I tempi possono essere anche lunghi (uno - due incontri non bastano), ma nel caso di un disturbo cronico (che dura da adolescenza, pur con lunghi periodi di silenzio) sarebbe strano se fosse diverso.
Direi che la psicoterapia non può "accellerare", ma può "consolidare" la guarigione. Da valutare Lei se lo vuole, quale tipo di psicoterapia sarebbe ottimale se Lei ne è idoneo. Ne può prlare col Suo specialista.
[#13]
Utente
Salve dott Alex
ho appena parlato con il mio psichiatra in quanto nonostante segua l'attuale terapia:
a) 1 +1/2 cp. elopram 20mg mattina e sera
b) 1 cp. 0.50mg Xanax mattina e sera
l'ansia non accenna a diminuire. Mi ha aggiunto un terzo farmaco:
c) 1/2 cp. di Depakin 200mg mattina e sera
Siccome ho stima in lei volevo chiederle se le sembra corretto.
Inoltre io di notte faccio dei continui scatti nel sonno come se fossi percorso da scariche elettriche. Devo fare qualche controllo specifico per vedere se correlato con quanto mi sta accadendo?
L'agopuntura puo aiutare a ridurre l'ansia patologica?
Grazie
ho appena parlato con il mio psichiatra in quanto nonostante segua l'attuale terapia:
a) 1 +1/2 cp. elopram 20mg mattina e sera
b) 1 cp. 0.50mg Xanax mattina e sera
l'ansia non accenna a diminuire. Mi ha aggiunto un terzo farmaco:
c) 1/2 cp. di Depakin 200mg mattina e sera
Siccome ho stima in lei volevo chiederle se le sembra corretto.
Inoltre io di notte faccio dei continui scatti nel sonno come se fossi percorso da scariche elettriche. Devo fare qualche controllo specifico per vedere se correlato con quanto mi sta accadendo?
L'agopuntura puo aiutare a ridurre l'ansia patologica?
Grazie
[#14]
Gentile utente,
il Depakin (nome chimico: acido valproico) è un farmaco sviluppato come anticonvulsivante, ma è ormai da tempo riconosciuta la sua efficacia anche nei disturbi di umore, e, a bassi dosi, talvolta si usa anche come ansiolitico. Il suo vantaggio rispetto agli ansiolitici classici (benzodiazepine, come Xanax) è sia nei casi nei quali gli ansiolitici classici (tipo Xanax) sono meno efficaci (ad esempio, se non è un disturbo d'ansia puro), sia nel fatto che il suo potenziale di assuefazione e di dipendenza è praticamente irrilevante (questo non vuol dire che si può scalarlo o sospenderlo su decisione autonoma; la sospensione brusca o prematura è pericolosa). In ogni modo, trovo saggia la prescrizione del Suo specialista.
Sarebbe importante sottoporre al Suo specialista il quesito della diagnosi (in particolare se riscontra elementi legati ad un disturbo dell'umore). In effetti, il ritorno del disturbo dopo anni di silenzio fa pensare ad un manifestarsi della malattia "a episodi" il che è tipico di un disturbo di umore, ma è solo un'ipotesi, basata su pochi dati, insufficienti senza l'esame psichico. Penso comunque che questa ipotesi dovrebbe essere valutata.
L'irriquietezza durante il sonno:
(1) può essere sempre la manifestazione del Suo stesso disturbo psichico; non escludo che il Depakin possa essere efficace su questa irriquietezza, e seguirei la prescrizione.
(2) così come lo descrive ("scariche elettriche"), potrebbe essere anche un effetto collaterale del farmaco antidepressivo, Citalopram (la dose del quale è stata aumentata), perciò parlerei anche di questa possibilità al Suo specialista.
(1) e (2) sono le ipotesi, al mio avviso, più "banali", prima di pensare che possa essere un altro disturbo.
L'efficacia dell'agopuntura non è ancora abbastanzza riconosciuta negli ambiti scientifici occidentali; perciò potrei essere "di parte", e, per averne maggiori informazioni Lei può chiedere un consulto nella sezione delle "Medicine non convenzionali" del nostro sito. Tuttavia, a prescindere dell'efficacia che possa avere o no l'agopuntura nel Suo caso, penso che sia sbagliato aggiungere ulteriori trattamenti, mentre quella terapia che Lei sta già seguendo può non essere ancora ottimale (è come, d'inverno, accendere il riscaldamento, perché fa freddo, ma dimenticare le finestre aperte).
il Depakin (nome chimico: acido valproico) è un farmaco sviluppato come anticonvulsivante, ma è ormai da tempo riconosciuta la sua efficacia anche nei disturbi di umore, e, a bassi dosi, talvolta si usa anche come ansiolitico. Il suo vantaggio rispetto agli ansiolitici classici (benzodiazepine, come Xanax) è sia nei casi nei quali gli ansiolitici classici (tipo Xanax) sono meno efficaci (ad esempio, se non è un disturbo d'ansia puro), sia nel fatto che il suo potenziale di assuefazione e di dipendenza è praticamente irrilevante (questo non vuol dire che si può scalarlo o sospenderlo su decisione autonoma; la sospensione brusca o prematura è pericolosa). In ogni modo, trovo saggia la prescrizione del Suo specialista.
Sarebbe importante sottoporre al Suo specialista il quesito della diagnosi (in particolare se riscontra elementi legati ad un disturbo dell'umore). In effetti, il ritorno del disturbo dopo anni di silenzio fa pensare ad un manifestarsi della malattia "a episodi" il che è tipico di un disturbo di umore, ma è solo un'ipotesi, basata su pochi dati, insufficienti senza l'esame psichico. Penso comunque che questa ipotesi dovrebbe essere valutata.
L'irriquietezza durante il sonno:
(1) può essere sempre la manifestazione del Suo stesso disturbo psichico; non escludo che il Depakin possa essere efficace su questa irriquietezza, e seguirei la prescrizione.
(2) così come lo descrive ("scariche elettriche"), potrebbe essere anche un effetto collaterale del farmaco antidepressivo, Citalopram (la dose del quale è stata aumentata), perciò parlerei anche di questa possibilità al Suo specialista.
(1) e (2) sono le ipotesi, al mio avviso, più "banali", prima di pensare che possa essere un altro disturbo.
L'efficacia dell'agopuntura non è ancora abbastanzza riconosciuta negli ambiti scientifici occidentali; perciò potrei essere "di parte", e, per averne maggiori informazioni Lei può chiedere un consulto nella sezione delle "Medicine non convenzionali" del nostro sito. Tuttavia, a prescindere dell'efficacia che possa avere o no l'agopuntura nel Suo caso, penso che sia sbagliato aggiungere ulteriori trattamenti, mentre quella terapia che Lei sta già seguendo può non essere ancora ottimale (è come, d'inverno, accendere il riscaldamento, perché fa freddo, ma dimenticare le finestre aperte).
[#16]
Gentile utente,
mi scuso della pausa determinata dai problemi tecnici.
In base alla diagnosi che Lei riporta all'inizio di questa discussione, ma anche in base all'ipotesi di un disturbo di umore, ritengo che il punto importante è anche la scelta e la dose del farmaco antidepressivo.
mi scuso della pausa determinata dai problemi tecnici.
In base alla diagnosi che Lei riporta all'inizio di questa discussione, ma anche in base all'ipotesi di un disturbo di umore, ritengo che il punto importante è anche la scelta e la dose del farmaco antidepressivo.
[#18]
Gentile utente,
l'ipotesi piu' probabile e' che il calo del desiderio sessuale possa essere un effetto collaterale del farmaco antidepressivo (Elopram, nome chimico: citalopram), la dose del quale e' stata incrementata negli ultimi mesi. Non si puo' escludere che anche gli altri farmaci che Lei assume possano influire sulla sessualita', ad esempio lo Xanax (nome chimico: alprazolam), ma e' meno probabile, con tali farmaci cio' succede molto piu' raramente rispetto agli antidepressivi "inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina" (SSRI), come citalopram, l'effetto dei quali sulla sessualita' e' noto.
L'approccio migliore al problema e' di valutare col Suo specialista la riduzione della dose e l'eventuale sostituzione del citalopram con un altro antidepressivo, meno selettivo nei confronti della serotonina. Cio' potrebbe aver senso anche nella luce degli altri sintomi che Lei lamentava ("scatti nel sonno come se fossi percorso da scariche elettriche") nel caso dei quali non posso escludere che siano sempre i sintomi collaterali del citalopram. La rivalutazione della terapia antidepressiva avrebbe senso anche nel caso nel quale il Suo disturbo principale non fosse migliorato finora dell'aumento della dose di questo farmaco.
P.S.
purtroppo in questo periodo non sempre riesco a rispondere a breve termine; se Lei avra' i nuovi quesiti, Le consiglio di aprire una nuova discussione.
un saluto,
l'ipotesi piu' probabile e' che il calo del desiderio sessuale possa essere un effetto collaterale del farmaco antidepressivo (Elopram, nome chimico: citalopram), la dose del quale e' stata incrementata negli ultimi mesi. Non si puo' escludere che anche gli altri farmaci che Lei assume possano influire sulla sessualita', ad esempio lo Xanax (nome chimico: alprazolam), ma e' meno probabile, con tali farmaci cio' succede molto piu' raramente rispetto agli antidepressivi "inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina" (SSRI), come citalopram, l'effetto dei quali sulla sessualita' e' noto.
L'approccio migliore al problema e' di valutare col Suo specialista la riduzione della dose e l'eventuale sostituzione del citalopram con un altro antidepressivo, meno selettivo nei confronti della serotonina. Cio' potrebbe aver senso anche nella luce degli altri sintomi che Lei lamentava ("scatti nel sonno come se fossi percorso da scariche elettriche") nel caso dei quali non posso escludere che siano sempre i sintomi collaterali del citalopram. La rivalutazione della terapia antidepressiva avrebbe senso anche nel caso nel quale il Suo disturbo principale non fosse migliorato finora dell'aumento della dose di questo farmaco.
P.S.
purtroppo in questo periodo non sempre riesco a rispondere a breve termine; se Lei avra' i nuovi quesiti, Le consiglio di aprire una nuova discussione.
un saluto,
[#19]
Gentile signore, il dottor Gukov Le aveva accennato anche alla strada della psicoterapia, come possibilità di affrontare le sue difficoltà da un punto di vista di verso. Considerendole cioè invece che, o oltre che problemi di malfunzionamento di cellule nervose da cercare di rimediare con mezzi chimici (i farmaci), problemi di organizzazione e funzionamento della personalità basati forse su abitudini inveterate poco utili che magari la hanno portata a un circolo vizioso da cui è difficile uscire da solo, di cui gli attacchi di panico sono un sintomo, magari non l'unico.
Un intervento psicoterapico potrebbe forse servirle a migliorare la sua situazione e a trovare modalità più utili di affrontare le difficoltà di ogni giorno.
Ci ha pensato?
Un intervento psicoterapico potrebbe forse servirle a migliorare la sua situazione e a trovare modalità più utili di affrontare le difficoltà di ogni giorno.
Ci ha pensato?
Dr. Gianmaria Benedetti
http://neuropsic.altervista.org/drupal/
[#20]
Utente
Salve dr Alex
da circa due mesi la mia situazione di era stabilizzata veramente bene
avendo raggiunto il pieno della terapia:
1+ 1/2 elopram 20
1+1/2 Paroxetina
1 Xanax 0.50
1 Depakin 200
questo mattina e sera.
All'improvviso la settimana scorsa ho preso una forte influenza e sono ricaduto nel panico in piu si è aggiunto uno stato confusionale mentale.
Il mio dott mi ha detto di prendere 1/2 cp di Xanan al bisogno anche 2- 3 volte al giorno e che per venerdi prossimo staro di nuovo bene
Conviene che mi metta a riposo dal lavoro?
E' vero che staro di nuovo bene e si tratta di un episodio transitorio dovuto all'influenza?
Grazie
da circa due mesi la mia situazione di era stabilizzata veramente bene
avendo raggiunto il pieno della terapia:
1+ 1/2 elopram 20
1+1/2 Paroxetina
1 Xanax 0.50
1 Depakin 200
questo mattina e sera.
All'improvviso la settimana scorsa ho preso una forte influenza e sono ricaduto nel panico in piu si è aggiunto uno stato confusionale mentale.
Il mio dott mi ha detto di prendere 1/2 cp di Xanan al bisogno anche 2- 3 volte al giorno e che per venerdi prossimo staro di nuovo bene
Conviene che mi metta a riposo dal lavoro?
E' vero che staro di nuovo bene e si tratta di un episodio transitorio dovuto all'influenza?
Grazie
[#23]
Gentile utente,
i quesiti che Lei pone (Conviene che mi metta a riposo dal lavoro? E' vero che staro di nuovo bene e si tratta di un episodio transitorio dovuto all'influenza? ) richiedono la valutazione clinica del Suo stato attuale di salute psichica e fisica: una valutazione impossibile via internet.
Inoltre, la nostra discussione, iniziata ad agosto dell'anno scorso, la stiamo conducendo tuttora, e da un consulto su una problematica relativamente specifica sta diventando qualcosa di simile ad un rapporto professionale quasi continuo fra di noi, quasi come se fossi uno dei Suoi medici di riferimento. Questo non è contemplato negli obbiettivi e nelle modalità di questo sito. I medici di riferimento devono essere quelli che La seguono dal vivo, non via internet. Bisogna concludere questa discussione. Se Le capiterà una problematica sulla quale vorrà consultarci, bisognerà aprire un'altra discussione.
un saluto,
i quesiti che Lei pone (Conviene che mi metta a riposo dal lavoro? E' vero che staro di nuovo bene e si tratta di un episodio transitorio dovuto all'influenza? ) richiedono la valutazione clinica del Suo stato attuale di salute psichica e fisica: una valutazione impossibile via internet.
Inoltre, la nostra discussione, iniziata ad agosto dell'anno scorso, la stiamo conducendo tuttora, e da un consulto su una problematica relativamente specifica sta diventando qualcosa di simile ad un rapporto professionale quasi continuo fra di noi, quasi come se fossi uno dei Suoi medici di riferimento. Questo non è contemplato negli obbiettivi e nelle modalità di questo sito. I medici di riferimento devono essere quelli che La seguono dal vivo, non via internet. Bisogna concludere questa discussione. Se Le capiterà una problematica sulla quale vorrà consultarci, bisognerà aprire un'altra discussione.
un saluto,
Questo consulto ha ricevuto 23 risposte e 5.7k visite dal 12/08/2011.
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Approfondimento su Ansia
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