Come aiutare chi soffre d'ansia e agorafobia
Buongiorno Gent.li Dottori,
sono una ragazza di 22 anni ho il mio più caro amico che da un anno soffre di disturbi d'ansia, agorafobia e attacchi di panico.
Io cerco di stargli molto vicino e di ascoltarlo ma a volte vorrei fare di più ma non so bene come comportarmi.
lui sta seguendo da mesi una terapia però vorrei fare anch' io qualcosa per aiutarlo.
A volte vorrei prendere iniziative però ho paura solo di peggiorare le cose invece di farlo star meglio.
Pertanto mi rivolgo a voi che sicurmente potrete consigliarmi al meglio.
Vi ringrazio per l' attenzione.
Distinti Saluti
sono una ragazza di 22 anni ho il mio più caro amico che da un anno soffre di disturbi d'ansia, agorafobia e attacchi di panico.
Io cerco di stargli molto vicino e di ascoltarlo ma a volte vorrei fare di più ma non so bene come comportarmi.
lui sta seguendo da mesi una terapia però vorrei fare anch' io qualcosa per aiutarlo.
A volte vorrei prendere iniziative però ho paura solo di peggiorare le cose invece di farlo star meglio.
Pertanto mi rivolgo a voi che sicurmente potrete consigliarmi al meglio.
Vi ringrazio per l' attenzione.
Distinti Saluti
[#1]
Gentile Utente,
probabilmente il tuo amico prova molto disagio o ansia soprattutto nei posti dove ci si può sentire intrappolati, dove la "fuga" potrebbe essere difficoltosa, come ad esempio in fila alle casse di un supermercato ecc.
La cura ideale per questo aspetto dell'ansia, detto agorafobia, dovrebbe essere l'associazione tra una farmacoterapia mirata ed una psicoterapia di tipo cognitivo-comportamentale. Quest'ultima ha mostrato ottimi risultati soprattutto nel trattamento di questi disturbi, proprio perchè basata su tecniche anche "comportamentali",attraverso le quali si aiuta il paziente ad "avvicinarsi" gradualmente alle situazioni temute
Se il tuo amico stesse seguendo un percorso simile credo tu potresti essergli d'aiuto proponendoti a lui (ed al terapeuta) come supporto durante queste "uscite".
Ma la cosa più semplice da fare sai qual'è? Chiedilo direttamente al tuo amico in cosa potresti aiutarlo, forse lui aspetta solo questo...
Ciao!
Daniel Bulla
dbulla@libero.it
probabilmente il tuo amico prova molto disagio o ansia soprattutto nei posti dove ci si può sentire intrappolati, dove la "fuga" potrebbe essere difficoltosa, come ad esempio in fila alle casse di un supermercato ecc.
La cura ideale per questo aspetto dell'ansia, detto agorafobia, dovrebbe essere l'associazione tra una farmacoterapia mirata ed una psicoterapia di tipo cognitivo-comportamentale. Quest'ultima ha mostrato ottimi risultati soprattutto nel trattamento di questi disturbi, proprio perchè basata su tecniche anche "comportamentali",attraverso le quali si aiuta il paziente ad "avvicinarsi" gradualmente alle situazioni temute
Se il tuo amico stesse seguendo un percorso simile credo tu potresti essergli d'aiuto proponendoti a lui (ed al terapeuta) come supporto durante queste "uscite".
Ma la cosa più semplice da fare sai qual'è? Chiedilo direttamente al tuo amico in cosa potresti aiutarlo, forse lui aspetta solo questo...
Ciao!
Daniel Bulla
dbulla@libero.it
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_
[#2]
Gentile utente,
credo che le difficoltà nel consigliare il suo amico possano essere superate anche attraverso la conoscenza di approcci (sia psicologici che biologici) che in poco tempo possono essere risolutivi delle problematiche da lei descritte.
La psicofarmacologia (come approccio biologico) e per esempio l'EMDR (come approccio psicoterapeutico) sono possibili interventi in tal senso. Faccia visitare al suo amico i siti che trova in larga misura su internet al fine di avere un quadro più dettagliato.
Cordialmente
credo che le difficoltà nel consigliare il suo amico possano essere superate anche attraverso la conoscenza di approcci (sia psicologici che biologici) che in poco tempo possono essere risolutivi delle problematiche da lei descritte.
La psicofarmacologia (come approccio biologico) e per esempio l'EMDR (come approccio psicoterapeutico) sono possibili interventi in tal senso. Faccia visitare al suo amico i siti che trova in larga misura su internet al fine di avere un quadro più dettagliato.
Cordialmente
Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com
[#3]
Stargli vicino e ascoltarlo è già un grande aiuto. Il resto va trovato in terapie specifiche, psicologiche e farmacologiche.
cordialmente
cordialmente
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 5.6k visite dal 12/12/2007.
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