Amica bugiarda
Gentili dottori, sono un ragazzo di 25 anni e ho un'amica di 32 che coi miei amici frequentiamo da circa un anno e mezzo. Da quando la conosciamo ha sempre avuto l'abitudine di raccontare storie un pò inverosimili in cui appare come l'eroina della situazione, o ci parla di fidanzati che per qualche ragione non può mai presentarci. All'inizio pensavamo lo facesse per non sentirsi da meno, visto che quasi tutti i nostri amici sono impegnati, o perchè (benchè lei voglia far credere il contrario), sembra molto a disagio per il suo aspetto fisico. In seguito però abbiamo scoperto bugie sempre più gravi, alcune delle quali inquietanti, come gravidanze, aborti, malattie, promesse di matrimonio e addirittura morti di persone care! La cosa più sconcertante però è che mente come una bambina, infatti non si cura minimamente di rendere queste bugie credibili e soprattutto non prova alcuno scrupolo nel dirle. Difatti le sue storie cambiano versione a seconda di quando o a chi le racconta ed è capace di negare persino le cose che lei stessa ha detto e fatto il giorno prima. Altre bugie invece non hanno apparentemente senso, se non quello di obbligarci a fare quello che vuole lei o rendere problematico, se non talvolta impossibile, il poterci frequentare come gruppo.
Inoltre, quando siamo soli io e lei, critica continuamente i nostri amici. Escludo parli male di me con loro, ma ho notato che, quando siamo tutti insieme, con me è sgarbata mentre con loro cerca complicità. Mi chiedo che senso abbia questo comportamento..
Fin'ora, nel timore di quale potesse essere la sua reazione, abbiamo preferito non parlarle apertamente, ma adesso la situazione si è fatta insostenibile.
Quello che vorrei è un consiglio su come dovremmo comportarci con lei. Io credo non si renda minimamente conto di avere un problema.. ma come farglielo capire? E soprattutto: è opportuno parlarle o rischiamo solo di peggiorare la situazione?
Vi ringrazio molto!
Inoltre, quando siamo soli io e lei, critica continuamente i nostri amici. Escludo parli male di me con loro, ma ho notato che, quando siamo tutti insieme, con me è sgarbata mentre con loro cerca complicità. Mi chiedo che senso abbia questo comportamento..
Fin'ora, nel timore di quale potesse essere la sua reazione, abbiamo preferito non parlarle apertamente, ma adesso la situazione si è fatta insostenibile.
Quello che vorrei è un consiglio su come dovremmo comportarci con lei. Io credo non si renda minimamente conto di avere un problema.. ma come farglielo capire? E soprattutto: è opportuno parlarle o rischiamo solo di peggiorare la situazione?
Vi ringrazio molto!
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Da come Lei la descrive, parlarne direttamente con la persona può essere poco produttivo o può anche offenderla, ma è sempre la via migliore.
Lei ha chiesto un consulto che riguarda la salute psichica o psicologica di un'altra persona, ed è problematico dal punto di vista della privacy.
Qualsiasi cosa al di là del parlare direttamente con la persona è problematica dal punto di vista etico.
Potrebbe essere anche utile chiedere un consiglio (su come parlare con la persona, senza specificare altro) a qualcuno dei parenti o ali amici della persona di più lunga data, se li conoscete.
Se la persona chiedesse un consulto lei stessa a noi sarebbe meglio, può essere una proposta.
Lei ha chiesto un consulto che riguarda la salute psichica o psicologica di un'altra persona, ed è problematico dal punto di vista della privacy.
Qualsiasi cosa al di là del parlare direttamente con la persona è problematica dal punto di vista etico.
Potrebbe essere anche utile chiedere un consiglio (su come parlare con la persona, senza specificare altro) a qualcuno dei parenti o ali amici della persona di più lunga data, se li conoscete.
Se la persona chiedesse un consulto lei stessa a noi sarebbe meglio, può essere una proposta.
Dr. Alex Aleksey Gukov
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.1k visite dal 07/08/2011.
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