Umore ciclico
gentile dottore,
sono in terapia da 4 anni con 2 cpr di parmodalin + lorazepam la sera.
mi si alterrnano in media periodi di 3 mesi di benessere e poi subentra una fase depressiva non forte,che sempre con la stessa terapia dura un mese a volte anche due. e vado avanti cosi da anni con questo andamento ciclico.
vorrei capire cone mai assumendo sempre lo stesso dosaggio del farmacio poi dalla fase depressiva ritorno a stare bene.
pensa che forse l'aggiunta di uno stabilizzatore dell'umore sarebbe necessario per eliminare o almeno ridurre questi alti e bassi dell'umore.
nelle fasi deopressive,non mi va + di uscire di casa,e di vedere e amici e parenti.
accuso rqallentamento psicomotorio,con disturbi cognitivi ed incapacita' al fronteggiamento,mi sento insomma un imbecille.
come potrei risolvere questi alti e bassi dell'umore? visto che il farmaco da solo non funziona? grazie
sono in terapia da 4 anni con 2 cpr di parmodalin + lorazepam la sera.
mi si alterrnano in media periodi di 3 mesi di benessere e poi subentra una fase depressiva non forte,che sempre con la stessa terapia dura un mese a volte anche due. e vado avanti cosi da anni con questo andamento ciclico.
vorrei capire cone mai assumendo sempre lo stesso dosaggio del farmacio poi dalla fase depressiva ritorno a stare bene.
pensa che forse l'aggiunta di uno stabilizzatore dell'umore sarebbe necessario per eliminare o almeno ridurre questi alti e bassi dell'umore.
nelle fasi deopressive,non mi va + di uscire di casa,e di vedere e amici e parenti.
accuso rqallentamento psicomotorio,con disturbi cognitivi ed incapacita' al fronteggiamento,mi sento insomma un imbecille.
come potrei risolvere questi alti e bassi dell'umore? visto che il farmaco da solo non funziona? grazie
[#1]
Gentile Utente,
se l'attuale terapia non dà i risultati sperati vuol dire che bisogna modificarla, questo è possibile solamente dopo una visita psichiatrica diretta, in generale negli andamenti ciclici dei disturbi depressivi si usano anche gli stabilizzatori dell'umore,
Saluti
se l'attuale terapia non dà i risultati sperati vuol dire che bisogna modificarla, questo è possibile solamente dopo una visita psichiatrica diretta, in generale negli andamenti ciclici dei disturbi depressivi si usano anche gli stabilizzatori dell'umore,
Saluti
Dr G. Nicolazzo
Specialista in Psichiatria
Psicoterapeuta
[#3]
Ex utente
gentile dott.carbonetti,
il mio temperamento di base e ' di eccessiva calma,
inibizione,introversione,timidezzza.asociale.
ieri per esempio mi sentivo molto energico,notavo anche la differenza nella guida dell'auto,che andavo molto piu' veloce del solito,nel tono della voce,che era piu' forte,mi sentivo + sicuro di me.
oggi mi sento giu' ,ma anche nell'arco della stessa giornata noto che presento variazioni dell'umore ad esempio la mattina e' basso, mentre poi verso la sera migliora. lei cosa mi consiglia.
grazie
il mio temperamento di base e ' di eccessiva calma,
inibizione,introversione,timidezzza.asociale.
ieri per esempio mi sentivo molto energico,notavo anche la differenza nella guida dell'auto,che andavo molto piu' veloce del solito,nel tono della voce,che era piu' forte,mi sentivo + sicuro di me.
oggi mi sento giu' ,ma anche nell'arco della stessa giornata noto che presento variazioni dell'umore ad esempio la mattina e' basso, mentre poi verso la sera migliora. lei cosa mi consiglia.
grazie
[#4]
Gentile utente,
mi permetto di aggiungere anche il mio commento.
L'umore degli esseri umani è un parametro che ha un andamento ciclico. Nei disturbi di umore (anche se solo depressivi) questa ciclicità è accentuata patologicamente. Durante la fase depressiva è tipico sentirsi peggio la mattina.
Dalla Sua descrizione e coi limiti della conoscenza via internet non riesco a concludere se Lei ha un disturbo di umore monopolare (il solo polo depressivo che "va e viene") o bipolare (le fasi depressiva e, ad esempio, ipomaniacale, che si alternano), benché, in base alla Sua descrizione, potrei ipotizzare la prima possibilità.
Tuttavia, la ciclicità di umore si osserva non solo nei "disturbi di umore", ma anche negli svariati altri disturbi psichici, per cui, in ogni modo serve una diagnosi precisa fatta dallo specialista che La segue.
Al giorno d'oggi gli "stabilizzatori di umore" hanno indicazioni sia nei disturbi di umore monopolari sia bipolari, sia in una serie degli altri disturbi psichici. Tuttavia, senza la diagnosi ben definita manca la parte essenziale per capire se ci sono le indicazioni.
In uno dei consulti che Lei ha chiesto, Lei scrive della diagnosi di uno psichiatra pisano dello stato "ansioso depressivo associato a fenomeni interpretativi". Questa diagnosi, però, secondo me, si lascia a diverse interpretazioni, e potrebbe essere considerata piuttosto transitoria che definitiva.
Sempre con una diagnosi più chiara è anche importante rivedere la terapia che fa già.
Lei sa ormai meglio di me che la preparazione "Parmodalin" è in realtà composta di due farmaci, dei quali uno (tranilcipromoina) è un antidepressivo, e l'altro (trifuoperazina) è un sedativo antipsicotico che agisce in un certo senso da "stabilizzatore", prevenendo l'iperattivazione che può causare il primo farmaco (in passato erano molto in uso le associazioni del genere e gli antipsicotici si utilizzavano come stabilizzatori di umore).
Dunque tale associazione sarebbe anche utile nei casi dove è presente il rischio di sintomi psicotici o maniacali, ma anche nei casi della depressione "resistente" (di nuovo, sarebbe importante sapare la Sua diagnosi precisa per capire anche le ragioni della terapia a Lei prescritta).
Dall'altra parte, i farmaci antidepressivi di per sé, in particolare la Tranilcipromina, possono accentuare la ciclicità dell'umore, mentre i neurolettici (ai quali appartiene la Trifluoperazina) "stabilizzano" l'umore solo apparentemente, in realtà semplicemente aiutano ad evitare l'iperattivazione, ma possono contribuire all'umore più depresso.
Lei ha fatto tante domende su questo sito rispetto a diversi farmaci, e posso capire la dovuta cautela rispetto alle associazzioni, visto che assume I-MAO, però piuttosto che cercare di associare un farmaco in più, sarebbe più opportuno rivedere col Suo specialista la terapia antidepressiva stessa cn il Parmodalin. Per farlo bisogna iniziare dalla diagnosi. Le ha fatto tante domande su questo sito su farmaci, però il probllema principale lo vedo nella diagnosi precisa che manca...
mi permetto di aggiungere anche il mio commento.
L'umore degli esseri umani è un parametro che ha un andamento ciclico. Nei disturbi di umore (anche se solo depressivi) questa ciclicità è accentuata patologicamente. Durante la fase depressiva è tipico sentirsi peggio la mattina.
Dalla Sua descrizione e coi limiti della conoscenza via internet non riesco a concludere se Lei ha un disturbo di umore monopolare (il solo polo depressivo che "va e viene") o bipolare (le fasi depressiva e, ad esempio, ipomaniacale, che si alternano), benché, in base alla Sua descrizione, potrei ipotizzare la prima possibilità.
Tuttavia, la ciclicità di umore si osserva non solo nei "disturbi di umore", ma anche negli svariati altri disturbi psichici, per cui, in ogni modo serve una diagnosi precisa fatta dallo specialista che La segue.
Al giorno d'oggi gli "stabilizzatori di umore" hanno indicazioni sia nei disturbi di umore monopolari sia bipolari, sia in una serie degli altri disturbi psichici. Tuttavia, senza la diagnosi ben definita manca la parte essenziale per capire se ci sono le indicazioni.
In uno dei consulti che Lei ha chiesto, Lei scrive della diagnosi di uno psichiatra pisano dello stato "ansioso depressivo associato a fenomeni interpretativi". Questa diagnosi, però, secondo me, si lascia a diverse interpretazioni, e potrebbe essere considerata piuttosto transitoria che definitiva.
Sempre con una diagnosi più chiara è anche importante rivedere la terapia che fa già.
Lei sa ormai meglio di me che la preparazione "Parmodalin" è in realtà composta di due farmaci, dei quali uno (tranilcipromoina) è un antidepressivo, e l'altro (trifuoperazina) è un sedativo antipsicotico che agisce in un certo senso da "stabilizzatore", prevenendo l'iperattivazione che può causare il primo farmaco (in passato erano molto in uso le associazioni del genere e gli antipsicotici si utilizzavano come stabilizzatori di umore).
Dunque tale associazione sarebbe anche utile nei casi dove è presente il rischio di sintomi psicotici o maniacali, ma anche nei casi della depressione "resistente" (di nuovo, sarebbe importante sapare la Sua diagnosi precisa per capire anche le ragioni della terapia a Lei prescritta).
Dall'altra parte, i farmaci antidepressivi di per sé, in particolare la Tranilcipromina, possono accentuare la ciclicità dell'umore, mentre i neurolettici (ai quali appartiene la Trifluoperazina) "stabilizzano" l'umore solo apparentemente, in realtà semplicemente aiutano ad evitare l'iperattivazione, ma possono contribuire all'umore più depresso.
Lei ha fatto tante domende su questo sito rispetto a diversi farmaci, e posso capire la dovuta cautela rispetto alle associazzioni, visto che assume I-MAO, però piuttosto che cercare di associare un farmaco in più, sarebbe più opportuno rivedere col Suo specialista la terapia antidepressiva stessa cn il Parmodalin. Per farlo bisogna iniziare dalla diagnosi. Le ha fatto tante domande su questo sito su farmaci, però il probllema principale lo vedo nella diagnosi precisa che manca...
Dr. Alex Aleksey Gukov
[#5]
Ex utente
gentile dott. gukov
innanzitutto la ringrazio per la sua analitica e professionale ma, ci terrei a precisarle che la mia e' un depressione resistente monopolare,nel senso che non ho mai avuto fasi maniacali.
quanto al farmaco che assumo,mi e' stato prescritto in quanto,non ho risposto
alle altre categorie di farmaci, ed e' l'unico che non mi crea disfunzioni sessuali. IN sostanza le che sono molto incuriosito dal bupropione,che ' molto attivante,perche' il parmodalin,mi lascia purtroppo sintomi residui come :apatia,svogliatezza,mancanza di energia,, non interesse per cercare un lavoro. quindi penso che forse sia + indicato,ed inoltre non darebbe nemmeno impotenza.
grazie
innanzitutto la ringrazio per la sua analitica e professionale ma, ci terrei a precisarle che la mia e' un depressione resistente monopolare,nel senso che non ho mai avuto fasi maniacali.
quanto al farmaco che assumo,mi e' stato prescritto in quanto,non ho risposto
alle altre categorie di farmaci, ed e' l'unico che non mi crea disfunzioni sessuali. IN sostanza le che sono molto incuriosito dal bupropione,che ' molto attivante,perche' il parmodalin,mi lascia purtroppo sintomi residui come :apatia,svogliatezza,mancanza di energia,, non interesse per cercare un lavoro. quindi penso che forse sia + indicato,ed inoltre non darebbe nemmeno impotenza.
grazie
[#6]
Gentile utente,
grazie per il chiarimento, tuttavia, anche in assenza delle fasi maniacali, la diagnosi è da valutare meglio. Proprio leggendo una Sua domanda precedente rispetto a Wellbutrin (nome chimico: bupropione), vedo che scrive dei sintomi di possibile natura allucinatoria (e Lei chiede se possono essere peggiorati da questo farmaco). Tali sintomi possono far parte sia di un disturbo depressivo grave, sia di un altro disturbo non diagnosticato, ad esempio un dsturbo psicotico. Bisogna fare una visita e chiarirlo.
Tutti i farmaci antidepressivi possono peggiorare i sintomi psicotici. In particolare un I-MAO (non a caso viene associato ad un neurolettico). Con il bupropione (Wellbutrin), secondo me, si corre sempre tale rischio, ma meno rispetto a un I-MAO. Il bupropione (Wellbutrin), benché è un derivato amfetaminico, ha un meccanismo d'azione diverso rispetto alle amfetamine: agli iniziali simtomi di iperattivazione segue la fase della modulazione con, anzi, attenuazione di tale iperattività. Non è uno stimolante classico, e non si instaura la dipendenza come nel caso degli stimolanti classici. Rispetto a molti altri antidepressivi è meno problematico nella sfera sessuale (perché non interagisce direttamente col sistema della serotonina).
Nel Suo caso (vedi le incertezze diagnostiche..) non escludo che, come prima, ad un antidepressivo bisognerà associare un neurolettico, ma può essere indicato ("invece" o "in più") anche uno stabilizzatore di umore della classe degli antiepilettici, anche come la copertura contro i fenomeni convulsivi che il Bupropione (Wellbutrin) in alcune persone e ad alcuni dosaggi potrebbe causare.
Ovviamente, faccio un ragionamento rispetto ad un caso ipotetico, ponendo la Sua attenzione soprttutto su certi elementi degni di cautela, ed il discorso rimane piuttosto teorico senza una diagnosi più approfondita. Bisogna discutere il tutto con lo specialista che La segue (o che La seguirebbe).
grazie per il chiarimento, tuttavia, anche in assenza delle fasi maniacali, la diagnosi è da valutare meglio. Proprio leggendo una Sua domanda precedente rispetto a Wellbutrin (nome chimico: bupropione), vedo che scrive dei sintomi di possibile natura allucinatoria (e Lei chiede se possono essere peggiorati da questo farmaco). Tali sintomi possono far parte sia di un disturbo depressivo grave, sia di un altro disturbo non diagnosticato, ad esempio un dsturbo psicotico. Bisogna fare una visita e chiarirlo.
Tutti i farmaci antidepressivi possono peggiorare i sintomi psicotici. In particolare un I-MAO (non a caso viene associato ad un neurolettico). Con il bupropione (Wellbutrin), secondo me, si corre sempre tale rischio, ma meno rispetto a un I-MAO. Il bupropione (Wellbutrin), benché è un derivato amfetaminico, ha un meccanismo d'azione diverso rispetto alle amfetamine: agli iniziali simtomi di iperattivazione segue la fase della modulazione con, anzi, attenuazione di tale iperattività. Non è uno stimolante classico, e non si instaura la dipendenza come nel caso degli stimolanti classici. Rispetto a molti altri antidepressivi è meno problematico nella sfera sessuale (perché non interagisce direttamente col sistema della serotonina).
Nel Suo caso (vedi le incertezze diagnostiche..) non escludo che, come prima, ad un antidepressivo bisognerà associare un neurolettico, ma può essere indicato ("invece" o "in più") anche uno stabilizzatore di umore della classe degli antiepilettici, anche come la copertura contro i fenomeni convulsivi che il Bupropione (Wellbutrin) in alcune persone e ad alcuni dosaggi potrebbe causare.
Ovviamente, faccio un ragionamento rispetto ad un caso ipotetico, ponendo la Sua attenzione soprttutto su certi elementi degni di cautela, ed il discorso rimane piuttosto teorico senza una diagnosi più approfondita. Bisogna discutere il tutto con lo specialista che La segue (o che La seguirebbe).
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 4.5k visite dal 05/08/2011.
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