Alcolismo e invalidità civile
Buongiorno,
ho un parente con il seguente problema e gradirei avere il vostro parere. La persona in questione è una donna di 61 anni con una grave dipendenda da alcol che si protrae da 15 anni, dovuta da una grave depressione. E' stato tentato un processo di recupero in comunità (durato tre anni) e conseguente reinserimento in un alloggio ma invano, perchè appena tornata alla vita normale, il problema si è ripresentato. A questa persona inoltre, è stata riconosciuta una invalidità 75% (per problemi alle anche e di asma) ma non percepisce alcun accompagnamento. Negli ultimi mesi il problema si è acuito, in quanto abita da sola e sommando il problema dell'alcol e la difficile deambulazione dovuta al problema alle anche, è caduta più volte, fratturandosi anche una costola. Attualmente è ricoverata in ospedale, e ormai non potrebbe più tornare a vivere da sola. La persona accetterebbe l'inserimento in una struttura tipo casa per anziani, ma non in una comunità (ammesso che ce ne sia qualcuna che la accetti, visto l'età del soggetto). E qui si innesca il problema dei costi, pur essendo in pensione, visto che le rette sono altissime. La domanda che vi pongo è se esiste la possibilità che venga riconosciuto un aggravamento aggravamento dell'invalidità, dovuta alla depressione e alla dipendenza da alcool, per tentare di ottenere un aiuto economico.
Grazie per l'attenzione
ho un parente con il seguente problema e gradirei avere il vostro parere. La persona in questione è una donna di 61 anni con una grave dipendenda da alcol che si protrae da 15 anni, dovuta da una grave depressione. E' stato tentato un processo di recupero in comunità (durato tre anni) e conseguente reinserimento in un alloggio ma invano, perchè appena tornata alla vita normale, il problema si è ripresentato. A questa persona inoltre, è stata riconosciuta una invalidità 75% (per problemi alle anche e di asma) ma non percepisce alcun accompagnamento. Negli ultimi mesi il problema si è acuito, in quanto abita da sola e sommando il problema dell'alcol e la difficile deambulazione dovuta al problema alle anche, è caduta più volte, fratturandosi anche una costola. Attualmente è ricoverata in ospedale, e ormai non potrebbe più tornare a vivere da sola. La persona accetterebbe l'inserimento in una struttura tipo casa per anziani, ma non in una comunità (ammesso che ce ne sia qualcuna che la accetti, visto l'età del soggetto). E qui si innesca il problema dei costi, pur essendo in pensione, visto che le rette sono altissime. La domanda che vi pongo è se esiste la possibilità che venga riconosciuto un aggravamento aggravamento dell'invalidità, dovuta alla depressione e alla dipendenza da alcool, per tentare di ottenere un aiuto economico.
Grazie per l'attenzione
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Gentile utente,
un Disturbo Depressivo può essere un motivo di aggravamento; Lei scrive "una grave depressione": bisogna specificare meglio la diagnosi. Un motivo in più potrebbe essere il peggioramento del funzionamento cognito, vista la possibilità del danno tossico da uso cronico di alcool, che dalla Sua descrizione si può ipotizzare, ma che può esserci come no: bisogna indagarlo con le apposite valutazioni cliniche e neuropsicologiche.
Si può in ogni modo presentare la domanda, la commissione la valuterà, ma non si perde niente, presentandla.
Chi presenta la domanda è però il medico, di solito il medico di base, il quale si occuperebbe anche delle richieste e della raccolta delle rispettive documentazioni specialistiche che approfondiscono i vari punti.
Potrei consigliarLe di fare la Sua domanda anche nella sezione della Medicina Legale del nostro sito.
un Disturbo Depressivo può essere un motivo di aggravamento; Lei scrive "una grave depressione": bisogna specificare meglio la diagnosi. Un motivo in più potrebbe essere il peggioramento del funzionamento cognito, vista la possibilità del danno tossico da uso cronico di alcool, che dalla Sua descrizione si può ipotizzare, ma che può esserci come no: bisogna indagarlo con le apposite valutazioni cliniche e neuropsicologiche.
Si può in ogni modo presentare la domanda, la commissione la valuterà, ma non si perde niente, presentandla.
Chi presenta la domanda è però il medico, di solito il medico di base, il quale si occuperebbe anche delle richieste e della raccolta delle rispettive documentazioni specialistiche che approfondiscono i vari punti.
Potrei consigliarLe di fare la Sua domanda anche nella sezione della Medicina Legale del nostro sito.
Dr. Alex Aleksey Gukov
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 37k visite dal 29/07/2011.
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