Dap: un consiglio.
Buongiorno,
sono una ragazza di 23 anni che soffre di disturbo da attacchi di panico.
Chiedo un vostro consulto PER CAPIRE SE LA VIA INTRAPRESA PER LA MIA GUARIGIONE E' QUELLA PIU' APPROPRIATA,SE E' EFFETTIVAMENTE POSSIBILE GUARIRE DA QUESTO DISTURBO non mortale, ma invalidante, una volta per tutte.
Nell'estate 2007, a distanza di pochi giorni dalla morte di mio nonno,sono stata colta da quello che ho poi capito essere un attacco di panico:nausea, connati, senso di soffocamento e terrore di morire. Nei giorni successivi ho avuto l'ansia che la cosa tornasse, ma poi tutto è finito lì.
I veri problemi si sono presentati nel settembre 2008 quando, dopo una 2 attacchi di panico, le preoccupazioni per la mia salute si sono fatte eccessive, portandomi a credere di avere un tumore al colon (malattia per la quale era morto l'altro mio nonno)con dolori costanti all'addome e a vivere in un perenne stato d'allerta, con crisi di vero e proprio panico per la mia "morte imminente".Fatti esami del sangue ed ecografia dell'addome tutto ok, mi rivolgo ad uno psichiatra-psicoterapeuta che mi consiglia una terapia cognitivo comportamentale che ho iniziato subito a seguire. Nel mese di febbraio 2009 tutte le mie ansie spariscono e torno ad una vita normale.
- Nel mese di ottobre 2009 il "male" ritorna:questa volta la mia convinzione è di essere affetta da un tumore al cervello (sbandamenti, giramenti di testa, sensazione di non riuscire a stare in piedi) aggravata dalla mia permanenza in ospedale per aiutare la nonna che stava poco bene e dalla perdita del mio lavoro part-time.Cambio psicologa e con lei riesco a venire fuori da questa brutta crisi e a stare bene per piu' di 1 anno, a prendere consapevolezza dei miei attacchi di panico,tornando ad una vita normale e convinta di aveli sconfitti, fino allo scorso mese quando sono ritornati, ma mutati nei sintomi con tachicardia, nausea, formicolio alle mani e alla faccia e lipotimia.
I primi 10 giorni riesco a tenerli a bada finchè non si fanno ancora più intensi e mutano ancora aggiungendo il sintomo di forti tremori, per poi arrivare anche a forte senso di bruciore al petto e alle braccia e condotta di evitamento e forte ansia anticipatoria.
In accordo con la mia psicologa mi rivolgo nuovamente allo psichiatra che mi tranquillizza esordendo che questa è una malattia curabilissima e mi prescrive dei farmaci in associaziona alla psicoterapia:
- 10 GOCCE DI CITALOPRAM LA SERA(iniziando gradatamente con 1 goccia a sera)
- XANAX 10 gocce mattina, pomeriggio e prima di dormire per 2 mesi per poi scalare gradatamente e togliere del tutto.Il tutto da rivedersi a settembre perchè ora lui è in ferie.
La mia domanda è(senza intenzione di mettere in dubbio la competenza del mio psichiatra,ma solo per avere opinioni differenti)se secondo voi con questa cura riuscirò ad avere effeti positivi, se si sono già ottenuti risultati soddisfacenti con questa cura, se è possibile tornare a vivere da persona normale? Grazie in anticipo.
sono una ragazza di 23 anni che soffre di disturbo da attacchi di panico.
Chiedo un vostro consulto PER CAPIRE SE LA VIA INTRAPRESA PER LA MIA GUARIGIONE E' QUELLA PIU' APPROPRIATA,SE E' EFFETTIVAMENTE POSSIBILE GUARIRE DA QUESTO DISTURBO non mortale, ma invalidante, una volta per tutte.
Nell'estate 2007, a distanza di pochi giorni dalla morte di mio nonno,sono stata colta da quello che ho poi capito essere un attacco di panico:nausea, connati, senso di soffocamento e terrore di morire. Nei giorni successivi ho avuto l'ansia che la cosa tornasse, ma poi tutto è finito lì.
I veri problemi si sono presentati nel settembre 2008 quando, dopo una 2 attacchi di panico, le preoccupazioni per la mia salute si sono fatte eccessive, portandomi a credere di avere un tumore al colon (malattia per la quale era morto l'altro mio nonno)con dolori costanti all'addome e a vivere in un perenne stato d'allerta, con crisi di vero e proprio panico per la mia "morte imminente".Fatti esami del sangue ed ecografia dell'addome tutto ok, mi rivolgo ad uno psichiatra-psicoterapeuta che mi consiglia una terapia cognitivo comportamentale che ho iniziato subito a seguire. Nel mese di febbraio 2009 tutte le mie ansie spariscono e torno ad una vita normale.
- Nel mese di ottobre 2009 il "male" ritorna:questa volta la mia convinzione è di essere affetta da un tumore al cervello (sbandamenti, giramenti di testa, sensazione di non riuscire a stare in piedi) aggravata dalla mia permanenza in ospedale per aiutare la nonna che stava poco bene e dalla perdita del mio lavoro part-time.Cambio psicologa e con lei riesco a venire fuori da questa brutta crisi e a stare bene per piu' di 1 anno, a prendere consapevolezza dei miei attacchi di panico,tornando ad una vita normale e convinta di aveli sconfitti, fino allo scorso mese quando sono ritornati, ma mutati nei sintomi con tachicardia, nausea, formicolio alle mani e alla faccia e lipotimia.
I primi 10 giorni riesco a tenerli a bada finchè non si fanno ancora più intensi e mutano ancora aggiungendo il sintomo di forti tremori, per poi arrivare anche a forte senso di bruciore al petto e alle braccia e condotta di evitamento e forte ansia anticipatoria.
In accordo con la mia psicologa mi rivolgo nuovamente allo psichiatra che mi tranquillizza esordendo che questa è una malattia curabilissima e mi prescrive dei farmaci in associaziona alla psicoterapia:
- 10 GOCCE DI CITALOPRAM LA SERA(iniziando gradatamente con 1 goccia a sera)
- XANAX 10 gocce mattina, pomeriggio e prima di dormire per 2 mesi per poi scalare gradatamente e togliere del tutto.Il tutto da rivedersi a settembre perchè ora lui è in ferie.
La mia domanda è(senza intenzione di mettere in dubbio la competenza del mio psichiatra,ma solo per avere opinioni differenti)se secondo voi con questa cura riuscirò ad avere effeti positivi, se si sono già ottenuti risultati soddisfacenti con questa cura, se è possibile tornare a vivere da persona normale? Grazie in anticipo.
[#1]
Gentile utente
la terapia prescritta e' appropriata per i disturbi da lei lamentati e per la diagnosi indicata.
la terapia prescritta e' appropriata per i disturbi da lei lamentati e per la diagnosi indicata.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Utente
La ringrazio Dottore per la sua tempestiva risposta.
Solo una cosa ancora: gli effetti positivi del citalopram si faranno sentire dalla 2/3 settimana di assunzione a partire dalla dose terapeutica di 10 goccce o a partire dal primo giorno di assunzione (1 goccia)? E infine (giuro che poi non la importunerò piu') posso dedurre che si puo' guarire dal dap?
Grazie ancora
Solo una cosa ancora: gli effetti positivi del citalopram si faranno sentire dalla 2/3 settimana di assunzione a partire dalla dose terapeutica di 10 goccce o a partire dal primo giorno di assunzione (1 goccia)? E infine (giuro che poi non la importunerò piu') posso dedurre che si puo' guarire dal dap?
Grazie ancora
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2k visite dal 24/07/2011.
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