Come uscire da comportamenti errati
Buongiorno,
soffro di depressione da anni, ho 48 anni, ed ho tentato il mio primo suicidio a 19 anni ca.
ora prendo cipralex 20 mg, purtroppo è deceduto mio padre da poco, ho avuto ulteriori problemi in famiglia (mio figlio si è lasciato con la sua compagna, ecc).
Il cipralex lo prendo di nuovo dal 25.01.11 data in cui sono riuscita a smettere di bere (avevo cominciato a 14 anni). Ora sto cercando di cambiare, ma il mio più grande problema è che non so come comportarmi con le persone. Sono una persona che risulta socievole ma in verità sono un`asociale, forse xche dall`età di 11 anni vivo sola. Già in pubertà non sapevo come relazionarmi tanto che non so avere un metro, o do tutto o non do nulla, così che quando do tutto poi alla fine mi ritrovo stanca, distrutta.
esempio, con la morte di mio padre non ho saputo dire a mia sorella che volevo affrontare il dopo diversamente e mi sono adeguata al suo volere, ora mi sento terribilmente stanca, ho dimenticato dal correre tra lavoro, ospedale, famiglia, ecc...di prendere delle pastiglie di cipralex (ovviamente ho omesso o dimenticato di dirlo al mio psico, come lo chiamo dolcmente io)
con lui ho parlato di mia sorella, ma come sempre temo di non essere riuscita ad essere chiara, oppure ho fatto la forte come facevo spavaldemanete da piccola, non so. giustamente mi ha detto che mia sorella chiedeva sostegno (nn rammento il giusto contesto)e io ho dato, ma mi sa in modo sbagliato.
In poche parole, non so come chiedere agli altri sostegno, porre dei limiti alle loro richieste, come relazionarmi, come spiegarmi.
grazie per la risposta
in caso chiedetemi in quanto sono caotica in questi giorni, avendo dimenticato le cipralex, mi sono venuti giramenti di testa,febbre, diarrea, tremori mattutini alle braccia, dolore agli occhi, difficoltà visivi, ecc. o forse è il sonnifero zoldorm che ho smesso di prendere da poco (per non cadere in un`altra dipendenza), perche ho preso a fare l`auto ipnosi grazie ad un APP,dio solo lo sa.
soffro di depressione da anni, ho 48 anni, ed ho tentato il mio primo suicidio a 19 anni ca.
ora prendo cipralex 20 mg, purtroppo è deceduto mio padre da poco, ho avuto ulteriori problemi in famiglia (mio figlio si è lasciato con la sua compagna, ecc).
Il cipralex lo prendo di nuovo dal 25.01.11 data in cui sono riuscita a smettere di bere (avevo cominciato a 14 anni). Ora sto cercando di cambiare, ma il mio più grande problema è che non so come comportarmi con le persone. Sono una persona che risulta socievole ma in verità sono un`asociale, forse xche dall`età di 11 anni vivo sola. Già in pubertà non sapevo come relazionarmi tanto che non so avere un metro, o do tutto o non do nulla, così che quando do tutto poi alla fine mi ritrovo stanca, distrutta.
esempio, con la morte di mio padre non ho saputo dire a mia sorella che volevo affrontare il dopo diversamente e mi sono adeguata al suo volere, ora mi sento terribilmente stanca, ho dimenticato dal correre tra lavoro, ospedale, famiglia, ecc...di prendere delle pastiglie di cipralex (ovviamente ho omesso o dimenticato di dirlo al mio psico, come lo chiamo dolcmente io)
con lui ho parlato di mia sorella, ma come sempre temo di non essere riuscita ad essere chiara, oppure ho fatto la forte come facevo spavaldemanete da piccola, non so. giustamente mi ha detto che mia sorella chiedeva sostegno (nn rammento il giusto contesto)e io ho dato, ma mi sa in modo sbagliato.
In poche parole, non so come chiedere agli altri sostegno, porre dei limiti alle loro richieste, come relazionarmi, come spiegarmi.
grazie per la risposta
in caso chiedetemi in quanto sono caotica in questi giorni, avendo dimenticato le cipralex, mi sono venuti giramenti di testa,febbre, diarrea, tremori mattutini alle braccia, dolore agli occhi, difficoltà visivi, ecc. o forse è il sonnifero zoldorm che ho smesso di prendere da poco (per non cadere in un`altra dipendenza), perche ho preso a fare l`auto ipnosi grazie ad un APP,dio solo lo sa.
[#1]
Gentile utente,
Non farei autogestione di terapie varie o metodi autoselezionati che non tendono a niente di preciso.
Parta da una diagnosi. Lei riferiva depressione, la diagnosi di preciso qual'è ? Inoltre, l'uso di alcol è stato classificato ) (abuso, dipendenza, nessuno dei due ? - non dico cosa pensa che sia Lei, dico se è stato classificato in qualche modo).
Non farei autogestione di terapie varie o metodi autoselezionati che non tendono a niente di preciso.
Parta da una diagnosi. Lei riferiva depressione, la diagnosi di preciso qual'è ? Inoltre, l'uso di alcol è stato classificato ) (abuso, dipendenza, nessuno dei due ? - non dico cosa pensa che sia Lei, dico se è stato classificato in qualche modo).
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
Gentile Dr Pancini,
non è stato classificato, ma non riuscivo a stare senza bere, ho dovuto smettere con aiuto farmacologico e assentandomi dal lavoro per ca. 2 mesi. Ero arrivata ad arrivare in stato alcolemico in ufficio, non usci
vo più, il mio solo scopo era di bere per dimenticare, per sentirmi qualcuno, per resistere.
Non mi hanno fatto una diagnosi, non l`ho chiesta. sono andata dallo psichiatra, ho detto che non ce la facevo più, volevo uccidermi, ecc..., che volevo smettere di bere e mi ha aiutata. ho detto niente cliniche (per medico intendo il mio psichiatra).
Bevevo già a 14 anni ca. diversi vodka and orange, nelle ultime fasi mi ero data alle bottiglie di grappa, ecc., ca 2 bottiglie di vino al giorno, più a volte sonniferi.
Da quando ho smesso non ho più gastriti e bronchiti.
la depressione esisteva già a 17 anni suppongo, ma non è che sono andata dal medico. ho tentato il suicidio dopo un aborto, vivevo una vita di estremi già lì. fratello drogato, padre alcolizzato, ecc.
in genere noto che i medici hanno difficoltà a parlarne, ho dovuto affrontare io il discorso. mi sono sempre auto aiutata ed in situazioni estreme. per il resto dovrei chiedere al medico, in quanto da brava persona inpulsiva so che ho una depressione ma non quale e di sicuro ho una dipendenza da alcol, su quella sono sicura personalmente.
non è stato classificato, ma non riuscivo a stare senza bere, ho dovuto smettere con aiuto farmacologico e assentandomi dal lavoro per ca. 2 mesi. Ero arrivata ad arrivare in stato alcolemico in ufficio, non usci
vo più, il mio solo scopo era di bere per dimenticare, per sentirmi qualcuno, per resistere.
Non mi hanno fatto una diagnosi, non l`ho chiesta. sono andata dallo psichiatra, ho detto che non ce la facevo più, volevo uccidermi, ecc..., che volevo smettere di bere e mi ha aiutata. ho detto niente cliniche (per medico intendo il mio psichiatra).
Bevevo già a 14 anni ca. diversi vodka and orange, nelle ultime fasi mi ero data alle bottiglie di grappa, ecc., ca 2 bottiglie di vino al giorno, più a volte sonniferi.
Da quando ho smesso non ho più gastriti e bronchiti.
la depressione esisteva già a 17 anni suppongo, ma non è che sono andata dal medico. ho tentato il suicidio dopo un aborto, vivevo una vita di estremi già lì. fratello drogato, padre alcolizzato, ecc.
in genere noto che i medici hanno difficoltà a parlarne, ho dovuto affrontare io il discorso. mi sono sempre auto aiutata ed in situazioni estreme. per il resto dovrei chiedere al medico, in quanto da brava persona inpulsiva so che ho una depressione ma non quale e di sicuro ho una dipendenza da alcol, su quella sono sicura personalmente.
[#4]
Utente
a x l`app è così che il mio psichiatra mi ha detto di nn prendere troppi sonniferi,mi sono stati prescritti (il medico mi chiede sempre cosa io desideri) visto che mio padre è appena deceduto non riesco a dormire bene. Mi sono però resa conto che stavo un po`esagerando e alla mattina arrivavo stanca in ufficio e ho scaricato l app e ora riesco a dormire, senza sonniferi, al momento. dunque sto facendo tutto come su prescrizione medica. E così che interagiamo, il medico è pur sempre un essere umano
[#5]
Gentile utente,
Il senso personale che si dà alle parole non equivale al senso tecnico di una diagnosi. Quindi direi che in primo luogo faccia inquadrare il discorso alcolico, se è dipendenza necessita di una terapia per la dipendenza, cioè per le ricadute che si prevedono (e che quindi non ha senso aspettare senza mettere in atto nessuna misura).
Per quanto riguarda i sonniferi, in effetti l'uso da parte di chi ha una storia di uso problematico di alcol e familiarità per problemi connessi all'uso di sostanze non è una scelta che può dar problemi nel tempo.
Per quanto riguarda la diagnosi psichiatrica, va chiarito quale sia perché umore triste o depresso non significa depressione come diagnosi, vi sono altre possibilità frequenti, specie considerato il discorso alcol, che necessitano di terapie diverse da quelle antidepressive.
Il senso personale che si dà alle parole non equivale al senso tecnico di una diagnosi. Quindi direi che in primo luogo faccia inquadrare il discorso alcolico, se è dipendenza necessita di una terapia per la dipendenza, cioè per le ricadute che si prevedono (e che quindi non ha senso aspettare senza mettere in atto nessuna misura).
Per quanto riguarda i sonniferi, in effetti l'uso da parte di chi ha una storia di uso problematico di alcol e familiarità per problemi connessi all'uso di sostanze non è una scelta che può dar problemi nel tempo.
Per quanto riguarda la diagnosi psichiatrica, va chiarito quale sia perché umore triste o depresso non significa depressione come diagnosi, vi sono altre possibilità frequenti, specie considerato il discorso alcol, che necessitano di terapie diverse da quelle antidepressive.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.3k visite dal 07/07/2011.
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