Si può assumere il cipralex con il cortisolo basso?
Ho 21 e sono affetto da colite ulcerosa. Al primo attacco, in seguito a visita psichiatrica, per curare il mio stato ansioso-depressivo mi è stato prescritto il Cipralex, prima 10 gocce per poi passare a 20 per diversi mesi. Sono stato benissimo, ma mi mancava un buon supporto psicoterapeutico (stavo bene come umore, ma non sapevo affrontare certe situazioni). Dopo aver lasciato il Cipralex ho intrapreso la psicoterapia cognitivo-comportamentale, la quale mi ha dato netti miglioramenti. Ora la mia situazione è questa: in seguito alla somministrazione di forti dosi di cortisone, ho il cortisolo basso e, finchè non concludo la terapia cortisonica (anche se da un anno a questa parte solo di cortisonici topici, come supposte o clismi), devo prendere il cortone acetato per poi fare una diagnosi (toglierò il cortisone siccome ho iniziato l'Azatioprina). Al momento il cortone acetato mi fa sentire meno stanco fisicamente, ma come umore sto a pezzi. Insieme allo psicoterapeuta stiamo lavorando sul come non farmi influenzare da questo stato depressivo e la cosa funziona (i voti vanno bene, vita sociale anche se non ne ho voglia ecc.). Il problema secondo lui è biologico e i medici hanno pensato a riprendere il Cipralex. So che mi può dare ottimi risultati, anche perchè sono più maturo sul suo uso. Vorrei sapere se ci sono controindicazioni legate all'ipocortisolemia o ai farmaci. Non ci ho pensato a chiedere a loro. So che non mi potete rispondere via web: voglio solo sapere se è controindicato nella mia situazione. Grazie.
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Gentile utente,
non ci sono controindicazioni all'uso combinato di cipralex (es-citalopram) né coi cortisonici, né con l'azatiaprina. Sono però necessarie alcune precauzioni.
Mentre in terapia cortisonica, è più alto il rischio di sanguinamenti gastro-intestinali, mentre anche l'es-citalopram può potenziare questo rischio, perciò possa essere indicato associare un farmaco gastroprotettivo se non ne prende già uno. sono importanti i controlli dell'emostasi e degli elettroliti. Dal punto di vista degli effetti sulla psiche sarà necessario un attento monitoraggio soprattutto all'inizio della terapia antidepressiva.
Più "tranquilla" è l'associazione di es-citalopram con l'azatioprina, anche se bisognerebbe monitorare con maggiore attenzione la funzionalità epatica (azatioprina è tossica per il fegato, es-citalopram è metabolizzato dal fegato) e in seguito adeguare la dose di es-citalopram; e monitorare sempre l'emocromo e gli indici dell'emostasi, perché anche con azatioprina sono possibili sanguinamenti gastro-intestinali, a causa della possibile (non frequente) soppressione della produzione delle piastrine. Es-citalopram può potenziare tale rischio.
Si potrebbe prendere in considerazione con i Suoi curanti che le sue attuali sintomi emotivi (che giustamente possono essere legate anche alla terapia cortisonica), potrebbero essere minimizzate con la sola ottimizzazione di tale terapia (cortisonica) o/e ridursi alla sua sospensione. Mentre è sotto la terapia corticosteroidea, anche se i livelli degli ormoni steroidei sono più bassi, tale terapia dovrebbe dare all'organismo i livelli ormonali necessari. Il rischio di livelli ormonali steroidei bassi clinicamente significativi ci sarà piuttosto alla sospensione della terapia con cortone acetato se questa sospensione non sarà sufficientemente graduale.
non ci sono controindicazioni all'uso combinato di cipralex (es-citalopram) né coi cortisonici, né con l'azatiaprina. Sono però necessarie alcune precauzioni.
Mentre in terapia cortisonica, è più alto il rischio di sanguinamenti gastro-intestinali, mentre anche l'es-citalopram può potenziare questo rischio, perciò possa essere indicato associare un farmaco gastroprotettivo se non ne prende già uno. sono importanti i controlli dell'emostasi e degli elettroliti. Dal punto di vista degli effetti sulla psiche sarà necessario un attento monitoraggio soprattutto all'inizio della terapia antidepressiva.
Più "tranquilla" è l'associazione di es-citalopram con l'azatioprina, anche se bisognerebbe monitorare con maggiore attenzione la funzionalità epatica (azatioprina è tossica per il fegato, es-citalopram è metabolizzato dal fegato) e in seguito adeguare la dose di es-citalopram; e monitorare sempre l'emocromo e gli indici dell'emostasi, perché anche con azatioprina sono possibili sanguinamenti gastro-intestinali, a causa della possibile (non frequente) soppressione della produzione delle piastrine. Es-citalopram può potenziare tale rischio.
Si potrebbe prendere in considerazione con i Suoi curanti che le sue attuali sintomi emotivi (che giustamente possono essere legate anche alla terapia cortisonica), potrebbero essere minimizzate con la sola ottimizzazione di tale terapia (cortisonica) o/e ridursi alla sua sospensione. Mentre è sotto la terapia corticosteroidea, anche se i livelli degli ormoni steroidei sono più bassi, tale terapia dovrebbe dare all'organismo i livelli ormonali necessari. Il rischio di livelli ormonali steroidei bassi clinicamente significativi ci sarà piuttosto alla sospensione della terapia con cortone acetato se questa sospensione non sarà sufficientemente graduale.
Dr. Alex Aleksey Gukov
[#2]
Ex utente
La ringrazio. Forse mi sono spiegato male: ho preso l'anno scorso il Medrol 1mg/Kg/die a scalare per 3 mesi. Mi ha dato abbastanza effetti collaterali. Al momento l'unico terapia cortisonica è la supposta di Topster per la colite ulcerosa e il cortone acetato che, da quanto ho capito, anche se il mio iposurrenalismo non ha ancora una diagnosi (quindi suppongo possa anche trattarsi di un deficit di ACTH, ma finchè prendo quella supposta l'endocrinologo non me lo può dire), è un sostitutivo del cortisolo che mi manca.
Quindi al momento assumo:
1)Asacol
2)Azatioprina per eliminare qualsiasi tipo di cortisonico, siccome sono dipendente
3)Topster la sera, solo fino a quando non fa pieno effetto l'Azatioprina
4)Cortone acetato come terapia ormonale fino a quando non tolgo il topster; dopodichè aspetto 30 giorni e faccio un day hospital in endocrinologia per stabilire il problema.
Ogni settimana contro l'amilasi, la lipasi, alt e ast e l'emocromo. Quindi lei mi sta consigliando di aggiungere il tempo di protrombina e il dosaggio del fibrinogeno. L'Alt è leggermente più alto ma stabile; l'anno scorso con il cortisone era >3 u.r.l. dell'Alt.
Mi interesserebbe anche sapere se fisiologicamente il cortisolo basso o il cortone acetato possa avere qualche influenza sulla serotonina.
Quindi al momento assumo:
1)Asacol
2)Azatioprina per eliminare qualsiasi tipo di cortisonico, siccome sono dipendente
3)Topster la sera, solo fino a quando non fa pieno effetto l'Azatioprina
4)Cortone acetato come terapia ormonale fino a quando non tolgo il topster; dopodichè aspetto 30 giorni e faccio un day hospital in endocrinologia per stabilire il problema.
Ogni settimana contro l'amilasi, la lipasi, alt e ast e l'emocromo. Quindi lei mi sta consigliando di aggiungere il tempo di protrombina e il dosaggio del fibrinogeno. L'Alt è leggermente più alto ma stabile; l'anno scorso con il cortisone era >3 u.r.l. dell'Alt.
Mi interesserebbe anche sapere se fisiologicamente il cortisolo basso o il cortone acetato possa avere qualche influenza sulla serotonina.
[#4]
Ex utente
Per quanto riguarda l'ottimizzazione della terapia con il cortone acetato, l'endocrinologo ha detto che si può raddoppiare o triplicare nei momenti di stress.
Con la dose normale (1 compressa frazionata nell'arco della giornata) mi sento comunque perennemente stanco, con la dose doppia leggermente meno stanco ma con l'umore sempre a pezzi, con la dose tripla mi sento sempre stanco e in più molto agitato. Tra l'altro mi è stato detto che anche se fosse il mio stato emotivo dipenda dal cortisolo basso, con il cortone acetato che lo sostituisce dovrei stare bene. Lo psicoterapeuta mi ha detto che secondo lui c'è qualcosa di biologico nel mio malessere, anche se dal suo punto di vista lle cose stanno andando bene, nel senso che comunque non mi faccio dominare (es. non ho voglia di studiare, ma lo faccio lo stesso e all'università riesco a prendere voti alti proprio per non farmi dominare dallo stato depressivo). Però Le ripeto, se non fosse per questo mio sforzo, non avrei voglia nè di uscire nè di fare esami nè di niente, solo di starmene a casa mia senza sentire nessuno. Questo è quello che sento, ma che cerco con tutti i mezzi di esorcizzare.
Con la dose normale (1 compressa frazionata nell'arco della giornata) mi sento comunque perennemente stanco, con la dose doppia leggermente meno stanco ma con l'umore sempre a pezzi, con la dose tripla mi sento sempre stanco e in più molto agitato. Tra l'altro mi è stato detto che anche se fosse il mio stato emotivo dipenda dal cortisolo basso, con il cortone acetato che lo sostituisce dovrei stare bene. Lo psicoterapeuta mi ha detto che secondo lui c'è qualcosa di biologico nel mio malessere, anche se dal suo punto di vista lle cose stanno andando bene, nel senso che comunque non mi faccio dominare (es. non ho voglia di studiare, ma lo faccio lo stesso e all'università riesco a prendere voti alti proprio per non farmi dominare dallo stato depressivo). Però Le ripeto, se non fosse per questo mio sforzo, non avrei voglia nè di uscire nè di fare esami nè di niente, solo di starmene a casa mia senza sentire nessuno. Questo è quello che sento, ma che cerco con tutti i mezzi di esorcizzare.
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<<..Ogni settimana contro(llo) l'amilasi, la lipasi, alt e ast e l'emocromo. Quindi lei mi sta consigliando di aggiungere il tempo di protrombina e il dosaggio del fibrinogeno...>>
Il fibrinogeno non vedo necessario, comunque bisogna consultare a proposito i medici che La seguono; ho descritto solo i punti di massima.
<<..L'Alt e leggermente piu alto ma stabile..>>
<<..Scusi, ho omesso di dire che prendo tutte le mattina il Pantoprazolo da 40 mg (mi risulta che possa alzare i livelli plasmatici di Es-Citalopram)..>>
Significa che il Suo metabolismo epatico è ora più rallentato (per via dell'azione di pantoprazolo ma anche di altri farmaci), dunque le dosi di es-citalopram indicate ora potrebbero essere più basse di quelle che assumeva in passato (perché il farmaco sarebbe eliminato dall'organismo più lentamente).
<<..Mi interesserebbe anche sapere se fisiologicamente il cortisolo basso o il cortone acetato possa avere qualche influenza sulla serotonina..>>
Gli ormoni corticosteroidei naturali e sintetici riducono il funzionamento del sistema di serotonina smaltendo il precursore della serotonina, il Triptofano; per cui, in queste condizioni di deficit di serotonina, l'uso di antidepressivi "serotoninergici" come escitalopram da soli potrebbe dare vantaggi limitati (lavorano solo in presenza di serotonina, amplificando i suoi effetti), mentre potrebbe aver senso abinare l'apporto maggiore della serotonina e dei suoi precursori, anche con la dieta, da valutare coi Suoi cutranti.
I corticosteroidi antagonizzano il sistema della serotonina anche negli altri modi: dando il feed-back negativo, tipo un meccanismo di bilanciamento, alla risposta allo stress (della quale fa parte la serotonina), riducendo il funzionamento dei recettori della serotonina, e in generale questi ormoni nelle quantità sovrafisiologiche sono tossici per il sistema nervoso).
Questo quadro potrebbe essere simile alla sua situazione attuale: anche se il cortisolo endogeno è basso, il livello degli ormoni corticosteroidei che assume può compensarlo e sovracompensarlo.
Bassi livelli di cortisolo, ad esempio dopo la sospensione della copertura con un farmaco corticosteroideo, portando alla riduzione dei livelli di adrenalina e di glucosio nel sangue, possono anche questi interferire negativamente con il sistema di serotonina. Tenendo anche conto che i livelli di serotonina sono stati già abbassati durante la terapia corticosteroidea, anche in questo caso, antidepressivi potrebbero essere di una utilità (perché la serotonina stimola indirettamente la produzione di cortisolo) ma di soli potrebbero non essere sufficienti.
<<..Per quanto riguarda l'ottimizzazione della terapia con il cortone acetato,..>>
Una delle opzioni è l'aspettare finché il farmaco sia gradualmente sospeso, ma è da discutere con i Suoi curanti.
Il fibrinogeno non vedo necessario, comunque bisogna consultare a proposito i medici che La seguono; ho descritto solo i punti di massima.
<<..L'Alt e leggermente piu alto ma stabile..>>
<<..Scusi, ho omesso di dire che prendo tutte le mattina il Pantoprazolo da 40 mg (mi risulta che possa alzare i livelli plasmatici di Es-Citalopram)..>>
Significa che il Suo metabolismo epatico è ora più rallentato (per via dell'azione di pantoprazolo ma anche di altri farmaci), dunque le dosi di es-citalopram indicate ora potrebbero essere più basse di quelle che assumeva in passato (perché il farmaco sarebbe eliminato dall'organismo più lentamente).
<<..Mi interesserebbe anche sapere se fisiologicamente il cortisolo basso o il cortone acetato possa avere qualche influenza sulla serotonina..>>
Gli ormoni corticosteroidei naturali e sintetici riducono il funzionamento del sistema di serotonina smaltendo il precursore della serotonina, il Triptofano; per cui, in queste condizioni di deficit di serotonina, l'uso di antidepressivi "serotoninergici" come escitalopram da soli potrebbe dare vantaggi limitati (lavorano solo in presenza di serotonina, amplificando i suoi effetti), mentre potrebbe aver senso abinare l'apporto maggiore della serotonina e dei suoi precursori, anche con la dieta, da valutare coi Suoi cutranti.
I corticosteroidi antagonizzano il sistema della serotonina anche negli altri modi: dando il feed-back negativo, tipo un meccanismo di bilanciamento, alla risposta allo stress (della quale fa parte la serotonina), riducendo il funzionamento dei recettori della serotonina, e in generale questi ormoni nelle quantità sovrafisiologiche sono tossici per il sistema nervoso).
Questo quadro potrebbe essere simile alla sua situazione attuale: anche se il cortisolo endogeno è basso, il livello degli ormoni corticosteroidei che assume può compensarlo e sovracompensarlo.
Bassi livelli di cortisolo, ad esempio dopo la sospensione della copertura con un farmaco corticosteroideo, portando alla riduzione dei livelli di adrenalina e di glucosio nel sangue, possono anche questi interferire negativamente con il sistema di serotonina. Tenendo anche conto che i livelli di serotonina sono stati già abbassati durante la terapia corticosteroidea, anche in questo caso, antidepressivi potrebbero essere di una utilità (perché la serotonina stimola indirettamente la produzione di cortisolo) ma di soli potrebbero non essere sufficienti.
<<..Per quanto riguarda l'ottimizzazione della terapia con il cortone acetato,..>>
Una delle opzioni è l'aspettare finché il farmaco sia gradualmente sospeso, ma è da discutere con i Suoi curanti.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 11.1k visite dal 30/06/2011.
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