Un effetto paradosso che, dopo sole 3 compresse, mi ha gettato

Buondì, ho 62 anni e da marzo 2011 sono caduto in uno stato depressivo, anche in conseguenza della morte di mio fratello. Premetto che alcune avvisaglie c'erano già state in precedenza (momenti o giornate caratterizzati da un senso di angoscia immotivata, una leggera ma presistente voglia di piangere e un certa insensibilità agli affetti più stretti. Il mio neurologo, che gode di tutta la mia stima, mi ha dato inizialmente l'Efexor al quale sono risultato intollerante, poi con l'Elopran (stesso risultato, si pensa a causa a causa del mio fegato danneggiato da una epatite C cronica, ma con transaminasi a livelli accettabili vista la patologia). Il tentativo con l'Anafranil ha invece causato un effetto paradosso che, dopo sole 3 compresse, mi ha gettato per una paio di giorni in uno stato di depressione che potrei definire grave. Per ultimo mi è stato dato il Wellbutrin 150, anche in accordo con l'internista che mi segue. In contemporanea assumo ancora il Samyr. Dopo 60 gg. di terapia ho riscontrato alcuni miglioramenti ma un andamento "sinusoidale" dei disturbi. Giornate discrete si alternano a giornate assai sgradevoli. MI è stata aumentata la dose di Well. a 300 mg./die, accompagnato alla bisogna da un po' di Xanax. Potrei avere una vostra opinione sui tempi richiesti per un effetto coi nuovi dosaggi e se l'aumento del Wellbutrin richiederà un conseguente aumento dello Xanax, cose che mi preoccupano sia per il mio fegato sia per il concetto di "assuefazione", specialmente per lo Xanax al quale, avendo un effetto quasi istantaneo sull'ansia, non vorrei attribuire un potere quasi taumaturgico. Grazie per una cortese risposta.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
Gentile utente

non specifica quale sia la sua condizione epatica.

In ogni caso i tempi di risposta al nuovo dosaggio sono variabili e possono considerarsi totali in circa due settimane dall'aumento.

L'indicazione ai dosaggi ed ai farmaci da usare e' una valutazione che viene direttamente fatta dal medico che l'ha visitata.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

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Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Grazie per la sollecitudine. Il fegato è leggermente ingrossato e disomogeneo senza lesioni focali. Le ecografie degli ultimi 10 anni sono praticamente sovrapponibili. Un rialzo del 30% circa sui limiti massimi di ALT e AST con un rialzo più sostenuto del GGT (circa 500, ma sono valori non eccezionali rispetto all'ultimo decennio. Forse la prima domanda era icompleta: l'andamento a singhiozzo dei sintomi era compatibile con un dosaggio insufficiente del Wellbutrin?
Aggiungo che gli stati d'ansia sono caratterizzati più che da un'ansia "esistenziale" da un fastidioso "respiro corto" (dispnea sospirosa è il termine giusto?). Non ho problemi cardiaci, respiratori o di colesterolo alto. Non vevo assolutamente alcol ma da 40 anni assumo thc a basse dosi e solo nelle ore serali. In questo momento particolare ha un leggero effetto sintomatico sulla depressione, ovviamente di breve durata. Ed i mie timori sul concetto di "assuefazione" derivano anche da una mia passata (da 42 anni) insana passione per un certo alcaloide cristallino che peraltro non aveva mai raggiunto i livelli degli attuali tossicodipendenti e si basava comunque esclusivamente su prodotti farmaceutici (cardiostenol).
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
Scusi ma non ho ben capito, usa droghe e si preoccupa per gli effetti epatici dei farmaci?

Ha detto di usare sostanze o lo ha nascosto?

Secondo lei le droghe sono innocue per il fegato?