Sospetto di mutismo elettivo
Sono la madre di un a bambina di sei è del 2005 il problema di mia figlia e che ha a casa e una dittatrice, risponde male a tutti noi componenti della famiglia, usa anche le mani, questo succede da quando era piccolina la bambina ha iniziato andare al nido al eta' di tre e mesi, su suggerimento dell assistente sociale, perciò e da anni che è inserita in comunita' ci e stato consigliato questo perhè ha un fratello autistico e un fratello adhd disturbo di attenzione ed iperattività. Ho fatto visitare la bambina da una neuropschiatria di reggio mi parlava di mutismo selettivo se non erro, però mi diceva che questo mutismo elettivo lo metteva in azione quando le pareva lei, si è notato che quando c'erano i fratelli parlava tranquillamente, ma quando la dottoressa era sola con la bambina parlava raramente con un si fatto con accenno della testa, alla materna parla con tutti i coetanei, però non parla con gli insegnanti intatti e successo che per sapere un pensiero di un attivita' fatta venivono usati gli altri bambini per sapere che tipo di disegno era, lei lo diceva al compagno preferito e questo compagno lo diceva alla maestra, la mia preocupazione è grande ormai inizia la scuola cosa succedera'? cosa devo fare? per avere dei mieglioramenti come fare per far si che la bambina decida di parlare con gli insegnanti? mi potete dare un consiglio? conclusione della diagnosi la bambina non avrebbe nulla però i problemi si sono sono reali. grazie per la vostra pazienza
S.
S.
[#1]
Gentile utente,
In che senso la bambina "non avrebbe nulla" ? E' stato diagnosticato un mutismo elettivo. Da quel che dice però sembra che non ne abbia compreso il senso. Innanzitutto la persona non sceglie il mutismo, lo subisce. E' una reazione che non riesce a controllare, ma che si manifesta solo con determinate persone o in determinati contesti. La bambina cerca di comunicare e di rispodnere alle domande, soltanto che non riesce a farlo nella maniera più diretta, e deve ad esempio far fare da tramite ad una persona di cui si fida e che non percepisce come ostile.
La neuropsichiatra infantile a questo punto dovrebbe avere predisposto il da farsi, e magari informarne gli insegnanti se ritiene che si debba intervenire subito e in qualche modo specifico.
In che senso la bambina "non avrebbe nulla" ? E' stato diagnosticato un mutismo elettivo. Da quel che dice però sembra che non ne abbia compreso il senso. Innanzitutto la persona non sceglie il mutismo, lo subisce. E' una reazione che non riesce a controllare, ma che si manifesta solo con determinate persone o in determinati contesti. La bambina cerca di comunicare e di rispodnere alle domande, soltanto che non riesce a farlo nella maniera più diretta, e deve ad esempio far fare da tramite ad una persona di cui si fida e che non percepisce come ostile.
La neuropsichiatra infantile a questo punto dovrebbe avere predisposto il da farsi, e magari informarne gli insegnanti se ritiene che si debba intervenire subito e in qualche modo specifico.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Ex utente
infatti questa dottoressa per tranquillizzare le maestre andava alla materna e dava delle indicazioni ed alcuni risultati c'erano stati. Poi noi ci siamo trasferiti nella provincia di Parma, per neccissita', questa dottoressa mi fece due righe scritte che io consegnai alla neuropsichiatra di competenza del territorio hanno notato che quello che riferivo era vero visto come si comportava con i fratelli, però per ora nessuno sta' valutando di aiutare la bambina in qualche modo, e io non saprei neanche a chi rivolgermi per chiedere aiuto. (prima di andare via dalla provincia di Reggio chiedi alla dottoressa che aveva fatto quella diagnosi se poteva parlare con la scuola ma mi disse di no. e ora non so dove trovare un medico competente in questo campo nella mia provincia. Venerdi comunque ho appuntamento con il direttore della neuropschiatria che tra l'altro è pscicologo chiedo se può fare qualcosa. Ma ho poche speranze perchè so benissimo che il mio usl non da consigli e aiuti validi
grazie mille
S
grazie mille
S
[#3]
Gentile utente,
In teoria appunto dovrebbe essere la soluzione più semplice, il Servizio della sua zona.
In ogni caso, se dovesse aver bisogno di ulteriori pareri può sentire anche alla neuropsichiatria infantile dell'Università di Pisa.
http://www.inpe.unipi.it/utenti-e-famiglie
In teoria appunto dovrebbe essere la soluzione più semplice, il Servizio della sua zona.
In ogni caso, se dovesse aver bisogno di ulteriori pareri può sentire anche alla neuropsichiatria infantile dell'Università di Pisa.
http://www.inpe.unipi.it/utenti-e-famiglie
[#4]
"ha un fratello autistico e un fratello adhd disturbo di attenzione ed iperattività".
Gentile signora, se interpreto bene la frase qui sopra, mi sembra quasi che il mutismo elettivo sia il problema minore in famiglia, e mi domando come sta affrontando gli altri, dopo il trasferimento. Deve essere piuttosto difficile e faticosa la situazione familiare, se è così. Se crede può descrivere brevemente la situazione e l'orga
nizzazione familiare, l'età e i problemi degli altri due figli (al dilà delle diagnosi), forse dall'insieme si possono avere elementi per darle qualche ulteriore parere e consiglio.
Cordialmente
Gentile signora, se interpreto bene la frase qui sopra, mi sembra quasi che il mutismo elettivo sia il problema minore in famiglia, e mi domando come sta affrontando gli altri, dopo il trasferimento. Deve essere piuttosto difficile e faticosa la situazione familiare, se è così. Se crede può descrivere brevemente la situazione e l'orga
nizzazione familiare, l'età e i problemi degli altri due figli (al dilà delle diagnosi), forse dall'insieme si possono avere elementi per darle qualche ulteriore parere e consiglio.
Cordialmente
Dr. Gianmaria Benedetti
http://neuropsic.altervista.org/drupal/
[#5]
Ex utente
Ho parlato con il responsabile della nostra usl mi ha detto che faranno dei test sulla bambina (6 anni) anche per essere pronti in caso la bambina dia dei problemi a scuola. Comunque si il problema della bambina è minore rispetto agli altri fratelli, il fratello autistico, ( 13 anni) molto segnato alle routine non ama molto i cambiamenti, ma comunque anticipando al ragazzo cosa succedera' dopo si tranquillizza e lo fa senza problemi, il trasferimento gli è dispiaciuto fino li perchè dove abitavamo da poco avevano messo un bar e facevano musica alto volute e a lui infastidiva molto questa musica, infatti anche lui diceva dobbiamo andare via non mi piace questa casa, il bambino autistico e la sorella sono molto uniti parlano molto e instaurano dei discorsi. Tra i due ce molta intesa si cercano l'uno con l'altra. il ragazzo ADHD (15 anni) non ha amicizie e nessuno lo vuole è escluso dalla societa' per i suoi comportamenti e atteggiamenti infantili. Lui dice che è contento di essere andato via perchè non aveva amici e che per lui non cambia nulla, con la sorella non va d'accordo si punzecchiano l'uno con l'altra litigano tutti i giorni se stanno vicino o urlano spesso, per quietare la cosa vanno tenuti divisi. La situazione famigliare non è facile un ragazzo autistico che è abbastanza iperattivo eccitabile, correndo a destra sinistra parlando ad alta voce dando fastidio al fratello piu' grande e alla sorella mentre guardano la tv si mettono ad urlare e magari discutono con il ragazzo autistico, poi il ragazzo adhd vuole guardare altre cose e bisticciano tutti e tre, ora in casa abbiamo messo una tv in piu' per far si che il piu' grande riesca guardare le cose che gli piacciono. La sorella spesso vuole che il fratello autistico stia con lei hai suoi comandi cioè giocando con lei hai giochi che propone lei in pratica lo tratta come un bambolotto, dopo finisco tutti e due a giocare con il pc giochi che piacciono a lui e a lei, e li inizia la loro conversazione e i loro discorsi. Lei preferisce stare con il fratello autistico. Il fratello ADHD ha problemi di incontinenza, ma secondo noi è un problema di briga la sua cioè staccandosi da un attivita' per un attimo per lui è un sacrificio. Per noi genitori si è dura, però cerchiamo di reagire e fare il meglio per il loro bene. Sperando in un futuro migliore per quando noi non ci saremo più.
[#6]
Mi sembra che fra i suoi figli c'è un'intensa vita sociale e comunicativa in famiglia, mentre tutti hanno difficoltà all'esterno, mi sembra. 'A orecchio' mi tornano poco i nomi che lei dà ai suoi figli, 'autistico', 'iperattivo', mutismoelettivo': sembrano quasi aver sostituito i nomi propri.
Nella mia esperienza disturbi simili possono essere espressione di difficoltà dei figli a passare dall'ambiente familiare a quello esterno in cui trovano difficoltà a integrarsi, per vari motivi (il mutismo elettivo si trova spesso in famiglie immigrate). Mi domando se non avreste bisogno di un aiuto sul piano familiare, sociale, educativo, cosa che di solito, o per lo meno fino a tempi recenti, veniva fatto dalle asl.
Cordialmente
Nella mia esperienza disturbi simili possono essere espressione di difficoltà dei figli a passare dall'ambiente familiare a quello esterno in cui trovano difficoltà a integrarsi, per vari motivi (il mutismo elettivo si trova spesso in famiglie immigrate). Mi domando se non avreste bisogno di un aiuto sul piano familiare, sociale, educativo, cosa che di solito, o per lo meno fino a tempi recenti, veniva fatto dalle asl.
Cordialmente
[#7]
Ex utente
no non volevo divulgare il loro nome in giro per internet cmq noemi ha sei anni lei a sempre avuto dei problemi al esterno della famiglia nel parlare dico questo perchè lei è stata inserita nella societa' quando aveva 5 mesi c'era stato consigliato di fare cosi perchè dicevano che noemi poteva imitare i comportamenti negativi dei fratelli e ascoltammo questi consigli dal usl. Man mano con gli anni che cresceva la bambina parlavaa casa e non parlava nelle scuole come nido materna ect Massimiliano un ragazzino autistico di 13 anni come gia detto relaziona molto bene con la sorella,e come giochi preferiti sono i video giochi gradisce i libri con le immagini con poche scritte ed e molto unito alla sorella, lei avendo un carrattere cocciuto e testardo è riuscita a tirave fuori il linguaggio verbale del fratello infatti il miglioramento è notevole. Matteo 15 anni disturbo di iperattivita' e concentrazione a casa parla molto a scuola si esclude dai compagni perchè viene spesso preso in giro dai compagni, purtroppo i compagni hanno scoperto che di carratere è debole allora lo hanno preso di mira, cmq matteo è riuscito a socializzare con un compagno che tra l'altro anche questo compagno viene preso in giro e allora matteo e questo ragazzo sono diventati amici, si vedono almeno una volta alla settimana. Quando stanno insieme discutono anche perchè matteo risulta molto iperattivo, ed l'amico fa molta fatica a starci dietro, il compagno è comunque paziente e riesce stare con matteo. Tempo fa almeno fino un anno fa abbiamo sempre fatto terapia famigliare propio nel usl dove siamo ora. Ora non so le intensioni che hanno il nostro usl.
[#8]
Non occorre dire i nomi, anzi è meglio di no. Quanto dice mi fa pensare che tuttora l'aiuto più indicato sia da rivolgere a tutta la famiglia, come consulenza e consigli sul da farsi ecc, e come aiuto educativo a casa, che di solito viene fornito dai servizi sociali, in accordo con i servizi di neuropsichiatria infantile. Nella sua descrizione mi sembrano esserci anche molti aspetti positivi, nei legami che i fatelli riescono a fare fra di loro e con qualche singolo amico. Penso che probabilmente tutta la famiglia dovrebbe essere aiutata ad aprirsi un po' di più al mondo esterno, utilizzando le occasioni, scuola, attività extrascolastiche, centri estivi, sporta, musica, ecc.
Cordialmente
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 3.5k visite dal 21/06/2011.
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