Citalopram e disturbi sessuali

é possibile che l'assunzione di citaloram inneschi parafilie?
Mi spiego meglio. La mia compagna (22 anni) aveva assunto per 6 mesi il citalopram due anni fa a seguito di un tentato suicidio. In quei mesi il desiderio sessuale era crollato completamente anche a livello di fantasie.
Il 9 ottobre ha ritentato il suicidio e la psichiatra del p.s. le ha nuovamente somministrato il citalopram, una compressa al giorno.
Da tre settimane la paziente ha avuto un calo totale del desiderio nei miei confronti ma gravi tendenze pedofile, per ora riconducibili a fantasie, ma piuttosto forti, la masturbazione è solo associata ad essse.
Conosco a fondo questa persona, o almeno pensavo, vorrei sapere se questa problematica possa essere associata all'assunzione del citalopram.
Nelle prime settimane di assunzione aveva anche alcuni effetti collaterali come diarrea e stipsi, non riscontrati 2 anni fa.
Quando mi ha reccontato le sue fantasie diceva che non c'è nulla di male e che sono io fuori strada, che si sente sola ed incomprasa, ma prima le sue opinioni erano ben diverse e chiare.
Vista la mia reazione di sdegno e di allontanamento dato che non riesco a farla ragionare, ha cominciato ad avere pensieri suicidari con progettualità vedendo la cosa come unica via di uscita.
Forse standole vicina con le mie idee le faccio più male che bene, la confondo.. non so come comportarmi.
L'ho aiutata a parlare della cosa con la sua psicoterapeuta, ma nell'ultima settimana le cose stanno precipitando e non so più come aiutarla e come aiutare me..
Grazie per la risposta, spero di essere stata chiara, so che le cose dette cosi possono risultare semplicistiche... Ho fiducia in voi.
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 4k 202
Gentile utente, non mi risulta che il citalopram dia fantasie di questo genere.La sua compagna attualmente sta male, è depressa, e uno dei sintomi della depressione è il calo del desiderio sessuale.Forse delle fantasie particolarmente "forti" stimolano una reattività che altrimenti non ci sarebbe. In più con queste confidenze la sua ragazza l'ha "tirato dentro" nella relazione con la terapeuta, col rischio di sabotare insieme la terapia e la vostra relazione. Parenti e compagni non possono essere terapeutici, neanche se hanno 3 lauree! Non entri in questo gioco pericoloso, non si preoccupi degli effetti collaterali e non cerchi di curare la sua compagna,cadendo in una spirale di ricatti affettivi (tu non mi capisci e io mi suicido).Eventualmente si faccia consigliare dalla psicoterapeuta della ragazza sul modo migliore di gestire la situazione attuale.
Cordiali saluti
Franca Scapellato

Franca Scapellato

[#2]
Attivo dal 2007 al 2013
Ex utente
Grazie milla per la risposta, ieri avevo visto che la mia richiesta era stata respinta dal moderatore e non ne capivo il perchè.
Avevo cominciato a pensare in effetti che standole vicino ora le faccio piu male che bene per questo mi sto allontanando non smettendo di amarla e sperando che questa situazione finisca in una bolla di sapone.
Grazie.
[#3]
Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36
Gentile utente,
posto che non sono in possesso delle informazioni sufficienti per poterle rispondere in modo esauriente e complessivo, ritengo che la problematica sessuale da lei descritta difficilmente è correlabile direttamente all'assunzione del citalopram. D'altra parte una componente depressiva potrebbe in parte giustificare atteggiamenti differenti dal passato dal punto di vista sessuale. Ma il punto potrebbe essere prorpio questo: quale è la "mappa" sessuologica della sua compagna? Vale a dire i suoi pensieri, le sue fantasie e i suoi desideri hanno subito dei mutamenti nel passato recente? Credo che l'opportunità di uno Psichiatra specializzato nel campo Sessuologico (e meglio nello specifico ambito delle Parafilie/Perversioni) potrebbe essere d'aiuto.
Cordialmente

Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com

[#4]
Attivo dal 2007 al 2013
Ex utente
Grazie per la risposta.
In effetti i comportamenti della mia compagna stanno continuando a cambiare, l'ultimo giorno in cui ha avuto pensieri pedofili è stato sabato (cosi dice) da domenica manifesta un'attrazione per me che comunque si distacca dal consueto. In piu attualmente siamo distanti 200 km, dato che è tornata dalla sua famiglia.
Mi parla del desiderio di ricoverarsi in una clinica, sapete indicarmi una struttura in grado di aiutarla? è poi sarebbe utile?
Ieri voleva scappare dato che i suoi non vogliono lasciarla venire perchè la ritengono inaffidabile, l'ho fermata e dopo mi ha confessato che avrebbe trascorso la notte con me ma che oggi sarebbe andata a suicidarsi lanciandosi da una roccia alta 300m che si trova qui in provincia.
Mille grazie per le vostre risposte.
[#5]
Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 4k 202
Che confusione!Tutto sullo stesso piano, ricoverarsi-fare l'amore-tornare dai genitori-buttarsi giù dalla Pietra di Bismantova, e che altro?
A mio parere un ricovero (in Emilia ci sono ottime strutture sia private che pubbliche) aiuterebbe almeno a fare chiarezza, evitando rischi inutili.
Se la vostra è una relazione amorosa non può essere in contemporanea una presa in carico psichiatrica, se no la sua compagna non cresce e non guarisce e lei diventa il bersaglio di tutta la rabbia che questa ragazza ha dentro. Il modello "io ti salverò" è pericoloso per entrambe. Il ricovero o comunque l'affidare la sua amica a professionisti aiuterà a stabilire un po' di distanza tra voi, che è poi il presupposto per amarsi meglio.
Cordiali saluti
Franca Scapellato
[#6]
Attivo dal 2007 al 2013
Ex utente
Si mi ha detto una grande verità, rifletterò su questo punto e cerchèrò di metterlo in pratica.
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