Disturbo borderline....sono destinata a vita ad averlo?

Salve a tutti voi dottori. Sono una ragazza giovane, tempo fa ho sofferto di depressione e attacchi di panico, e sono stata ricoverata circa 3 volte in una clinica psichiatrica. Assieme alla depressione nel quadro clinico è stato chiaramente evidenziato un disturbo di personalità borderline. Adesso passato del tempo ringrazio il cielo di essere guarita dalla depressione, e di non riportare più attacchi di panicoe d'ansia, ma continuo a riscontrare attualmente in me il disturbo borderline... continua instabilità dell'umore, attacchi di grossa rabbia e irritabilità impulsivi e impossibili da gestire, perenne e insita paura dell'abbandono che si presenta in tante forme, emozioni devastanti e amplificate, insomma, confermo di continuare ad averlo in pieno. E per questa ragione continuo a prendere farmaci. La mia domanda è secca e veloce: sono destinata a questo ancora x molto o addirittura per sempre? Mi piacerebbe avere qualcosa di non imbattibile per cui lottare, ma ho un pò perso le speranze quando ho capito che assieme alla depressione non se n'era andato anche lui...e che questo disturbo mi comanda in ogni angolo del cervello, fa parte di me. Ci sono possibilità di guarigione totale? ci sono mai stati casi? se vi interessa saperlo, ho fatto molte sedute psichiatrice anche dopo i ricoveri, ma adesso per molte ragioni non posso intraprenderle più. Grazie in anticipo
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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161
Gentile utente,
Nel trattamento dei disturbi di personalità e' di fondamentale importanza anche la psicoterapia, oltre alla
Terapia farmacologica che lei già segue.
Cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
(..)sono destinata a questo ancora x molto o addirittura per sempre?(..)
gentile ragazza i disturbi di personalità sono l'espressione di una disorganizzazione della struttura di personalità che si esprime attraverso difficoltà a gestire le relazioni, ad adattarsi all'ambiente ecc.
tale disorganizzazione può essere contenuta, ristrutturata, acquisendo nuove strategie comportamentali, mettendo in discussione quelle disadattive ed effettuando esperienze correttive.
Ma per far questo è necessario associare ai farmaci una psicoterapia.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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