Allorquando ha iniziato a soffrire di "disturbo bipolare i"

Gent.mi Dottori,
sono molto preoccupata per le condizioni di salute di mio fratello..in breve Vi spiego la sua patologia.. Vi premetto che godeva di ottima salute fino a 20 anni (oggi ne ha 32)allorquando ha iniziato a soffrire di "disturbo bipolare I"; la causa di questa malattia molto probabilmente è stato il forte dolore per la perdita del nostro piccolo fratellino, morto di tumore al cervelletto all'età di 8 anni. Da Allora ha aniziato ad avere alti e bassi, momenti davvero brutti, con allucinazioni..ha iniziato a diffidare perfino della sua famiglia (e pensare che siamo molto legati l'un l'altra). La sua terapia attuale è: CARBOLITHIUM, CLOPIXOL E FLUEXETINA..ma le allucinazioni sono ugualmente presenti...ha assunto altri farmaci come RISPERDAL ..e tanti altri..che lo facevano stare meglio ma conseguentemente lo hanno portato ad avere un peso corporeo di 180 Kg...Che posso fare per Lui? Sono seriamente preoccupata...Attendo con ansia un Vs cortese riscontro e, anticipatamente, Vi ringrazio..Vichy
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Dr. Massimo Lai Psichiatra 832 30
Gentile Utente,

non ha scritto quanto è alto suo fratello per valutare meglio l'aumento di peso.
Nel disturbo bipolare tipo I il peso può essere conseguenza dei farmaci o della malattia stessa. Comunque sia è più importante dare la precedenza alla salute mentale di suo fratello, al fisico ci si pensa dopo.
Consiglierei una rivalutazione della terapia, riguardo il clopixol, per tornare al farmaco precedente con cui si è trovato meglio. Non sospenderei invece il litio che per quanto faccia aumentare l'appetito è un'ottima terapia.
Contemporaneamente potete invogliarlo a fare sport e a seguire una dieta adeguata (meglio se seguito da un cardiologo e un dietologo), ci vorrà del tempo ed è possibile, anche se tutto è subordinato allo stato di salute mentale che suo fratello riuscirà a raggiungere.
Cordiali saluti
Massimo Lai

Massimo Lai, MD

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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 4k 202
Gentile utente, sono d'accordo col collega sull'opportunità di tornare al neurolettico che si è dimostrato più efficace nel controllare le "allucinazioni", nonché la chiusura e la diffidenza nei vostri confronti. Purtroppo in queste patologie, curabili ma croniche,la famiglia è messa a dura prova, perché ci si sente spesso impotenti e ci si affida soltanto ai farmaci. Stimolare suo fratello a fare un'attività fisica, come consiglia il collega, è un inizio, magari cominciando a casa e riservando l'attività all'aperto o in palestra quando già si vedano i primi risultati.
Non dice se suo fratello lavora, immagino di no, è difficile anche per i sani trovare un impiego...Però sarebbe importante cercare con lui una direzione da dare alla sua vita, compatibilmente con quello che offre il vostro ambiente: corsi di lingue, di computer, di giardinaggio, di cucina, volontariato, assistenza agli anziani. Non è impossibile, mi creda: anche solo cambiare il tipo di comunicazione, pensare con lui a un'attività futura invece di trattarlo sempre come il malato di casa può dare risultati insperati. Però alla base ci vuole una terapia che lo stabilizzi.
La saluto cordialmente
Franca Scapellato

Franca Scapellato

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Utente
Utente
Stimati dottori,
Vi ringranzio per la tempestività con la quale avete risposto...Mio fratello, purtroppo, è da quando è sorto questo problema che non riesce a lavorare... questa incapacità soprattuto è dovuta al peso corporeo..a vent'anni pesava 75 Kg (è alto 1.75) ora pesa 1.80 kg...Circa due anni fa è stato ricoverato a PIANCAVALLO in una clinica specializzata in obesità ..era riuscito a dimagrire 13 Kg in un mese..ma a distanza di un breve periodo li ha ripresi tutti..a marzo è stato a Torino alla clinica "San Luca" ...a gennaio dovrà ricoverarsi alla clinica "Ville Turine"...Non può assumere i farmaci precedenti perchè purtroppo lo fanno ingrassare ulteriormente e per evitare eventuali problemi cardiaci sta assumendo 15 gocce di clopixol al giorno, tre compresse di carbolithium da 300 mg al giorno e una compressa di fluexetina...ma le allucinazioni sono davvere eccessive, è da quasi un anno che non vive più in una condizione di lucidità mentale..forse i problemi familiari sono stati davvero tanti..le perdite davvero dure da accettare..il fratellino..poi papà..con un infarto...Spero che a breve ritorni il ragazzo di prima...Vi ringrazio ancora una volta...
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 4k 202
In attesa del ricovero, che sarà fra oltre un mese, non è possibile appoggiarsi ad uno specialista del posto o, ancora meglio, al Servizio di Salute Mentale dell'ASL? La terapia attuale da quello che riferisce non sembra in grado di controllare la sintomatologia, e va comunque modificata da un medico del territorio; una psicosi cronica come quella di suo fratello necessita di un referente medico sul posto.La psichiatria pubblica ha spesso isole impensabili di efficienza, e in casi come quelli di suo fratello,la presa in carico da parte di un'équipe è la scelta migliore.Se poi nella vostra città questo non è possibile , allora si fa come si può, con un medico privato, ma esplorando anche le possibilità di formazione e inserimento lavorativo tramite assistenti sociali del Comune, cooperative ecc.Bisogna rompere un po' le scatole al prossimo, senza vergogna e senza fermarsi al primo rifiuto.Forse nella vostra Regione ci sono associazioni di familiari, possono aiutare.I ricoveri a mille chilometri di distanza sono utili se si programma anche un "dopo", a casa.Cordiali saluti
Franca Scapellato
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Utente
Utente
Gent.ma dott.ssa,
si..mio fratello è seguito da un bravissimo Prof. Psichiatrico da un bel pò..ma come diceva anche Lei prima ..non bisogna mai fermarsi...mi interessava avere altre opinioni...comunque a gennaio si ricovererà esclusivamente per i problemi di obesità..La ringrazio e Le porgo i miei più cordiali saluti
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Dr. Vito Fabio Paternò Psichiatra, Psicoterapeuta 586 22
Gentile utente,
concordo con i colleghi in merito alla gestione del neurolettico.
Ritengo che comunque il clopixol non sia tra i farmaci più efficaci per il trattamento delle allucinazioni, e si dovrebbe tornare sui farmaci di nuova generazione che suo fratello ha già assunto.
Vorrei chiederle inoltre se ha già usato il Seroquel.

Cordialmente.
Dott. Vito Fabio Paternò

www.cesidea.it

Cordialmente
Dott. Vito Fabio Paternò

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info@cesidea.it

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Utente
Utente
Gentile dott.re,
il farmaco "Seroquel" sinceramente mi è nuovo...Colgo l'occasione per chiederLe un'opinione su "HALDOL": è un farmaco più appropriato per questo disturbo? ... può incidere sul peso corporeo?...
La ringrazio per la Sua cortese attenzione e La saluto cordialmente...
Vittoria
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Dr. Claudio Lorenzetti Psichiatra, Farmacologo 250 4
Gentile Utente,
Da quanto tempo suo fratello non esegue una litiemia (dosaggio del litio nel sangue)? L'ultimo valore rilevato quant'era? E' importante questo aspetto perchè dà un'indicazione se il paziente è collaborativo con i trattamenti. Concordo col Dr. Paternò sul possibile uso del Seroquel: si tratta di un nuovo antipsicotico che rispetto a prodotti analoghi crea in minir misura problemi di peso. Provi a parlarne con lo psichiatra di suo fratello.
Cordiali saluti.

Dr. Claudio Lorenzetti

Dr. Claudio Lorenzetti

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Dr. Vito Fabio Paternò Psichiatra, Psicoterapeuta 586 22
Gentile sig.ra,
personalmente uso molto Haldol (o Serenase)nelle fasi maniacali del Disturbo Bipolare, quindi posso esprimerle assolutamente un parere positivo (e in più non dà ripercussioni sul peso).
Allo stesso modo ritengo che si possa prendere in considerazione anche il Seroquel che è un antipsicotico di nuova generazione.

Cordialmente.
Dott. Vito Fabio Paternò

www.cesidea.it
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Utente
Utente
Gent.li dott.ri,
ha eseguito l'esame della litiemia 5-6 giorni fa..siamo in attesa dell'esito...domani contatterò sicuramente lo psichiatra di mio fratello e parlerò sia del Seroquel che dell'haldol(già precedentemente assunto)...Vi ringrazio per la cortese attenzione,
Vi saluto cordialmente..
Vittoria
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