Gravidanza risperdal e colpo di frusta

Buongiorno,
purtroppo a seguito di un trauma affettivo assumo farmaci antipsicotici da 7 anni.
A parte il primo anno che ho preso farmaci che per me non andavano bene, ora sono 6 anni che assumo Risperdal; sono partita da 5 mg. per scalare fino a 1/2 mg. poi nel corso degli anni ho dovuto aumentare un'altra volta la dose a 2 mg., ma in ogni caso, come dice la mia psichiatra ho una ripresa veloce e nel giro di una settimana sto già meglio. La diagnosi è sindrome schizoaffettiva e secondo lei non posso più guarire.
Attualmente è quasi due anni che prendo 1 mg. e 10 gg. fa ho incominciato con 1/2 mg. perchè io e mio marito abbiamo deciso di avere un figlio e la dottoressa preferisce togliermela.
Devo dire che sto bene se non che, ho fatto un incidente stradale ed ho fatto un colpo di frusta.
Altro problema: la ginecologa mi ha prescritto gli esami classici pre-gravidanza ed è tutto a posto (anche la prolattina che l'ho sempre avuta alta a causa del Risperdal) ma mio marito ha fatto lo spermiogramma ed è emerso che ha gli spermatozoi lenti, anche se rispetto a qualche anno fa la situazione è leggermente migliorata a seguito della pallonata che aveva preso all'epoca.
Le mie domande sono:
se dovessi star male smettendo di prendere il Risperdal e nel frattempo avrò la fortuna di essere incinta quale altro farmaco potrei assumere?
Fra l'altro mi chiedo se il colpo di frusta che mi è successo poco tempo fa può arrecare danno ad un eventuale gravidanza visto che attualmente ho forti cefalee che a volte mi prendono anche le orecchie, nausea, senso di vomito, rigidità e dolore al collo, alle spalle, alla schiena e talvolta anche pesantezza delle braccia e relativo formicolio e quando vado a letto ho ronzio nelle orecchie e una sensazione di movimento nel letto.
Quanto mi consigliate di aspettare prima di cercare un figlio per essere sicura che potrò prendere antinfiammatori nel caso di dolori e fare le dovute terapie (ginnastica, ecc...)?
Poi io e mio marito vorremmo avere un vs. giudizio sul suo spermiogramma (per il momento non l'ho allegato-devo fare mail distinta scegliendo specialità "andrologo"?).
Abbiamo scelto la specialità più attinente per il Risperdal; dato che è la prima volta che scriviamo non sappiamo se dobbiamo fare una richiesta divisa per ogni specialista visto che la mail richiede diversi tipi di consulto.
Ringraziamo anticipatamente per quanto potrete fare.
Saluti
[#1]
Dr. Massimo Lai Psichiatra 832 30
Cara Signora,

per lo spermiogramma credo debba riproporre il quesito nella sezione andrologia.

Per la gravidanza aspetterei un po' di tempo (da valutare col suo medico di famiglia o specialista ortopedico) a seconda dell'intensità e del perdurare dei sintomi che al momento mi sembrano importanti.

Riguardo agli psicofarmaci da assumere durante la gravidanza, purtroppo, di sicuri al cento per cento non ne esistono.
L'orientamento dei medici in casi simili al suo sono due: rischiare una ricaduta nella malattia o rischiare eventuali danni al feto.
Si tratta di valutare il rapporto rischio benefici e dovrà prendere una decisione con suo marito con le informazioni che il suo psichiatra potrà darle.
Io sono tra quelli che non sospenderebbero il farmaco, o che lo sostituirebbero con un altro, con uno stretto monitoraggio dal ginecologo, ma il rischio esiste e comunque il suo psichiatra può valutare meglio la gravità della sua malattia e consigliarla per il meglio.
Sospendendo il farmaco io incrementerei le visite dallo psichiatra per accorgersi subito di un'eventuale ricaduta e per un maggior apporto psicologico.

Auguri
Massimo Lai

Massimo Lai, MD

[#2]
Utente
Utente
Buongiorno Dr. Lai,

la ringrazio per la sua risposta.
Vorrei chiederle ulteriori informazioni.

Sono consapevole dei rischi a cui vado incontro affrontando una gravidanza e smettendo i farmaci e la mia psichiatra con cui ho instaurato un ottimo rapporto di fiducia e che ritengo molto preparata, si è recata ad un convegno riguardante le donne in stato di gravidanza che assumono Risperdal e psicofarmaci, mi ha illustrato tutti gli aspetti e, in particolar modo, come sostiene lei, mi ha spiegato che i rischi di danni al feto salgono nel caso di assunzione di Risperdal in gravidanza (mi pare al 16%) rispetto a donne che non hanno questi problemi.
Non nego che ho pianto e la mia psichiatra lo sa.
Secondo lei se starò male in gravidanza può farmi assumere SERENASE perchè più studiato in gravidanza e meno pericoloso rispetto al RISPERDAL. So che fra gli effetti collaterali c'è la "tremarella" e la cosa non mi piace anchè perchè è comunque un sintomo ben visibile agli occhi di tutti contrariamente al Risperdal che provoca l'amenorrea o comunque mestruazioni irregolari. Infatti la mia vita è apparentemente "normale" e chi mi conosce non sospetta minimamente che ho problemi psichiatrici.
So che mi ha scritto che farmaci sicuri non ce ne sono, ma fra tanti quale consiglierebbe come meno dannoso per il feto?
E cosa pensa del Serenase in gravidanza?
E con quale farmaco sostituirebbe il Risperdal in caso di continuazione della cura?

Aggiungo che sono stata molto fortunata perchè ho trovato una ginecologa bravissima al Buzzi che ha capito la mia situazione "salutare" non semplificando la cosa dicendo "I FIGLI VANNO FATTI IN BUONE CONDIZIONI PSICO-FISICHE" gettandomi brutalmente in faccia che è meglio che non faccio figli visto il mio stato di salute, come mi ha detto un'altra ginecologa dai, direi, scarsi valori "umani".
E questa ginecologa, come mi ha consigliato lei nella sua risposta, mi ha garantito che un'eventuale futura gravidanza verrà monitorata accuratamente.

Dopo quasi 3 anni di matrimonio mi sento pronta per affrontare una gravidanza. Mio marito l'avrebbe voluto da subito ma, giustamente, ha aspettato me e questo desiderio è arrivato anche per me.
Ogni giorno cresce e sono disposta a rischiare una ricaduta della malattia pur di avere un figlio non negando che ho comunque paura all'idea di star male di nuovo; ma penso che per diventare mamma ne valga la pena.

L'idea di essere definita "schizofrenica" non mi piace. Comunque la pschiatra mi ha rincuorato dicendomi che prendo la dose al di sotto della minima terapia consentita per star bene e che comunque non sono schizofrenica. La diagnosi è: SINDROME SCHIZOAFFETTIVA dovuta dalla "goccia che ha fatto traboccare il vaso" del mancato matrimonio saltato 10 giorni prima della data prefissata e molto probabilmente dalla separazione dei miei genitori quando avevo 16 anni e mi sono quindi dovuta far carico di una situazione familiare pesante.

Mi chiedo una cosa: il Risperdal è un antipsicotico, giusto?
E' utilizzato anche per la depressione o solo per schizofrenia e psicosi?
Mi chiedo quali rischi reali ho di incorrere in una ricaduta visto che gli eventi passati sono passati e visto che ora ho una vita serena e felice, ed ho realizzato un matrimonio che va bene.
Proprio per questo mi chiedo perchè dovrò ricorrere nel Risperdal per tutta la vita per stare bene.
Un conoscente di mio marito, psichiatra, gli ha spiegato che il Risperdal va a creare "chimicamente" la sostanza che mi si è come "bruciata" nel mio cervello in seguito al trauma.
E' possibile che tale sostanza non si possa più ricreare da sè?
Qual è questa sostanza che mi manca nel cervello?
Può spiegarmi qualcosa a riguardo?

Infine: la psicosi è ereditabile?
Purtroppo in famiglia ho mia madre che soffre di manie di persecuzione ed è in cura presso il CPS di zona ormai da anni e cioè da quando si è separata da mio padre (ma credo che il suo problema non risalga alla separazione che ha comunque contribuito alla sua malattia). Ed ho anche una zia, sorella di mia nonna.
Tutto ciò perchè mi chiedo se un figlio potrebbe ereditare da me la mia malattia.

La ringrazio e la saluto.
[#3]
Dr. Vito Fabio Paternò Psichiatra, Psicoterapeuta 586 22
Gentile utente,
premesso che non è affatto detto che lei debba avere necessariamente una ricaduta, nel caso avvenisse concordo con la Psichiatra che vorrebbe darle il Serenase perchè è certamente il più sicuro in gravidanza.
Non entro nel merito del perchè le abbiano dato il Risperdal per così tanto tempo perchè non la conosco, ma ritengo che la gioia della maternità possa essere da lei tranquillamente vissuta.
In merito all'ereditarietà della patologia, c'è la possibilità che il nascituro riceva da lei la predisposizione a manifestare la patologia perchè allo stesso modo ci tramandiamo la predisposizione ad avere la Pressione alta, l'ipotiroidismo, le patologie tumorali e così via.

Cordialmente
Dott. Vito Fabio Paternò

www.cesidea.it

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Dott. Vito Fabio Paternò

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info@cesidea.it

[#4]
Utente
Utente
Gentile Dr. Paternò,
La ringrazio tantissimo per l'incoraggiamento, leggere il suo giudizio mi ha rincuorato.
Certo sapere che la mia malattia è ereditabile non è bello ma non è detto che un figlio la manifesterà, giusto?
Forse sarà predisposto come lo sono stata io con mia madre...
Mi auguro di no....
Di certo un altro aspetto della gravidanza è che ciò mi permette di avere un'occasione, una grande opportunità, per smettere il percorso dei farmaci....
Potrei scoprire di non averne più bisogno!
Sarebbe magnifico!

Non vorrei essere insistente.. ma sarei curiosa di sapere se è corretto quello che ha detto il conoscente di mio marito e cioè che il fatto che prendo il Risperdal è dovuto al trauma che ha come "bruciato" la sostanza necessaria a star bene e che quindi il farmaco apporta "chimicamente" ciò che manca.
Non si potrà più riformare da sè la sostanza?
Di quale sostanza si tratta? Risperidone?

Grazie mille!
Saluti
[#5]
Dr. Vito Fabio Paternò Psichiatra, Psicoterapeuta 586 22
gentile utente,
a lei non manca nessuna sostanza e non ha "bruciato" nulla.
Forse il conoscente di suo marito ha "bruciato" qualche neurone.

Cordialmente.
Dott. Vito fabio Paternò
[#6]
Utente
Utente
Devo dire che mi ha fatto fare una sana risata!
Ma scusi l'insistenza.... a che cosa serve allora il supporto del "risperidone" che, se non erro è il principio attivo del Risperdal?

Grazie
[#7]
Dr. Massimo Lai Psichiatra 832 30
Gentile Signora,

anch'io ho sorriso al commento del collega sui neuroni bruciati, ma credo che il vostro conoscente volesse spiegare in parole molto elementari che il risperidone, come tutti i farmaci, agisce su alcune cellule cerebrali incrementando o ristabilendo la concentrazione di qualche elemento (anche queste sono parole elementari e spero di non suscitare altra ironia).

Concordo per l'uso dell'aloperidolo ma c'è anche la clozapina che è abbastanza sicura.

Dalla prima lettera sembra che assuma una dose molto bassa di mantenimento senza farmaci aggiuntivi e questo depone per un cauto ottimismo sulla possibilità che sospendendo la terapia non abbia ricadute, ma questo le ripeto può valutarlo meglio la psichiatra che la ha in cura.
Le possibilità di ricaduta variano da persona a persona e dalla storia della malattia. La sua mi sembra relativamente regolare quindi potrebbe essere un fatto positivo, ma certezze non ve ne sono.

L'ereditarietà c'è e credo che il collega le abbia spiegato bene i rischi.

Il risperidone, passata la fase acuta, probabilmente è stato usato come mantenimento per prevenire eventuali ricadute, sempre possibili. E' l'approccio migliore nei disturbi come il suo, qualunque sia la diagnosi esatta.

Auguri
Massimo Lai
[#8]
Dr. Vito Fabio Paternò Psichiatra, Psicoterapeuta 586 22
Bene, adesso spero che tra le mie risposte e quelle del collega Lai (con il quale sono in pieno accordo) lei possa vivere la gravidanza con minore tensione ed angoscia.

In bocca al lupo!
Dott. Vito Fabio Paternò

www.cesidea.it
[#9]
Utente
Utente
In merito alla storia della mia malattia, per scrupolo e vs. maggior chiarezza vi evidenzio i sintomi che ho riscontrato all'inizio e durante la patologia:

principalmente stato confusionale, tipo non sapere che giorno era(compreso l'anno!), paura ad uscire di casa e persino sul balcone, notti insonni in cui mi abbracciavo a mia mamma disperata, pianto insistente e continuato,paura a guidare la macchina, sensazione di essere seguita mentre guidavo la macchina, associazione delle somiglianze fra le persone (tutte le persone che incontravo per strada le trovavo somiglianti a qualcun altro che conoscevo), mangiavo poco e dicevo di sentirmi sempre stanca e priva di forze.
Ma credo che quest'ultima sensazione fosse un mio modo per chiedere aiuto per non farlo esplicitamente.
Cosa che ritengo più preoccupante di tutte è che "sentivo" frasi e parole brutte nei miei confronti,in realtà non dette.
Le sentivo ovunque: sul lavoro, per strada e persino dai miei familiari.

Una cosa che mi fa venire dei dubbi sull'inizio della mia malattia è che nel 1998 / 1999, durante la mia convivenza, ho accusato i primi sintomi di un malessere che dapprima è stato curato con SEROPRAM.
Ero stressata: un'ora di macchina per andare al lavoro nel traffico, mi alzavo alle 6, e alla sera avevo la scuola serale per prendere la maturità da lunedì al sabato, scuola che ho mollato dopo un mese.
E lì ho iniziato a prendere il SEROPRAM.
Credo abbia contribuito.

Sette anni di terapia da ricordare sono tanti.
Mi ricordo che ho provato diversi tipi di farmaci: prendevo l'en per dormire, la psichiatra ha provato a darmi il SEROQUEL ma decisamente per me non andava bene; dormivo sempre, mi sentivo annientata dalla stanchezza fisica persistente.
Lo ziprexa ed il serenase non li ho mai presi anche se me li aveva proposti: il primo perchè aveva la controindicazione che faceva ingrassare (sono sempre stata magra - Kg.50 per 1,62 h.), il secondo perchè lo prendeva mia madre ed avevo l'idea di "non voler essere come lei" ed avere anch'io la "tremarella".
Così mi ha dato il Risperdal e devo dire che è stata la mia fortuna: in breve tempo ho riacquistato un buon stato di salute psico-fisico.
Di contro ho provato a stare un intero anno senza mestruazioni, ma abbassando la dose sono ritornate anche se con cicli non regolari di 28 giorni (prima di ammalarmi le avevo regolarissime).

Oggi ho l'incontro con la mia psichiatra, parlerò della clozapina come da voi suggerito.

Vi ringrazio tanto per i vs. preziosi consulti e sono sempre più serena e convinta di affrontare l'evento della gravidanza con gioia.

Cordialità
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