Decisione nuovo consulto
Salve, ho scritto diverse volte a voi psichiatri per il mio problema d'ansia (Ipocondria e DAP).
Volevo ringraziarvi perchè mi avete fatto capire che se non c'è la fiducia piena nel rapporto col mio psichiatra allora sarebbe meglio sentire un secondo parere...e io di questa cosa del mantenimento a 5mg (Cipralex) per un anno proprio non riesco a fidarmi, tantopiù che sono già stata soggetta ad un'altra ricaduta 2 anni fa.
Oggi ho telefonato ad una psichiatra della mia città e il 29giugno avrò la visita. Se vorrete, vi farò sapere.
Grazie del sostegno e di avermi fatto capire che non c'è niente di male a chiedere un secondo parere...in fin dei conti la salute è la mia!
Buon lavoro e grazie di questo bel servizio!
Volevo ringraziarvi perchè mi avete fatto capire che se non c'è la fiducia piena nel rapporto col mio psichiatra allora sarebbe meglio sentire un secondo parere...e io di questa cosa del mantenimento a 5mg (Cipralex) per un anno proprio non riesco a fidarmi, tantopiù che sono già stata soggetta ad un'altra ricaduta 2 anni fa.
Oggi ho telefonato ad una psichiatra della mia città e il 29giugno avrò la visita. Se vorrete, vi farò sapere.
Grazie del sostegno e di avermi fatto capire che non c'è niente di male a chiedere un secondo parere...in fin dei conti la salute è la mia!
Buon lavoro e grazie di questo bel servizio!
[#1]
Ci tenga aggiornati se vuole.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
[#2]
Utente
Buona sera dottori, qualche giorno fa sono stata da una nuova psichiatra per un consulto.
Dopo un lungo ed esauriente colloquio mi ha detto che nel mio caso non si può parlare di un disturbo ossessivo compulsivo conclamato, ma di un disturbo sotto-soglia.
Ha detto che da ciò che ho raccontato intravede anche la possibilità di un temperamento ciclotimico, anche se nel mio caso non ci sono stati mai casi di periodi anche brevi depressivi conclamati.
Ha detto che le rimuginazioni, le ossessioni che ho avuto erano dovute a cali dell'umore + che a un disturbo d'ansia.
Mi ha consigliato, pertanto, di non sospendere l'attuale cura e di risentirci tra qualche mese.
Che ne pensate?
Dopo un lungo ed esauriente colloquio mi ha detto che nel mio caso non si può parlare di un disturbo ossessivo compulsivo conclamato, ma di un disturbo sotto-soglia.
Ha detto che da ciò che ho raccontato intravede anche la possibilità di un temperamento ciclotimico, anche se nel mio caso non ci sono stati mai casi di periodi anche brevi depressivi conclamati.
Ha detto che le rimuginazioni, le ossessioni che ho avuto erano dovute a cali dell'umore + che a un disturbo d'ansia.
Mi ha consigliato, pertanto, di non sospendere l'attuale cura e di risentirci tra qualche mese.
Che ne pensate?
[#4]
Gentile utente,
Il discorso è sensato, se i fenomeni ossessivi sono associati a fasi umorali "basse" che magari però durano anche poco, e considerando che gli anti-ossessivi non sempre sono indicati nelle condizioni di ciclotimia, lo psichiatra può aver ritenuto sensato monitorare la situazione anziché intervenire adesso.
Il discorso è sensato, se i fenomeni ossessivi sono associati a fasi umorali "basse" che magari però durano anche poco, e considerando che gli anti-ossessivi non sempre sono indicati nelle condizioni di ciclotimia, lo psichiatra può aver ritenuto sensato monitorare la situazione anziché intervenire adesso.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#5]
Utente
Grazie del suo intervento dottor Pacini.
La psichiatra infatti ha parlato di osservazione e rivalutazione a 5-6 mesi, ovviamente mi ha detto di comunicargli se non dovessi star bene nel frattempo.
Mi ritengo molto soddisfatta dell'approccio di questa dottoressa.
Eventualmente quale altra classe farmacologica potrebbe essere indicata (solo x curiosità lo chiedo)?
Cordiali saluti e buon lavoro
La psichiatra infatti ha parlato di osservazione e rivalutazione a 5-6 mesi, ovviamente mi ha detto di comunicargli se non dovessi star bene nel frattempo.
Mi ritengo molto soddisfatta dell'approccio di questa dottoressa.
Eventualmente quale altra classe farmacologica potrebbe essere indicata (solo x curiosità lo chiedo)?
Cordiali saluti e buon lavoro
[#8]
Utente
Cari dottori, torno a scrivervi per chiedervi un consiglio.
A fine Giugno, come vi ho scritto, ho chiesto un secondo parere ad un'altra psichiatra, che mi ha suggerito di non scalare il Cipralex da 10 a 5mg al giorno (cosa che invece voleva che facessi il mio vecchio psichiatra) perchè secondo lei era troppo presto e ciò avrebbe potuto espormi a rischio di ricaduta.
Attualmente, quindi, sto ancora assumendo 10mg di Cipralex al giorno, tutte le sere prima di dormire.
La mia domanda è: di solito, come ci si regola coi tempi di assunzione? Ormai sono mesi che non ho + alcun sintomo e per me va benissimo continuare ad assumere Cipralex, non mi causa alcun tipo di problema o disfunzione di sorta.. ma vorrei capire se il fatto di assumerlo per + tempo può far scendere la probabilità di ricadute...se c'è, insomma, una durata "sicura" e standard di assunzione del farmaco o se ogni specialista si regola in base al paziente che ha di fronte.
La psichiatra da cui sono andata per il 2° parere non mi ha fissato una visita, mi ha detto solo "fatti sentire se hai bisogno" e mi ha lasciato il suo recapito telefonico; quindi ora non so se dovrei farmi sentire io tra qualche tempo o cosa..
Come mi regolo? Vorrei un consiglio.
Grazie
A fine Giugno, come vi ho scritto, ho chiesto un secondo parere ad un'altra psichiatra, che mi ha suggerito di non scalare il Cipralex da 10 a 5mg al giorno (cosa che invece voleva che facessi il mio vecchio psichiatra) perchè secondo lei era troppo presto e ciò avrebbe potuto espormi a rischio di ricaduta.
Attualmente, quindi, sto ancora assumendo 10mg di Cipralex al giorno, tutte le sere prima di dormire.
La mia domanda è: di solito, come ci si regola coi tempi di assunzione? Ormai sono mesi che non ho + alcun sintomo e per me va benissimo continuare ad assumere Cipralex, non mi causa alcun tipo di problema o disfunzione di sorta.. ma vorrei capire se il fatto di assumerlo per + tempo può far scendere la probabilità di ricadute...se c'è, insomma, una durata "sicura" e standard di assunzione del farmaco o se ogni specialista si regola in base al paziente che ha di fronte.
La psichiatra da cui sono andata per il 2° parere non mi ha fissato una visita, mi ha detto solo "fatti sentire se hai bisogno" e mi ha lasciato il suo recapito telefonico; quindi ora non so se dovrei farmi sentire io tra qualche tempo o cosa..
Come mi regolo? Vorrei un consiglio.
Grazie
[#9]
Gentile utente,
Lei è libero di seguire lo specialista che crede, però questa scelta spetta appunto a Lei. Le terapie prolungata con la dose che è risultata efficace e comunque è nella media efficace riducono probabilisticamente le ricadute. Nessun dato si legge in relazione ad un caso specifico, non avrebbe senso (cioè dirLe se Lei ricadrà o meno e in che probabilità), ma rispetto ad un campione statistico. Dopo di che il medico si regola in base ai fattori che nel caso specifico (storia di terapia, diagnosi, gravità iniziale e così via).
Lei è libero di seguire lo specialista che crede, però questa scelta spetta appunto a Lei. Le terapie prolungata con la dose che è risultata efficace e comunque è nella media efficace riducono probabilisticamente le ricadute. Nessun dato si legge in relazione ad un caso specifico, non avrebbe senso (cioè dirLe se Lei ricadrà o meno e in che probabilità), ma rispetto ad un campione statistico. Dopo di che il medico si regola in base ai fattori che nel caso specifico (storia di terapia, diagnosi, gravità iniziale e così via).
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 1.7k visite dal 14/06/2011.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.