Ho paura di me stesso
Gentili dottori, eccomi di nuovo qui a chiedere un parere piuttosto importante. La mia psicologa di fiducia manca tutto il mese per problemi personali, quindi non sono momentaneamente possibilitato a discuterne faccia a faccia con uno specialista; ma arrivo al dunque:
da qualche tempo non so che mi prende, vivo situazioni a dir poco assurde e mi sento perdermi in un mondo che sarebbe razionale solo in un film dell' orrore.
Ormai sempre più spesso mi capita di avere pensieri strani per la testa, pensieri spaventosi e che mi fanno stare male. Vado nella zona produzione dell' azienda in cui lavoro e, se mi capita che per esempio la sega circolare è attiva mi sale una voglia matta di metterci sotto la mia mano. L' altro giorno stavo scrivendo la brutta copia a mano di una lettera di lavoro con mio padre, e d' improvviso mi è presa voglia di infilargli la penna in un occhio e divertirmi mentre egli urla di dolore; se per esempio sto parlando con un cliente, gli mostro il campione di una porta (sarebbe solo l' angolo dell' anta, una cinquatina di centimetri) e mentre lo tengo in mano e spiego in cosa consiste, mi viene l' istinto di spaccargli quel campione in faccia; l' ultima volta che sono stato a cena dai miei zii mi è salita la voglia di togliermi i pantaloni e urinare dentro il piatto per poi costringere gli altri a mangiare. Poi a volte ho l' impressione che quello che ho di fronte non sia il mondo reale; per esempio quando immagino qualcosa di brutto per un attimo perdo il contatto con la realtà e inizio a pensare che in realtà l' ho fatto, e che quello che vedo con gli occhi sia solo un mondo frutto della mia mente. L' ultima volta che sono stato dalla mia psicologa ho sentito dentro la voglia di picchiare brutalmente e violentare la sua segretaria, e preso dal panico per questo pensiero sono quasi corso via con la scusa di avere la macchina in doppia fila.
Il punto è che non sono pure e semplici immaginazioni fini a se stesse, la cosa che mi spaventa è che mi si scagliano nella mente così all' improvviso, così d' impatto e così rilevanti che inizio ad avere paura come non ne ho mai avuto in vita mia. In tutto questo tempo ovviamente non ho mai messo in pratica nulla del genere; qualche mese fa, quando tutto è iniziato e capitava ogni tanto, mi prendevo un attimo per respirare e calmarmi e tutto tornava a posto, ma ora succede sempre, in ogni momento della mia giornata nei confronti di qualsiasi cosa-persona.
Ho davvero paura di me stesso, paura di perdere quel briciolo di ragione e razionalità che mi frena e mi fa apparire sano agli occhi degli altri.. Ho paura di un raptus, perché credetemi le sensazioni in quei momenti sono davvero fortissime, tanto che mi sento quasi come se le avessi commesse realmente.
da qualche tempo non so che mi prende, vivo situazioni a dir poco assurde e mi sento perdermi in un mondo che sarebbe razionale solo in un film dell' orrore.
Ormai sempre più spesso mi capita di avere pensieri strani per la testa, pensieri spaventosi e che mi fanno stare male. Vado nella zona produzione dell' azienda in cui lavoro e, se mi capita che per esempio la sega circolare è attiva mi sale una voglia matta di metterci sotto la mia mano. L' altro giorno stavo scrivendo la brutta copia a mano di una lettera di lavoro con mio padre, e d' improvviso mi è presa voglia di infilargli la penna in un occhio e divertirmi mentre egli urla di dolore; se per esempio sto parlando con un cliente, gli mostro il campione di una porta (sarebbe solo l' angolo dell' anta, una cinquatina di centimetri) e mentre lo tengo in mano e spiego in cosa consiste, mi viene l' istinto di spaccargli quel campione in faccia; l' ultima volta che sono stato a cena dai miei zii mi è salita la voglia di togliermi i pantaloni e urinare dentro il piatto per poi costringere gli altri a mangiare. Poi a volte ho l' impressione che quello che ho di fronte non sia il mondo reale; per esempio quando immagino qualcosa di brutto per un attimo perdo il contatto con la realtà e inizio a pensare che in realtà l' ho fatto, e che quello che vedo con gli occhi sia solo un mondo frutto della mia mente. L' ultima volta che sono stato dalla mia psicologa ho sentito dentro la voglia di picchiare brutalmente e violentare la sua segretaria, e preso dal panico per questo pensiero sono quasi corso via con la scusa di avere la macchina in doppia fila.
Il punto è che non sono pure e semplici immaginazioni fini a se stesse, la cosa che mi spaventa è che mi si scagliano nella mente così all' improvviso, così d' impatto e così rilevanti che inizio ad avere paura come non ne ho mai avuto in vita mia. In tutto questo tempo ovviamente non ho mai messo in pratica nulla del genere; qualche mese fa, quando tutto è iniziato e capitava ogni tanto, mi prendevo un attimo per respirare e calmarmi e tutto tornava a posto, ma ora succede sempre, in ogni momento della mia giornata nei confronti di qualsiasi cosa-persona.
Ho davvero paura di me stesso, paura di perdere quel briciolo di ragione e razionalità che mi frena e mi fa apparire sano agli occhi degli altri.. Ho paura di un raptus, perché credetemi le sensazioni in quei momenti sono davvero fortissime, tanto che mi sento quasi come se le avessi commesse realmente.
[#1]
Per quale problema va dalla psicologa?
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
[#2]
Ex utente
Salve,
è iniziato tutto due anni fa quando ho cominciato progressivamente a perdere il sonno. Inoltre, da un anno a questa parte, quando la mia ultima ex mi ha lasciato, ho iniziato sempre più ad evitare una vita sociale, e mi sono chiuso sempre di più in me stesso, non avendo più stimoli, come ho già detto in un precedente consulto, per alzarmi dal letto.
La mia psicologa mi ha parlato di una forte mancanza di autostima dovuta ad un' infanzia in cui i miei genitori non mi avrebbero apprezzato come dovuto, portandomi quindi ad un' autopunizione per la mia auto-critica volta ad una personale visione di assenze di qualità della mia persona.
Per il resto questi sintomi sono iniziati a crescere da un paio di mesi, con "semplici" voglie di insultare senza motivo tutti coloro con cui parlavo, o i loro figli, o i loro cari in genere.
Non so se sia un principio di qualcosa di davvero grave, fatto sta che sto vivendo questa situazione estremamente spaventato. A volte vorrei rinchiudermi nella mia camera e buttare la chiave, per paura di poter attuare tali pensieri.
è iniziato tutto due anni fa quando ho cominciato progressivamente a perdere il sonno. Inoltre, da un anno a questa parte, quando la mia ultima ex mi ha lasciato, ho iniziato sempre più ad evitare una vita sociale, e mi sono chiuso sempre di più in me stesso, non avendo più stimoli, come ho già detto in un precedente consulto, per alzarmi dal letto.
La mia psicologa mi ha parlato di una forte mancanza di autostima dovuta ad un' infanzia in cui i miei genitori non mi avrebbero apprezzato come dovuto, portandomi quindi ad un' autopunizione per la mia auto-critica volta ad una personale visione di assenze di qualità della mia persona.
Per il resto questi sintomi sono iniziati a crescere da un paio di mesi, con "semplici" voglie di insultare senza motivo tutti coloro con cui parlavo, o i loro figli, o i loro cari in genere.
Non so se sia un principio di qualcosa di davvero grave, fatto sta che sto vivendo questa situazione estremamente spaventato. A volte vorrei rinchiudermi nella mia camera e buttare la chiave, per paura di poter attuare tali pensieri.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 14.5k visite dal 14/06/2011.
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