Attacchi d'ira

Gentili Dottori,
mio figlio di 18 anni ci sta creando preoccupazioni. E' un ragazzo gentile ed educato, così dicono gli estranei, ma in casa, se ha qualche contraddizione o diverbio, soprattutto con il padre, ha dei veri e propri attacchi d'ira. In quei momenti vedo che è fuori controllo, stringe i pugni e colpisce i muri sino a farsi male. E' capace di rompere qualsiasi cosa gli capiti sotto le mani.
Ieri ad esempio ha rotto il mouse del computer dopo averlo sbattuto più volte perchè non aveva salvato un file su cui stava lavorando per la sua tesina di maturità. Oggi, il padre lo ha sgridato per aver perso un libro di scuola appena comprato e la sua reazione è stata di rabbia assoluta, mi ha rotto il cassetto della sua stanza ed il suo cellulare, oltre ad aver tirato forti pugni al muro. Io assisto inerme ed impaurita e cerco di allontanare mio marito da lui perchè sinceramente ho paura delle sue reazioni.
Lui dopo questi scatti piange come un bimbo e dice che è colpa nostra e poi si calma, e comincia a parlarmi come se nulla fosse accaduto.
Gli ho spiegato che deve imparare a controllare la sua rabbia perchè potrebbe un domani avere serie conseguenze con i suoi affetti, i suoi amici, il lavoro.
Vorrei aiutarlo ma non so che fare....... Grazie.
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119
Gentile utente,
molto probabilmente gioca il suo ruolo il contesto della famiglia compresa la tensione emotiva e atteggiamento non sempre corretto dei genitori (troppo apprensivo o/e troppo severo) che forse si è accentuata in vista dell'esame di maturità, aggravando i propri tensioni del ragazzo in questa sua epoca scolastica e della vita. Da una delle Sue discussioni precedenti apprendo che non è il vostro unico figlio, dunque il quadro è ancora più complesso.

In altre parole, il problema non deve essere visto unicamente nel comportamento del vostro figlio. Potrei consigliarvi di andare Lei ed il Suo marito in un consultorio al colloquio con uno psicologo, per avere consigli su un atteggiamento più ottimale da parte vostra, con l'idea che successivamente si riuscirà a convincere anche il figlio stesso ad andarci (anche perché lui possa spiegare se stesso ad uno specialista, la cosa che forse lo viene difficile in famigllia), ma secondo la mia impressione non si può presumere che il problema nasce necessariamente in lui.

Dr. Alex Aleksey Gukov

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Utente
Utente
La ringrazio Dottore, effettivamente devo dire che mio marito è abbastanza severo, anche se per i suoi figli darebbe l'anima. Io cerco di mediare.... insomma faccio da tramite. I figli chiedono a me per poi riferire al padre e viceversa.
Seguirò il suo consiglio, comincio io a consultare uno spicologo....spero che gli altri mi seguano.
Buona domenica.