Psicosi depressiva e attacchi di panico

Gentili Dottori,
sono la fidanzata dell'utente registrato e chiedo oggi consiglio per mio padre, un uomo di 58 anni al quale è stata diagnosticata una psicosi depressiva.
Il primo attacco di panico si è manifestato ben 32 anni fa, ma si è poi rimanifestato nel 1998, anno in cui è andato in pensione. Da quell'anno in poi gli attacchi sono diventati più frequenti: 2/3volte l'anno e ciò l'ha spinto a farsi seguire da un medico ASL che gli ha somministrato ENTACT per diversi anni, fino a settembre del 2011, quando ha deciso arbitrariamente e perchè si sentiva meglio, di interrompere l'assunzione del farmaco. A dicembre scorso, purtroppo, è iniziato il calvario: attacchi di panico ogni giorno e diverse volte al giorno, tremori, tachicardia, senso di morte, depressione, inappetenza e tratti fame nervosa, senso di testa vuota, oppressione al petto, paura..Il medico ha deciso così di somministrare oltre ad Entact, Xanax, Tolep e Zyprexa 2, 5mg, ma nessun miglioramento dopo due mesi di assunzione. Così,a Marzo scorso, ho contattato un altro psichiatra e neurologo che ha deciso di prescrivergli Zyprexa 10 mg, di sostituire Entact con Laroxil e continuare la somministrazione di Tolep e Xanax. Dopo due mesi di cura, ci sono stati dei piccolissimi miglioramenti, ma gli attacchi di panico persistono e a tutti gli altri disturbi sopra descritti si sono aggiunte delle fisse e il senso di perdita di memoria. due giorni fa il suo medico lo ha rivisitato e ha deciso di sostuire Zyprexa 10 mg con Zyprexa 5 mg, ma d'allora pare si senta peggio. Non sappiamo più cosa fare, nè io nè mia madre, che affronta tutto da sola (io li seguo da mIlano dove vivo e lavoro). Chiama almeno 2/3 volte a settimana l'ambulanza per farsi soccorere e trascorre la giornata chiuso in casa perchè non riesce ad uscire. Pertanto Vi chiedo con il cuore in mano di volermi, con ogni consentita urgenza, di indicarmi come posso aiutare nell'immediato mio padre tenendo conto la mia distanza. Vi chiedo inoltre di suggerirmi, s'è possibile, un Vostro collega esperto in materia che si trovi nella provincia di Agrigento per portare in visita papà. Laddove fosse possibile sarei anche grata nel frattempo di parlare voi ovviamente dietro compenso.
Vi ringrazio anticipatamente e porgo migliori saluti.
[#1]
Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161
Gentile utente,
il nostro servizio è completamente gratuito. tornando a suo padre, è stata formulata una diagnosi?

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

[#2]
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Gent.mo Dottore,
innanzitutto, la ringrazio per la celere risposta.
La diagnosi è indicata nell'oggetto del mio messaggio:psicosi depressiva e attacchi di panico.
Le domando come mai nonostante l'assunzione già da diversi mesi dei farmaci citati nel mio precedente messaggio, gli attacchi di panico non diminuiscono?
Sembra stia peggiorando, cosa consiglia di fare?
Questa malattia sta logorando mio padre e chi gli sta intorno si sente impotente perchè non riusciamo a dargli sollievo. Cosa possiamo fare? Sono sei mesi che tutti i giorni finisce al pronto soccorso per gli attacchi di panico con la pressione sanguigna anche a 160.
Come si può chiedere di resistere ad una persona che si sente tutti i giorni morire?
Il suo medico gli ha detto di tornare per il controllo a fine settembre, ma nel frattempo mio padre ha le crisi tutti i giorni. Cosa dobbiamo fare?

Sono al corrente del fatto che il servizio sia gratuito, e tra l'altro credo sia un servizio di grande utilità al cittadino, ma quando le dicevo nella mail che sono disposta ad un compenso mi riferivo solo alla possibilità di un consiglio su un medico da cui andare in visita, un medico di sua conoscenza che ci possa dare una mano,perchè non sappiamo più cosa fare.

La ringrazio per la sua attenzione e sperando in un aiuto la saluto cordialmente,
[#3]
Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161
Gentile utente,
la situazione diagnostica non è molto chiara, in quanto la "psicosi depressiva" che lei cita, non è una diagnosi codificata. Ad ogni modo, è evidente che la attuale terapia non compensa i sintomi descritti. Potrebbe essere utile chiedere nuovamente l'intervento dello specialista, o chiedere un secondo parere.
Cordiali saluti
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