Depressione, stanchezza, bulimia e zoloft
Sono finalmente riuscita ad ammettere di aver bisogno di aiuto… E’ già un inizio… La mia storia di bimba non coccolata, non desiderata (i miei genitori avevano perso mia sorella 4 anni prima della mia nascita…nascita voluta a loro dire “da tuo fratello che voleva una sorellina come avevano tutti i suoi compagni di scuola”), non aiutata a crescere ma sempre frenata nelle sue scelte, che cresceva sentendosi dire da sua madre “se ci fosse al mondo tua sorella non avremmo mai deciso di avere te” (so che non era detta con cattiveria, perché capitava spesso nei momenti in cui avevo combinato qualcosa, ma in tenera età sono frasi che ti rimangono dentro come segno indelebile purtroppo), mai andata all’asilo, solitaria e che giocava sempre da sola con le bambole, senza mai avere una compagnia con amici se non in età più adulta (circa 25 anni), con una figura di padre assente, e un fratello di 8 anni più grande per cui provare una gelosia costante (“tu hai un caratteraccio, guarda tuo fratello invece come è bravo” spesso mi ripeteva mia madre che ha una venerazione ancora oggi che ha 45 anni suonati, convive ma ogni giorno va a mangiare dai miei), piena di complessi e paure che l’hanno accompagnata nella sua vita fino ad oggi…
A 8 anni erano lotte per farmi mangiare, saliva pure mia zia dal piano di sotto… crescevo in altezza e pesavo sempre 20 kg… forse ero già anoressica senza sapere che cosa fosse… adesso capisco che era una forma di ribellione e ricerca di attenzione… poi ho iniziato a mangiare, mi sono sviluppata e il mio corpo cresceva e cresceva… a scuola mi prendevano in giro… ero grassa e piena di complessi.. ma il cibo era l’unica fonte di amore che trovavo… allora come oggi… diete fai da te sempre boicottate da mia madre che doveva prepararmi il cibo e dalla mia perenne insicurezza e mancanza di grinta e costanza a continuarle… amori sempre vissuti con sudditanza e spesso nel corso degli anni con persone sbagliate o impegnate… autostima inesistente… episodi di depressione spesso non valutati come tali… ecc. ecc.
Ho la corporatura piccola, sono alta 1,76 e sono arrivata a pesare anche 80 kg nella mia vita… tutta ciccia… ho speso tanti soldi nella mia vita per cellulite, dimagrire ecc.. per poi riprendere sempre peso perché alternavo periodi di diete e/o digiuno a periodi di abbuffate… sono andata in un centro ideal line dove fra saune, lettini termici e alimentazione stravolta ho perso sì ma li ho ripresi… sono andata da Figurella dove l’unica nota positiva era l’attività fisica… che ho sempre fatto pochissimo… sono pigra o meglio non riesco mai a portare a termine le mie iscrizioni in palestra, a yoga, a nuoto ecc…. sono addirittura arrivata anni fa a farmi fare una liposuzione ai fianchi… avrei voluto fare quella completa con anche il rifacimento del seno che ho sempre avuto piccolo e indosso sempre il reggiseno imbottiti perché ne ho il complesso, ma mancavano i soldi e poi avrei dovuto ricoverarmi, invece ho fatto una lipo in anestesia locale…
La svolta però che mi ha fatto diventare bulimica (fa ancora strano oggi etichettarmi così) è stata a 21 anni quando mi sono decisa per la prima volta ad andare da un dietologo, il quale mi ha sì prescritto una dieta ma con pastiglie preparate in farmacia personalizzate ogni volta… sono arrivata a pesare 56 kg… il mio minimo storico… credo siano stati farmaci anoressanti perché appena smesso di prenderli sono reingrassata… ed ero nervosissima e spesso senza alcun controllo su ciò che facevo (ricordo un giorno al mare con il mio ragazzo… ho litigato e dalla spiaggia ho preso a camminare… da S.Margherita Ligure sono arrivata a Rapallo mentre gli altri mi cercavano ovunque e poiché non avevamo ai tempi il cellulare mi hanno ritrovata seduta ai bordi della strada che dovevano per forza fare per tornare a casa… e ancora adesso quando subisco la situazione prendo e scappo e cammino cammino cammino…)… da lì avendo un ragazzo che nonostante mi facesse vestire, truccare e dimagrire mi ha cornificato, ho iniziato a mangiare pochissimo, uscivo sempre e sono arrivata a pesare 56 kg… Il mio problema con la timidezza l’ho sempre risolto con l’alcool… che è poi diventato un rifugio per i problemi… ma stranamente non mi sono mai considerata alcolista perché bevevo solo se dovevo affrontare gli altri fuori… a casa ad esempio non tocco un goccio d’alcool per mesi se non esco…
Negli ultimi anni poi che vivo da sola (decisione presa soprattutto perché in casa non avevo uno spazio mio ---- a 6 anni ho lasciato il lettino con le sponde di fianco al letto dei miei, che mi ha portato a dormire sempre rannicchiata, per uno a scomparsa in un mobile della sala fabbricato da mio padre, quindi di giorno godevo della scrivania della stanza di mio fratello e alla sera tiravo giù il mio letto e dormivo, o meglio provavo visto che siccome in sala c’era la tv mio fratello “giustamente” veniva lì fino a tardi a guardarla) è stato sempre peggio… sia per il cibo che per l’alcool… Infatti dopo il limite storico di 56 kg ho conosciuto un nuovo collega di lavoro e sono stata con lui per circa 3 anni… e ho ricominciato a mangiare ma ingrassando ero sempre a dieta o vomitavo per mantenere il peso… che comunque si manteneva intorno ai 63-65 kg…
Poi è finita anche quella storia… e da lì il declino… sono diventata un’infedele cronica… e al punto che anche se mi ero sempre ripromessa di non uscire con una persona sposata poi sono finita a fare l’amante di un mio collega… e una volta che oltrepassi quella soglia poi è difficile non ricaderci… dopo 3 anni di patimenti la ditta dove lavoravamo ha chiuso i battenti quindi se da un lato era un fatto grave perché dopo 11 anni dovevo rimettermi a cercare un nuovo lavoro, dall’altro forse sarei riuscita a staccarmi… e così è stato, anche se per dimenticarlo come sempre mi sono rifugiata fra le braccia di qualcun altro… impegnato pure lui… e così via via di storie fugaci o più o meno lunghe fino ad arrivare all’ultimo esemplare… che per ben due volte in questi ultimi 2 anni ha deciso di vivere con me e dulcis in fondo di chiedermi di sposarlo… dopo 2 settimane di convivenza a casa mia però è scappato… non gli lasciavo spazio… difendevo con le unghie e con i denti il territorio.. o forse mi nascondevo ancora dietro alle mie paure???
A Pasqua di quest’anno ho raggiunto il fondo… mia madre ricoverata in ospedale all’improvviso per un problema al cuore, il lavoro che iniziava alle 6 e finiva alle 20/21 e a volte non mi premetteva nemmeno di andare a far visita a mia madre, un’infezione da hpv (vedi consulto) che mi preoccupava, un nodulo al seno appena scoperto e in tutto questo ci si metteva il suo imminente trasloco (gli ho detto di aspettare ma lui ha lasciato la casa dove stava e si è trasferito) e i miei gatti (ne ho 2 che sono come i bambini che non ho mai avuto…) che si ammalavano (uno in clinica bloccato alle vie uretrali per i calcoli, l’altro con una strana dermatite atopica che lo riempiva di pustole)… oggi lo posso ammettere che ero sull’orlo di un esaurimento nervoso… e siccome da lui non avevo appoggio (o meglio non l’ho cercato isolandomi nel mio dolore e nei miei problemi come ho sempre fatto senza cercare aiuto) erano litigate per nulla (la pentola sbagliata usata per il cibo, i soprammobili spostati ecc ecc.) finchè se n’è andato tornando dai suoi… sono crollata e per 2 settimane non mi sono mossa da casa a vegetare e piangere… poi sono dovuta tornare alla vita reale e al lavoro… e cercando di non pensare ho iniziato a uscire, a bere, a mangiare e vomitare, ecc. ecc….
Poi dopo mesi l’ho incontrato di nuovo… e quell’alchimia chi ci ha sempre uniti non era scomparsa… ora sono mesi che andiamo avanti a vederci poco ma in maniera più calma, senza progetti per il futuro… perché con lui non si possono molto fare (ha cambiato già 3 lavori da quando se n’è andato… è l’immagine dell’incostanza…)… sinceramente non so cosa voglio io figuriamoci se posso pensare al nostro futuro…
Ora invece ho deciso di prendermi cura di me… e ho deciso di venire allo scoperto…
Partendo dal problema cibo che era la punta di un iceberg ovviamente, ma ormai questa “vita” mi stava debilitando…
Ho parlato con il mio medico di base il quale mi ha consigliato una visita psichiatrica alla asl… dopo varie peripezie (le farmacie mi rimbalzavano di struttura in struttura perché qui a PC non esiste un centro specializzato per i disturbi dell’alimentazione) sono approdata in un ambulatorio medico… mi hanno dato una specie di dieta o meglio consigli per riabituare il mio corpo a mangiare senza saltare pasti e ancor peggio abbuffarmi e poi liberarmene vomitando…
Quindi sì alla colazione (che per anni non ho mai fatto), sì ad un pranzo equilibrato e una cena leggera, sì agli spuntini di metà mattina e metà pomeriggio con frutta e yogurt, sì a pane e pasta… e poi l’indirizzo ad una consulenza psicologica…
Premesso che i consigli dati erano già ben chiari dentro di me, quindi nulla di nuovo all’orizzonte, ma il solo affrontare gente (2 dott.sse) nuove ed esporre il mio stato d’animo e il mio problema è stato molto duro e a tratti umiliante… soprattutto dopo aver saputo che la psicologa non mi riceveva per “sopraggiunti limiti di età”… come a dire che sono troppo vecchia per avere questi problemi che si pensano tipici dell’adolescenza ed è anche vero perché io infatti me li trascino da lì… ma non è mai troppo tardi per guarire no???
Quindi mi hanno “dirottato” al centro di salute mentale per una visita psichiatrica… ovviamente previe telefonate, appuntamenti ed esposizioni al mondo del mio problema… ma mi hanno accettato…
Il primo incontro con la D.ssa è stato “strano” … non mi ero preparata nulla ma ho parlato per quasi un’ora… ho sputato fuori insomma i vari rospi… e alla fine della seduta mi ha prescritto lo ZOLOFT….
Ora è da settembre che alterno le visite al centro dap per il controllo del peso (non ho mai più avuto una visita vera e propria) ogni 2/3 settimane al csm per le sedute dalla psichiatria…
Cosa è cambiato in questi mesi?
Sono ingrassata di 6/7 kg (pesavo 65 kg ora 72 circa), sono gonfia, ho le gambe pesanti e doloranti, sono sempre stanca (ho l’affanno qualsiasi cosa faccia, anzi se faccio sforzi mi sanguina pure il naso, cosa successa in 4 volte in tutta la mia vita), ho difficoltà a concentrarmi, dormo pochissimo (ora uso delle blande gocce che contengono melatonina prima di coricarmi) con conseguenza che al lavoro (sono sempre davanti al pc in un ufficio acquisti di una multinazionale) sono intontita e sempre più stanca e il weekend lo passo a dormire fra letto e divano… non esco più, curo pochissimo la mia persona, non ho più voglia di vestirmi, truccarmi e stare in mezzo alla gente, anzi a volte mi sento male se sono in un ambiente con tante persone tipo un supermercato…
Insomma credo che il passato stia prepotentemente chiedendo il conto… le poche energie le investo al lavoro, poi arrivo a casa esausta e crollo sul divano e dopo cena mi trasferisco a letto ma dormo male e poco…
Vorrei prendermi una pausa al lavoro ma il mio medico dopo avermi dato una settimana di mutua mi ha fatto capire che era meglio farmi forza e tornare al lavoro…
Vorrei sistemare casa che è un caos completo (e per questo non inviterei mai nessuno né a farmi compagnia né ad aiutarmi a sistemare perché mi vergogno troppo di come fa schifo)… vorrei iniziare a fare ginnastica o yoga come una volta, vorrei rientrare negli abiti… vorrei vorrei vorrei…
E in tutto questo la psichiatria mi ha aumentato il dosaggio di zoloft (da una pastiglia da 50 mg a una da 100 al giorno)… le mestruazioni si sono irregolarizzate ancora più (a causa dei fibromi che ho sono state sempre abbondanti ma ora il ciclo anticipa a 21 gg e dura per più di una settimana)… la pelle è sempre arrossata (ho il terrore di diventare come mia madre vittima della couperose), si screpola moltissimo sempre sulla fronte e alle sopracciglie, ho mal di testa forti e la cervicale che non mi dà tregua spesso (costringendomi ad assumere anche OKI o FELDENE FAST che sicuramente non vanno bene con lo zoloft)… sudo tantissimo di notte sul petto e sulla nuca, ho sempre freddo o dei calori improvvisi, la tinta per coprire i capelli bianchi (altra eredità della mamma da quando avevo 14 anni) ormai fatica a prendere (da 3 settimane a 2 e ora non dura nemmeno 1 settimana)…
Morale sono psicologicamente e fisicamente a terra e mi chiedo dove finirò e se ho fatto la scelta giusta… sicuramente dovrò abbandonare il servizio sanitario pubblico e opterò per una terapia individuale privata, pur non potendomelo permettere (mi hanno fatto l’esonero al ticket e finora non ho mai pagato nulla, nemmeno lo Zoloft)…
Ma ora non ho più toccato alcool e non vomito più… se esagero con il cibo è solo nelle quantità non nella qualità… mi concedo delle trasgressioni per il dolce ogni tanto… ma è ovvio che l’aumento di peso è dato dal fatto che introduco calorie senza bruciarne… ma se le poche energie che ho durante il giorno le impiego per alzarmi e trascinarmi in ufficio come fare per fare altro????
Come ripeto avrei bisogno di staccare la spina…
Ma è possibile che su di me lo zoloft non abbia fatto altro che intontirmi anziché alzarmi il tono dell’umore? Certo è che i valori della tiroide erano sballati e l’endocrinologa (che è all’oscuro di tutto in quanto l’ultima visita l’ho fatta a giugno prima di iniziare questo cammino) mi ha cambiato il dosaggio dell’Eutirox (un giorno da 100 mg e un altro da 50 alternati) e che a dicembre devo vederne i risultati con i nuovi esami del sangue che andrò a rifare, quindi è probabile che la stanchezza “cronica”, la depressione e tutti gli altri acciacchi siano collegati a questo?
Scusate ancora il mio divagare ma forse ora che il vulcano ha iniziato a sputare faccio fatica a fermarmi quando scrivo (una cosa che ho sempre fatto meglio che parlare) … in tutto questo ovviamente ci sta anche che i miei siano all’oscuro di tutto anzi lunedì prox dovrò spostare la mia viista al dap per non rischiare di incontrare mia madre in visita ad un ambulatorio vicino alla stessa ora… altre bugie e sotterfugi ma non capirebbero mai, sono anziani e per loro il disagio mentale è una colpa di cui vergognarsi (e in questo preconcetto anch’io mi sono infangata spesso pensando di cavarmela da sola senza far sapere ed emergere il mio malessere per tanto e a questo punto credo troppo tempo).
Grazie se qualcuno mi volesse dare un consiglio, altrimenti queste righe le considero una parte dell’autoterapia che faccio da anni su me stessa…
Saluti.
A 8 anni erano lotte per farmi mangiare, saliva pure mia zia dal piano di sotto… crescevo in altezza e pesavo sempre 20 kg… forse ero già anoressica senza sapere che cosa fosse… adesso capisco che era una forma di ribellione e ricerca di attenzione… poi ho iniziato a mangiare, mi sono sviluppata e il mio corpo cresceva e cresceva… a scuola mi prendevano in giro… ero grassa e piena di complessi.. ma il cibo era l’unica fonte di amore che trovavo… allora come oggi… diete fai da te sempre boicottate da mia madre che doveva prepararmi il cibo e dalla mia perenne insicurezza e mancanza di grinta e costanza a continuarle… amori sempre vissuti con sudditanza e spesso nel corso degli anni con persone sbagliate o impegnate… autostima inesistente… episodi di depressione spesso non valutati come tali… ecc. ecc.
Ho la corporatura piccola, sono alta 1,76 e sono arrivata a pesare anche 80 kg nella mia vita… tutta ciccia… ho speso tanti soldi nella mia vita per cellulite, dimagrire ecc.. per poi riprendere sempre peso perché alternavo periodi di diete e/o digiuno a periodi di abbuffate… sono andata in un centro ideal line dove fra saune, lettini termici e alimentazione stravolta ho perso sì ma li ho ripresi… sono andata da Figurella dove l’unica nota positiva era l’attività fisica… che ho sempre fatto pochissimo… sono pigra o meglio non riesco mai a portare a termine le mie iscrizioni in palestra, a yoga, a nuoto ecc…. sono addirittura arrivata anni fa a farmi fare una liposuzione ai fianchi… avrei voluto fare quella completa con anche il rifacimento del seno che ho sempre avuto piccolo e indosso sempre il reggiseno imbottiti perché ne ho il complesso, ma mancavano i soldi e poi avrei dovuto ricoverarmi, invece ho fatto una lipo in anestesia locale…
La svolta però che mi ha fatto diventare bulimica (fa ancora strano oggi etichettarmi così) è stata a 21 anni quando mi sono decisa per la prima volta ad andare da un dietologo, il quale mi ha sì prescritto una dieta ma con pastiglie preparate in farmacia personalizzate ogni volta… sono arrivata a pesare 56 kg… il mio minimo storico… credo siano stati farmaci anoressanti perché appena smesso di prenderli sono reingrassata… ed ero nervosissima e spesso senza alcun controllo su ciò che facevo (ricordo un giorno al mare con il mio ragazzo… ho litigato e dalla spiaggia ho preso a camminare… da S.Margherita Ligure sono arrivata a Rapallo mentre gli altri mi cercavano ovunque e poiché non avevamo ai tempi il cellulare mi hanno ritrovata seduta ai bordi della strada che dovevano per forza fare per tornare a casa… e ancora adesso quando subisco la situazione prendo e scappo e cammino cammino cammino…)… da lì avendo un ragazzo che nonostante mi facesse vestire, truccare e dimagrire mi ha cornificato, ho iniziato a mangiare pochissimo, uscivo sempre e sono arrivata a pesare 56 kg… Il mio problema con la timidezza l’ho sempre risolto con l’alcool… che è poi diventato un rifugio per i problemi… ma stranamente non mi sono mai considerata alcolista perché bevevo solo se dovevo affrontare gli altri fuori… a casa ad esempio non tocco un goccio d’alcool per mesi se non esco…
Negli ultimi anni poi che vivo da sola (decisione presa soprattutto perché in casa non avevo uno spazio mio ---- a 6 anni ho lasciato il lettino con le sponde di fianco al letto dei miei, che mi ha portato a dormire sempre rannicchiata, per uno a scomparsa in un mobile della sala fabbricato da mio padre, quindi di giorno godevo della scrivania della stanza di mio fratello e alla sera tiravo giù il mio letto e dormivo, o meglio provavo visto che siccome in sala c’era la tv mio fratello “giustamente” veniva lì fino a tardi a guardarla) è stato sempre peggio… sia per il cibo che per l’alcool… Infatti dopo il limite storico di 56 kg ho conosciuto un nuovo collega di lavoro e sono stata con lui per circa 3 anni… e ho ricominciato a mangiare ma ingrassando ero sempre a dieta o vomitavo per mantenere il peso… che comunque si manteneva intorno ai 63-65 kg…
Poi è finita anche quella storia… e da lì il declino… sono diventata un’infedele cronica… e al punto che anche se mi ero sempre ripromessa di non uscire con una persona sposata poi sono finita a fare l’amante di un mio collega… e una volta che oltrepassi quella soglia poi è difficile non ricaderci… dopo 3 anni di patimenti la ditta dove lavoravamo ha chiuso i battenti quindi se da un lato era un fatto grave perché dopo 11 anni dovevo rimettermi a cercare un nuovo lavoro, dall’altro forse sarei riuscita a staccarmi… e così è stato, anche se per dimenticarlo come sempre mi sono rifugiata fra le braccia di qualcun altro… impegnato pure lui… e così via via di storie fugaci o più o meno lunghe fino ad arrivare all’ultimo esemplare… che per ben due volte in questi ultimi 2 anni ha deciso di vivere con me e dulcis in fondo di chiedermi di sposarlo… dopo 2 settimane di convivenza a casa mia però è scappato… non gli lasciavo spazio… difendevo con le unghie e con i denti il territorio.. o forse mi nascondevo ancora dietro alle mie paure???
A Pasqua di quest’anno ho raggiunto il fondo… mia madre ricoverata in ospedale all’improvviso per un problema al cuore, il lavoro che iniziava alle 6 e finiva alle 20/21 e a volte non mi premetteva nemmeno di andare a far visita a mia madre, un’infezione da hpv (vedi consulto) che mi preoccupava, un nodulo al seno appena scoperto e in tutto questo ci si metteva il suo imminente trasloco (gli ho detto di aspettare ma lui ha lasciato la casa dove stava e si è trasferito) e i miei gatti (ne ho 2 che sono come i bambini che non ho mai avuto…) che si ammalavano (uno in clinica bloccato alle vie uretrali per i calcoli, l’altro con una strana dermatite atopica che lo riempiva di pustole)… oggi lo posso ammettere che ero sull’orlo di un esaurimento nervoso… e siccome da lui non avevo appoggio (o meglio non l’ho cercato isolandomi nel mio dolore e nei miei problemi come ho sempre fatto senza cercare aiuto) erano litigate per nulla (la pentola sbagliata usata per il cibo, i soprammobili spostati ecc ecc.) finchè se n’è andato tornando dai suoi… sono crollata e per 2 settimane non mi sono mossa da casa a vegetare e piangere… poi sono dovuta tornare alla vita reale e al lavoro… e cercando di non pensare ho iniziato a uscire, a bere, a mangiare e vomitare, ecc. ecc….
Poi dopo mesi l’ho incontrato di nuovo… e quell’alchimia chi ci ha sempre uniti non era scomparsa… ora sono mesi che andiamo avanti a vederci poco ma in maniera più calma, senza progetti per il futuro… perché con lui non si possono molto fare (ha cambiato già 3 lavori da quando se n’è andato… è l’immagine dell’incostanza…)… sinceramente non so cosa voglio io figuriamoci se posso pensare al nostro futuro…
Ora invece ho deciso di prendermi cura di me… e ho deciso di venire allo scoperto…
Partendo dal problema cibo che era la punta di un iceberg ovviamente, ma ormai questa “vita” mi stava debilitando…
Ho parlato con il mio medico di base il quale mi ha consigliato una visita psichiatrica alla asl… dopo varie peripezie (le farmacie mi rimbalzavano di struttura in struttura perché qui a PC non esiste un centro specializzato per i disturbi dell’alimentazione) sono approdata in un ambulatorio medico… mi hanno dato una specie di dieta o meglio consigli per riabituare il mio corpo a mangiare senza saltare pasti e ancor peggio abbuffarmi e poi liberarmene vomitando…
Quindi sì alla colazione (che per anni non ho mai fatto), sì ad un pranzo equilibrato e una cena leggera, sì agli spuntini di metà mattina e metà pomeriggio con frutta e yogurt, sì a pane e pasta… e poi l’indirizzo ad una consulenza psicologica…
Premesso che i consigli dati erano già ben chiari dentro di me, quindi nulla di nuovo all’orizzonte, ma il solo affrontare gente (2 dott.sse) nuove ed esporre il mio stato d’animo e il mio problema è stato molto duro e a tratti umiliante… soprattutto dopo aver saputo che la psicologa non mi riceveva per “sopraggiunti limiti di età”… come a dire che sono troppo vecchia per avere questi problemi che si pensano tipici dell’adolescenza ed è anche vero perché io infatti me li trascino da lì… ma non è mai troppo tardi per guarire no???
Quindi mi hanno “dirottato” al centro di salute mentale per una visita psichiatrica… ovviamente previe telefonate, appuntamenti ed esposizioni al mondo del mio problema… ma mi hanno accettato…
Il primo incontro con la D.ssa è stato “strano” … non mi ero preparata nulla ma ho parlato per quasi un’ora… ho sputato fuori insomma i vari rospi… e alla fine della seduta mi ha prescritto lo ZOLOFT….
Ora è da settembre che alterno le visite al centro dap per il controllo del peso (non ho mai più avuto una visita vera e propria) ogni 2/3 settimane al csm per le sedute dalla psichiatria…
Cosa è cambiato in questi mesi?
Sono ingrassata di 6/7 kg (pesavo 65 kg ora 72 circa), sono gonfia, ho le gambe pesanti e doloranti, sono sempre stanca (ho l’affanno qualsiasi cosa faccia, anzi se faccio sforzi mi sanguina pure il naso, cosa successa in 4 volte in tutta la mia vita), ho difficoltà a concentrarmi, dormo pochissimo (ora uso delle blande gocce che contengono melatonina prima di coricarmi) con conseguenza che al lavoro (sono sempre davanti al pc in un ufficio acquisti di una multinazionale) sono intontita e sempre più stanca e il weekend lo passo a dormire fra letto e divano… non esco più, curo pochissimo la mia persona, non ho più voglia di vestirmi, truccarmi e stare in mezzo alla gente, anzi a volte mi sento male se sono in un ambiente con tante persone tipo un supermercato…
Insomma credo che il passato stia prepotentemente chiedendo il conto… le poche energie le investo al lavoro, poi arrivo a casa esausta e crollo sul divano e dopo cena mi trasferisco a letto ma dormo male e poco…
Vorrei prendermi una pausa al lavoro ma il mio medico dopo avermi dato una settimana di mutua mi ha fatto capire che era meglio farmi forza e tornare al lavoro…
Vorrei sistemare casa che è un caos completo (e per questo non inviterei mai nessuno né a farmi compagnia né ad aiutarmi a sistemare perché mi vergogno troppo di come fa schifo)… vorrei iniziare a fare ginnastica o yoga come una volta, vorrei rientrare negli abiti… vorrei vorrei vorrei…
E in tutto questo la psichiatria mi ha aumentato il dosaggio di zoloft (da una pastiglia da 50 mg a una da 100 al giorno)… le mestruazioni si sono irregolarizzate ancora più (a causa dei fibromi che ho sono state sempre abbondanti ma ora il ciclo anticipa a 21 gg e dura per più di una settimana)… la pelle è sempre arrossata (ho il terrore di diventare come mia madre vittima della couperose), si screpola moltissimo sempre sulla fronte e alle sopracciglie, ho mal di testa forti e la cervicale che non mi dà tregua spesso (costringendomi ad assumere anche OKI o FELDENE FAST che sicuramente non vanno bene con lo zoloft)… sudo tantissimo di notte sul petto e sulla nuca, ho sempre freddo o dei calori improvvisi, la tinta per coprire i capelli bianchi (altra eredità della mamma da quando avevo 14 anni) ormai fatica a prendere (da 3 settimane a 2 e ora non dura nemmeno 1 settimana)…
Morale sono psicologicamente e fisicamente a terra e mi chiedo dove finirò e se ho fatto la scelta giusta… sicuramente dovrò abbandonare il servizio sanitario pubblico e opterò per una terapia individuale privata, pur non potendomelo permettere (mi hanno fatto l’esonero al ticket e finora non ho mai pagato nulla, nemmeno lo Zoloft)…
Ma ora non ho più toccato alcool e non vomito più… se esagero con il cibo è solo nelle quantità non nella qualità… mi concedo delle trasgressioni per il dolce ogni tanto… ma è ovvio che l’aumento di peso è dato dal fatto che introduco calorie senza bruciarne… ma se le poche energie che ho durante il giorno le impiego per alzarmi e trascinarmi in ufficio come fare per fare altro????
Come ripeto avrei bisogno di staccare la spina…
Ma è possibile che su di me lo zoloft non abbia fatto altro che intontirmi anziché alzarmi il tono dell’umore? Certo è che i valori della tiroide erano sballati e l’endocrinologa (che è all’oscuro di tutto in quanto l’ultima visita l’ho fatta a giugno prima di iniziare questo cammino) mi ha cambiato il dosaggio dell’Eutirox (un giorno da 100 mg e un altro da 50 alternati) e che a dicembre devo vederne i risultati con i nuovi esami del sangue che andrò a rifare, quindi è probabile che la stanchezza “cronica”, la depressione e tutti gli altri acciacchi siano collegati a questo?
Scusate ancora il mio divagare ma forse ora che il vulcano ha iniziato a sputare faccio fatica a fermarmi quando scrivo (una cosa che ho sempre fatto meglio che parlare) … in tutto questo ovviamente ci sta anche che i miei siano all’oscuro di tutto anzi lunedì prox dovrò spostare la mia viista al dap per non rischiare di incontrare mia madre in visita ad un ambulatorio vicino alla stessa ora… altre bugie e sotterfugi ma non capirebbero mai, sono anziani e per loro il disagio mentale è una colpa di cui vergognarsi (e in questo preconcetto anch’io mi sono infangata spesso pensando di cavarmela da sola senza far sapere ed emergere il mio malessere per tanto e a questo punto credo troppo tempo).
Grazie se qualcuno mi volesse dare un consiglio, altrimenti queste righe le considero una parte dell’autoterapia che faccio da anni su me stessa…
Saluti.
[#1]
Gentile signora,
ha scritto tanto che si perde il filo ma sarei curioso di sapere in quanto tempo lo ha scritto. Perché potrebbe essere graforrea...
I disturbi alla tiroide possono senz'altro spiegare i sintomi come la stanchezza etc.. ma ciò non esclude la concomitanza di un disturbo dell'umore come mi sembra di intravedere.
Lo zoloft è un buon farmaco e se sta lontana dall'alcol e non vomita più è già un successo.
Le consiglierei di farsi seguire più da vicino dall'endocrinologa e dalla psichiatra che la ha in cura.
Saluti
Massimo Lai
ha scritto tanto che si perde il filo ma sarei curioso di sapere in quanto tempo lo ha scritto. Perché potrebbe essere graforrea...
I disturbi alla tiroide possono senz'altro spiegare i sintomi come la stanchezza etc.. ma ciò non esclude la concomitanza di un disturbo dell'umore come mi sembra di intravedere.
Lo zoloft è un buon farmaco e se sta lontana dall'alcol e non vomita più è già un successo.
Le consiglierei di farsi seguire più da vicino dall'endocrinologa e dalla psichiatra che la ha in cura.
Saluti
Massimo Lai
Massimo Lai, MD
[#3]
Ex utente
Grazie per le risposte...
In quanto tempo ho scritto il "romanzo della mia vita"?
Non lo so... l'ho buttato giù in pausa pranzo e non l'ho riletto perchè avrei fatto sicuramente modifiche e mi premeva mandarlo intanto che c'era la possibilità di inviare le richieste...
Graforrea??? Non saprei dire... certo è che scrivere mi ha sempre fatto un gran bene i certi momenti della mia vita... poichè la mia timidezza è sempre stata un problema per rapportarmi agli altri ho spesso usato questa forma per far sapere cosa mi passava per la testa...
Da lì a definirla una patologia credo che ne passi...
Ma proverò a farlo presente alla mia psichiatra (che a proposito ieri sera mi ha prescritto lo Stilnox da provare come sedativo per dormire melgio ed eventualmente trarne vantaggi sulla mia stanchezza che accuso sempre).
Per i problemi alla tiroide devo fare gli esami del sangue a dicembre ed ovviamente valluare con l'endocrinologa il valore soprattutto del TSH dopo il cambio di dosaggio di Eutirox.
Per il resto credo che mi farò prescrivere qualche giorno di riposo dal mio medico di base se proprio la stanchezza non mi permetterà di stare al lavoro per le 8/10 ore normali.
E spero che la mia depressione prenda la strada della guarigione... perchè sincermanete invece di milgiorare in questi mesi è stata tutta una discesa...
In quanto tempo ho scritto il "romanzo della mia vita"?
Non lo so... l'ho buttato giù in pausa pranzo e non l'ho riletto perchè avrei fatto sicuramente modifiche e mi premeva mandarlo intanto che c'era la possibilità di inviare le richieste...
Graforrea??? Non saprei dire... certo è che scrivere mi ha sempre fatto un gran bene i certi momenti della mia vita... poichè la mia timidezza è sempre stata un problema per rapportarmi agli altri ho spesso usato questa forma per far sapere cosa mi passava per la testa...
Da lì a definirla una patologia credo che ne passi...
Ma proverò a farlo presente alla mia psichiatra (che a proposito ieri sera mi ha prescritto lo Stilnox da provare come sedativo per dormire melgio ed eventualmente trarne vantaggi sulla mia stanchezza che accuso sempre).
Per i problemi alla tiroide devo fare gli esami del sangue a dicembre ed ovviamente valluare con l'endocrinologa il valore soprattutto del TSH dopo il cambio di dosaggio di Eutirox.
Per il resto credo che mi farò prescrivere qualche giorno di riposo dal mio medico di base se proprio la stanchezza non mi permetterà di stare al lavoro per le 8/10 ore normali.
E spero che la mia depressione prenda la strada della guarigione... perchè sincermanete invece di milgiorare in questi mesi è stata tutta una discesa...
[#5]
Ex utente
Scherza? Non me la sono affatto presa, anzi la devo ringraziare per il futuro perchè in effetti per formulare una domanda sarebbe molto meglio essere sintetici... Purtroppo questo dono non l'ho mai avuto, anzi al contrario sono sempre troppo prolissa nelle mie argomentazioni... Ma ultimamente mi risulta piuttosto impossibile capire che tipo di risposte sto cercando perchè sono tantissime le domande che mi faccio...
E invece di ottenere risposte ho stancato voi dottori nella lunga lettura...
Ma vi ringrazio ugualmente e in futuro cercherò di essere più stringata (in fondo il mio cruccio al momento più grosso era capire se stavo seguendo la strada giusta ... ho aspettato tanto a chiedere aiuto che ho paura di aver scelto le persone sbagliate...)
saluti.
E invece di ottenere risposte ho stancato voi dottori nella lunga lettura...
Ma vi ringrazio ugualmente e in futuro cercherò di essere più stringata (in fondo il mio cruccio al momento più grosso era capire se stavo seguendo la strada giusta ... ho aspettato tanto a chiedere aiuto che ho paura di aver scelto le persone sbagliate...)
saluti.
[#6]
La sintesi può essere un dono ma si apprende anche e proprio scrivendo. Uno scrittore passa e ripassa sopra i propri scritti fino a quando non è sicuro di ciò che voleva esprimere... ma qui si esce dal campo medico.
Spero che per persone sbagliate non intenda questo sito.. comunque la invito a insistere nella sua ricerca di benessere e se ritiene di non essere soddisfatta dai suoi curanti li può cambiare.
Di nuovo auguri
Massimo Lai
Spero che per persone sbagliate non intenda questo sito.. comunque la invito a insistere nella sua ricerca di benessere e se ritiene di non essere soddisfatta dai suoi curanti li può cambiare.
Di nuovo auguri
Massimo Lai
[#7]
Ex utente
Gentilissimo Dr. Lai ci mancherebbe altro che volessi intendere lei o questo sito usando il termine "persone sbagliate"...
Siete solleciti, gentili e soprattutto pazienti con noi senza neppure conoscerci quindi avete tutta la mia stima... dimostrata dal fatto che mi rivolgo ormai spesso alle vostre consulenze.
Nutro dubbi invece sul servizio datomi dal servizio sanitario della mia città, che purtroppo non offre strutture e assistenze adeguate ad un caso complicato come il mio o di tanti altri come me...
Diciamo che siccome ho aspettato tanto speravo in qualcosa di melgio... ma credo che nonostante le mie possibilità economiche non me lo consentano tantissimo dovrò iniziare una psicoterapia con uno psichiatra privato che mi segua più assiduamente di quanto non possa fare la dott.ssa che ora mi ha in cura.
E' un vero peccato perchè avevo instaurato un buon rapporto con lei e non è stato per niente facile aprirmi così ad un'estranea in così poche sedute e tempo, ma purtroppo le asl legano spesso le mani anche a medici in gamba che magari farebbero di più... ma è un argomento annoso anche questo...
Spero davvero che si presti più attenzione alle malattie d'amore che sfociano nei disturbi alimentari anche nella mia città... intanto qualche passo avanti per la ricerca del mio benessere come dice lei l'ho pur fatto...
Grazie ancora...
Saluti.
Siete solleciti, gentili e soprattutto pazienti con noi senza neppure conoscerci quindi avete tutta la mia stima... dimostrata dal fatto che mi rivolgo ormai spesso alle vostre consulenze.
Nutro dubbi invece sul servizio datomi dal servizio sanitario della mia città, che purtroppo non offre strutture e assistenze adeguate ad un caso complicato come il mio o di tanti altri come me...
Diciamo che siccome ho aspettato tanto speravo in qualcosa di melgio... ma credo che nonostante le mie possibilità economiche non me lo consentano tantissimo dovrò iniziare una psicoterapia con uno psichiatra privato che mi segua più assiduamente di quanto non possa fare la dott.ssa che ora mi ha in cura.
E' un vero peccato perchè avevo instaurato un buon rapporto con lei e non è stato per niente facile aprirmi così ad un'estranea in così poche sedute e tempo, ma purtroppo le asl legano spesso le mani anche a medici in gamba che magari farebbero di più... ma è un argomento annoso anche questo...
Spero davvero che si presti più attenzione alle malattie d'amore che sfociano nei disturbi alimentari anche nella mia città... intanto qualche passo avanti per la ricerca del mio benessere come dice lei l'ho pur fatto...
Grazie ancora...
Saluti.
[#8]
Gentile Signora,
che dire... purtroppo le devo dare ragione perché non è sempre facile confidarsi con qualcuno, dipende dal carattere di una persona (sia medico che paziente) e da tanti altri motivi, e spesso i rapporti con i medici sono condizionati da fattori burocratici e di altro tipo che niente hanno a che fare con la medicina...
Tuttavia il fatto che ci sia riuscita una volta, che si sia aperta con qualcuno e fidata, deve incoraggiarla a riprovarci mettendo in conto di poter non essere soddisfatta e di riprovarci ancora.
Cordiali saluti
Massimo Lai
che dire... purtroppo le devo dare ragione perché non è sempre facile confidarsi con qualcuno, dipende dal carattere di una persona (sia medico che paziente) e da tanti altri motivi, e spesso i rapporti con i medici sono condizionati da fattori burocratici e di altro tipo che niente hanno a che fare con la medicina...
Tuttavia il fatto che ci sia riuscita una volta, che si sia aperta con qualcuno e fidata, deve incoraggiarla a riprovarci mettendo in conto di poter non essere soddisfatta e di riprovarci ancora.
Cordiali saluti
Massimo Lai
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 18.5k visite dal 20/11/2007.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su DCA: Disturbi del Comportamento Alimentare
I disturbi alimentari (DCA), come anoressia, bulimia e binge eating, sono patologie legate a un comportamento disfunzionale verso il cibo. Sintomi, cause, cura.