Un medico psichiatra che dopo un attenta anamnesi mi diagnostica disturbo attacchi
Spett. Medici mi rivolgo a Voi in merito alla mia situazione ansiosa.
Da 5 anni ho iniziato ad accusare prima in maniera lieve poi man mano in aumento nel tempo di crisi di panico acute, improvvise e terrificanti.
Visto il progressivo aumento di questi attacchi e dopo, su invii medici generali volti ad esclusione di cause organiche, decisi di porre rimedio consultando un medico psichiatra che dopo un attenta anamnesi mi diagnostica disturbo attacchi di panico e consiglio di terapia farmacologica con eutimil 20 mg 1/die e poi valutazione dopo 1 mese.
Ad oggi in termini di numero di crisi nel tempo posso dire di averle ridotte notevolmente.
Le crisi si sono sempre manifestate prima con un lieve stato di ansia che immediatamente diventa violento sia fisicamente che in ambito cognitivo.
La cosa che mi spaventa molto non sono quanto i sintomi fisici ma la sensazione di irrealtà che mi spinge a credere(in maniera irrazionale) che sto diventando folle e che potrei perdere il controllo fino anche a commettere di uccidermi. Poi dopo circa 30 minuti rientra lo stato ansioso acuto tenendomi esausto per qualche giorno e comunque molto terrorizzato dal impatto mentale che crea e cosi per ogni attacco anche se comunque sempre meno violenti ma con le stesse dinamiche, nel giro di 5 giorni sono di nuovo pienamente in forma come che niente fosse successo.
Per Voi e "normale" la presenza della paura di perdere il controllo e di diventare folle (in maniera nettamente attenuata) anche dopo qualche giorno il panico??
La psichiatra in merito a questa domanda mi ha risposto "il panico varia da persona a persona, stai tranquillo). Vi ringrazio per la Vs disponibilita e mi scuso per il "poema che ho scritto. Distinti Saluti.
Da 5 anni ho iniziato ad accusare prima in maniera lieve poi man mano in aumento nel tempo di crisi di panico acute, improvvise e terrificanti.
Visto il progressivo aumento di questi attacchi e dopo, su invii medici generali volti ad esclusione di cause organiche, decisi di porre rimedio consultando un medico psichiatra che dopo un attenta anamnesi mi diagnostica disturbo attacchi di panico e consiglio di terapia farmacologica con eutimil 20 mg 1/die e poi valutazione dopo 1 mese.
Ad oggi in termini di numero di crisi nel tempo posso dire di averle ridotte notevolmente.
Le crisi si sono sempre manifestate prima con un lieve stato di ansia che immediatamente diventa violento sia fisicamente che in ambito cognitivo.
La cosa che mi spaventa molto non sono quanto i sintomi fisici ma la sensazione di irrealtà che mi spinge a credere(in maniera irrazionale) che sto diventando folle e che potrei perdere il controllo fino anche a commettere di uccidermi. Poi dopo circa 30 minuti rientra lo stato ansioso acuto tenendomi esausto per qualche giorno e comunque molto terrorizzato dal impatto mentale che crea e cosi per ogni attacco anche se comunque sempre meno violenti ma con le stesse dinamiche, nel giro di 5 giorni sono di nuovo pienamente in forma come che niente fosse successo.
Per Voi e "normale" la presenza della paura di perdere il controllo e di diventare folle (in maniera nettamente attenuata) anche dopo qualche giorno il panico??
La psichiatra in merito a questa domanda mi ha risposto "il panico varia da persona a persona, stai tranquillo). Vi ringrazio per la Vs disponibilita e mi scuso per il "poema che ho scritto. Distinti Saluti.
[#1]
Da quanto tempo assume, se lo sta facendo, la terapia che ha scritto?
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Ex utente
La terapia di eutimil al dosaggio attuale la porto avanti da 2 anni e mezzo ed e ancora in corso. tra due mesi devo andare a controllo dalla psichiatra per fare il punto della situazione. prima di eutimil trattavo i sintomi con alprazolam (solo al bisogno) prescritto dal medico di famiglia, poi sospeso dalla psichiatra. mi sto informando circa la possibilita di praticare della psicoterapia comportamentale e cognitiva da integrare alla farmacoterapia. Posso considerare come uno dei molteplici sintomi la presenza della paura di perdere il controllo e di diventare folle (in maniera nettamente attenuata) anche dopo qualche giorno il panico?? Con stima.
[#3]
Gentile utente,
la valutazione in merito alla durata della terapia deve essere fatta in funzione della remissione sintomatologica che deve essere pressocchè totale.
Se nel corso dei due anni non ha avuto una riduzione dei sintomi che sia consistente per considerare risolto il problema, allora andrebbe rivalutata la terapia, nei dosaggi o nella molecola, ed eventualmente l'associazione con la terapia cognitiva potrebbe trovare indicazione, secondo i suggerimenti che le puo' fornire il suo psichiatra.
la valutazione in merito alla durata della terapia deve essere fatta in funzione della remissione sintomatologica che deve essere pressocchè totale.
Se nel corso dei due anni non ha avuto una riduzione dei sintomi che sia consistente per considerare risolto il problema, allora andrebbe rivalutata la terapia, nei dosaggi o nella molecola, ed eventualmente l'associazione con la terapia cognitiva potrebbe trovare indicazione, secondo i suggerimenti che le puo' fornire il suo psichiatra.
[#5]
Ex utente
Gent. Dott. Ruggiero mi permetto di disturbarLa ancora per raccontarle quanto accaduto stasera. Mi sono recato dal medico di famiglia per chiedere la ricetta rosa per la medicina antipanico, ho trovato un sostituto che mi ha chiesto per quale motivo assumevo eutimil. Spiegato il motivo e tutta la sintomatologia mi dice che chi ha le crisi di panico teme di impazzire solo durante l'attacco e poi svanisce come per magia. se persiste anche diversi giorni in seguito non e panico ma mi ha detto che per lui si tratta di disturbo ossessivo con compulsione e che era piu grave del panico, nella mia totale ignoranza in materia mi sono preoccupato e ho chiesto spiegazioni in piu mi ha chiesto se seguivo numerologie, riti "scaccia ansia" se per spedire una lettera dovevo rileggerla svariate volte, se temevo coltelli, corde, balconi etc.. Non sentendo queste "neccessita" ho risposto di no. Il medico risponde "ok allora la terapia e corretta". e il nostro consulto termina cosi. Ci tengo molto a sapere il Suo pensiero. Grazie mille. Saluti
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2k visite dal 10/05/2011.
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Approfondimento su Ansia
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