Psicosi ossessiva compulsiva

Salve,
vorrei delle delucidazioni ai disturbi di mio padre, che perdura da circa 30 anni. Ho vissuto la sua depressione, la sua euforia maniacale e poi la sua psicosi ossessiva compulsiva. Tutto questo è stato sempre gestito da medici e farmaci. Circa 4 anni fa le ossessioni che caratterizzavano la sua vita sono "sparite" e lui si è definito guarito. Ovviamente non è così. Sono sparite quelle ossessioni, dando spazio ad altre che, stavolta, hanno per lui spiegazioni logiche. Esempio: prima per lui non era logico cercare ossessivamente targhe, oggi è logico per lui pensare ossessivamente di essere tradito dalla sua famiglia perchè mette insieme fatti e fatterelli a cui pensa ossessivamente che gli confermano la sua ipotesi. E oggi non accetta di essere curato perchè sono gli altri ad essere malati e lui sta bene, è "vittima" di un sistema. Questo ha reso più complicato tutto, la situazione è diventata ingestibile perchè oltre all'ansia tipica delle sue ossessioni si è aggiunto un nuovo fattore: la rabbia, esplosiva, furiosa ed incontrollabile, e anche pericolosa. Non c'è verso di farlo ragionare e si crea una specie di loop, ripete continuamente gli stessi episodi, che risalgono anche a 30 anni prima. Non ha mai smesso di prendere anafranil e gocce di en, a cui è "affezionato" perchè secondo lui lo hanno "salvato" dalle vecchie ossessioni. Giorni fa, dopo un ricovero in ospedale (da me forzato vista la sua esplosione di rabbia), la psichiatra del posto, gli ha dato del depakin 300. 2 pasticche al giorno, per lei la cura doveva essere un'altra ma si è resa conto delle resistenze di mio padre, anche ad abbandonare la vecchia cura "fai da te". Ovviamente per lui non ne ha bisogno, viste le nostre forzature ha accettato che avrebbe preso un medicinale che gli ha prescritto il suo vecchio psichiatra, prima di lasciarlo. Parlo del depamide 300, prescrittogli quando i suoi attacchi di rabbia non erano così folli. Avrei a tal proposito due domande. premetto che so bene che mio padre ha bisogno di essere seguito e questa è la mia battaglia quotidiana, nel frattempo vorrei capire prima di tutto se c'è stato il passaggio ad una nuova patologia. E poi, da ignorante, ho visto che sia il depakin che il depamide, sono entrambi stabilizzatori dell'umore. tra il non fargli prendere niente e il "provare" con il depamide abbiam preferito, disperatamente, la seconda alternativa, cercando intanto di convincerlo ad essere seguito da qualcuno. Il depamide 300, due volte al giorno, invece del depakin è un errore? Premetto che da quando lo prende, da circa dieci giorni, ha avuto altre reazioni: pianti disperati, i suoi soliti deliri però leggermente meno rabbiosi e cambi continui di umore.
So bene che questo tipo di problemi non devono avvalersi di un consulto online, ma ho bisogno di piccoli chiarimenti nell'attesa di riuscire a dargli un aiuto più concreto, nonostante le sue resistenze.
Spero che qualcuno abbia la pazienza di darmi qualche chiarimento.
Grazie
[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.3k 1k
Gentile utente

in presenza della sintomatologia descritta e' possibile ipotizzare strategie terapeutiche differenti.

Ne parli con i curanti di suo padre.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/