Depressione? è il caso di andare da uno psicologo o psichiatra?
Sono una ragazza di quasi 21 anni e scrivo qui per cercare non una soluzione ma perlomeno un valido suggerimento.
Non so se chiamarla depressione o come, però ho cominciato ad avvertire un senso di malessere dagli anni del liceo, soprattutto.
Soffro di iperidrosi palmare e plantare da quando avevo 7 anni, verso i 12 anni è peggiorata.
Al liceo,ha cominciato ad attanagliarmi una sorta di apatia, che mi impediva di svolgere la mia vita normalmente.
Quando tornavo da scuola ero così stanca che dopo pranzo non mi rimaneva altro che mettermi nel letto. Andavo molto bene a scuola, poi il mio rendimento è cominciato ad abbassarsi (anche se riuscivo comunque a prendere buoni volti fortunatamente).
I miei pensavano che io non avessi voglia di studiare, ma in realtà non era così. Non era una stanchezza normale, di quelle che si possono combattere con la forza di volontà e con la voglia di fare e che passa con una bella dormita, leggevo ma non capivo niente, mi svegliavo la mattina stanca.
Non dormivo bene, esattamente come ora; non sono ami riuscita a dormire più di 8 ore nella mia vita, anche quando ne necessitavo davvero.
Proiettavo le mie speranze a quando sarei andata all'università ma è rimastao tutto uguale.
A volte avvertivo un forte peso sul petto o un nodo in gola e mi sembrava quasi che mi stesse venendo un infarto. Ho cominciato a lasciare tutto a metà e non sono riuscita a raggiungere più nessun obiettivo che mi prefiggevo.
Anche ora è così, sono sempre negativa, non voglio morire ma VIVERE, e questa situazione in cui sono, non me lo consente assolutamente da anni.
L'età più bella della vita l'ho sprecata, ora, a 21 anni, cosa dovrei fare? Rassegnarmi e prendere psicofarmaci che mi prescrive il medico per sopravvivere, come fa mio padre?
Alterno momenti in cui mi sento dio a momenti in cui mi butto a terra di brutto.
Cos'è questa? Depressione? Perchè mi accompagna da 6 anni circa e non va via? Dovrei andare da uno psicologo o da uno psichiatra? Ho già fatto un anno e mezzo di psicoterapia in quarto e quinto liceo (consigliatami per il problema dell'iperidrosi), ma non mi è servito.
Questo mio problema è peggiorato in quindi liceo, quando è subentrata un'altra cosa strana: il mio corpo ha cominciato ad emanare un brutto odore (sono una persona molto pulita) e nonostante numerosi controlli non abbiamo ancora capito da cosa dipende (non ho risolto neanche questa cosa, che sembra al di fuori dell'umana comprensione).
Si pensava fosse un problema di tiroide/ormoni, ma dalle analisi non è emerso nulla.
Mi dicono e mi hanno sempre detto di essere molto intelligente e di avere le capacità per fare quello che voglio, ma cos'è successo lungo il percorso che mi ha ridotta così?
Io non vedo la via d'uscita, davvero; soprattutto perchè si è aggiunto quest'ultimo problema che mi ha rovinata completamente.
Non so se chiamarla depressione o come, però ho cominciato ad avvertire un senso di malessere dagli anni del liceo, soprattutto.
Soffro di iperidrosi palmare e plantare da quando avevo 7 anni, verso i 12 anni è peggiorata.
Al liceo,ha cominciato ad attanagliarmi una sorta di apatia, che mi impediva di svolgere la mia vita normalmente.
Quando tornavo da scuola ero così stanca che dopo pranzo non mi rimaneva altro che mettermi nel letto. Andavo molto bene a scuola, poi il mio rendimento è cominciato ad abbassarsi (anche se riuscivo comunque a prendere buoni volti fortunatamente).
I miei pensavano che io non avessi voglia di studiare, ma in realtà non era così. Non era una stanchezza normale, di quelle che si possono combattere con la forza di volontà e con la voglia di fare e che passa con una bella dormita, leggevo ma non capivo niente, mi svegliavo la mattina stanca.
Non dormivo bene, esattamente come ora; non sono ami riuscita a dormire più di 8 ore nella mia vita, anche quando ne necessitavo davvero.
Proiettavo le mie speranze a quando sarei andata all'università ma è rimastao tutto uguale.
A volte avvertivo un forte peso sul petto o un nodo in gola e mi sembrava quasi che mi stesse venendo un infarto. Ho cominciato a lasciare tutto a metà e non sono riuscita a raggiungere più nessun obiettivo che mi prefiggevo.
Anche ora è così, sono sempre negativa, non voglio morire ma VIVERE, e questa situazione in cui sono, non me lo consente assolutamente da anni.
L'età più bella della vita l'ho sprecata, ora, a 21 anni, cosa dovrei fare? Rassegnarmi e prendere psicofarmaci che mi prescrive il medico per sopravvivere, come fa mio padre?
Alterno momenti in cui mi sento dio a momenti in cui mi butto a terra di brutto.
Cos'è questa? Depressione? Perchè mi accompagna da 6 anni circa e non va via? Dovrei andare da uno psicologo o da uno psichiatra? Ho già fatto un anno e mezzo di psicoterapia in quarto e quinto liceo (consigliatami per il problema dell'iperidrosi), ma non mi è servito.
Questo mio problema è peggiorato in quindi liceo, quando è subentrata un'altra cosa strana: il mio corpo ha cominciato ad emanare un brutto odore (sono una persona molto pulita) e nonostante numerosi controlli non abbiamo ancora capito da cosa dipende (non ho risolto neanche questa cosa, che sembra al di fuori dell'umana comprensione).
Si pensava fosse un problema di tiroide/ormoni, ma dalle analisi non è emerso nulla.
Mi dicono e mi hanno sempre detto di essere molto intelligente e di avere le capacità per fare quello che voglio, ma cos'è successo lungo il percorso che mi ha ridotta così?
Io non vedo la via d'uscita, davvero; soprattutto perchè si è aggiunto quest'ultimo problema che mi ha rovinata completamente.
[#1]
Gentile utente
faccia una visita psichiatrica per far inquadrare il problema ed avere proposte di trattamento.
faccia una visita psichiatrica per far inquadrare il problema ed avere proposte di trattamento.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4k visite dal 03/05/2011.
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