Help alcool

Salve,

sono un alcolista. Non posso dire di essere in via di guarigione perchè da questa malattia non si guarisce. Posso solo renderla inoffensiva astenendomi dal bere. Ciò nonostante le ricadute, in alcuni periodi, sono frequenti e spesso mi ritrovo a dover sopportare l' astinenza per giorni dopo una sbornia. Attualmente vivo a Milano e, se chiamo un ospedale dicendo che sono un alcolista e che ho bisogno di calmanti per poter vivere decentemente le prossime ore, nella migliore delle ipotesi mi viene risposto: "buonanotte, vada in farmacia con una ricetta", nella peggiore vengo preso per i fondelli. Che voi sappiate, esiste una via intermedia? Cosa mi consigliate? Ho un certificato, rilasciato dal dipartimento di alcologia dell' università La Sapienza di Roma, non conta nulla?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Gentile utente,

No, l'alcolismo non può essere reso inoffensiva astenendosi dal bere, perché se potesse astenersi dal bere stabilmente non sarebbe alcolismo.

Il problema non è di "ore", per cui l'approccio sensato non è andare di emergenza in emergenza per aspetti collaterali come l'astinenza.

E' opportuno che sia istituita una terapia per l'alcolismo, e che sia seguita per verificarne tollerabilità ed efficacia. Ovviamente, questo comporta la valutaizone delle codnizioni globali anche mediante esami.

Presso l'alcologia della Spienza di Roma lavoro. Per certificato intende forse la lettera di dimissione con la diagnosi.

Se ha un'emergenza deve farsi visitare, non capisco esattamente cosa si può concludere telefonicamente. Telefonando all'ospedale e chiedendo per telefono dei calmanti l'unica risposta possibile è di andarci o di farsi visitare, o di andarli a prendere in farmacia con ricetta del medico. Quale altra risposta potrebbero darLe ?

Inoltre, non è Lei a decidere cosa devono darle, per cui "chiedere" i calmanti non è il giusto approccio, e non c'entra granché con il curare l'alcolismo. Dovrebbe farsi visitare se necessario in urgenza e poi farsi visitare con maggior calma per impostare una terapia contro l'impulso a bere.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
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