Lutto comportamenti - depressione - crisi- alterazione dell'umore - disturbo della personalità

Salve a tutti, sono mesi che mi preoccupo per il mio ragazzo. Da quando gli è morto il padre non riesce più a "vivere la sua vita"... ha comportamenti strani, spesso tipo ogni 1-2 mesi gli vengono delle crisi depressive dove lui dice che è confuso, non sa cosa fare, non si sente il ragazzo di prima (vitale, energico) e allo specchio si vede diverso (più grasso e brutto)... molto spesso si chiude in se stesso cercando di continuare le attività di cui il padre ne andava fiero e quando fa ciò non ha voglia di vedere e sentire nessuno e lui sente che deve stare da solo perchè dice che con gli altri non ci si trova... lui dice anche che non spera di tornare quel che era prima... in questi mesi ho cercato di stargli vicino sostenendolo moralmente e in qualche modo ci sono riuscita, ma solo momentaneamente perchè poi nuovamente mi ricade nella crisi... sono quasi esausta di ciò, io faccio con il cuore tutto e combatterò con tutte le mie forze per cercare di farlo uscire da ciò... è difficilissimo per me anche perchè sono solamente una ragazza di venti anni e non ho nessuno che mi possa aiutare a farmi capire ciò che gli sta succedendo e a come mi dovrei comportare di conseguenza (non so più se quel che faccio verso di lui sia giusto o sbagliato)... mi definiscono una ragazza molto intelligente, dolce, solare e sensibile.. vorrei cercare di aiutare il mio ragazzo attraverso il colloquio, proprio come si fa tra dottore e paziente e cercare di farlo uscire da questo tunnel...lo so sarebbe più facile portarlo da un psichiatra ma non voglio che lui capisca che è malato (anche se lui è cosciente di essere cambiato e i vede quasi pazzo per i bruschi cambiamenti di decisione),perchè penso che ciò lo possa aggravare, vorrei cercare di risollevarlo e guarirlo nella maniera più naturale possibile... sarà difficilissimo me ne rendo conto anche perchè lui ha subito un trauma,(il padre gli è morto tra le braccia).......sono in grandi difficoltà, so che ci vorrà molto tempo per farlo uscire, ma sono disposta a tutto pur di vederlo guarito, allegro e felice come un tempo...Aiutatemi perchè non so cosa fare, le ho provate tutte...
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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161
Gentile utente,
lei dice di averle provate tutte, ma non ha provato a far comprendere al suo ragazzo la necessità di chiedere aiuto ad uno specialista del settore. Se egli stesso si rende conto di non "sentirsi" più lo stesso, e se soffre di questa condizione, allora non potrà che essere motivo di sollievo il parlarne con una persona che possa fornirgli un aiuto professionale. Chiedere aiuto non significa aggravarsi.
Cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

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Dr. Massimo Lai Psichiatra 832 30
Gentile Utente,

Il suo ruolo è quello di ragazza non medico-paziente, può stargli vicino ma se sta male e ha alti e bassi, la cosa migliore da fare è consultare un medico, senza che questo significhi essere pazzo o considerato tale.
Per superare un lutto ci vogliono mesi, se in più il padre gli è morto tra le braccia il suo ragazzo potrebbe risentirne ancora di più.

Oltre a stargli vicino, l'aiuto migliore che può dare al suo ragazzo è di consigliargli un aiuto professionale.

cordiali saluti

Massimo Lai, MD

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Utente
Utente
Purtroppo il mio ragazzo ha un carattere difficile e non so in che modo convincerlo... temo la sua reazione... non so come comportarmi con lui perchè di conseguenza sono diventata anche io confusa... lui ormai agisce come se il padre spiritualmente gli parlasse e gli dia dei consigli (ed interagisce anche attraverso i sogni) ..immagina che qualsiasi cosa lui faccia il padre sia contento o scontento e lo sente sempre in maniera spirituale...