Psicofarmaci e funzione intestinale
Buongiorno Gentili Dottori,
vorrei chiedervi un parere a proposito di un possible effetto di alcuni psicofarmaci sulla funzione intestinale.
Come risulta anche da altri miei posts, a partire dal 2004 ho assunto farmaci serotoninergici (Zoloft,Eutimil,Cypralex,Fevarin) sostituiti nell'ultimo anno da Abilify.
Con l'inizio di tale terapia farmacologica sono comparsi grossi mutamenti nell'alvo: è aumentato di molto il numero di volte in cui sono andato di corpo in un giorno e la consistenza delle feci è molto diminuita fino ad avere anche diarrea. Cio' si è verificato anche con l'Abilify benchè ne prendessi solo 5 mg al giorno. Lo psichiatra che mi ha in cura mi diceva che con altri pazienti questo effetto collaterale dell'Abilify non l'aveva visto; stà di fatto però che dimezzando la dose giornaliera di Abilify i succitati effetti si sono ridotti di molto.
In Agosto poi, per la prima volta in vita mia, ho avuto forti dolori a livello della parte centrale del basso addome, di tipo non continuo ma piuttosto in forma di spasmi, che mi sono passati in seguito ad un'iniezione praticatami, di notte, dalla guardia medica. Questi dolori si sono poi ripetuti, in forma più attenuata, un paio di altre volte.
Quello che vorrei chiedere è se i dolori addominali che ho descritto e il mutamento dell'alvo possono essere una conseguenza della terapia farmacologica.
Potrebbero ad esempio gli psicofarmaci avere indotto un'irritazione dell'intestino?
Grazie per l'attenzione e cordiali saluti
vorrei chiedervi un parere a proposito di un possible effetto di alcuni psicofarmaci sulla funzione intestinale.
Come risulta anche da altri miei posts, a partire dal 2004 ho assunto farmaci serotoninergici (Zoloft,Eutimil,Cypralex,Fevarin) sostituiti nell'ultimo anno da Abilify.
Con l'inizio di tale terapia farmacologica sono comparsi grossi mutamenti nell'alvo: è aumentato di molto il numero di volte in cui sono andato di corpo in un giorno e la consistenza delle feci è molto diminuita fino ad avere anche diarrea. Cio' si è verificato anche con l'Abilify benchè ne prendessi solo 5 mg al giorno. Lo psichiatra che mi ha in cura mi diceva che con altri pazienti questo effetto collaterale dell'Abilify non l'aveva visto; stà di fatto però che dimezzando la dose giornaliera di Abilify i succitati effetti si sono ridotti di molto.
In Agosto poi, per la prima volta in vita mia, ho avuto forti dolori a livello della parte centrale del basso addome, di tipo non continuo ma piuttosto in forma di spasmi, che mi sono passati in seguito ad un'iniezione praticatami, di notte, dalla guardia medica. Questi dolori si sono poi ripetuti, in forma più attenuata, un paio di altre volte.
Quello che vorrei chiedere è se i dolori addominali che ho descritto e il mutamento dell'alvo possono essere una conseguenza della terapia farmacologica.
Potrebbero ad esempio gli psicofarmaci avere indotto un'irritazione dell'intestino?
Grazie per l'attenzione e cordiali saluti
[#1]
Gentile utente,
data la sua eta' ed i sintomi descritti, sarebbe utile un controllo presso uno specialista dell'apparato gastroenterico in modo da escludere patologie organiche responsabili di tale quadro.
Qualora tali esami fossero negativi, sarebbe il caso di reimpostare una adatta terapia farmacologica per poter ristabilire una condizione normale.
Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
data la sua eta' ed i sintomi descritti, sarebbe utile un controllo presso uno specialista dell'apparato gastroenterico in modo da escludere patologie organiche responsabili di tale quadro.
Qualora tali esami fossero negativi, sarebbe il caso di reimpostare una adatta terapia farmacologica per poter ristabilire una condizione normale.
Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#3]
Gentile Utente,
l'aripipraziolo è un antipsicotico atipico di recente introduzione nella pratica clinica. Di solito si tratta di un prodotto molto ben tollerato soprattutto se confrontato con altri farmaci della sua stessa classe. La diarrea e i dolori addominali non sono un effetti collaterali registrati, infatti così recita anche la scheda tecnica: casomai può avere una certa frequenza la stipsi che è l'esatto contrario di quello che lei lamenta. I sintomi da lei denunciati sono stati registrati solo con un sovradosaggio (maggiore a 30 mg al giorno)accidentale o volontario; 5 mg al giorno sono una dose minima quindi molto lontana da un sovradosaggio. Come giustamente suggeriva il collega Dr. Ruggiero le consiglio di fare degli accertamenti a livello gastrointesinale poichè non neccesariamente la sintomatologia da lei lamentata è da ricondurre ad un effetto collaterale del farmaco che sta assumendo.
Cordiali saluti.
Dr. Claudio Lorenzetti
l'aripipraziolo è un antipsicotico atipico di recente introduzione nella pratica clinica. Di solito si tratta di un prodotto molto ben tollerato soprattutto se confrontato con altri farmaci della sua stessa classe. La diarrea e i dolori addominali non sono un effetti collaterali registrati, infatti così recita anche la scheda tecnica: casomai può avere una certa frequenza la stipsi che è l'esatto contrario di quello che lei lamenta. I sintomi da lei denunciati sono stati registrati solo con un sovradosaggio (maggiore a 30 mg al giorno)accidentale o volontario; 5 mg al giorno sono una dose minima quindi molto lontana da un sovradosaggio. Come giustamente suggeriva il collega Dr. Ruggiero le consiglio di fare degli accertamenti a livello gastrointesinale poichè non neccesariamente la sintomatologia da lei lamentata è da ricondurre ad un effetto collaterale del farmaco che sta assumendo.
Cordiali saluti.
Dr. Claudio Lorenzetti
Dr. Claudio Lorenzetti
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 6.1k visite dal 08/11/2007.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Diarrea
Cos'è la diarrea? Gastroenterite, tossinfezione alimentare, diarrea da farmaci o emotiva: tutte le cause infettive e non infettive e i possibili rimedi.