Cancro zoloft

Stimati,

da 23 giorni assumo 150 mg di zoloft per doc e ansia. La cura va benino ma i pensieri ossessivi non sono ancora diminuti, va meglio invece l'ansia. Tuttavia ieri ho letto il foglietto illustrativo che riporto
Effetti indesiderati rari (1 - dieci persone su 10mila persone) cancro

Sono andato in panico. Capisco che sul foglio illustrativo dev'essere riportato tutto e il contrario di tutto - eufemismo - ma non riesco a vivere con l'idea che prendo un farmaco che può avere come effetto indesiderato - anche se improbabile - una neoplasia.

Sono disposto a cambiare ssri, ho studiato farmacologia e conosco perfettamente farmacodinamica e farmacocinetica degli stessi; giravano leggende su ssri e tumori, ma non vi ho mai fatto caso. Cosa dite? Un cordiale saluto
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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161
Gentile utente,
recenti studi sembrano ridimensionare massicciamente il remoto rischio che veniva legato alla stimolazione della produzione di prolattina. Se vuole il link all'articolo è il seguente:
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3022871/?tool=pubmed

Cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

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Attivo dal 2010 al 2016
Ex utente
Dunque è comunque qualcosa di studiato la possibilità benché minima di cancro con zoloft.
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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161
Il rischio è connesso non a zoloft (sertralina), ma a tutta la categoria degli ssri, attraverso il meccanismo della stimolazione di produzione di prolattina, che può variare da una molecola all'altra e che ha dimensioni molto ridotte rispetto ad altre categorie di farmaci.
Ad ogni modo leggendo l'articolo potrà approfondire l'argomento.

Cordiali saluti
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Attivo dal 2010 al 2016
Ex utente
Grazie dottore. Ho letto; però deve ammettere che la sertralina aumenta più delle altre la secrezione della prolattin; inoltre, la dicitura cancro è generale nel foglietto illustrativo e non compare per gli altri ssri.
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Attivo dal 2010 al 2016
Ex utente
Il mio medico mi ha proposto entact come alternativa. Lei cosa dice? Può andare bene per doc e ansia?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Gentile utente,

la possibilita' di sviluppare una patologia tumorale e' legata solo all'aumento eventuale della prolattina e, come le e' stato esplicitato dal collega, la possibilita' e' stata ridimensionata da recenti studi e, comunque, la possibilita' sarebbe piuttosto remota.

E' invece opportuno evidenziare che, come gia' afferma, i disturbi ossessivi non sono ridotti e, pare, si alimentino per qualsiasi motivo.

La variazione terapeutica puo' essere possibile se la valutazione effettuata sul trattamento attuale consente di stabilire che esso non e' sufficiente alla riduzione sintomatologica.

Attualmente, il suo trattamento non e' al massimo dosaggio.

Diversamente, la valutazione di variazione sulla base di un suo dubbio ossessivo non farebbe altro che alimentare dubbi ossessivi di diversa natura senza percio' portare a soluzione il suo disturbo.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

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Attivo dal 2010 al 2016
Ex utente
Egregio dottore, grazie per le risposte. Io però non riesco a prendere un farmaco sapendo che c'è una chance seppur remota di avere il cancro. Comunque nel foglietto illustrativo il rapporto è di 1 persona su 1000, una persona su 10mila. Secondo me una cifra considerevole, non solo remota. Gli studi clinici possono aver ribaltato questa cosa, ma il foglietto è stato approvato a luglio, quindi è recentissimo. Negli altri ssri non si riporta niente del genere, sullo zoloft sì. E se è una cosa della prolattina, allora il deniban?
Lei sicuramente ha ragione, ma io non riesco a vivere una cura che mi metta in allarme. Capisce? infatti il medico mi ha detto che se voglio posso passare all'entact. Soffro di doc e ansia; lei come considera l'escitalopram per i miei disturbo?
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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161
Gentile utente,
L'escitalopram e' indicato per i disturbi d'ansia, tuttavia la scelta di una variazione terapeutica dovrebbe fondarsi sull'efficacia più che su un rischio paventato riconducibile ad una alterazione metabolica (iperprolattinemia) che può essere individuata con un semplice esame del sangue. Ad ogni modo, la scelta della molecola spetta allo specialista di fiducia.
Cordiali saluti