La depressione che scatena attacchi di panico o viceversa
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Gentile utente,
Nessuna delle due. Le sindromi non si scatenano a vicenda, sono manifestazioni di un funzionamento cerebrale, per cui si possono associare, o seguire l'una all'altra cronologicamente o in una sequenza prevista da un unico processo di malattia, che inizia in un modo, e prosegue con l'aggiunta di altri sintomi.
Comunque in presenza di sintomi è bene farsi valutare, non ragionare su termini a cui si può dare un significato diverso o non corrispondente a quello che hanno in medicina.
Nessuna delle due. Le sindromi non si scatenano a vicenda, sono manifestazioni di un funzionamento cerebrale, per cui si possono associare, o seguire l'una all'altra cronologicamente o in una sequenza prevista da un unico processo di malattia, che inizia in un modo, e prosegue con l'aggiunta di altri sintomi.
Comunque in presenza di sintomi è bene farsi valutare, non ragionare su termini a cui si può dare un significato diverso o non corrispondente a quello che hanno in medicina.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
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Sono due patologie diverse, che possono coesistere. Chi soffre di attacchi di panico può secondariamente incorrere in un problema Dell umore. Chi soffre di depressione può presentare anche sintomi ansiosi che i. Alcuni casi possono raggiungere l intensità di un attacco di panico.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
[#3]
Utente
Gentili dottori vi ringrazio per le risposte. Proverò, brevemente, a riassumere ciò che mi sta accadendo per avere un vostro parere. Dal mese di maggio 2010 sono in cura presso uno psichiatra-psicoterapeuta. Premetto che ho 27 anni, tutto è sorto dopo una dieta che avevo fatto da sola e ad un forte periodo di stress dovuto al conseguimento della laurea (luglio 2009). Ho cominciato ad avere degli attacchi di panico nel maggio 2009. Ad aprile 2010 ho cominciato ad assumere Xanax, su consiglio del mio medico di base ma la mia situazione era peggiorata. Lo psicihiatra che mi segue da giugno 2010 mi ha prescritto 5 gocce di Citalopram, portate a 4 da ottobre 2010, diminuite a 3 e tolte nel mese di marzo 2011. Il risultato è che mi hanno un po' risollevata ma come dice lui "Ho sbiellato", nel senso che essendo reattiva mi hanno fatto effetto come se ne avessi assunte 10. Nessun miglioramento, però, a livello di ansia e panico, anzi mi procuravano un'ansia ingestibile e abbondanti flussi mestruali. Subito dopo la sopsensione sono stata molto nervosa, depressa e in più ho dovuto fare 10 flebo di Ferlixit in quanto anemica. Da qualche giorno mi sono ripresa anche se permangono derealizzazione e depersonalizzazione. Ho dei valori molto molto elevati di Cortisolo e Prolattina, in più ho la sindrome di Gilbert che nei periodi di stress, come questo, mi porta ad avere valori molto alti di bilirubina. Sono terrorizzata dall'idea di dover riprendere il Citalopram.......lo psichiatra mi ha consigliato Samyr ma mi sono rifiutata perché, ripeto, ho il terrore di dover tornare allo stato di nervosismo ingestibile di prima. Ho cominciato la psicoterapia ad ottobre e tuttora continuo perché sono consapevole che molta della mia ansia deriva dal mio interiore, non so essere me stessa in compagnia degli altri. Senza farmaci sono molto più calma ma ho paura di ricadere, anche perché ansia e panico non mi abbandonano, non riesco a star tranquillamente in mezzo alla gente e quando ci sto cumulo un'ansia pazzesca......cosa ne pensate? Gradirei un parere.
Grazie
Grazie
[#4]
Gentile utente,
Ci sono diversi punti oscuri. Intanto la dose di 4-5 gocce è mediamente insufficiente, ragion per cui è prevedibile che non abbiano modificato i fenomeni di panico. Non hanno risolto ansia e panico, ma l'hanno risollevata: questo è poco chiaro (avendo ansia e panico non è chiaro come possa stare complessivamente bene...).
La cura è durata relativamente poco, ma se non funzionava in realtà non si capisce perché non sia stato usato un altro farmaco.
Con livelli elevati di cortisolo e prolattina, essendo sottopeso, e con una dieta alle spalle, non è stata posta nessuna diagnosi rispetto ad un disturbo del comportamento alimentare ? Comunque, la diagnosi posta è di disturbo di panico oppure non è stata definita ?
L'ansia non deriva da nessun io interiore, ma dal cervello.
Il problema sta nel porre una diagnosi, e proporle una cura che sopporti alla sua dose efficace, se si tratta di una medicina. Non ha molto senso rifiutare cure alternative, non è che esista solo il citalopram e che in base a come uno lo ha tollerato o come ha risposto si debba ragionare su tutto il resto.
Ci sono diversi punti oscuri. Intanto la dose di 4-5 gocce è mediamente insufficiente, ragion per cui è prevedibile che non abbiano modificato i fenomeni di panico. Non hanno risolto ansia e panico, ma l'hanno risollevata: questo è poco chiaro (avendo ansia e panico non è chiaro come possa stare complessivamente bene...).
La cura è durata relativamente poco, ma se non funzionava in realtà non si capisce perché non sia stato usato un altro farmaco.
Con livelli elevati di cortisolo e prolattina, essendo sottopeso, e con una dieta alle spalle, non è stata posta nessuna diagnosi rispetto ad un disturbo del comportamento alimentare ? Comunque, la diagnosi posta è di disturbo di panico oppure non è stata definita ?
L'ansia non deriva da nessun io interiore, ma dal cervello.
Il problema sta nel porre una diagnosi, e proporle una cura che sopporti alla sua dose efficace, se si tratta di una medicina. Non ha molto senso rifiutare cure alternative, non è che esista solo il citalopram e che in base a come uno lo ha tollerato o come ha risposto si debba ragionare su tutto il resto.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.9k visite dal 19/04/2011.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.