Visita alcologica (186b) e incontri famiglia
Buongiorno a tutti,
oggi ho fatto la visita alcologica per riavere la patente. Tutto ok, rischio basso e probabile rinnovo per un anno.
Mi dice però l'alcologo che se seguo 6 ore di "incontri formativi" (non obbligatori) sull'argomento alcol e guida, al prossimo incontro sarò favorito nel riavere il rinnovo patente senza ulteriori rinvii. Sul modulo di iscrizione a questi incontri c'è scritto che è raccomandata la presenza "della famiglia".
Vivo solo con mia moglie e,per una serie di ragioni, non vorrei coinvolgerla.
Cosa potrebbe capitarmi in questo caso ?
Scusate la domanda ma di questi tempi pare di camminare in una giungla dove non sai cosa fare e come.
Forse non è ne il sito ne la sezione corretta per porre questa domanda ma grazie fin d'ora per le eventuali risposte.....
oggi ho fatto la visita alcologica per riavere la patente. Tutto ok, rischio basso e probabile rinnovo per un anno.
Mi dice però l'alcologo che se seguo 6 ore di "incontri formativi" (non obbligatori) sull'argomento alcol e guida, al prossimo incontro sarò favorito nel riavere il rinnovo patente senza ulteriori rinvii. Sul modulo di iscrizione a questi incontri c'è scritto che è raccomandata la presenza "della famiglia".
Vivo solo con mia moglie e,per una serie di ragioni, non vorrei coinvolgerla.
Cosa potrebbe capitarmi in questo caso ?
Scusate la domanda ma di questi tempi pare di camminare in una giungla dove non sai cosa fare e come.
Forse non è ne il sito ne la sezione corretta per porre questa domanda ma grazie fin d'ora per le eventuali risposte.....
[#1]
Se e' raccomandata vuol dire che e' preferibile, ma non dovrebbe essere obbligatorio. Dovrebbe chiarire definitivamente questi aspetti con i sanitari che si occupano di questo servizio.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
[#2]
Gentile utente,
In questi casi va fatta diagnosi, per identificare o escludere l'alcolismo o l'abuso alcolico.
Questo perché a seconda della diagnosi hanno senso o meno interventi di tipo informativo, terapeutico e di monitoraggio con esami biologici.
Per il resto, se gli incontri sono parte di misure indicate, questo dovrebbe essere chiaro (il fatto che non siano obbligatori non chiarisce la situazione).
In questi casi va fatta diagnosi, per identificare o escludere l'alcolismo o l'abuso alcolico.
Questo perché a seconda della diagnosi hanno senso o meno interventi di tipo informativo, terapeutico e di monitoraggio con esami biologici.
Per il resto, se gli incontri sono parte di misure indicate, questo dovrebbe essere chiaro (il fatto che non siano obbligatori non chiarisce la situazione).
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#3]
Ex utente
Ringrazio il Dr.Martiadis e il Dr. Pancini per le tempestive risposte.
Vorrei solo aggiungere che dopo la visita alcologica con referto di rischio basso ecc.. e rinnovo patente ad un anno mi è stato detto, pressochè testualmente, "vede.. io tengo dei corsi per le persone con problemi di ritiro patente per alcoltest e frequentando questi lei riceverà un attestato di frequenza che la favorirà tra un anno.
E,scusatemi, ma questo mi sa tanto di propaganda per riempire gli incontri perchè se mie analisi, tra un anno, saranno ancora buone non vedo in cosa dovrei "essere favorito".
Non sono alcolista ma dimostrerò la mia "buona volontà" frequentando queste sei ore di incontri. Però, visto che la vergogna è già tanta e vieni da tutti trattato come un mostro alcolizzato, domando ancora : la prassi richiede tassativamente di coinvolgere nella vergogna anche i famigliari ?
Vorrei solo aggiungere che dopo la visita alcologica con referto di rischio basso ecc.. e rinnovo patente ad un anno mi è stato detto, pressochè testualmente, "vede.. io tengo dei corsi per le persone con problemi di ritiro patente per alcoltest e frequentando questi lei riceverà un attestato di frequenza che la favorirà tra un anno.
E,scusatemi, ma questo mi sa tanto di propaganda per riempire gli incontri perchè se mie analisi, tra un anno, saranno ancora buone non vedo in cosa dovrei "essere favorito".
Non sono alcolista ma dimostrerò la mia "buona volontà" frequentando queste sei ore di incontri. Però, visto che la vergogna è già tanta e vieni da tutti trattato come un mostro alcolizzato, domando ancora : la prassi richiede tassativamente di coinvolgere nella vergogna anche i famigliari ?
[#4]
Gentile utente,
Non conosco il caso specifico, però tento di spiegarle cosa genera confusione:
La legge prevede controlli che di fatto hanno la funzione di accertare se la persona possa o meno controllare il suo consumo di alcol. Ovviamente questi esami non hanno il potere di far smettere le persone di bere, né se sono alcolisti, né se non lo sono (in quest'ultimo caso a maggior ragione).
La diagnosi non sempre è precisata. Ad esempio se uno aveva bevuto per leggerezza o perché non riteneva importante il discorso su alcol e guida, può avere un senso la partecipazione a incontri informativi, anche se questo non dà garanzia, e il fatto di "dimostrare" una buona volontà quando lo si deve fare è automaticamente poco significativo.
Se uno fosse alcolista, servirebbe una cura.
In effetti se gli esami sono positivi, l'essere "favorito" rimane appunto una questione di giudizio di affidabilità della persona, che ha dimostrato, ma se questo non è sancito da una regola precisa, la cosa rimane "fumosa".
Non conosco il caso specifico, però tento di spiegarle cosa genera confusione:
La legge prevede controlli che di fatto hanno la funzione di accertare se la persona possa o meno controllare il suo consumo di alcol. Ovviamente questi esami non hanno il potere di far smettere le persone di bere, né se sono alcolisti, né se non lo sono (in quest'ultimo caso a maggior ragione).
La diagnosi non sempre è precisata. Ad esempio se uno aveva bevuto per leggerezza o perché non riteneva importante il discorso su alcol e guida, può avere un senso la partecipazione a incontri informativi, anche se questo non dà garanzia, e il fatto di "dimostrare" una buona volontà quando lo si deve fare è automaticamente poco significativo.
Se uno fosse alcolista, servirebbe una cura.
In effetti se gli esami sono positivi, l'essere "favorito" rimane appunto una questione di giudizio di affidabilità della persona, che ha dimostrato, ma se questo non è sancito da una regola precisa, la cosa rimane "fumosa".
[#6]
Gentile utente,
Non credo che nessuno sia obbligato a essere accompagnato, a meno che altri non debbano "testimoniare" (ufficialmente, firmando ed essendo identificati) che ha ricevuto determinate informazioni. Ma in questo caso non vedo perché dovrebbero essere familiari.
Comunque tutto ciò che è obbligatorio deve essere esplicitato, e ciò che è facoltativo è bene che sia chiaro quale tipo di influenza ha, facoltativamente, sull'esito.
Non credo che nessuno sia obbligato a essere accompagnato, a meno che altri non debbano "testimoniare" (ufficialmente, firmando ed essendo identificati) che ha ricevuto determinate informazioni. Ma in questo caso non vedo perché dovrebbero essere familiari.
Comunque tutto ciò che è obbligatorio deve essere esplicitato, e ciò che è facoltativo è bene che sia chiaro quale tipo di influenza ha, facoltativamente, sull'esito.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 4k visite dal 19/04/2011.
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