Superare un trauma

Gentile Staff Medicitalia,
a Giugno del 2010, mio Padre ha tentato di togliersi la vita. Al ritorno da un Colloquio di lavoro effettutato a Milano, io e mia Mamma lo abbiamo trovato quasi morto. Aveva preso 70 pastiglie di Loranzepam a 2,5 mg. Ho dei trascorsi di Scuola Infermieri mai terminata perchè a causa di un difetto alla vista sono stata considerata "non adatta". Comunque, quello che ho imparato, mi ha permesso di salvare la vita a mio Padre in quanto l'autoambulanza uscendo dal Pronto Soccorso ha avuto un incidente e l'altra ci ha messo 15 minuti ad arrivare. La cosa triste è stato constatare la scontentezza e la reazione cattiva di mio Padre che non era contento di essere vivo, ci ha maltrattate ed insultate per due gg. Premetto anche che assieme a tutto questo avevo perso il lavoro nel 2009 e a tutt'oggi non riesco a trovarlo. Sono sfrattata e nonostante abbia sempre pagato l'affitto i padroni di casa stanno usando ogni mezzo per mandarmi via. Credo che non abbiano approvato il gesto di mio Padre anche lui abitava nella mia stessa casa. Da quel giorno si sono susseguiti mesi d'inferno. Prima siamo dovuti passare dal Reparto Psichiatrico, poi dallo Psichiatra ogni 15 gg e terapia antidepressiva. Premetto che mio Padre ha sempre avuto problemi di salute pesanti e tanta sfortuna. Per questo motivo ha tentato questo gesto estremo che per altro aveva già tentato sua madre precedentemente riuscendo nel suo intento. Per 6 mesi abbiamo tentato con mia Mamma di aiutarlo e di arginare i danni che si era creato, fino a Novembre che ha avuto un episodio di angina pectoris ed un piccolo infarto. Ricoverato in ospedale recuperava e veniva mandato in reparto di riabilitazione. doveva tornare a casa prima dell'8 Dicembre. Il 6 Dicembre, arrivando in ospedale ci viene detto che purtroppo era mancato nella mattinata. Infarto devastante. Adesso a distanza di 4 mesi ogni tanto mi balza alla memoria quell'immagine di me che lo chiama e lo schiaffeggia, che gli mette le dita in bocca per vedere se ha delle pastiglie e di lui che da un colpo di tosse cerca di aprire gli occhi e sono rovesciati al contrario. Un rivolo di saliva gli scende dalla bocca....Penso che nessuno ha pensato a me e mia Mamma, al trauma a quello che abbiamo affrontato da sole e quello che stiamo affrontando. Io alle volte penso di non farcela con tutti questi problemi...non vedo via d'uscita. Sono riuscita anche a sentirmi in colpa per averlo salvato. Ma cosa avrei potuto fare altrimenti ? Come posso superare tutto questo...purtroppo non ho i soldi per andare da un medico privato, so solo che a volte vorrei soltanto qualcuno che ascoltasse tutta la mia triste vita perchè pur essendo solare e ottimista, so di avere avuto fino ad oggi, 42 anni una vita triste. Non so se ci sia qualcosa che potete fare per me, intanto mi scuso per lo sfogo. Grazie
[#1]
Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161
Gentile utente,
Non deve scusarsi di nulla. può accedere a cure specialistiche anche nel settore pubblico. Può rivolgersi al centro di salute mentale della sua zona di residenza. La sua sofferenzaerita di trovare spazio e conforto nelle sedi opportune. Se vuole ci tenga informati.
Cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

[#2]
Attivo dal 2010 al 2016
Ex utente
Grazie per il riscontro immediato.
E' vero sono al corrente di questa opportunità e avrei voluto coglierla, ma ho visto durante gli incontri di mio Padre con lo Psichiatra quanto poco interesse c'era. Sempre le stesse domande, la seduta durava dai 2 ai 3 minuti. Le date di prenotazione sempre più lontane nonostante i problemi non mentali nello specifico ma fisici fossero aumentati quindi anche psicologici. Nessuno ci ha mai chiesto se io e mia Mamma quantomeno stavamo bene. Quindi no grazie, non me la sento di mettere la mia vita in mano a queste persone. Ce la dovrò fare come sempre da sola. Sperando che con tutti questi problemi non finirca in mezzo ad una strada. La ringrazio molto per avermi risposto e le auguro una buona giornata. Cordiali Saluti
Infarto

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