Sospensioni farmaci xanax e cipralex
salve, scusate il disturbo, ma nuovamente sono su questo sito per il solito problema di ansia. cioè ora non l'ho...o non mi pare di averlo!quello che vorrei chiedervi è questo: io sono stata fortemente male nel mese agosto e poi a dicembre. a dicembre ho iniziato a prendere sotto controllo psichiatrico cipralex da 10mg al giorno e xanax dalle 10 alle 15 gg al giorno. I forti sintomi di quei giorni sono passati, ma poi da li è sempre stato tutto normale come prima...tachicardia solo la notte prima di andare a letto e senso di oppressione(nonostante la sera prendo lo xanax)!quello che mi chiedo è possibile che nonostante questi medicinali io sto male per ansia? la mia psichiatra dopo queste mie delucidazioni mi ha detto di sospendere la cura anche se piano piano passando a 5 mg di cipralex e scalando le gocce di xanax, perchè a questo punto per lei è una cosa caratteriale, ma è possibile ciò?io ad agosto e a dicembre sono stata davvero male e non avevo un motivo preciso...voi cosa mi consigliate?le ho anche chiesto se per caso forse i medicinali dati non erano adeguati per me e lei mi ha risp che la cura non è leggera e che idonea al caso. voi che ne pensate? e se non è ansia che può essere? ho fatto l'elettrocardiogramma ed è nella norma, e una gastroscopia per lo stomaco anche questo apposto...anche se spesso ho bruciori e reflusso esofageo...non so più che cosa pensare!!mi aiutate?? grazie di cuore
[#1]
Gentile utente
la remissione sintomatologica avviene in 4-6 settimane dalla assunzione a dose piena della terapia.
La dose di 15 mg non e' da considerarsi completa e comunque se non riducesse tutti i sintomi, dopo un po' di tempo va cambiata.
Sarebbe il caso di fare nuovamente una visita psichiatrica.
la remissione sintomatologica avviene in 4-6 settimane dalla assunzione a dose piena della terapia.
La dose di 15 mg non e' da considerarsi completa e comunque se non riducesse tutti i sintomi, dopo un po' di tempo va cambiata.
Sarebbe il caso di fare nuovamente una visita psichiatrica.
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[#2]
Ex utente
grazie per la risposta,
quindi secondo lei l'assunzione di cipralex da 10 mg e 10 gg di xanax non è cura completa? io sono stata dalla psichiatra lunedi scorso 11 aprile e lei mi ha detto di sospendere e non di cambiare cura... che devo fare?tornarci di nuovo?ma c'è tanta differenza tra cipralex e altri farmaci?il principio non è lo stesso?mi scusi per le troppe domande ma vorrei avere più pareri possibili perchè desidero guarire...perchè da dicembre a ora non ho visto entusiasmanti miglioramenti, nonostante le cure e da questo punto di vista sono un pò demoralizzata!!
mi faccia sapere il suo parere...grazie
quindi secondo lei l'assunzione di cipralex da 10 mg e 10 gg di xanax non è cura completa? io sono stata dalla psichiatra lunedi scorso 11 aprile e lei mi ha detto di sospendere e non di cambiare cura... che devo fare?tornarci di nuovo?ma c'è tanta differenza tra cipralex e altri farmaci?il principio non è lo stesso?mi scusi per le troppe domande ma vorrei avere più pareri possibili perchè desidero guarire...perchè da dicembre a ora non ho visto entusiasmanti miglioramenti, nonostante le cure e da questo punto di vista sono un pò demoralizzata!!
mi faccia sapere il suo parere...grazie
[#3]
Gentile utente,
Spesso vi è una concezione "magica" delle medicine psichiatriche. Dovrebbe ragionarci come per altre cure. Le assume da un certo tempo: i sintomi sono presenti o assenti, le danno fastidio, interferiscono, e così via.
Ad esempio la frase "cioè ora non l'ho...o non mi pare di averlo!" non significa niente: se sta bene o sta male lo sa solo Lei. Prima dice che non lo ha (il problema d'ansia) poi alla fine dell'ultima risposta dice che non ha visto miglioramenti da Dicembre a ora, quindi due cose contrarie.
Per il resto, se una cura non funziona o si utilizzano dosi maggiori della stessa, o si cambia.
Lei riferisce ancora diversi sintomi, per cui l'indicazione di sospendere la cura non la comprendo.
A monte di tutto questo è stata fatta una diagnosi, perché altrimenti "problema d'ansia" o "ansia" o "attacchi d'ansia" significano poco.
Spesso vi è una concezione "magica" delle medicine psichiatriche. Dovrebbe ragionarci come per altre cure. Le assume da un certo tempo: i sintomi sono presenti o assenti, le danno fastidio, interferiscono, e così via.
Ad esempio la frase "cioè ora non l'ho...o non mi pare di averlo!" non significa niente: se sta bene o sta male lo sa solo Lei. Prima dice che non lo ha (il problema d'ansia) poi alla fine dell'ultima risposta dice che non ha visto miglioramenti da Dicembre a ora, quindi due cose contrarie.
Per il resto, se una cura non funziona o si utilizzano dosi maggiori della stessa, o si cambia.
Lei riferisce ancora diversi sintomi, per cui l'indicazione di sospendere la cura non la comprendo.
A monte di tutto questo è stata fatta una diagnosi, perché altrimenti "problema d'ansia" o "ansia" o "attacchi d'ansia" significano poco.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#4]
Ex utente
dico cioè ora non le ho...o non mi pare di averlo perchè assumo questi farmaci da un pò di tempo, da dicembre appunto. ma nonostante ciò ho ancora senso di tachicardia la notte e un troppo sullo stomaco. dico che non so se è ansia, perchè mi pare strano che ho ancora questi sintomi e sto pensando che forse possano dipendere da altro...ma a questo punto non so più che fare!!! la mia psichiatra mi ha detto di sospendere la cura gradualmente, da quello che ho capito dai vostri interventi invece forse essa(la cura) è sbagliata o bassa...oggi ho riassunto la dose normale, forse dovrei aumentarla a una pasticca e mezza di cipralex al dì!!!la mia diagnosi fu ansia generalizzata con sintomi depressivi... non dormivo, ciò mi agitava e piangevo... avevo un troppo allo stomaco e tachicardia...con questi sintomi sono andata alla psichiatra per la prima volta.ora a distanza di mesi la notte riposo un pò di più e diciamo mi sono un pò calmata non piango...di giorno sto bene ...il mio problema è la sera quando mi allungo a letto!!sembra come se non digerissi dunque un peso sullo stomaco (anche se mangio poco)e ho tachicardia... secondo voi che dovrei fare?cambiare psichiatra? io speravo nella cura farmacologia anche perchè io di testa non è che mi ci fisso molto,,,sono i sintomi fisici che purtroppo mi ci riportano il pensiero!!ma un altro farmaco cambierebbe la cosa?hanno tutti lo stesso principio e cambiano di nome o hanno principi diversi?se è cosi forse dovrei insistere per cambiare farmaco?
[#5]
Gentile utente
anche le preoccupazioni sulla terapia possono essere
un sintomo di ansia.
Un trattamento troppo breve ed a dosaggio non massimo, in presenza di un miglioramento deve essere mantenuto e non ridotto o eliminato.
Eventualmente, in presenza di persistenza dei sintomi va considerato un aumento.
anche le preoccupazioni sulla terapia possono essere
un sintomo di ansia.
Un trattamento troppo breve ed a dosaggio non massimo, in presenza di un miglioramento deve essere mantenuto e non ridotto o eliminato.
Eventualmente, in presenza di persistenza dei sintomi va considerato un aumento.
[#6]
Gentile utente,
I ragionamenti mi sembra che prendano pieghe poco comprensibili. Intanto ha provato una (di numero) cura, e sta facendo discorsi in generale sulle cure farmacologiche, come se ne avesse provate chissà quante.
Inoltre, neanche questa è stata provata alla dose massima.
Forse è un pensiero ossessivo, ma "non le ho...o non mi pare di averlo " è una frase senza senso. Se le pare di non averlo allora cosa manca per dire che non lo ha, non si capisce. Forse appunto è un pensiero che ritorna su se stesso
Non deve prendere iniziative, soprattutto non rispetto ai commenti fatti qui, deve seguire uno specialista, eventualmente può chiedere un secondo parere.
I ragionamenti mi sembra che prendano pieghe poco comprensibili. Intanto ha provato una (di numero) cura, e sta facendo discorsi in generale sulle cure farmacologiche, come se ne avesse provate chissà quante.
Inoltre, neanche questa è stata provata alla dose massima.
Forse è un pensiero ossessivo, ma "non le ho...o non mi pare di averlo " è una frase senza senso. Se le pare di non averlo allora cosa manca per dire che non lo ha, non si capisce. Forse appunto è un pensiero che ritorna su se stesso
Non deve prendere iniziative, soprattutto non rispetto ai commenti fatti qui, deve seguire uno specialista, eventualmente può chiedere un secondo parere.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 3.7k visite dal 14/04/2011.
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