Come liberarmi da un'estrema sofferenza

Gentili dottori: il mio problema (che nessun specialista ha mai analizzato) ha radici profonde. Ora ho 20 anni e già dall’età di 11 anni iniziai a capire che qualcosa non andava. Oggi posso dire di soffrire di DOC (solo con ossessioni,ovvero pensieri intrusivi e persistenti) Il problema è che questo non è mai stato un problema in se per se perché non sono i pensieri intrusivi che mi hanno ridotto a ciò. Alle scuole superiori sono stato oggetto di gravi episodi di mobbing psicologico,che credevo aver superato,dato che mi era rimasto solo qualche amaro ricordo. Poi circa un anno fa una caduta dal motorino mi fa scoprire qualcosa che prima non avevo mai scoperto,se non in forma minore: una sorta di ipocondria ossessiva. Non vado in ospedale perché le ferite non sono gravi,ma dal giorno dopo inizio a pensare che avrei potuto riportare gravi lesioni (anche con lo scorrere del tempo) ed entro in una condizione di ansia fortissima,che si tramuterà in un attacco di panico. Dopodiché l’ansia resterà e mi accompagnerà tutti i giorni (ormai è un anno). La cosa che non riesco a capire è questa: quella paura che provai a causa di quella caduta oggi non esiste piu,è scomparsa con il tempo e io sono libero da quella sofferenza. E’ solo che mentre andava scivolando quel problema con il tempo è come se mi fossero riemersi i ricordi delle scuole superiori,prendendosi quelle emozioni negative che provai per la prima volta dopo quella caduta. Per tre anni la mia sofferenza a causa di quegli anni è stata forte,ma non mi hanno mai dato sintomi ansiosi,solo una frustrante rabbia.Quindi per riassumere l'ansia che ho conosciuto con la caduta e che era riprodotta da essa ora è riprodotta dai ricordi del mobbing subito) E' un anno che vado avanti cosi ed inizio ad essere stanco,ho una situazione personale difficile e si aggiunge adesso anche quest’altro problema che negli ultimi mesi sta degenerando con ansia persistente,leggere vertigini,attacchi di ansia notturni (seppur leggerissimi e brevi). Ho paura per il futuro e temo di non uscirne piu,anche perché non riesco a capire come un ricordo,seppur doloroso,riemerga dopo anni in un modo cosi feroce,e mi chiedo se le cause potrebbero essere altre,di carattere prettamente psichico. Il problema è che non posso proprio permettermi una psicoterapia,almeno non adesso,diverso sarebbe una terapia farmacologica con un bravo medico con cui ho gia stabilito via mail la durata e i costi. Quello che mi chiedo è: che cosa può fare la terapia farmacologica da sola? Il fatto di non accompagnarla alla psicoterapia potrebbe in qualche modo non solo servire a niente,ma anche compromettere la psicoterapia che in un futuro molto lontano dovrei riuscire a fare? La vita si sta facendo difficile,e ho difficoltà a studiare e a fare sport che da sempre mi aiuta in questa situazione.
Grazie in anticipo per le risposte.

N.B Chiedo scusa se riposto la domanda,ma la precedente non mi ha soddisfatto del tutto (grazie comunque al dottore)
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
Gentile utente,

ha gia' postato la richiesta alla quale ha avuto risposta.

Sarebbe il caso di evitare di ripostare la richiesta per la quale ha avuto una risposta appropriata mentre e' opportuno far valutare i suoi disturbi all'interno di una visita psichiatrica.

Che poi siano presenti patologie specifiche per i suoi disturbi sara' lo psichiatra che la visitera' a dare una risposta piu' concreta.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

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Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
grazie dottore però avevo chiesto anche se le terapie devono essere fatte insieme per avere un risultato decente,e su questo non mi ha risposto e il vostro collega disse che lo stesso pschiatra può fare psicoterapie,il che se fosse vero nemmeno mi riguarderebbe perchè ho già detto che la psicoterapia non me la posso permettere e per voi cari dottori noi pazienti possiamo anche bruciare all'inferno,senza soldini (anche tanti) non ci curate. La prossima volta se non ha voglia di leggere non risponda a casaccio,perchè anche se involontariamente,arriva a speculare sulla sofferenza altrui,ma sono sicuro che non è il vostro caso e che avete peccato solo di leggerezza nei confronti dei problemi altrui. Proprio in questo momento sono in preda a vertigini fortissime e devo mettermi a risponderle a causa della vostra superficialità.
Distinti saluti
[#3]
Gentile utente,
nelle linee guida del sito viene ben espresso il suo scopo, cioè quello di fornire consulti a chi ha bisogno realmente e a chi vuole ascoltare una seconda opinione con tutti i limiti, ovviamente, di un servizio online.

Con più precisione le linee guida, nella sezione 1. recitano:

1. ricorda che questo servizio non può sostituire la visita reale presso un medico, che è l'unica metodica consentita per eseguire diagnosi e prescrivere un trattamento
2. lo scopo dei consulti è quello di valorizzare e mai di sostituire la visita medica, di offrire (quando possibile) orientamento alle problematiche, senza
azzardare diagnosi o terapie per via telematica
3. non pretendere risposte o soluzioni che non possono giungere attraverso questo servizio, ma fai un uso coscienzioso dei suggerimenti ricevuti e riportali al tuo medico curante
4. sii educato e rispettoso nel dialogo coi medici poiché non hanno nessun obbligo di risposta ma partecipano al forum in modo volontario e gratuito compatibilmente al loro lavoro
5. non utilizzare il servizio per pigrizia nel rivolgerti al tuo medico di base:

è sempre lui il primo referente da contattare per i tuoi problemi di salute

Nel suo caso specifico non ci sembra ravvisare tale situazione. Se i medici rispondessero alle sue o ad altre domande simili sottrarrebbero evidentemente tempo ad altri utenti.
Se dovesse perseverare su questa linea, saremo costretti a cancellare la sua iscrizione.

Cordiali saluti
staff@medicitalia.it

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Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Chiedo scusa per la risposta,rileggendola mi rendo conto della mancanza di rispetto nei confronti del dottore,però cerchi di capire anche il mio stato d'animo,che è quella di una persona straziata dal dolore,con l'aggravante della giovane età. Mi scusi ancora.

Però mi permetto anche di dire che il silenzio del dottore,che non ha risposto alla mia "provocazione",sembra quasi una via per sfuggire dalle sue responsabilità,non volendo ammettere di non aver letto la domanda ma leggendo in modo superficiale. Comunque il mio intento non era quello di polemicizzare,bensi di trovare una risposta che purtroppo non ho trovato.

Convinto che tollererete questa mia ulteriore riflessione,perchè altro non è,e sopratutto non deve essere vista come una provocazione ulteriore,le porgo distinti saluti.
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