Passaggio da xanax a lexotan
Dopo c.a. 10 anni di utilizzo di xanax, il mio psichiatra mi ha detto di passare a lexotan. Prima del passaggio assumevo 30 gtt di xanax 3 volte al giorno. Di lexotan oggi ne prendo una compressa da 3mg 3 volte al giorno.
In questi giorni sto però avvertendo dei sintomi tipici di astinenza: mal ti testa, tensione muscolare, ansia.
Volevo chiedere qual'è la corrispondenza tra 30 gtt di xanax e 3mg di lexotan.
Cordiali saluti
In questi giorni sto però avvertendo dei sintomi tipici di astinenza: mal ti testa, tensione muscolare, ansia.
Volevo chiedere qual'è la corrispondenza tra 30 gtt di xanax e 3mg di lexotan.
Cordiali saluti
[#1]
Gentile utente,
non vi e' una proporzione di corrispondenza in quanto i due farmaci sono differenti, pur appartenendo alla stessa classe.
Dovrebbe comunicare la presenza di tali sintomi al suo psichiatra in modo che possa decidere se fare una variazione.
non vi e' una proporzione di corrispondenza in quanto i due farmaci sono differenti, pur appartenendo alla stessa classe.
Dovrebbe comunicare la presenza di tali sintomi al suo psichiatra in modo che possa decidere se fare una variazione.
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[#4]
Gentile utente,
Il problema non è lineare. Nel passaggio da un ansiolitico all'altro conta sia la potenza, sia la rapidità dell'effetto, che la durata dello stesso.
Inoltre, se il disturbo che ha non è stabilizzato, ogni minimo squilibrio sul sistema controllato dall'ansiolitico è amplificato.
Il problema però è un altro: ammettiamo che il cambiamento da xanax a lexotan avvenga in maniera "neutra", cioè non avverta nessun sintomo di astinenza. Anche in questo caso il senso del passaggio quale sarebbe, visto che se non c'è astinenza il nuovo farmaco rimpiazza il vecchio in termini di livello di assuefazione, ma la funzione terapeutica non c'è in nessuno dei due casi, essendovi già assuefazione.
Se la dose è superiore si ricrea un effetto ansiolitico, ma per poco comunque.
Il problema non è lineare. Nel passaggio da un ansiolitico all'altro conta sia la potenza, sia la rapidità dell'effetto, che la durata dello stesso.
Inoltre, se il disturbo che ha non è stabilizzato, ogni minimo squilibrio sul sistema controllato dall'ansiolitico è amplificato.
Il problema però è un altro: ammettiamo che il cambiamento da xanax a lexotan avvenga in maniera "neutra", cioè non avverta nessun sintomo di astinenza. Anche in questo caso il senso del passaggio quale sarebbe, visto che se non c'è astinenza il nuovo farmaco rimpiazza il vecchio in termini di livello di assuefazione, ma la funzione terapeutica non c'è in nessuno dei due casi, essendovi già assuefazione.
Se la dose è superiore si ricrea un effetto ansiolitico, ma per poco comunque.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 16.7k visite dal 01/04/2011.
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