Attacchi d'ansia e di panico (cosa dire al medico?)
Salve, mi dispiace disturbare ma davvero, non riesco più a vivere.
Non so cosa dire onestamente, è più il mio ragazzo che pressa affinché ne parli e vada da un medico, a volte vorrei farmi aiutare, ma quando arriva il momento concreto d'andarci mi tiro indietro. E' che non so cosa dire.
Stanotte mi è venuto un attacco di panico terribile, ma non so nemmeno se fosse davvero un attacco di panico, mi sentivo il terrore addosso, non riuscivo a respirare e cercavo l'aria con tutta me stessa. Avevo mal di testa, sentivo che mi si apriva in due, e mi agitavo sul letto ma non potevo alzarmi (per andare in bagno mi ha dovuto portare il mio ragazzo a braccia) e d'altra parte non riuscivo a chiudere gli occhi che vedevo..come allucinazioni. Ho chiesto al mio ragazzo di raccontarmi qualcosa di tranquillo, di rilassante, ma avevo le allucinazioni anche per quello che mi raccontava. E' successo stanotte alle 4 sento ancora oppressione al petto e nausea più che mai. Nemmeno nella peggior sbronza mi è mai successo questo, e quello che mi preoccupa è che non bevo e non mi drogo. Meno di un mese fa sono andata in ospedale perché mi veniva da svenire, hanno fatto le dovute analisi, speravo almeno trovassero qualcosa di fisico almeno, pensavo, mi avrebbero dato una medicina e passava tutto. Invece hanno detto che sono attacchi d'ansia. E a gennaio, sono svenuta per la prima volta in vita mia, in bagno, sempre dopo un attacco d'ansia. Ho sofferto di bulimia, cominciata - credo - a seguito di un abuso sessuale, e credo sia per quello perché ieri avevo il terrore della persona che me l'ha fatto. Sono giorni che provo una voglia irrefrenabile di farmi del male, di tagliarmi le braccia, ma mi fermo perché l'ultima volta, solo graffiandomi ho fatto un disastro al braccio, ora sembra un'enorme cicatrice da bruciatura. Non so cosa debba fare, ora vivo anche fuori sede, e non ho medici a cui appoggiarmi, sento che sto diventando matta. Ultimamente mi scatta una voglia irrefrenabile di farla finita sul serio, penso che se la smettessi di vivere risolverei tutto. Non sto bene per niente. E non è la paura di morire, o suicidarmi, ma proprio la stanchezza e il non riuscire più a sopravvivere neanche facendo cose elementari. Vi prego, ditemi cosa debba dire al medico, io mi vergogno come una ladra, e nessuno, a parte il mio ragazzo, sa di quello che mi ha fatto quella persona, nessuno, e mi logora dentro, e non trovo soluzione. Sono molto razionale e ho molta consapevolezza di me, ma questo è insostenibile. Sono scappata dalla terapia per la bulimia due volte, pur aprendomi abbastanza, ma non sono mai riuscita a confessare quello schifo, e non credo ce la farei. Mi sento ridicola, e stupida. Vi prego, ditemi cosa debba fare, perché non so quanto reggerò ancora senza farmi del male. La mia testa sta partendo, e non so che fare. Perdonate lo sfogo..scrivere mi viene meglio, che parlare..ma ho bisogno..di sapere come dire al medico in maniera soft, che ho bisogno.scusatemi,vi prego.
Non so cosa dire onestamente, è più il mio ragazzo che pressa affinché ne parli e vada da un medico, a volte vorrei farmi aiutare, ma quando arriva il momento concreto d'andarci mi tiro indietro. E' che non so cosa dire.
Stanotte mi è venuto un attacco di panico terribile, ma non so nemmeno se fosse davvero un attacco di panico, mi sentivo il terrore addosso, non riuscivo a respirare e cercavo l'aria con tutta me stessa. Avevo mal di testa, sentivo che mi si apriva in due, e mi agitavo sul letto ma non potevo alzarmi (per andare in bagno mi ha dovuto portare il mio ragazzo a braccia) e d'altra parte non riuscivo a chiudere gli occhi che vedevo..come allucinazioni. Ho chiesto al mio ragazzo di raccontarmi qualcosa di tranquillo, di rilassante, ma avevo le allucinazioni anche per quello che mi raccontava. E' successo stanotte alle 4 sento ancora oppressione al petto e nausea più che mai. Nemmeno nella peggior sbronza mi è mai successo questo, e quello che mi preoccupa è che non bevo e non mi drogo. Meno di un mese fa sono andata in ospedale perché mi veniva da svenire, hanno fatto le dovute analisi, speravo almeno trovassero qualcosa di fisico almeno, pensavo, mi avrebbero dato una medicina e passava tutto. Invece hanno detto che sono attacchi d'ansia. E a gennaio, sono svenuta per la prima volta in vita mia, in bagno, sempre dopo un attacco d'ansia. Ho sofferto di bulimia, cominciata - credo - a seguito di un abuso sessuale, e credo sia per quello perché ieri avevo il terrore della persona che me l'ha fatto. Sono giorni che provo una voglia irrefrenabile di farmi del male, di tagliarmi le braccia, ma mi fermo perché l'ultima volta, solo graffiandomi ho fatto un disastro al braccio, ora sembra un'enorme cicatrice da bruciatura. Non so cosa debba fare, ora vivo anche fuori sede, e non ho medici a cui appoggiarmi, sento che sto diventando matta. Ultimamente mi scatta una voglia irrefrenabile di farla finita sul serio, penso che se la smettessi di vivere risolverei tutto. Non sto bene per niente. E non è la paura di morire, o suicidarmi, ma proprio la stanchezza e il non riuscire più a sopravvivere neanche facendo cose elementari. Vi prego, ditemi cosa debba dire al medico, io mi vergogno come una ladra, e nessuno, a parte il mio ragazzo, sa di quello che mi ha fatto quella persona, nessuno, e mi logora dentro, e non trovo soluzione. Sono molto razionale e ho molta consapevolezza di me, ma questo è insostenibile. Sono scappata dalla terapia per la bulimia due volte, pur aprendomi abbastanza, ma non sono mai riuscita a confessare quello schifo, e non credo ce la farei. Mi sento ridicola, e stupida. Vi prego, ditemi cosa debba fare, perché non so quanto reggerò ancora senza farmi del male. La mia testa sta partendo, e non so che fare. Perdonate lo sfogo..scrivere mi viene meglio, che parlare..ma ho bisogno..di sapere come dire al medico in maniera soft, che ho bisogno.scusatemi,vi prego.
[#1]
Scusi ma sta parlando del suo medico di famiglia o di uno psichiatra?
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Ex utente
Al medico di base...
in passato il medico di base mi ha mandato al centro di igiene mentale per fare una terapia per la bulimia (che ho interrotto per ben 2 volte),
adesso non ho sintomi bulimici (cioè, li ho, ma non vanno "per la maggiore"), e non so proprio cosa dirgli, gli devo dire che ho gli attacchi d'ansia e di panico? Mi imbarazza perché sono sintomi diversi dalla bulimia..non sono - così - "tangibili". E' che ho paura di andare a chiedergli un consulto e che non si renda conto della situazione, di spiegargli male..non so nemmeno se ci sia un cura per me, magari finisce che non ho un bel niente, e che è solo colpa mia, che non riesco a vivere e che non sono destinata per farlo..
in passato il medico di base mi ha mandato al centro di igiene mentale per fare una terapia per la bulimia (che ho interrotto per ben 2 volte),
adesso non ho sintomi bulimici (cioè, li ho, ma non vanno "per la maggiore"), e non so proprio cosa dirgli, gli devo dire che ho gli attacchi d'ansia e di panico? Mi imbarazza perché sono sintomi diversi dalla bulimia..non sono - così - "tangibili". E' che ho paura di andare a chiedergli un consulto e che non si renda conto della situazione, di spiegargli male..non so nemmeno se ci sia un cura per me, magari finisce che non ho un bel niente, e che è solo colpa mia, che non riesco a vivere e che non sono destinata per farlo..
[#3]
Gentile utente,
perchè non si rivolge direttamente ad uno specialista in psichiatria, visto che teme che il medico di base non possa comprendere appieno il suo disagio?
perchè non si rivolge direttamente ad uno specialista in psichiatria, visto che teme che il medico di base non possa comprendere appieno il suo disagio?
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
[#4]
Ex utente
Perché sono una studentessa fuori sede, non saprei a chi rivolgermi, e non ho abbastanza soldi per andare da uno specialista direttamente. Il medico di base dovrebbe sapere dove mandarmi..almeno credo...solo che per i disordini alimentari ci sono centri apposta, mentre per quello che ho io..non lo so se esista un posto dove ci si curi per queste cose quì...ma se il medico di base non capisce che ho bisogno, sono di nuovo punto e a capo. Mi è successo anche in passato con la bulimia, di andare dal medico di famiglia della mia città, e che non capisse...poi mi sono rivolta direttamente al centro per i disordini alimentari che mi ha detto di farmi fare la richiesta medica e di andare lì. Ma non so se il mio problema sia un problema, non ci sono sintomi, a parte quello che ho descritto. Ho paura di fare la figura della malata immaginaria...
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.8k visite dal 27/03/2011.
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