Ansia e depressione in menopausa

Gentile Dottore,ho 46 anni e nell'ottobre del 2007 ho subito un intervento di isteroannesiectomia bilaterale per un tumore ovarico borderline, al quale è seguito un ciclo di chemioterapia (leggera a parere dei medici, non ho perso i capelli ma sono stata parecchio male). Tutti i controlli fatti in questi anni sono andati bene, tutti mi dicono di non preoccuparmi perchè tutto si è risolto, ma da allora non sono più la stessa.
Ovviamente, a seguito di questo, sono entrata in menopausa con tutto quello che ne consegue, in più mi è stato sconsigliato di assumere la tos. Vampate, sbalzi di umore, tachicardia, ansia, insonnia e chi più ne ha ne metta, sono all'odine del giorno. Nel 2008 mi hanno prescritto Efexor 75 1 compressa al giorno e Xanax 0,25 aumentato nel tempo a 0,50 due volte al giorno. Per un certo periodo è andata bene, poi è tornato l'incubo. Mi sono stati cambiati i medicinali e da fine gennaio di quest'anno, assumo Entact 1 compressa e mezza al mattino e zanax 0,25 tre volte al giorno. Va meglio, ma alla sera ho sempre il terrore di svegliarmi il mattino dopo con il groppo alla gola, paura e ansia. Non so se i medicinali sono giusti, se li devo prendere ancora per tanto tempo e non vorrei, e se posso aiutarmi con qualcos'altro. Non riesco a distinguere quanto di psichiatrico ci sia o quanto altro causato dalla menopausa. La qualità della mia vita è cambiata enormemente e sono disperata perchè vorrei riappropriarmi della mia serenità.
Scusi se mi sono dilungata e la ringrazio in anticipo per la risposta. Cordiali saluti.
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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161
E' seguita da uno specialista?

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Gentile utente,

se i suoi sintomi sono legati alla menopausa indotta o meno non ha importanza in quanto e' previsto che venga introdotto un trattamento adatto per la sintomatologia che puo' essere coadiuvata dalla terapia ormonale sostitutiva, che credo di aver capito che assume.

Il punto e' capire se sono stati utilizzati dosaggi superiori a quelli che ha scritto, e perche' la benzodiazepina permane dopo molto tempo dalla prima assunzione.
Quest'ultima puo' essere responsabile di alcuni dei fenomeni descritti, nonostante il basso dosaggio.
E comunque e da considerarsi la totale inefficacia dopo lungo termine.

Secondo me, andrebbe rivista la terapia nei dosaggi con l'eliminazione della benzdiazepina.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

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Dr. Claudio Lorenzetti Psichiatra, Farmacologo 250 4
Gentile Signora,
la menopausa, come una situazione di malattia fisica come quella da lei descritta, sono entrambe condizioni che in un soggetto predisposto possono indurre uno scatenamento di un disturbo dell'umore, di un disturbo d'ansia o entrambi. E' difficile poter dare una risposta precisa alle sue domande in questa sede, tuttavia posso dirle che le terapie psicofarmacologiche con i farmaci antidepressivi spesso richiedono dei tempi di terapia prolungati, anche di un anno (nelle forme non complicate), mentre l'uso degli ansiolitici andrebbe limitato nel tempo alla fase iniziale, quando gli antidepressivi non funzionano (prime 3-4 settimane) in seguito andrebbero progressivamente sospesi al fine di evitare depressione dell'umore indotta dalla stessa terapia. Sicuramente la terapia che sta prendendo ora la vedo più idonea in una donna in menopausa dato il frequebte riscontro di ipertensione concomitante (la venlafaxina può ulteriormente aumentare i livelli pressori). Se un collega le ha prescritto un trattamento psicofarmacologico è segno che le ha riscontrato una sintolatologia psichica significativa per cui non starei a pormi le domande che si è posta lei, cioè se il suo stato sia dipendente da una condizione fisiologica (menopausa) o da una condizione psicopatologica (disturbo d'ansia e disturbo dell'umore).
Cordialmente,

Dr. Claudio Lorenzetti

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