Disturbi del comportamento
Mio nipote, trentenne, dalla nascita, a causa di una paresi da parto, ha perso l'uso del braccio e della mano sinistri. Ci fu detto che avrebbero potuto esserci anche lesioni a livello cerebrale ma fortunatamente risultò essere un bambino normale, intelligente, sempre il migliore della sua classe. A vent'anni però iniziarono i primi problemi: per 3 anni visse due vite parallele raccontando di frequentare l'Università e di superare numerosi esami quando in realtà nella città in cui viveva per studiare girovagava tutto il giorno senza combinare nulla, giocava ai videopoker e frequentava una donna 15 anni più grande di lui. Ha sperperato un capitale rubando i soldi in casa in modi talmente assurdi che era chiaro che prima o poi sarebbe stato scoperto. Ci siamo tutti stupiti, era sempre stato bravo, educatissimo, diligente, abbiamo pensato a una bravata, enorme ma pur sempre una bravata.
Dopo essere stato appunto scoperto ha chiesto di poter essere aiutato da una psicoterapeuta, accusava il suo handicapp di farlo sentire infelice e a disagio ed è stato accontentato. La dottoressa però ci disse che lui non voleva affatto farsi aiutare e che con lei parlava del più e del meno, come al bar, ritenendo pertanto inutile continuare le visite. Nel frattempo pareva ristabilito, si è iscritto veramente all'Università e, tra alti e bassi, nel doppio del tempo, in autunno ha sostenuto di aver terminato gli esami e di essere in procinto di discutere la tesi. E' tornato quindi a vivere con i genitori, non ha una relazione stabile e lavora sporadicamente l'estate. Ma il suo atteggiamento alquanto strano, gli sbalzi d'umore, le uscite frequenti alternate ai periodi di estrema solitudine, il sali e scendi del peso corporeo, hanno non poco insospettito la sua famiglia che comunque viveva, dal primo grave episodio, sempre in stato di allerta. Effettivamente ora scoprono, di nuovo, milioni di bugie; debiti; ancora furti in casa di assegni, di soldi che gli erano stati affidati per eseguire pagamenti (per metterlo alla prova); di altri soldi tolti con l'inganno, raccontando storie fantastiche, all'anziana nonna; di un libretto universitario dove mancano ancora due esami prima di poter discutere qualsiasi tesi... La cosa strana è che non cancella le tracce delle sue bugie: chiede un prestito per pagare una multa, spende i soldi, non la paga ma non butta gli avvisi che riceve, li mette nel baule della macchina...perché? Sembra quasi voglia essere scoperto... non sa fornire spiegazioni di ciò che fa, non ha reazioni quando viene scoperto, tutto questo lo fa davvero sembrare una persona "anormale"... La sua famiglia vive in un piccolo paese ed è disperata, non sa a chi rivolgersi, io vivo lontano, vorrei aiutare ma come? Ho sentito parlare, documentandomi, di una sindrome frontale, potrebbe essere una causa di questi comportamenti legata alla paresi da parto?
Vi ringrazio fin d'ora per la cortesia che avrete nel rispondermi.
Cordiali saluti
Dopo essere stato appunto scoperto ha chiesto di poter essere aiutato da una psicoterapeuta, accusava il suo handicapp di farlo sentire infelice e a disagio ed è stato accontentato. La dottoressa però ci disse che lui non voleva affatto farsi aiutare e che con lei parlava del più e del meno, come al bar, ritenendo pertanto inutile continuare le visite. Nel frattempo pareva ristabilito, si è iscritto veramente all'Università e, tra alti e bassi, nel doppio del tempo, in autunno ha sostenuto di aver terminato gli esami e di essere in procinto di discutere la tesi. E' tornato quindi a vivere con i genitori, non ha una relazione stabile e lavora sporadicamente l'estate. Ma il suo atteggiamento alquanto strano, gli sbalzi d'umore, le uscite frequenti alternate ai periodi di estrema solitudine, il sali e scendi del peso corporeo, hanno non poco insospettito la sua famiglia che comunque viveva, dal primo grave episodio, sempre in stato di allerta. Effettivamente ora scoprono, di nuovo, milioni di bugie; debiti; ancora furti in casa di assegni, di soldi che gli erano stati affidati per eseguire pagamenti (per metterlo alla prova); di altri soldi tolti con l'inganno, raccontando storie fantastiche, all'anziana nonna; di un libretto universitario dove mancano ancora due esami prima di poter discutere qualsiasi tesi... La cosa strana è che non cancella le tracce delle sue bugie: chiede un prestito per pagare una multa, spende i soldi, non la paga ma non butta gli avvisi che riceve, li mette nel baule della macchina...perché? Sembra quasi voglia essere scoperto... non sa fornire spiegazioni di ciò che fa, non ha reazioni quando viene scoperto, tutto questo lo fa davvero sembrare una persona "anormale"... La sua famiglia vive in un piccolo paese ed è disperata, non sa a chi rivolgersi, io vivo lontano, vorrei aiutare ma come? Ho sentito parlare, documentandomi, di una sindrome frontale, potrebbe essere una causa di questi comportamenti legata alla paresi da parto?
Vi ringrazio fin d'ora per la cortesia che avrete nel rispondermi.
Cordiali saluti
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Gentile utente
una valutazione psichiatrica consente di valutare eventuali situazioni patologiche responsabili di tali comportamenti.
Allo stesso tempo, avere questo tipo di atteggiamenti può non essere un indice patologico.
una valutazione psichiatrica consente di valutare eventuali situazioni patologiche responsabili di tali comportamenti.
Allo stesso tempo, avere questo tipo di atteggiamenti può non essere un indice patologico.
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.5k visite dal 21/03/2011.
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