Consiglio per ipocondria
Salve, sono una ragazza di 28 anni; sono in cura attualmente con 15mg di Escitalopram (Cipralex) per diagnosi di Ipocondria e attacchi di panico.
Per 6 mesi ho assunto 20mg (da settembre 2010 fino a febbraio 2011) e poi lo psichiatra ha deciso di scalare a 15mg.
Il prossimo controllo sarà a metà maggio; mi ha chiesto di pensare a come sto rispetto a quando stavo male e comunicarglielo alla prossima visita.
Ecco, è questo il punto del mio consulto: io sto MOLTO meglio, prima avevo spesso attacchi di panico in conseguenza dei miei pensieri ipocondriaci che spaziavano: dalla paura di avere un tumore al cervello, alla SM, a malattie mentali come la schizofrenia, alla paura di perdere il controllo della mia mente e impazzire, al senso di irrealtà; quest'ultimo in particolare mi ha "segnata" parecchio!! Per alcuni mesi (prima di curarmi sono passati 3 o 4 mesi, in cui ero "indecisa" e facevo solo psicoterapia, poi ho pensato che sarebbe stato meglio avere anche un parere psichiatrico) ho avuto paura di impazzire e quindi di non riconoscere la realtà dal sogno, era una sorta di pensiero filosofico-ossessivo: pensavo che al mondo ci sono, in realtà, poche certezze e quelle poche che ci sono, ci sono finchè noi non ci "ricamiamo" troppo sopra; così, se io mi mettevo a pensare che in realtà nessuno poteva esser sicuro di essere veramente sveglio e di non stare sognando (darmi un pizzicotto non sempre serviva a convincermi al 100%!) allora mi assaliva un senso di panico, di paura totale e incontrollabile mista ad una voglia di scappare...ma scappare dove? Non potevo scappare dalla mia stessa mente..e alla luce di quest'ultima consapevolezza, il panico aumentava!
Insomma, pensieri assurdi! Ma nonostante io mi rendessi perfettamente conto dell'assurdità di quei pensieri, non smettevano di venirmi!! E non mi era mai successo prima di allora...prima infatti avevo solo "normali" pensieri ipocondriaci orientati alla paura delle malattie.
Scusate la divagazione, era per darvi un quadro generale della mia situazione.
Torniamo al punto: se allora il mio disagio era 10, oggi è 0 o 1 a seconda dei giorni. Ci sono lunghi periodi dove tutto è "dimenticato" e non ci penso mai...ci sono dei giorni in cui invece mi ritorna il ricordo di quel periodo orribile e mi ritorna in mente l'angoscia che provavo quando pensavo al sogno-irrealtà.
Quel che vi chiedo è: è normale che io ancora, a volte, ci pensi?
Perchè mi fa ancora paura quel pensiero? E' come se io avessi paura di pensare al senso di irrealtà per paura di ricaderci. E' xche la cosa è ancora "fresca"??
Come mai nonostante io riconosca la totale assurdità di quel pensiero (io SO che sono sveglia) mi lascio ancora "infinocchiare" da quel dubbio? Mi dà fastidio perdere tempo dietro a questa cosa...e mi dà ancora + fastidio xche credevo che con la cura tutto sarebbe scomparso DEL TUTTO.
Cosa dovrei dire, quindi, allo psichiatra? Che sto bene al 99%? Cosa dovrei aspettarmi da una cura come quella che sto facendo? Mi dimenticherò mai di tutto questo, del tutto? GRAZIE!
Per 6 mesi ho assunto 20mg (da settembre 2010 fino a febbraio 2011) e poi lo psichiatra ha deciso di scalare a 15mg.
Il prossimo controllo sarà a metà maggio; mi ha chiesto di pensare a come sto rispetto a quando stavo male e comunicarglielo alla prossima visita.
Ecco, è questo il punto del mio consulto: io sto MOLTO meglio, prima avevo spesso attacchi di panico in conseguenza dei miei pensieri ipocondriaci che spaziavano: dalla paura di avere un tumore al cervello, alla SM, a malattie mentali come la schizofrenia, alla paura di perdere il controllo della mia mente e impazzire, al senso di irrealtà; quest'ultimo in particolare mi ha "segnata" parecchio!! Per alcuni mesi (prima di curarmi sono passati 3 o 4 mesi, in cui ero "indecisa" e facevo solo psicoterapia, poi ho pensato che sarebbe stato meglio avere anche un parere psichiatrico) ho avuto paura di impazzire e quindi di non riconoscere la realtà dal sogno, era una sorta di pensiero filosofico-ossessivo: pensavo che al mondo ci sono, in realtà, poche certezze e quelle poche che ci sono, ci sono finchè noi non ci "ricamiamo" troppo sopra; così, se io mi mettevo a pensare che in realtà nessuno poteva esser sicuro di essere veramente sveglio e di non stare sognando (darmi un pizzicotto non sempre serviva a convincermi al 100%!) allora mi assaliva un senso di panico, di paura totale e incontrollabile mista ad una voglia di scappare...ma scappare dove? Non potevo scappare dalla mia stessa mente..e alla luce di quest'ultima consapevolezza, il panico aumentava!
Insomma, pensieri assurdi! Ma nonostante io mi rendessi perfettamente conto dell'assurdità di quei pensieri, non smettevano di venirmi!! E non mi era mai successo prima di allora...prima infatti avevo solo "normali" pensieri ipocondriaci orientati alla paura delle malattie.
Scusate la divagazione, era per darvi un quadro generale della mia situazione.
Torniamo al punto: se allora il mio disagio era 10, oggi è 0 o 1 a seconda dei giorni. Ci sono lunghi periodi dove tutto è "dimenticato" e non ci penso mai...ci sono dei giorni in cui invece mi ritorna il ricordo di quel periodo orribile e mi ritorna in mente l'angoscia che provavo quando pensavo al sogno-irrealtà.
Quel che vi chiedo è: è normale che io ancora, a volte, ci pensi?
Perchè mi fa ancora paura quel pensiero? E' come se io avessi paura di pensare al senso di irrealtà per paura di ricaderci. E' xche la cosa è ancora "fresca"??
Come mai nonostante io riconosca la totale assurdità di quel pensiero (io SO che sono sveglia) mi lascio ancora "infinocchiare" da quel dubbio? Mi dà fastidio perdere tempo dietro a questa cosa...e mi dà ancora + fastidio xche credevo che con la cura tutto sarebbe scomparso DEL TUTTO.
Cosa dovrei dire, quindi, allo psichiatra? Che sto bene al 99%? Cosa dovrei aspettarmi da una cura come quella che sto facendo? Mi dimenticherò mai di tutto questo, del tutto? GRAZIE!
[#1]
E' normale che dopo appena sei mesi il ricordo del problema precedente sia ancora abbastanza fresco e che riemerga ogni tanto, soprattutto come timore che il problema possa ripresentarsi. Non focalizzi troppo il pensiero su come si sente e come si sentiva, altrimenti è fuori dubbio che il confronto possa far emergere i pensieri precedenti. Si goda il momento fortemente positivo e vedrà che in maniera molto naturale i suoi ricordi non le daranno poi così fastidio. Per il prossimo controllo c'è ancora tempo.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
[#2]
Utente
La ringrazio per la tempestiva risposta dottore!
A volte il passo fra il pensiero stesso (ossessivo) e il ricordo del pensiero è breve: il ricordo, come ha detto lei, può far riemergere l'ossessione.
Sento che la cosa è ancora "fresca"!!
Cosa dovrei fare se mi torna in mente, per non focalizzarmi? So che scacciare il pensiero lo intensifica, a me accade che poi non ci penso + in maniera naturale, senza forzarmi a non pensarci. Ci sono altre "tecniche"? Ho imparato sulla mia pelle che cio' che fa veramente la differenza per quanto riguarda i pensieri ossessivi, mi corregga se sbaglio, è la componente emozionale che l'ossessione genera: prima, quando stavo male, l'ossessione "del sogno" (la chiamo così x spiegarmi) mi generava il panico, l'angoscia e la disperazione... ora se ricapita penso solo "che scatole, ancora con questo pensiero??" ma non mi angoscio + xche so che passerà e non cerco risposte al dubbio ossessivo, xche so che ogni risposta è assurda in quanto l'ossessione non è che un gioco della mente e si mantiene viva proprio con questo volerle rispondere.
Il disturbo ossessivo si cura in maniera definitiva?
A volte il passo fra il pensiero stesso (ossessivo) e il ricordo del pensiero è breve: il ricordo, come ha detto lei, può far riemergere l'ossessione.
Sento che la cosa è ancora "fresca"!!
Cosa dovrei fare se mi torna in mente, per non focalizzarmi? So che scacciare il pensiero lo intensifica, a me accade che poi non ci penso + in maniera naturale, senza forzarmi a non pensarci. Ci sono altre "tecniche"? Ho imparato sulla mia pelle che cio' che fa veramente la differenza per quanto riguarda i pensieri ossessivi, mi corregga se sbaglio, è la componente emozionale che l'ossessione genera: prima, quando stavo male, l'ossessione "del sogno" (la chiamo così x spiegarmi) mi generava il panico, l'angoscia e la disperazione... ora se ricapita penso solo "che scatole, ancora con questo pensiero??" ma non mi angoscio + xche so che passerà e non cerco risposte al dubbio ossessivo, xche so che ogni risposta è assurda in quanto l'ossessione non è che un gioco della mente e si mantiene viva proprio con questo volerle rispondere.
Il disturbo ossessivo si cura in maniera definitiva?
[#3]
La terapia farmacologica praticata in maniera costante può consentire riduzioni della sintomatologia tali da mantenere una ottima qualità della vita. Chiaramente la risposta è individuale e altamente variabile da un individuo all'altro. E' altrettanto importante il supporto della psicoterapia di tipo cognitivo-comportamentale.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
[#4]
Utente
Mi scusi, cosa intende per "in maniera costante"?
Il mio psichiatra vuole diminuire la quantità giornaliera in previsione di una sospensione.
Lui dice che il disturbo può risolversi in maniera definitiva senza prendere farmaci vita natural durante.
Lei non concorda^?
P.s. forse prima mi sono espressa male, io ho scritto disturbo ossessivo, in realtà la mia diagnosi precisa è: ipocondria e DAP.
Lo psichiatra che mi segue mi ha spiegato che c'è una differenza tra l'evoluzione dell'ipocondria e del DOC, indicando la prima come più "incline" alla remissione stabile dei sintomi.
E' vero questo?
Non che mi scocci prendere farmaci, tra l'altro il cipralex lo tollero bene e non ho problemi; piuttosto è il contrario: è lo psichiatra che vuole ridurre la dose in vista di una sospensione di qui a Dicembre! Dice, infatti, che secondo lui sto meglio e non vede perchè non provare a farcela gradualmente senza farmaci (sono in psicoterapia, ma non cognitivo comportamentale..è di tipo psicodinamico).
Non penso che farebbe questo discorso senza cognizione di causa, no?
Esprimo, qui, le mie perplessità (dopo averle esposte anche a lui) perchè leggo spesso le vostre risposte a consulti di altri utenti dove esprimete i vostri pareri in merito alle cure "corte" (< 12 mesi) per i disturbi d'ansia...di qui le mie perplessità riguardo il mio caso!!
Il mio psichiatra vuole diminuire la quantità giornaliera in previsione di una sospensione.
Lui dice che il disturbo può risolversi in maniera definitiva senza prendere farmaci vita natural durante.
Lei non concorda^?
P.s. forse prima mi sono espressa male, io ho scritto disturbo ossessivo, in realtà la mia diagnosi precisa è: ipocondria e DAP.
Lo psichiatra che mi segue mi ha spiegato che c'è una differenza tra l'evoluzione dell'ipocondria e del DOC, indicando la prima come più "incline" alla remissione stabile dei sintomi.
E' vero questo?
Non che mi scocci prendere farmaci, tra l'altro il cipralex lo tollero bene e non ho problemi; piuttosto è il contrario: è lo psichiatra che vuole ridurre la dose in vista di una sospensione di qui a Dicembre! Dice, infatti, che secondo lui sto meglio e non vede perchè non provare a farcela gradualmente senza farmaci (sono in psicoterapia, ma non cognitivo comportamentale..è di tipo psicodinamico).
Non penso che farebbe questo discorso senza cognizione di causa, no?
Esprimo, qui, le mie perplessità (dopo averle esposte anche a lui) perchè leggo spesso le vostre risposte a consulti di altri utenti dove esprimete i vostri pareri in merito alle cure "corte" (< 12 mesi) per i disturbi d'ansia...di qui le mie perplessità riguardo il mio caso!!
[#5]
Gentile utente, la mia espressione si riferiva alla diagnosi di disturbo ossessivo. I disturbi correlati ad attacchi di panico possono risolversi completamente. La durata della terapia viene stabilita dallo specialista di riferimento.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
[#6]
Utente
Io da non esperta del settore non capisco bene la differenza tra ipocondria e DOC. L'ipocondria anche lei ha le ossessioni (io avevo paura di perdere il controllo della mente, di impazzire, o di avere tumori al cervello o SM).
Il DOC ha ossessioni pure o ossessioni e compulsioni di contenuti vari, giusto?
Ma le ossessioni dell'ipocondria e quelle pure del DOC non sono, di fatto, la stessa cosa? La mia "ossessione" della perdita di contatto con la realtà, e quindi la paura di non capire se ero sveglia o dormivo, il mio psichiatra dice che fa parte dell'ipocondria e non del DOC. Lei concorda?
Infine, l'ipocondria (non un disturbo di panico) può essere curata una volta per tutte con un'adeguata cura farmacologica o sarà sempre soggetta a recrudescenze?
Questo vorrei sapere :)
Grazie
Il DOC ha ossessioni pure o ossessioni e compulsioni di contenuti vari, giusto?
Ma le ossessioni dell'ipocondria e quelle pure del DOC non sono, di fatto, la stessa cosa? La mia "ossessione" della perdita di contatto con la realtà, e quindi la paura di non capire se ero sveglia o dormivo, il mio psichiatra dice che fa parte dell'ipocondria e non del DOC. Lei concorda?
Infine, l'ipocondria (non un disturbo di panico) può essere curata una volta per tutte con un'adeguata cura farmacologica o sarà sempre soggetta a recrudescenze?
Questo vorrei sapere :)
Grazie
[#7]
Gentile utente,
Non posso esprimere giudizi diagnostici su situazioni che non comportano una visita diretta. Purtroppo questo e' un grande limite dei nostri consulti online. Quello che il suo specialista può comprendere attraverso il colloquio, non e' neanche lontanamente intuibile da quello che si scrive in queste brevi righe.
Cordiali saluti
Non posso esprimere giudizi diagnostici su situazioni che non comportano una visita diretta. Purtroppo questo e' un grande limite dei nostri consulti online. Quello che il suo specialista può comprendere attraverso il colloquio, non e' neanche lontanamente intuibile da quello che si scrive in queste brevi righe.
Cordiali saluti
[#9]
Utente
Gentili dottori, da un paio di giorni mi sento leggermente in ansia e ripenso al senso di irrealtà. Non so perchè torno, a volte, a farmi la domanda se tutto sia un sogno o no. E riconosco la totale assurdità di tale domanda!! Non credo di essere pazza e non ho + paura delle malattie mentali, nè fisiche.
Ho recentemente avuto un problema reale di salute (nodulo tiroideo, ma con normale funzionalità della tiroide) e non mi sono lasciata "scoraggiare" come avrei fatto un tempo.
Inoltre, una mia parente ha avuto un tumore alla tiroide e ora ha metastasi cerebrali. Un tempo mi sarei fatta sopraffare dal piu totale sconforto e paura, ora invece sono solamente tanto dispiaciuta per lei.
Quindi, tornando al punto della mia richiesta: come si potrebbe inquadrare, a livello diagnostico, questo "sintomo" residuo che ogni tanto mi torna? (la domanda, "sarà sogno o realtà"?).
Può essere la primavera ad "agitarmi" un pochino?
Devo vederla come un campanello d'allarme e comunicarlo al mio psichiatra o visto che è una cosa solo degli ultimi 2 o 3 giorno, aspettare e vedere come va?
In sintesi: è "normale" che possano capitare episodi di questo tipo o una cura si ritiene davvero efficace se sparisce per sempre il sintomo? La cosa che mi dà veramente fastidio è che questo stupido pensiero, quando a volte si rifà vivo, non mi impedisce di fare nessuna delle mie cose o di divertirmi (xche quando sono in compagnia non ci penso!!) ma quando torna mi fa pensare "che scatole...basta"!... è come se per un attimo mi tornasse il dubbio e rivivo cio' che ho vissuto un anno fa...
GRazie della pazienza
Ho recentemente avuto un problema reale di salute (nodulo tiroideo, ma con normale funzionalità della tiroide) e non mi sono lasciata "scoraggiare" come avrei fatto un tempo.
Inoltre, una mia parente ha avuto un tumore alla tiroide e ora ha metastasi cerebrali. Un tempo mi sarei fatta sopraffare dal piu totale sconforto e paura, ora invece sono solamente tanto dispiaciuta per lei.
Quindi, tornando al punto della mia richiesta: come si potrebbe inquadrare, a livello diagnostico, questo "sintomo" residuo che ogni tanto mi torna? (la domanda, "sarà sogno o realtà"?).
Può essere la primavera ad "agitarmi" un pochino?
Devo vederla come un campanello d'allarme e comunicarlo al mio psichiatra o visto che è una cosa solo degli ultimi 2 o 3 giorno, aspettare e vedere come va?
In sintesi: è "normale" che possano capitare episodi di questo tipo o una cura si ritiene davvero efficace se sparisce per sempre il sintomo? La cosa che mi dà veramente fastidio è che questo stupido pensiero, quando a volte si rifà vivo, non mi impedisce di fare nessuna delle mie cose o di divertirmi (xche quando sono in compagnia non ci penso!!) ma quando torna mi fa pensare "che scatole...basta"!... è come se per un attimo mi tornasse il dubbio e rivivo cio' che ho vissuto un anno fa...
GRazie della pazienza
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 7.6k visite dal 20/03/2011.
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Approfondimento su Ansia
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