Efexor
Buon giorno dopo diverso tempo mi sono finalmente decisa ad andare da uno psichiatra per un consulto sulla mia fobia di vomitare. Attualmente prendo Levopraid 1 compressa al giorno e Xanax al bisogno su consiglio del mio medico di base. Dopo aver avuto un colloquio con lo specialista ed aver spiegato il mio problema principale ovvero la fobia di vomitare e aver spiegato che mi sta limitando la vita mi ha prescritto Efexor 75mg 1 compressa 1 volta al giorno dicendomi che non dava effetti collaterali e di solito è ben tollerato. Prima di iniziare il trattamento ho letto il foglio illustrativo e oltre ad avere tantissimi effetti collaterali di diversa origine ho visto che tra i molto comuni ci sono proprio nausea e vomito problema che a volte si presenta anche alla sospensione del farmaco. Ne ho parlato con la mia psicologa con la quale faccio psicoterapia da ormai 1 anno e non è molto favorevole all'assunzione di questo farmaco. Ora il mio dubbio è di chi fidarmi... Ovviamente il solo pensiero di ingerire un farmaco che come effetto collaterale molto comune ha proprio la mia fobia mi crea un'ansia incredibile e non facilmente gestibile inoltre mi chiedo come mai lo specialista mi ha consigliato proprio un farmaco del genere sebbene durante tutto il consulto io gli abbia ribadito più volte quale era la mia paura. Diverse volte ha sorriso quando gli spiegavo la mia fobia, ora io capisco razionalmente che sia una paura assurda e che può far sorridere ma se avessi paura di un pericolo reale non sarebbe una fobia. Vi chiedo come mi devo comportare non ci sono farmaci che possano gestire la mia fobia senza avere come principali effetti collaterali proprio il vomito? Di chi mi devo fidare Psichiatra o psicoterapeuta?
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Bella domanda. La risposta è: si deve fidare di chi si fida. La sua psicoterapeuta è contraria a qualsiasi terapia farmacologica o solo al farmaco che le ha prescritto lo psichiatra?
Per restare in ambito tecnico, è vero che la venlafaxina (*Efexor) qualche volta,all'inizio,può dare nausea, ma è anche vero che lei parte ben protetta dal Levopraid. L'Efexor è di per sè un ottimo farmaco per certi tipi di ansia, ma temo che ormai nel suo caso sia psicologicamente "bruciato".
Tenga conto che praticamente tutti i nuovi antidepressivi (SSRI,NSRI ecc) possono dare nausea come effetto collaterale iniziale. I vecchi antidepressivi triciclici (vecchi solo per introduzione sul mercato,ma molto efficaci) non hanno quasi mai questo effetto, anzi spesso lo antagonizzano.
Cordiali saluti
Per restare in ambito tecnico, è vero che la venlafaxina (*Efexor) qualche volta,all'inizio,può dare nausea, ma è anche vero che lei parte ben protetta dal Levopraid. L'Efexor è di per sè un ottimo farmaco per certi tipi di ansia, ma temo che ormai nel suo caso sia psicologicamente "bruciato".
Tenga conto che praticamente tutti i nuovi antidepressivi (SSRI,NSRI ecc) possono dare nausea come effetto collaterale iniziale. I vecchi antidepressivi triciclici (vecchi solo per introduzione sul mercato,ma molto efficaci) non hanno quasi mai questo effetto, anzi spesso lo antagonizzano.
Cordiali saluti
Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-
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Utente
Dr. Carbonetti la ringrazio tantissimo per la sua risposta. Io mi fido della mia psicoterapeuta perchè ormai sono mesi che mi segue ma purtroppo la terapia per ora non mi ha aiutato tantissimo anzi per certe cose sono anche peggiorata. Lei mi rassicura dicendomi che è solo un periodo transitorio e che in terapia soprattutto quando si vanno a muovere cose molto profonde è normale avere dei momenti molto duri. Mi dice che non devo mollare e che continuando la terapia con il tempo si risolveranno le mie ansie e fobie. Mi dice però in tutta sincerità che non c'è un tempo determinato e non è detto che a breve starò meglio questa cosa mi sconforta un pò perchè la mia fobia ha preso il sopravvento nella mia vita e mi impedisce di fare tutto. Ho sempre la nausea ma non sono nemmeno riuscita a fare la gastroscopia perchè il solo pensiero mi terrorizza. Per queste motivazioni sono andata dallo psichiatra ma purtroppo anche in questo caso ho trovato la strada interrotta dalla mia fobia... Non so più a chi rivolgermi. Rivoglio solo la mia vita...
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Se si sente molto male non può aspettare l'effetto della psicoterapia, inevitabilmente lenta e, bisogna dirlo, non sempre risolutiva dei sintomi. L'unico trattamento non farmacologico spesso rapido e risolutivo su certe fobie è l'EMDR, che è un intervento neuro-psicologico.
Se già prende un farmaco (l-sulpiride),tanto vale completare e integrare la cura per renderla più efficace.
Lei dovrebbe però spiegarsi meglio. Da quel che ho capito, lei ha paura di vomitare, ma in realtà ha mai vomitato? E la nausea? Sono due cose diverse.
Se già prende un farmaco (l-sulpiride),tanto vale completare e integrare la cura per renderla più efficace.
Lei dovrebbe però spiegarsi meglio. Da quel che ho capito, lei ha paura di vomitare, ma in realtà ha mai vomitato? E la nausea? Sono due cose diverse.
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Utente
Buon Giorno la ringrazio nuovamente per la sue estrema disponibilità e chiarezza. Io tutti i giorni ho la nausea ma non vomito mai, l'unica volta che mi è capitato è stato 3 anni fa come effetto collaterale dell'anticoncezionale e mi è sembrato di morire dopo la seconda volta sono andata in pronto soccorso per farmi fermare il vomito e sono rimasta in uno stato di terrore permanente per circa un mese.Durante l'arco della giornata ho improvvisi attacchi di nausea passeggieri che durano pochi secondi che mi creano uno stato ansioso, la sera invece è una leggera nausea costante e una tensione sullo stomaco che però mi impedisce di fare qualunque cosa infatti aumenta al movimento e persiste fino a quando non mi addormento poi la mattina sto nuovamente bene. Vado avanti così da mesi ormai e la mia vita è limitata in tutto infatti evito di uscire perchè se sono sola il sintomo mi paralizza ma se sono in mezzo alla gente è anche peggio perchè non so come nascondere il mio terrore.Con il Levopraid vado molto meglio ma mi innalza i livelli di prolattina ed il mio medico me lo fa prendere solo per tempo limitato. Cos'è EMDR? Funziona anche se non conosco l'origine della mia fobia? Io ricordo solo di avere questa paura fin dall'infanzia è solo peggiorata con gli anni e mi rendo conto che peggiora sempre di più anche condizionando le mie abitudini alimentari evitando i ristoranti per la paura di ingerire cibo avariato o mal trattato igienicamente.. La ringrazio anticipatamente per la sua cortesia.
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Allora abbiamo due sintomi:
1) la nausea, sia in forma di attacchi di pochi secondi,ingeneranti ansia,sia,la sera, leggera e continua, con aspetti cinetosici,perchè peggiora con il movimento;
2)la fobia del vomito, con i corollari dell'anticipazione e dell'evitamento.
Questa fobia,lei scrive, nasce nell'infanzia, probabilmente da un particolare avvenimento che non ricorda, ed è stata rinforzata dal vomito reale indotto dall'anticoncettivo.
Questo quadro ha in comune con il Disturbo da Attacchi di Panico due caratteristiche:l'ansia di attesa e l'evitamento. Ad approfondire l'analisi, possiamo dire che nel suo caso il vomito ha il valore dell'attacco di panico, e la nausea ha il valore dell'ansia di attesa. In definitiva, sembra essere un Disturbo da Attacchi di Panico in cui,anzichè esservi un'attivazione simpatica (tachicardia, sudorazione, ecc) vi è un'attivazione parasimpatica o vagale (nausea e vomito).Ve ne sono.
Andrebbe curato allo stesso modo: farmaci "antidepressivi" (il virgolettato sta a significare che in questo caso non devono curare una depressione)+ psicoterapia.
L'EMDR funziona anche in assenza del ricordo dell'origine della fobia.
Ma una domanda ancora: lei soffre di cefalea, o ci soffre qualche suo familiare?
1) la nausea, sia in forma di attacchi di pochi secondi,ingeneranti ansia,sia,la sera, leggera e continua, con aspetti cinetosici,perchè peggiora con il movimento;
2)la fobia del vomito, con i corollari dell'anticipazione e dell'evitamento.
Questa fobia,lei scrive, nasce nell'infanzia, probabilmente da un particolare avvenimento che non ricorda, ed è stata rinforzata dal vomito reale indotto dall'anticoncettivo.
Questo quadro ha in comune con il Disturbo da Attacchi di Panico due caratteristiche:l'ansia di attesa e l'evitamento. Ad approfondire l'analisi, possiamo dire che nel suo caso il vomito ha il valore dell'attacco di panico, e la nausea ha il valore dell'ansia di attesa. In definitiva, sembra essere un Disturbo da Attacchi di Panico in cui,anzichè esservi un'attivazione simpatica (tachicardia, sudorazione, ecc) vi è un'attivazione parasimpatica o vagale (nausea e vomito).Ve ne sono.
Andrebbe curato allo stesso modo: farmaci "antidepressivi" (il virgolettato sta a significare che in questo caso non devono curare una depressione)+ psicoterapia.
L'EMDR funziona anche in assenza del ricordo dell'origine della fobia.
Ma una domanda ancora: lei soffre di cefalea, o ci soffre qualche suo familiare?
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Utente
Salve grazie ancora per la disponibilità. No io non soffro di cefalea e che io sappia nemmeno in famiglia. Ma la mia nausea con aspetti cinetosici come da lei definita ha un origine somatica oppure devo ricercare cause fisiche? Le chiedo anche un'ultima cosa nella zona di Forlì Cesena conosce qualcuno che utilizza EMDR? Grazie mille per il suo aiuto le sono infinitamente riconoscente.
[#7]
Origine somatica è lo stesso che dire cause fisiche.
La causa fisica c'è sempre, se non altro perchè siamo fatti di cellule. Anche l'amore ha una causa/meccanismo fisici: neuroni che si attivano, mediatori chimici...
Per l'emdr nella sua zona, apra www.emdr.it
e clicchi su "terapeuti".
Auguri
La causa fisica c'è sempre, se non altro perchè siamo fatti di cellule. Anche l'amore ha una causa/meccanismo fisici: neuroni che si attivano, mediatori chimici...
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Auguri
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 8.5k visite dal 12/03/2011.
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Approfondimento su Ansia
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