Pensieri ossessivi, ansia, tristezza, difficoltà sentimentali e sessuali

Buon giorno,
sono un ragazzo di 26 anni e scrivo perchè finalmente ho trovato il coraggio di affrontare una situazione che ormai mi tormenta da anni.
All'età di 19 anni sono stato in cura per beve tempo presso un CPS in quanto:
in quel periodo ebbi la mia prima ragazza, la storia duro solo 4 mesi, e in corrispondenza incominciai a stare male, mal di stomaco, reflusso gastrico, estrema tristezza, ansia, apatia, totale mancanza di fiducia in me stesso. Non riuscivo a dormire per più di 4/5 ore perchè la mia testa era un turbinio di pensieri che non riuscivo a controllare, ero dimagrito tantissimo. Mi rivolsi al mio medico che mi mandò da uno psichiatra. Seguii per circa 3 mesi una cura con Prozac e Xanax e cominciai a stare meglio e tornai a sorridere. La storia con questa ragazza fini e io, a parte la costante sfiducia in me, stetti bene per circa un anno fino a quando incontrai una ragazza e iniziai una storia a distanza, lei Roma, io Lecco, e ricominciarono i miei problemi, ricominciai a non dormire, ad essere apatico, ansioso e soprattutto cominciai ad avere dei pensieri ripetitivi che mi si insinuavano continuamente e che non riuscivo a controllare, il maggiore era chiamarla con il nome della mia ex, anche se questo in verità non avveniva mai, ma non riuscivo a smettere di pensarci, a controllare se succedeva e a vedere da quanto tempo non avevo quei pensieri,e a pensare di non pensarci. La storia è andata avanti per 5 anni sempre con grandi difficoltà. Finita, ho ricominciato a stare bene. Ora ho cominciato ad uscire, da circa 4 mesi, con un'altra ragazza e la situazione è sempre la stessa, pensieri ricorrenti che non riesco a tenere a bada, ansia, ecc.. ci sono dei momenti dove sono tranquillo e riesco a stare bene, poi di colpo ricomincia l'ansia, i pensieri e l'unica soluzione che trovo è fuggire. In tutto questo, adesso come in passato, trovo difficilissimo riuscire a lasciarmi andare sentimentalmente e ad accettare che qualcuno si avvicini a me e ne soffro molto. Inoltre, come in passato, ho molte difficoltà nell'ambito sessuale soffro di EP in modo saltuario e non riesco a godere dei rapporti sessuali, anche quando questi sono soddisfacenti a livello di durata, non riesco a lasciarmi andare. Ancora una volta l'unica soluzione che trovo è quella di scappare e stare solo.
Pensavo di rivolgermi nuovamente al CPS.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Gentile utente,

Sì, chiaramente è una buona idea rivolgersi di nuovo ad uno specialista. Mi chiedevo se allora la cura durò solo tre mesi o se intendeva che in tre mesi era stato meglio e poi la cura era proseguita.

La diagnosi dell'epoca quale fu ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
Utente
Utente
Ringrazio per la celerità nella risposta.
Purtroppo non ho documenti dell'epoca dunque non so dirle quale fu la diagnosi. L'unica cosa che ricordo è che il medico mi disse che avevo poca fiducia nei miei mezzi.
La terapia durò circa 3 mesi.
Ora, non voglio chiederle una diagnosi perchè sono conscio che sia impossibile, mi chiedo solo se effettivamente io possa avere dei disturbi.
grazie
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Gentile utente,

Una cura con prozac durata tre mesi ha comunque poco senso, ci vuole 1 mese perché funzioni, dopo di che sospendendola le cose possono andar bene soltanto se il disturbo si è esaurito in tre mesi, il che è raro.

Che abbia avuto dei disturbi è chiaro, altrimenti non le sarebbe stata indicata una cura, però è opportuno che si parta da una diagnosi, altrimenti non c'è una strategia né un piano.
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