Ossessioni autolesioniste
Gentili dottori chiedo pareri riguardo una situazione parecchio grave e che mai mi sarei aspettato di dover fronteggiare.Ho sempre creduto di essere psichicamente sano ma le esperienze recenti mi hanno portato a uno stato mentale che mai avrei immaginato poter raggiungere.Vi racconterò la vicenda.
Un mese fa avvertendo alcuni dei sintomi della sclerosi laterale amiotrofica per un mese ho creduto di morire finchè alla visita + elettromiografia è risultato che non ho assolutamente nulla.Finita la visita ero contento ma il giorno dopo un pensiero ha praticamente distrutto la mia vita rendendomi totalmente folle.Il pensiero era l'aver letto della forte correlazione fra colpi di testa e SLA.Non so il meccanismo esatto ma ho iniziato a colpire ripetutamente la mia testa (nella parte alta,con pugni rovesci) in maniera discretamente forte ogni 20-30 minuti per anche 5-6 volte di fila nell'arco delle ultime 24 ore.E' come se il fatto che questo gesto possa farmi ammalare di SLA in futuro mi porti a vederlo come una cosa da non fare e quindi il non farlo diventa quasi una prova di resistenza che non so reggere e devo colpirmi.E più passa il tempo meno credo sarò in grado di controllarmi.Adesso sono divorato dalle ossessioni e dai dubbi che gia 24 ore di microtraumi (e un un centinaio di colpi) siano sufficienti a innescare la malattia fra qualche anno (come in alcuni calciatori dopo anni e/o a fine carriera).E quando queste 24 ore diverranno 48 o peggio supereranno le 100 avrò la certezza.Non so nemmeno se a questo punto valga la pena fermarmi.Fra le altre cose mi chiedo :
Ma forzarmi tipo per 1 settimana a non toccarmi la testa (penso di essere ancora in tempo per poterlo fare se davvero ha senso) farebbe sparire l'ossessione?Altrimenti che devo fare?Non ce la faccio più.
Un mese fa avvertendo alcuni dei sintomi della sclerosi laterale amiotrofica per un mese ho creduto di morire finchè alla visita + elettromiografia è risultato che non ho assolutamente nulla.Finita la visita ero contento ma il giorno dopo un pensiero ha praticamente distrutto la mia vita rendendomi totalmente folle.Il pensiero era l'aver letto della forte correlazione fra colpi di testa e SLA.Non so il meccanismo esatto ma ho iniziato a colpire ripetutamente la mia testa (nella parte alta,con pugni rovesci) in maniera discretamente forte ogni 20-30 minuti per anche 5-6 volte di fila nell'arco delle ultime 24 ore.E' come se il fatto che questo gesto possa farmi ammalare di SLA in futuro mi porti a vederlo come una cosa da non fare e quindi il non farlo diventa quasi una prova di resistenza che non so reggere e devo colpirmi.E più passa il tempo meno credo sarò in grado di controllarmi.Adesso sono divorato dalle ossessioni e dai dubbi che gia 24 ore di microtraumi (e un un centinaio di colpi) siano sufficienti a innescare la malattia fra qualche anno (come in alcuni calciatori dopo anni e/o a fine carriera).E quando queste 24 ore diverranno 48 o peggio supereranno le 100 avrò la certezza.Non so nemmeno se a questo punto valga la pena fermarmi.Fra le altre cose mi chiedo :
Ma forzarmi tipo per 1 settimana a non toccarmi la testa (penso di essere ancora in tempo per poterlo fare se davvero ha senso) farebbe sparire l'ossessione?Altrimenti che devo fare?Non ce la faccio più.
[#1]
Gentile utente,
Se potesse forzarsi a non fare i gesti in maniera "obbligata" allora il problema non ci sarebbe. E' come dire: se potessi abbassarmi la temperatura mi farebbe passare la febbre ?
Detto questo, le ossessioni ipocondriache sono curabili. Poiché non ce la fa più, vada da uno specialista e si faccia indicare cosa deve fare.
Se potesse forzarsi a non fare i gesti in maniera "obbligata" allora il problema non ci sarebbe. E' come dire: se potessi abbassarmi la temperatura mi farebbe passare la febbre ?
Detto questo, le ossessioni ipocondriache sono curabili. Poiché non ce la fa più, vada da uno specialista e si faccia indicare cosa deve fare.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Ex utente
Il problema c'è eccome invece secondo me.Il punto principale dell'ossessione (o uno dei principali) è che nel proprio sistema di pensiero non si pone un tempo limite oltre il quale si è "vittoriosi".Se ad esempio debbo correre per un chilometro il forzarmi sta nell'idea che il chilometro prima o poi FINISCE.Viceversa nell'ossessione di colpirmi la testa non c'è un tempo limite oltre il quale ho la certezza di "aver vinto".Il cervello diciamo che si pone una domanda tipo "a che pro forzarmi 1-3 ore ore o anche 3-4 giorni se tanto posso farlo in seguito?"Prima o poi cederò ergo tantovale cedere subito e non opporre resistenza.Per questo mi chiedevo (in maniera umile e da ignorante per carità) se invece FORZARSI a non compiere un determinato gesto per tot periodo di tempo potesse in qualche modo disinnescare il forzamento/automatismo.Detto in parole povere e stupide se arrivasse il genio della lampada e mi dicesse "non farlo per 1 settimana e matematiccamente ti scomparirà" di sicuro troverei la forza di volontà sufficiente per forzarmi a non farlo per quei 7 giorni.Quindi ripeto la domanda : forzarmi per tot periodo di tempo (nel caso mi indichi lei quale) farebbe scomparire(o quantomeno attenuerebbe decisamente)il problema o è assolutamente indifferente?
[#3]
Gentile utente,
"il problema c'è": infatti, è appunto quello che le ho detto.
Sta facendo supposizioni assurde: "se arrivasse il genio etc". Stiamo parlando della realtà. Che senso ha dire che se le cose stessero diversamente il problema si risolverebbe ? "forza di volontà" è appunto un concetto magico di questo tipo. La volontà nelle ossesioni è scavalcata dalle ossessioni. E qui finiscono le nostre risorse.
Sta facendo ragionamenti che "sono" parte del problema e non parte della soluzione. Ragiona sui rituali come se dovesse trovare il modo giusto di compierli, la giusta "formula". Sbagliato.
Pertanto la sua domanda è volta a questo: sapere se c'è un rituale magico per debellare l'ossessione. No: il rituale è parte dell'ossessione, è il modo in cui peggiora l'ossessione. Più rituali fa, più si convince che siano buoni e validi, più il disturbo si incarta su se stesso.
Quindi la risposta è che non è neanche assolutamente indifferente, è probabilmente peggiorativo, ma soprattutto non sussiste. Se uno riesce a trattenersi vuol dire che l'ossessione è debole, altrimenti non si riesce a trattenere.
Avere ossessioni (ammesso che appunto di questo si tratti come diagnosi) spinge a pensare al servizio delle ossessioni, credendo invece di essere su una strada sensata per uscirne.
"il problema c'è": infatti, è appunto quello che le ho detto.
Sta facendo supposizioni assurde: "se arrivasse il genio etc". Stiamo parlando della realtà. Che senso ha dire che se le cose stessero diversamente il problema si risolverebbe ? "forza di volontà" è appunto un concetto magico di questo tipo. La volontà nelle ossesioni è scavalcata dalle ossessioni. E qui finiscono le nostre risorse.
Sta facendo ragionamenti che "sono" parte del problema e non parte della soluzione. Ragiona sui rituali come se dovesse trovare il modo giusto di compierli, la giusta "formula". Sbagliato.
Pertanto la sua domanda è volta a questo: sapere se c'è un rituale magico per debellare l'ossessione. No: il rituale è parte dell'ossessione, è il modo in cui peggiora l'ossessione. Più rituali fa, più si convince che siano buoni e validi, più il disturbo si incarta su se stesso.
Quindi la risposta è che non è neanche assolutamente indifferente, è probabilmente peggiorativo, ma soprattutto non sussiste. Se uno riesce a trattenersi vuol dire che l'ossessione è debole, altrimenti non si riesce a trattenere.
Avere ossessioni (ammesso che appunto di questo si tratti come diagnosi) spinge a pensare al servizio delle ossessioni, credendo invece di essere su una strada sensata per uscirne.
[#4]
Ex utente
Dottore mi perdoni probabilmente la mia capacità di cogliere il punto della situazione è limitata (al momento sono anche ubriaco fradicio e la cosa non migliora l'autocontrollo delle ossessioni come speravo).Dunque : ammesso che io possa riuscire a forzarmi a non compiere il gesto per tot tempo servirebbe a qualcosa o dopo si ripresenterebbe in seguito tale e quale?
Alla fine non è neanche l'ossessione che mi tormenta di per sè ma le chance aumentate di contrarre l'unica malattia al mondo che temo davvero.Ma mi rendo conto sono legate a doppio filo.A questo punto sto anche valutando l'opzione di legare corde ai pantoloni di modo che la capacità di mobilità del braccio mi impedisca di colpirmi il capo.Voglio dire a mali estremi estremi rimedi,a me interessa non avere la sla,l'ossessione di per sè mi causa disturbo a livelli infinitesimali.
Alla fine non è neanche l'ossessione che mi tormenta di per sè ma le chance aumentate di contrarre l'unica malattia al mondo che temo davvero.Ma mi rendo conto sono legate a doppio filo.A questo punto sto anche valutando l'opzione di legare corde ai pantoloni di modo che la capacità di mobilità del braccio mi impedisca di colpirmi il capo.Voglio dire a mali estremi estremi rimedi,a me interessa non avere la sla,l'ossessione di per sè mi causa disturbo a livelli infinitesimali.
[#5]
Gentile utente,
Effettivamente non coglie, insiste con questo concetto insensato del forzarsi a non compiere delle azioni.
Inoltre come ben si capisce, è orientato verso un modo giusto per non avere quello che teme di avere. Se ho paura di avere la malattia X il problema non è evitare di avere la malattia x o prevenirla. E' mandar via il pensiero.
Non le serve alcun metodo per prevenire alcunché, deve curarsi per questo tipo di pensiero.
Vada da uno psichiatra il prima possibile.
Effettivamente non coglie, insiste con questo concetto insensato del forzarsi a non compiere delle azioni.
Inoltre come ben si capisce, è orientato verso un modo giusto per non avere quello che teme di avere. Se ho paura di avere la malattia X il problema non è evitare di avere la malattia x o prevenirla. E' mandar via il pensiero.
Non le serve alcun metodo per prevenire alcunché, deve curarsi per questo tipo di pensiero.
Vada da uno psichiatra il prima possibile.
[#6]
Ex utente
Si ma voglio dire lo psichiatra che può farmi?Esistono dei farmaci per disinnescare questo tipo di dinamiche mentali?Perchè so gia che qualsiasi ragionamento sacrosanto non mi farà desistere dal compiere questi ideali autodistruttivi,è come una volontà dentro la volontà,un virus/mostro che si è insediato dentro me o meglio che è diventato me al punto da obbligarmi a compiere questi ideali autodistruttivi,fino a poco tempo fa non pensavo nemmeno una cosa del genere potesse esistere.Il metodo delle corde ha controindicazioni?Voglio dire il mio caso è particolare,a me interessano le CONSEGUENZE dell'ossessione non l'ossessione in sè.Il povero cristo che si lava le mani 37 volte al giorno vivrà male la cosa ma il lavarsi le mani non lo porterà certo a morire,il traumatismo verticale ripetuto invece è oltre ogni ragionevole dubbio un incrementatore di chande di contrarre la sla (o nel mondo del calcio l'incidenza non sarebbe 20-30 volte superiore alla media).Quindi le ripeto il mio scopo non è non avere l'ossessione ma SOPRAVVIVERE.Puro istinto animale autoconservativo.
[#7]
Gentile utente,
Non assuma atteggiamenti di questo tipo. Che vuole che ci stia a fare lo psichiatra. Le cura il disturbo che ha.
"Perchè so gia che qualsiasi ragionamento sacrosanto non mi farà desistere dal compiere questi ideali autodistruttivi"
Appunto, infatti lo psichiatra non si occupa di questo, questo è quello che le fa fare la sua condizione di adesso. Lo psichiatra trova una soluzione.
Che il suo caso è "particolare" lo ha stabilito Lei. Lei riconosce al suo comportamento funzioni che non sono interessanti, le interessa sopravvivere a quello che teme perché lo teme. Il problema non è la malattia che teme, è stato già detto.
Francamente mi sembra più interessato a pensare di trovare una soluzione geniale da solo che non ad ammettere di avere un problema e farsi curare.
Questo è un atteggiamento sbagliato. D'altro canto se Lei scrive per avere un consiglio psichiatrico, non è che si possa fare eco ai suoi rituali. Più sono intelligenti e ragionati, peggio è. E più la persona è intelligente, peggio è la situazione, perché oltretutto si convince di fare ragionamenti utilie costruttivi.
Invece è il solito inevitabile errore. Il pensiero la trascina nel suo meccanismo.
Non assuma atteggiamenti di questo tipo. Che vuole che ci stia a fare lo psichiatra. Le cura il disturbo che ha.
"Perchè so gia che qualsiasi ragionamento sacrosanto non mi farà desistere dal compiere questi ideali autodistruttivi"
Appunto, infatti lo psichiatra non si occupa di questo, questo è quello che le fa fare la sua condizione di adesso. Lo psichiatra trova una soluzione.
Che il suo caso è "particolare" lo ha stabilito Lei. Lei riconosce al suo comportamento funzioni che non sono interessanti, le interessa sopravvivere a quello che teme perché lo teme. Il problema non è la malattia che teme, è stato già detto.
Francamente mi sembra più interessato a pensare di trovare una soluzione geniale da solo che non ad ammettere di avere un problema e farsi curare.
Questo è un atteggiamento sbagliato. D'altro canto se Lei scrive per avere un consiglio psichiatrico, non è che si possa fare eco ai suoi rituali. Più sono intelligenti e ragionati, peggio è. E più la persona è intelligente, peggio è la situazione, perché oltretutto si convince di fare ragionamenti utilie costruttivi.
Invece è il solito inevitabile errore. Il pensiero la trascina nel suo meccanismo.
[#11]
Gentile utente,
I disturbi non dipendono dalla volontà di nessuno. Non descrive una decisione ma un ragionamento che non riesce ad evitare, dopo di che la decisione di colpirsi è un elemento di questo meccanismo che non controlla.
Non vedo niente di strano che una medicina possa influire sulle funzioni cerebrali, così come su quelle di qualsiasi altro organo.
I disturbi non dipendono dalla volontà di nessuno. Non descrive una decisione ma un ragionamento che non riesce ad evitare, dopo di che la decisione di colpirsi è un elemento di questo meccanismo che non controlla.
Non vedo niente di strano che una medicina possa influire sulle funzioni cerebrali, così come su quelle di qualsiasi altro organo.
[#12]
Ex utente
Il problema è che ho letto che un 30-40% delle persone non rispondono ai farmaci.Temo di essere in quella percentuale in quanto gia prevedo che la mia compulsione/parte distruttiva mi farà dire qualcosa del genere "credi che bastano degli interventi esterni per fermarmi?adesso ti faccio vedere come comunque posso colpire la testa".In quel caso che si fa?
[#13]
Gentile utente,
Naturalmente non potrà mai "temere" di essere uno che risponde e sta meglio, se teme è sempre in negativo.
Può ronzarle in testa qualsiasi pensiero, questo non condiziona la risposta alle cure.
Attualmente esamina le cose dal punto di vista di chi non vede altra via, quella la vedrà curandosi e ci ragionerà meglio. Dopo. Adesso si curi.
Naturalmente non potrà mai "temere" di essere uno che risponde e sta meglio, se teme è sempre in negativo.
Può ronzarle in testa qualsiasi pensiero, questo non condiziona la risposta alle cure.
Attualmente esamina le cose dal punto di vista di chi non vede altra via, quella la vedrà curandosi e ci ragionerà meglio. Dopo. Adesso si curi.
[#17]
Gentile utente,
sta insistendo con i contenuti della sua paura, appunto (rischio, danno etc). I sintomi dei disturbi non sono controllabili, ovviamente convincersi che sono utili è da evitare, ma "resistere" non significa niente. Se è un modo per rimandare il momento in cui farsi visitare, lasci perdere questo ragionamento e si faccia visitare.
sta insistendo con i contenuti della sua paura, appunto (rischio, danno etc). I sintomi dei disturbi non sono controllabili, ovviamente convincersi che sono utili è da evitare, ma "resistere" non significa niente. Se è un modo per rimandare il momento in cui farsi visitare, lasci perdere questo ragionamento e si faccia visitare.
[#18]
Ex utente
Gentilissimo dottore le aggiorno la situazione.Sono appena di ritorno dalla visita e mi è stato diagnosticato un disturbo ossessivo compulsivo.Mi sono stati prescritti :
Tranquirit 30 gocce al giorno 3 volte al giorno (10 la mattina,10 all'ora di pranzo e 10 la sera)
Mezza compressa di Zoloft (1 intera dopo 3 giorni di trattamento) prima di andare a dormire
Cosa gliene pare?Sono adatti a questo disturbo?Ho assunto la prima dose di 10 gocce circa 20 minuti fa (vanno sciolte in 2 dita d'acqua giusto?) e lo stimolo a colpirmi non solo non è diminuito ma è anche aumentato in quanto è scattato il meccanismo contorto del "bene,credi che bastino poche gocce per fermarmi dal colpirmi?".
Tranquirit 30 gocce al giorno 3 volte al giorno (10 la mattina,10 all'ora di pranzo e 10 la sera)
Mezza compressa di Zoloft (1 intera dopo 3 giorni di trattamento) prima di andare a dormire
Cosa gliene pare?Sono adatti a questo disturbo?Ho assunto la prima dose di 10 gocce circa 20 minuti fa (vanno sciolte in 2 dita d'acqua giusto?) e lo stimolo a colpirmi non solo non è diminuito ma è anche aumentato in quanto è scattato il meccanismo contorto del "bene,credi che bastino poche gocce per fermarmi dal colpirmi?".
[#19]
Gentile utente,
mi sembra che infatti la diagnosi torni molto bene con quello che aveva riferito.
Non cominci però a fare domande generiche tipo se i farmaci siano adatti, questo vuol dire che non si fida del medico, cosa che invece ha senso fare se ne segue le cure.
Credo che le sia stato spiegato il funzionamento di questa cura, comunque è il seguente: la cura funziona nell'arco di 1-2 mesi, non è detto che nelle prime 2-4 settimane veda significativi miglioramenti. Può rimanere uguale, migliorare un po' e poi ripeggiorare, o peggiorare un po' subito e migliorare dopo.
L'effetto si sviluppa con un ritardo di qualche settimana.
Le gocce sono semplicemente un tranquillante, cioè agiscono sull'ansia ma non specificamente sulle ossessioni.
Quindi se si aspettava di iniziare la cura e star meglio, da oggi, o anche dopo qualche giorno, non è così rapida, perchè il suo funzionamento non è immediato.
La dose di zoloft non si capisce se è 50 o 100, comunque se non vi è risposta dopo le prime settimane di solito il medico aumenta la dose, perché nel DOC l'antidepressivo funziona a dosi medio-alte rispetto a quelle utili nella depressione ad esempio.
mi sembra che infatti la diagnosi torni molto bene con quello che aveva riferito.
Non cominci però a fare domande generiche tipo se i farmaci siano adatti, questo vuol dire che non si fida del medico, cosa che invece ha senso fare se ne segue le cure.
Credo che le sia stato spiegato il funzionamento di questa cura, comunque è il seguente: la cura funziona nell'arco di 1-2 mesi, non è detto che nelle prime 2-4 settimane veda significativi miglioramenti. Può rimanere uguale, migliorare un po' e poi ripeggiorare, o peggiorare un po' subito e migliorare dopo.
L'effetto si sviluppa con un ritardo di qualche settimana.
Le gocce sono semplicemente un tranquillante, cioè agiscono sull'ansia ma non specificamente sulle ossessioni.
Quindi se si aspettava di iniziare la cura e star meglio, da oggi, o anche dopo qualche giorno, non è così rapida, perchè il suo funzionamento non è immediato.
La dose di zoloft non si capisce se è 50 o 100, comunque se non vi è risposta dopo le prime settimane di solito il medico aumenta la dose, perché nel DOC l'antidepressivo funziona a dosi medio-alte rispetto a quelle utili nella depressione ad esempio.
[#21]
Gentile utente,
Poiché inizialmente può esservi aumento dell'ansia, e anche per dare un sollievo immediato (anche se non specifico sulle ossessioni e le compulsioni) al paziente, nelle prime fasi si può associare un ansiolitico.
Il decorso indica le successive operazioni da fare. Il primo schema generale è utilizzare un medicinale (tipo lo zoloft) e giudicarne l'effetto dopo un certo tempo, se c'è un effetto anche minore il medico può scegliere di aumentare la dose o cambiare. Associazioni più complesse già dall'inizio si riservano a casi con diagnosi più complesse o a casi resistenti. Inutile ragionarci adesso.
Poiché inizialmente può esservi aumento dell'ansia, e anche per dare un sollievo immediato (anche se non specifico sulle ossessioni e le compulsioni) al paziente, nelle prime fasi si può associare un ansiolitico.
Il decorso indica le successive operazioni da fare. Il primo schema generale è utilizzare un medicinale (tipo lo zoloft) e giudicarne l'effetto dopo un certo tempo, se c'è un effetto anche minore il medico può scegliere di aumentare la dose o cambiare. Associazioni più complesse già dall'inizio si riservano a casi con diagnosi più complesse o a casi resistenti. Inutile ragionarci adesso.
[#23]
Gentile utente,
In teoria può porsi domande su ogni dettaglio, anche questo fa parte del tipo di pensiero ossessivo. In pratica, ci sono infinite domande possibili che possono apparirle più o meno sensate.
L'orario di assunzione non ha a che vedere con il funzionamento della cura.
In teoria può porsi domande su ogni dettaglio, anche questo fa parte del tipo di pensiero ossessivo. In pratica, ci sono infinite domande possibili che possono apparirle più o meno sensate.
L'orario di assunzione non ha a che vedere con il funzionamento della cura.
Questo consulto ha ricevuto 23 risposte e 3.3k visite dal 09/03/2011.
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