Cura citalopram

Buongiorno gentili dottori,vi scrivo per un consulto.
Sono in cura da quasi due mesi con citalopram prescrittomi da uno psichiatra (8 gocce alla sera).
La cura la faccio sotto la visione del mio medico di base. Seguo anche una cura di tipo psicoterapeutica da 3 mesi circa. La cura con citalopram mi è stata prescritta per forte ansia e soprattutto per l'insorgere di fobie strane che mi impedivano di vivere serenamente.
Dopo quasi due mesi noto un miglioramento dell'umore (a detta dello psicologo a dir la verità), ma le fobie restano, seppur da me meglio controllate di prima. Non ho mai avuto alcun effetto collaterale, se non un pò di sonnolenza in più, data anche dai miei orari "sballati".

Nè il medico, nè lo psichiatra, ne lo psicoterapeuta mi hanno però detto per quanto andrà avanti la cura, e io sono un pò spaventata, perchè non vorrei stare in cura per un anno o più.

Inoltre assume la pillola fedra: mi è stato detto che non c'è alcuna interazione tra i due farmaci.
Citalopram lo assumo alle 21.30 circa, e Fedra a mezzanotte circa. Se dovessi assumerli contemporaneamente mi creerebbe problemi? Io sono talmente spaventata che continuo a usare altra protezione (preservativo) per i miei rapporti, ma questo mi crea problemi col mio partner, e vorrei tornare a usare solo la pillola.

Inoltre, a volte mi capita di cambiare l'orario di citalopram, soprattutto il sabato sera, quando esco, a volte arrivo a prenderlo all'1.30/2 di notte. E' grave? devo dire che capita raramente, di solito il sabato sera. Devo per forza prenderlo alla stessa ora? O sforare di qualche ora non cambia la cura?

Volevo anche chiederle se farmaci ad uso topico (minoxidil / Zovirax per Herpes) influiscono su Fedra e Citalopram presi contemporaneamente.

Vi ringrazio per la gentilissima risposta e per il lavoro che svolgete.
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Dr.ssa Michela Giugiario Psichiatra, Psicoterapeuta 15 1
Gentile utente,
per quanto riguarda la durata della cura, questa dipende da diversi fattori che solo chi la segue può valutare. La invito quindi a rivolgersi al suo medico valutando anche insieme a lui se sia il caso di effettuare un nuovo controllo dallo psichiatra che ha prescritto la cura.
Confermo che non ci sono interazioni tra i due farmaci (anche assunti alla stessa ora) e con i farmaci ad uso topico. Sforare l'assunzione abituale di poche ore non cambia nulla, l'importante è scegliere una fascia oraria fissa, come lei sta già facendo, e prendere il farmaco prescritto con regolarità tutti i giorni.

Dr.ssa Michela Giugiario

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Utente
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Grazie mille Gentile Dottoressa per la risposta.
Avrei altri due ultimi quesiti da porgere:
mi è stato detto ovviamente di non bere alcol durante la cura, ma il medico mi ha detto che in realtà una birra piccola ogni tanto con la pizza ad esempio posso berla. L'interazione con l'alcol non deve essere effettuata perchè il farmaco potrebbe aumentare l'effetto dell'alcol, o perchè viceversa l'alcol altera l'effetto del farmaco? E inoltre, una volta terminata la cura, potrò tornare a bere alcol, sempre nei limiti ovviamente?

L'altro quesito riguarda la conservazione: sulla prima confezione vi era scritto di conservarlo al chiuso nella confezione, sulla secondo non ci sono delle indicazioni. Io lo tengo nell'armadietto dei farmaci al chiuso, ma nel caso di viaggi, si può mettere in una borsa, o questo altera l'effetto del farmaco?

Grazie mille ancora, e buona serata.
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Dr.ssa Michela Giugiario Psichiatra, Psicoterapeuta 15 1
In generale andrebbe evitata l'assunzione di alcool durante una terapia con farmaci, per varie motivazioni che comprendono entrambe quelle descritte da lei. Una volta terminata la cura tutte le interazioni terminano a loro volta.
Per un viaggio o se esce e vuol prendere il farmaco fuori casa non si preoccupi e si porti pure dietro il medicinale.
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