Doc e rapporti interpersonali

I problemi sono incominciati circa due anni fa, durante gli esami di maturità. Lo stress rendeva difficili i rapporti con la mia famiglia e, in seguito ad alcuni litigi con mia madre, ecco che mi convinco di dover andarmene da casa… ma, non avendo denaro, decido di farmi pagare per spogliarmi in webcam. Non so perché l’ho fatto: ciò che è certo è che in quei momenti non ero io, ero una persona diversa, non mi rendevo conto di quello che facevo. Mi ricordo però che mi piaceva. Naturalmente il mio fidanzato non sapeva nulla, fino a quando, alcuni mesi dopo aver smesso, mi ripiomba come un macigno il ricordo di quello che avevo fatto e incomincio ad esserne ossessionata. Avevo paura che la polizia potesse arrestarmi, ero convinta che fossero sulle mie tracce e che quindi tutti sarebbero stati a conoscenza di quello che avevo fatto: così, prima che lo sapesse da qualcun altro, confesso tutto al mio ragazzo. Inizialmente sembra prenderla malissimo, avevo il terrore che mi lasciasse. La paura che potesse andarsene diventa troppo pesante da reggere e al timore che potesse lasciarmi si sostituisce quello di non amarlo. Penso: se ho fatto quello che ho fatto allora forse non lo amo. La possibilità di non amarlo mi terrorizza: ancora oggi la mia mente è bloccata ancora su questa domanda “lo amo o non lo amo?” e me la ripropone attimo dopo attimo, nonostante io sappia benissimo di amarlo, quando sono lucida. Cado in depressione, dimagrisco, arriva la diagnosi di disturbo ossessivo compulsivo. Attualmente, dopo aver provato molte molte molecole, assumo 200mg di anafranil e 5mg di zyprexa. Ma le ossessioni e i problemi persistono. Frequentemente soffro di attacchi di rabbia, di violenza rivolta contro gli altri e contro me stessa, per sfogarmi mi taglio e pratico bruciature sul corpo, sbatto la testa contro i muri, incomincio a schiaffeggiarmi da sola, minaccio di farmi del male e talvolta arrivo vicina al suicidio. Solo da quando assumo zyprexa sembra andare un po’ meglio. Oltre al doc, il mio problema riguarda i rapporti interpersonali, in cui ho sempre avuto vissuti travagliati: mi succede, talvolta, di idealizzare le persone (soprattutto nei rapporti di amicizia) fino a metterle su un piedistallo, amandole follemente o odiandole violentemente a seconda di come “vengo ricambiata”. Inoltre, mi rendo conto, che non ci siano in alcun modo i presupposti perché queste persone ricambino il mio sentimento, che rimane assolutamente unilaterale. Non riesco ad avere rapporti di amicizia normali: o amo alla follia o sono del tutto indifferente. E' sempre stato o tutto o niente. E di solito, questo tipo di amore non è affatto ricambiato, anche perché conosco molto poco la persona verso cui è rivolto, quindi tale sentimento rimane, in un certo senso, "fuori luogo". Vedendomi non ricambiata soffro terribilmente, cercando di attirare in qualche modo l’attenzione di costoro. Ora io mi chiedo: c'è modo di risolvere questi problemi?e la diagnosi deve forse essere precisata?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.3k 1k
Gentile utente

se ritiene di non avere un compenso sufficiente dal trattamento attuale deve far riferimento al suo curante.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

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Attivo dal 2010 al 2011
Ex utente
grazie dottor Ruggiero per la risposta. Sì, ritengo di non aver un compenso sufficiente nonostante io sia in terapia ormai da un anno e mezzo. Sto incominciando a dubitare, infatti, della completezza della diagnosi.
E' possibile aver qualche parere in merito?
[#3]
Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161
Gentile utente,
non è possibile dare indicazioni diagnostiche online. Deve esporre i suoi dubbi allo specialista curante, oppure chiedere un secondo parere.
Cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

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Attivo dal 2010 al 2011
Ex utente
Capisco, Vi ringrazio comunque per la cortesia.
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