Sindrome di kleine-levin
Salve, sono un ragazzo di 20 anni a cui è stato diagnosticato 2 anni fa un disturbo bipolare (tipo II) e prescritta una terapia con litio, cipralex, depakin e xanax (non ricordo i dosaggi, meno quelli del litio i 300mg die). Da circa 7-8 mesi ho interrotto di mia iniziativa ogni tipo di terapia (inclusa quella farmacologica).
Ultimamente sto riaccusando i sintomi depressivi, ma con un'ipersonnia molto più elevata di quella che mi ha colpito in passato accompagnata da episodi di fame compulsiva (entrambi sempre presenti, ma mai con questa frequenza). La situazione classica è la seguente: insonnia notturna fino a un'ora compresa tre le 9:00 e le 12:00, seguita da 10-12 ore di sonno con abbuffate notturne dopo la mezzanotte. Va avanti così da ormai 3 settimane e allora ho cominciato a documentarmi, giungendo alla sindrome indicata nel titolo. Premetto che sono consapevole che non è possibile fare una diagnosi online, ma avrei comunque delle domande da porre:
1)Premessi i sintomi ha senso domandarsi se sono affetto o meno da questa sindrome?
2)Nel caso la prima risposta fosse affermativa, basta rivolgersi a uno psichiatra per una visita? Servono esami neurologici?
3)Con che farmaci si trattano disturbi del genere? Quale abitudini dovrei prendere e quali cosa dovrei evitare per convivere con questo tipo di disturbo del sonno e dell'umore?
Grazie in anticipo per la disponibilità.
Ultimamente sto riaccusando i sintomi depressivi, ma con un'ipersonnia molto più elevata di quella che mi ha colpito in passato accompagnata da episodi di fame compulsiva (entrambi sempre presenti, ma mai con questa frequenza). La situazione classica è la seguente: insonnia notturna fino a un'ora compresa tre le 9:00 e le 12:00, seguita da 10-12 ore di sonno con abbuffate notturne dopo la mezzanotte. Va avanti così da ormai 3 settimane e allora ho cominciato a documentarmi, giungendo alla sindrome indicata nel titolo. Premetto che sono consapevole che non è possibile fare una diagnosi online, ma avrei comunque delle domande da porre:
1)Premessi i sintomi ha senso domandarsi se sono affetto o meno da questa sindrome?
2)Nel caso la prima risposta fosse affermativa, basta rivolgersi a uno psichiatra per una visita? Servono esami neurologici?
3)Con che farmaci si trattano disturbi del genere? Quale abitudini dovrei prendere e quali cosa dovrei evitare per convivere con questo tipo di disturbo del sonno e dell'umore?
Grazie in anticipo per la disponibilità.
[#1]
Gentile utente,
noi non siamo in grado di fare diagnosi a distanza. Lei non ha gli strumenti per fare autodiagnosi. Una diagnosi era già stata fatta in precedenza e lei ha pensato autonomamente di interrompere la terapia consigliata. Sarebbe il caso di farsi rivalutare da uno specialista in psichiatria.
Cordiali saluti
noi non siamo in grado di fare diagnosi a distanza. Lei non ha gli strumenti per fare autodiagnosi. Una diagnosi era già stata fatta in precedenza e lei ha pensato autonomamente di interrompere la terapia consigliata. Sarebbe il caso di farsi rivalutare da uno specialista in psichiatria.
Cordiali saluti
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
[#2]
Utente
Premetto che la mia decisione di interrompere la terapia deriva da un peggioramento della mia condizione unita all'incapacità di comunicare in maniera semplice e diretta con il mio psichiatra e alle pressioni dei miei genitori (molto scettici sulla diagnosi, la cura e la psichiatria in generale). Personalmente sento che diagnosi e cura fossero (la seconda in parte) corrette, quindi mi riprometto di trovare il modo di fare un nuovo consulto.
Grazie per la disponibilità.
Grazie per la disponibilità.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.4k visite dal 27/02/2011.
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