Presenze...?
Gentilissimi,
mi rivolgo a voi per un primo consulto specialistico riguardo situazioni da sempre vissute e narratemi dal mio compagno. Provo ad esporre tutto sinteticamente iniziando ad indicarvi alcuni elementi che ritengo fondamentali per un eventuale consiglio o diagnosi da parte vostra,sia pur nei lmiti di una consulenza a distanza: T. ha 35 anni,con un'infanzia e un'adolescenza abbastanza infelice alle spalle.Tre anni e mezzo fa ha perso la cara madre dopo una lunga e sofferente malattia,causandogli una lieve depressione,da cui però sembra ultimamente uscirne,tanto da aver avuto la grinta e la volontà di realizzare uno dei suoi più grandi sogni:decidere di dare una svolta alla sua carriera lavorativa avviando un'attività in proprio.Sin da bambino i rapporti col padre,spesso violenti,hanno rappresentato la causa principale della sua infelicità e delle sue angosce;angosce che ha continuato a rivivere spesso nei mesi successivi la morte della madre a causa degli scontri con il padre,negli ultimi mesi però quasi del tutto assenti.Io e T. ci conosciamo da molti anni ormai,e da sempre mi ha riferito di alcune sue strane sensazioni e "visioni" in particolari situazioni:sin da bambino è convinto di aver visto due volte una strana "presenza" in casa,con fattezze ibride,tanto da ricordarne ancora i particolari;ogni tanto ha poi riferito di "strani" rumori,sempre sentiti in casa e in situazioni in cui era da solo,spesso davanti alla tv;ma quello che mi ha spinto oggi a scrivervi è stata una sua dichiarazione di due giorni fa:mentre si accingeva ad andar incontro al suo cane per il saluto e la cena,per alcuni secondi si è sentito totalmente bloccato nei movimenti,come se qualcuno lo avesse afferrato da dietro tanto da impedirgli di muoversi e sino a tremare e ad impallidire dalla paura.Dice,inoltre,di "avvertire" ultimamente l'inaspettata sensazione di avere attorno a se qualcuno o qualcosa di non visibile ma a volte percettibile,con la coda dell'occhio,con un piccolo fascio di luce;questa è l'unica sensazione che avverte improvvisamente anche quando non è a casa sua e che ha ultimamente avvertito anche in mia presenza.Per precisare: lui vive ancora a casa del padre.
Nè io e nè il mio compagno crediamo in un dio o nelle anime,nei demoni,nei fantasmi,ecc...siamo entrambi due individui scettici riguardo fenonemi o "manifestazioni" di questo tipo, chi più chi meno, e a volte mi chiedo se questi fenonemi delle mente così potenti e suggestivi siano realmente il frutto amaro di una patologia della quale è un bene esserne informati e consapevoli per una corretta cura. Grazie.Saluti. Federica.
mi rivolgo a voi per un primo consulto specialistico riguardo situazioni da sempre vissute e narratemi dal mio compagno. Provo ad esporre tutto sinteticamente iniziando ad indicarvi alcuni elementi che ritengo fondamentali per un eventuale consiglio o diagnosi da parte vostra,sia pur nei lmiti di una consulenza a distanza: T. ha 35 anni,con un'infanzia e un'adolescenza abbastanza infelice alle spalle.Tre anni e mezzo fa ha perso la cara madre dopo una lunga e sofferente malattia,causandogli una lieve depressione,da cui però sembra ultimamente uscirne,tanto da aver avuto la grinta e la volontà di realizzare uno dei suoi più grandi sogni:decidere di dare una svolta alla sua carriera lavorativa avviando un'attività in proprio.Sin da bambino i rapporti col padre,spesso violenti,hanno rappresentato la causa principale della sua infelicità e delle sue angosce;angosce che ha continuato a rivivere spesso nei mesi successivi la morte della madre a causa degli scontri con il padre,negli ultimi mesi però quasi del tutto assenti.Io e T. ci conosciamo da molti anni ormai,e da sempre mi ha riferito di alcune sue strane sensazioni e "visioni" in particolari situazioni:sin da bambino è convinto di aver visto due volte una strana "presenza" in casa,con fattezze ibride,tanto da ricordarne ancora i particolari;ogni tanto ha poi riferito di "strani" rumori,sempre sentiti in casa e in situazioni in cui era da solo,spesso davanti alla tv;ma quello che mi ha spinto oggi a scrivervi è stata una sua dichiarazione di due giorni fa:mentre si accingeva ad andar incontro al suo cane per il saluto e la cena,per alcuni secondi si è sentito totalmente bloccato nei movimenti,come se qualcuno lo avesse afferrato da dietro tanto da impedirgli di muoversi e sino a tremare e ad impallidire dalla paura.Dice,inoltre,di "avvertire" ultimamente l'inaspettata sensazione di avere attorno a se qualcuno o qualcosa di non visibile ma a volte percettibile,con la coda dell'occhio,con un piccolo fascio di luce;questa è l'unica sensazione che avverte improvvisamente anche quando non è a casa sua e che ha ultimamente avvertito anche in mia presenza.Per precisare: lui vive ancora a casa del padre.
Nè io e nè il mio compagno crediamo in un dio o nelle anime,nei demoni,nei fantasmi,ecc...siamo entrambi due individui scettici riguardo fenonemi o "manifestazioni" di questo tipo, chi più chi meno, e a volte mi chiedo se questi fenonemi delle mente così potenti e suggestivi siano realmente il frutto amaro di una patologia della quale è un bene esserne informati e consapevoli per una corretta cura. Grazie.Saluti. Federica.
[#1]
Gentile utente,
la presenza di questo sintomo da molti anni dovrebbe far considerare la possibilita' della presenza di patologie di tipo neurologico che vanno indagate primariamente.
la presenza di questo sintomo da molti anni dovrebbe far considerare la possibilita' della presenza di patologie di tipo neurologico che vanno indagate primariamente.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Ex utente
Gentile Dottore,
anzitutto la ringrazio per la sua tempestiva valutazione.
Come da lei suggerito,certamente la considerazione di una probabile presenza di patologie a livello neurologico dovrebbe spingere ad approfondire primariamente le cause del disturbo lamentato,ma in questa sede mi piacerebbe anche capire se e in qual misura è opportuno considerare anche la presenza di un diverso tipo di patologia e "sospettare" come causa primaria dei disturbi l'infelice esperienza infantile e adolescenziale.
Cordialità.
Federica
anzitutto la ringrazio per la sua tempestiva valutazione.
Come da lei suggerito,certamente la considerazione di una probabile presenza di patologie a livello neurologico dovrebbe spingere ad approfondire primariamente le cause del disturbo lamentato,ma in questa sede mi piacerebbe anche capire se e in qual misura è opportuno considerare anche la presenza di un diverso tipo di patologia e "sospettare" come causa primaria dei disturbi l'infelice esperienza infantile e adolescenziale.
Cordialità.
Federica
[#3]
Gentile utente,
questa che lei prospetta, ossia l'origine psicologica dei fenomeni, potrebbe essere un'ipotesi da prendere in considerazione, ma solo dopo aver escluso cause orgnaiche, in primis di tipo neurologico.
Cordiali saluti
questa che lei prospetta, ossia l'origine psicologica dei fenomeni, potrebbe essere un'ipotesi da prendere in considerazione, ma solo dopo aver escluso cause orgnaiche, in primis di tipo neurologico.
Cordiali saluti
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.1k visite dal 25/02/2011.
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