Una volta rikordo ke soffro
salve gentili dottori gia ho scritto una volta rikordo ke soffro di depressione e ansia da circa 3 anni ed è da qualke giorno ke mi è tornata un po d' ansia associata a dolori di stomaco inappetenza e una sorta di dolore nella cervicale kome se avessi un aurea....ho paura ke mi stia tornando una crisi depressiva posso prendere qualkosa?
[#1]
Gentile utente,
ho letto anche la Sua domanda postata in precedenza e la risposta datLe dal mio collega.
Su questo sito e in generale via internet non si può prescrivere le cure. La persona alla quale vengono prescritte le cure psicofrmacologiche deve essere prima visitata, deve essere confermata la diagnosi e poi seguita con sufficiente continuità nel percorso di cura.
E' importante fare una visita dal vivo da uno specialista psichiatra. Esistono servizi statali della salute mentale, ambulatori presso le cliniche psichiatriche degli ospedali e gli studi privati. Nel corso di questi tre anni di malattia si è già rivolto a qualcuno?
ho letto anche la Sua domanda postata in precedenza e la risposta datLe dal mio collega.
Su questo sito e in generale via internet non si può prescrivere le cure. La persona alla quale vengono prescritte le cure psicofrmacologiche deve essere prima visitata, deve essere confermata la diagnosi e poi seguita con sufficiente continuità nel percorso di cura.
E' importante fare una visita dal vivo da uno specialista psichiatra. Esistono servizi statali della salute mentale, ambulatori presso le cliniche psichiatriche degli ospedali e gli studi privati. Nel corso di questi tre anni di malattia si è già rivolto a qualcuno?
Dr. Alex Aleksey Gukov
[#2]
Ex utente
si gia sono in cura da quasi tre anni kon efexor 150 lamictal 50 e risperdal 1mg al di e una volta a settimana ho una seduta di psicoterapia pero al momento sono un po preokkupato perckè ho gli stessi sintomi ke avevo quando ho avuto delle crisi forti pero in misura piu lieve al momento ho paura se aumentano x questo ho chiesto questo konsulto grazie
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Che i sintomi sono più lievi rispetto al passato e che Lei ha avuto dei perodi liberi dalle crisi può essere il risultato benefico della terapia che sta seguendo. Bisogna dire che la terapia antidepressiva (Efexor: venlafaxina) non fa scomparire del tutto le ricadute ma le rende meno frequenti e più lievi, mentre la terapia stabilizzante l'umore (lamictal: lamotrigina) non elimina, però sì, attenua le fluttuazioni dell'umore. Il dosaggio di entrambi i farmaci potrebbero essere comunque ottimizzato ancor di più. Bisogna riferire i Suoi sintomi allo specialista che La segue e lui decide.
P.S. (Post Scriptum):
Lei scrive:
"..una sorta di dolore nella cervicale kome se avessi un aurea...."
Che cosa intende per un "aurea"?
P.S. (Post Scriptum):
Lei scrive:
"..una sorta di dolore nella cervicale kome se avessi un aurea...."
Che cosa intende per un "aurea"?
[#4]
Ex utente
grazie della risposta comunque per aureola intendevo una sorta di pressione intorno alla cervicale...scusi ottimizzare la terapia significa aumentarla ? perchè il mio medico l ' ultima volta mi ha detto ke gradatamente la comincerò a ridurre ps. ricordo che questa terapia la seguo da 10 mesi, pensa che dovrei continuarla ancora per molto?
[#5]
Gentile utente,
sì, intendevo che c'è ancora margine per, eventualmente, aumentare le dosi dello stabilizzatore di umore e dell'antidepressivo, però lo deve decidere il Suo specialista.
Sulla durata della terapia decide sempre il Suo specialista. In linea di massima, se il Suo disturbo non è ancora abbastanza compensato, non vedo perché bisogna già pensare alla sospensione. Alla sospensione sarebbe logico pensare (ammettendo sempre che lo decidete assieme con il Suo specialista), quando uno si trova senza sintomi della malattia e coi fattori di stress neutralizzati per un periodo sufficientemente lungo, correlato alla durata della malattia, al numero degli episodi di scompenso. Fa anche differenza se sta seguendo la terapia solo da 10 mesi (che è poco, nel caso di una malattia che dura con periodi buoni e no da circa tre anni) oppure Lei la segue da tre anni.
Comunque avverto che Lei può essere spaventato sia della possibilità di un nuovo episodio che della prospettiva di seguire la farmacoterapia per tempi indeterminati, e come Lei stesso mi suggerisce, queste preoccupazioni sono il principale motivo della Sua richiesta di consulto da noi.
Non deve preoccuparsi, non è necessariamente fondata né una né l'altra preoccupazione; in ogni modo riferisca come si sente al Suo specialista alla prossima visita, lui deve saperlo; è fortunato di essere seguito, e mi sembra che sia nelle buoni mani e con la terapia ben pensata.
sì, intendevo che c'è ancora margine per, eventualmente, aumentare le dosi dello stabilizzatore di umore e dell'antidepressivo, però lo deve decidere il Suo specialista.
Sulla durata della terapia decide sempre il Suo specialista. In linea di massima, se il Suo disturbo non è ancora abbastanza compensato, non vedo perché bisogna già pensare alla sospensione. Alla sospensione sarebbe logico pensare (ammettendo sempre che lo decidete assieme con il Suo specialista), quando uno si trova senza sintomi della malattia e coi fattori di stress neutralizzati per un periodo sufficientemente lungo, correlato alla durata della malattia, al numero degli episodi di scompenso. Fa anche differenza se sta seguendo la terapia solo da 10 mesi (che è poco, nel caso di una malattia che dura con periodi buoni e no da circa tre anni) oppure Lei la segue da tre anni.
Comunque avverto che Lei può essere spaventato sia della possibilità di un nuovo episodio che della prospettiva di seguire la farmacoterapia per tempi indeterminati, e come Lei stesso mi suggerisce, queste preoccupazioni sono il principale motivo della Sua richiesta di consulto da noi.
Non deve preoccuparsi, non è necessariamente fondata né una né l'altra preoccupazione; in ogni modo riferisca come si sente al Suo specialista alla prossima visita, lui deve saperlo; è fortunato di essere seguito, e mi sembra che sia nelle buoni mani e con la terapia ben pensata.
[#6]
Ex utente
salve dottore allora le spiego meglio la mia storia clinica riguardo ai farmaci io ho iniziato la cura 3 anni fa nel 2008 prendendo entact 20 mg risperdal 2mg questa cura me l hanno sospesa dopo 8 mesi nel frattempo dopo 2 mesi ho avuto una prima ricaduta e kosi sono tornato di nuovo dallo psichiatra che mi ha ridato nuovamente entact da 20 mg per 3 mesi pero vedendo ke non cerano risultati me l ha cambiato a settembre 2009 kon efexor 75 mantenedo sempre risperdal a febbraio 2010 ho avuto una nuova ricaduta e a maggio mi ha aumentato efexor da 75 a 150 e dopo 1 mese mi ha agiiunto anke lamictal da 50 mg fino a questo momento. lei che ne pensa?
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Penso che bisogna far partire il conto dall'ultima modifica della terapia (da quando è stato aggiunto il Lamictal: lamotrigina), perché, poteva influire sull'azione degli altri farmaci e poteva anche da solo essere il farmaco grazie al quale forse è stato meglio. Nella Sua storia posso notare una certa tendenza alla ciclicità (il tornare più o meno regolarmente) degli episodi o degli accenni agli episodi, come ad esempio nei periodi invernale ed estivo. In questo caso un farmaco stabilizzatore di umore, come la lamotrigina è di ausiglio importante, potendo attenuare l'amplituda delle oscillazioni di umore, far un episodio meno sentito, meno pronunciato di prima, fino a portare le oscillazioni di umore a quelli che fisiologicamente viviamo noi tutti.
I dieci mesi di nuova terapia sono veramente pochi.
La Depressione Atipica è un termine che corrisponde nelle diverse tradizioni classificatorie a malattie diverse fino alla possibilità che il disturbo principale non sia la depressione. Bisogna chiarire la diagnosi.
I dieci mesi di nuova terapia sono veramente pochi.
La Depressione Atipica è un termine che corrisponde nelle diverse tradizioni classificatorie a malattie diverse fino alla possibilità che il disturbo principale non sia la depressione. Bisogna chiarire la diagnosi.
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Ex utente
grazie dottore ma lei pensa che la mia pschiatra abbia adottato le misure giuste o forse ha esitato troppo a cambiarmi farmaco e ora che solo dopo 10 mesi parla addirittura di una riduzione graduale pensa che mi convenga continuare con questa psichiatra e magari discutere insieme della cura o meglio cambiare medico ?
[#12]
Ex utente
salve dottore questa settimana sono andato dalla mia psichiatra e le ho riferito i sintomi che le avevo detto nei precedenti post e lei mi ha liquidato dicedomi solamente di fare la psicoterapia e di continuare la stessa terapia farmacologica che faccio da 10 mesi senza aggiungere altro io non capisco io mi sento di nuovo male ho difficoltà a concentrarmi in molte attività non studio piu non mi va di uscire mi sento di nuovo depresso. che ne pensa?
[#13]
Gentile utente, salve,
significa che la Sua psichiatra vuole mettere in questo periodo più accento sulla psicoterapia. Proviamo a seguire questo suggerimento. Allora bisogna riferire i Suoi sintomi e la risposta della psichiatra al Suo psicoterapeuta, chederlo se con la psicoterapia è possibile rimediarne.
Nel caso lo psicoterapeuta riterrà che ciò sia possibile, proseguire con la psicoterapia e riferirsi per i sintomi oltre che alla psichiatra anche allo psicoterapeuta. Nel caso lo psicoterapeuta riterrà che la psicoterapia non è sufficiente da sola, chiedere a lui di mettersi in contatto con la psichiatra perche' discutino fra di loro il Suo caso e trovino una linea comune.
Se neanche così si riuscerà a trovare la soluzione alla Sua situazione, evidentemente Lei può ricorrere al Suo diritto di rivolgersi ad un altro specialista. Importante però evitare che la Sua decisione sia impulsiva, dettata dal risentimento o da rabbia nei confronti della psichiatra, e dunque è meglio parlarne anche con il Suo psicoterapeuta.
significa che la Sua psichiatra vuole mettere in questo periodo più accento sulla psicoterapia. Proviamo a seguire questo suggerimento. Allora bisogna riferire i Suoi sintomi e la risposta della psichiatra al Suo psicoterapeuta, chederlo se con la psicoterapia è possibile rimediarne.
Nel caso lo psicoterapeuta riterrà che ciò sia possibile, proseguire con la psicoterapia e riferirsi per i sintomi oltre che alla psichiatra anche allo psicoterapeuta. Nel caso lo psicoterapeuta riterrà che la psicoterapia non è sufficiente da sola, chiedere a lui di mettersi in contatto con la psichiatra perche' discutino fra di loro il Suo caso e trovino una linea comune.
Se neanche così si riuscerà a trovare la soluzione alla Sua situazione, evidentemente Lei può ricorrere al Suo diritto di rivolgersi ad un altro specialista. Importante però evitare che la Sua decisione sia impulsiva, dettata dal risentimento o da rabbia nei confronti della psichiatra, e dunque è meglio parlarne anche con il Suo psicoterapeuta.
[#14]
Ex utente
salve gentile dottore come le dicevo la volta scorsa mi sono rivolto aun altro medico il quale gia alla prima visita mi ha diagnosticato un disturbo di personalità borderline e mi sono state prescritte sereupin 20 mg frontal 5 gocce 3 volte al giorno e ziprexa 5 mg al di: pero io mi domando allora il mio stato depressivo è una conseguenza di questo mio disturbo? il borderline si puo associazre ad altre patologie? mi potrebbe chiarire meglio grazie
[#15]
Sì, il Disturbo Borderline di Personalità (che descrive il funzionamento psichico morboso ma abituale di una persona e che di per sé spesso non viene percepita dalla persona come una malattia o come un disagio) può tuttavia costutuire la predisposizione a vari disagi psichici periodici come gli stati depressivi.
[#17]
Può essere normale all'inizio della terapia con questi farmaci, ma anche in seguito; tutti i tre farmaci hanno un'azione sedativa. Importante però parlarne con il Suo nuovo psichiatra: il suo compito è anche di monitorare la terapia prescritta ed essere un punto di riferimento. Sentendo Lei, il Suo specialista si regolerà nei dosaggi.
Questo consulto ha ricevuto 17 risposte e 2.4k visite dal 21/02/2011.
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