1)la terapia farmacologica del mio disturbo è a tempo indeterminato
gentili dottori
sono in cura con anafranil aumentato a 225 mg da una settimana circa. anafranil lo assumo da due mesi aumentato garadualmente. con l'aumento a 225 mg ho sospeso zarelis. da quando ho aumentato a 3 compresse è aumentata la bocca secca mangio una continuazione mi è aumentato l'appetito e faccio fatica la mattina ad alzarmi rispetto a prima. volevo chiedervi due cose
1)la terapia farmacologica del mio disturbo è a tempo indeterminato?non si può stilare un tempo limite per evitare che li assuma in "eterno" questi farmaci? vi chiedo questo non da ossessivo ma da persona umana che a un certo punto si scoccia di constatare l'incompentenza di alcuni medici visto che è 4 anni che so di avere questa anomalia funzionale e sono solo mesi che ho iniziato una terapia
2)1 combinazione di farmaci antiossessivi è cosi inferiore ad anafranil da non poter effettuare un cambiamento? vi chiedo questo perchè mi sembra strano che in 50 anni non si è trovato un farmaco con migliore rapporto beneficiodanno e quindi garantire una cura migliore e duratura
molto cordialmente
sono in cura con anafranil aumentato a 225 mg da una settimana circa. anafranil lo assumo da due mesi aumentato garadualmente. con l'aumento a 225 mg ho sospeso zarelis. da quando ho aumentato a 3 compresse è aumentata la bocca secca mangio una continuazione mi è aumentato l'appetito e faccio fatica la mattina ad alzarmi rispetto a prima. volevo chiedervi due cose
1)la terapia farmacologica del mio disturbo è a tempo indeterminato?non si può stilare un tempo limite per evitare che li assuma in "eterno" questi farmaci? vi chiedo questo non da ossessivo ma da persona umana che a un certo punto si scoccia di constatare l'incompentenza di alcuni medici visto che è 4 anni che so di avere questa anomalia funzionale e sono solo mesi che ho iniziato una terapia
2)1 combinazione di farmaci antiossessivi è cosi inferiore ad anafranil da non poter effettuare un cambiamento? vi chiedo questo perchè mi sembra strano che in 50 anni non si è trovato un farmaco con migliore rapporto beneficiodanno e quindi garantire una cura migliore e duratura
molto cordialmente
[#1]
Gentile utente,
posto che non mi è chiaro se la diagnosi è di Disturbo Ossessivo compulsivo, in effetti la collateralità da lei lamentata è ascrivibile all'assunzione dell'anafranil.
Esistono d'altra parte altre molecole con l'indicazione al trattamento del suo disturbo.
Il tempo per "saggiare" l'efficacia di una terapia è di alcuni mesi.
Aggiungo: considerata anche la sua età, è stata valutata l'opportunità di associare un trattamento psicoterapico?
posto che non mi è chiaro se la diagnosi è di Disturbo Ossessivo compulsivo, in effetti la collateralità da lei lamentata è ascrivibile all'assunzione dell'anafranil.
Esistono d'altra parte altre molecole con l'indicazione al trattamento del suo disturbo.
Il tempo per "saggiare" l'efficacia di una terapia è di alcuni mesi.
Aggiungo: considerata anche la sua età, è stata valutata l'opportunità di associare un trattamento psicoterapico?
Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com
[#2]
Ex utente
si ho iniziato la TCC da una settimana per un periodo fissato di 6 mesi.
la diagnosi è disturbo ossessivo e lo è sempre stata solo che negli anni scorsi ho curato una pseudo e molto presunta psicosi con zyprexa che tutt'ora assumo (non so perchè). in realtà era un isteria (a detta dello psichiatra attuale che mi tiene in cura) perchè avevo e ancora conservo questa tendenza a reagire al doc in maniera diciamo veemente e con ira
la diagnosi è disturbo ossessivo e lo è sempre stata solo che negli anni scorsi ho curato una pseudo e molto presunta psicosi con zyprexa che tutt'ora assumo (non so perchè). in realtà era un isteria (a detta dello psichiatra attuale che mi tiene in cura) perchè avevo e ancora conservo questa tendenza a reagire al doc in maniera diciamo veemente e con ira
[#3]
Ex utente
gentile dottore,
quello che vorrei dire è che secondo me l'approccio terapeutico sul mio disturbo è sbagliato, dico non si può andare a fare una cura con una scadenza e scandita cioè mi spiego meglio dico:"ok il tuo disturbo ossessivo adesso è 8 su 10" e tu medico devi essere in grado di darmi un farmaco da 8 x es. clomipramina poi rivedere la cura dopo tre mesi dove il disturbo sarà sceso a 5 e dare un farmaco da 5 x es fluoxetina non sarà più necessario un farmaco da 8 0 da 10... in modo da spostare la terapia verso un migliore rapporto beneficiodanno che è il parametro di cui devo tener conto nella conduzione di una terapia.poi riconsiderare la questione dopo tre mesi dove il disturbo saà sceso a 3 e darò un farmaco da tre cioè proporzionando il farmaco all'intensità della patologia ovviamente valutando il farmaco in base al beneficio rapportato alla collateralità non so se mi sono spiegato
molto cordialmente
quello che vorrei dire è che secondo me l'approccio terapeutico sul mio disturbo è sbagliato, dico non si può andare a fare una cura con una scadenza e scandita cioè mi spiego meglio dico:"ok il tuo disturbo ossessivo adesso è 8 su 10" e tu medico devi essere in grado di darmi un farmaco da 8 x es. clomipramina poi rivedere la cura dopo tre mesi dove il disturbo sarà sceso a 5 e dare un farmaco da 5 x es fluoxetina non sarà più necessario un farmaco da 8 0 da 10... in modo da spostare la terapia verso un migliore rapporto beneficiodanno che è il parametro di cui devo tener conto nella conduzione di una terapia.poi riconsiderare la questione dopo tre mesi dove il disturbo saà sceso a 3 e darò un farmaco da tre cioè proporzionando il farmaco all'intensità della patologia ovviamente valutando il farmaco in base al beneficio rapportato alla collateralità non so se mi sono spiegato
molto cordialmente
[#4]
Gentile utente,
non ho ben capito: se lei non si fida dell'attuale curante, eventualmente senta un altro parere.
Diversamente l'approccio terapeutico è funzionale a diversi fattori (tipo di disturbo, assetto personologico, ipotesi terapeutica, ecc.) e solamente chi valuta direttamente la persona è consapevole della scelta da effettuare.
non ho ben capito: se lei non si fida dell'attuale curante, eventualmente senta un altro parere.
Diversamente l'approccio terapeutico è funzionale a diversi fattori (tipo di disturbo, assetto personologico, ipotesi terapeutica, ecc.) e solamente chi valuta direttamente la persona è consapevole della scelta da effettuare.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.1k visite dal 16/02/2011.
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