Panico poi depressione farmaci si diventa dipendenti!

Buon giorno, sono una donna di 40 anni felicemente sposata e non ho figli,un buon lavoro insomma non mi manca nulla. 3 anni fa ho sofferto di attacchi di panico per ben 2 anni e li ho risolti con farmaco consigliato da un neurologo il daparox 20gocce per circa 2 anni . Ho smesso a settembre 2010 e a dicembre già accusavo depressione ma non panico solo tanta ansia e paura.Vorrei far presente che da quando avevo 25 anni sono sempre stata una persona che non ha mai amato molto la vita per meglio dire non amo il Mondo cioè gli Umani,ma solo negli Animali trovo fiducia e buon senso , purtroppo da 20 anni ad oggi ho avuto tanti problemi di salute non gravissimi ma ogni tanto mi colpisce un"male" prima ho avuto problemi di gola ed ho tolto le tonsille a27anni)poi un’ernia dorsale che mi bloccava ogni volta che dovevo partire per le vacanze, poi broncopolmonite che mi ha lasciato un grande problema nel respiro,risolta con cure mirate,mare e un antidepressivo cipralex per soli 6 mesi,poi una calcificazione alla spalla che si è risolta dopo un anno con terapie ecc., poi il panico,ed ora da novembre2010 mi è stata diagnosticata un’ernia L5 S1 che mi tormenta la vita.Ora sono depressa perchè ho paura di non risolvere il problema ernia e mi sento questo peso questo handicap che mi fa stare male come se avessi la spada di Damocle sulla testa .insomma negli ultimi 20 anni sembra proprio che la vita mi condanni a malattie cicliche che mi fanno andare in apprensione e infine in depressione ..questo vuole dire che sono depressa da 20 anni? nel 2006 ho assunto il ciplalex e sono stata meglio, ma poi è tutto ricominciato ..con un’ altra malattia che mi ha reso depressa, poi il panico ora risolto con il daparox , ma poi ora è ricominciato tutto con l'ernia ..insomma sono sempre depressa a causa delle malattie che mi colpiscono.Devo assumere per la vita antidepressivi per stare bene? è vero anche che ogni volta che ho preso antidepressivi (cipalex o daparox) non mi sono mai ammalata ..questo vuole dire che sono destinata ad assumere antidepressivi a vita? e se è così quali per non diventare dipendente? da Dicembre,dopo 4 mesi di astinenza al daparox ho ricominciato ad assumere 5/8 gocce di daparox ma non bastano non sono convinta dell'esito del neurologo il quale afferma che se mi è contato il daparox di riprenderlo ...sono diventata succube di questo farmaco? La terapia psicologica, ovvero sedute in psicoanalisi, servono a poco, ci vado da oltre 2 anni non mi sono servita a molto in quanto io continuo ad avere paura delle malattie e soprattutto ...me le creo ..COSA DEVO FARE? è meglio cambiare farmaco? o non prendere proprio nulla, si diventa dipendenti? che terapia alternative mi consiglia? I MEDICI DOVREBBERO ESSERE + ATTENTI A QUESTO FENOMENO che ormai dilaga, TUTTI NE SOFFRONO (ansie panico depressione tentati suicidi ecc .) POSSIBILE CHE LA MEDICINA NON AFFRONTI QUESTO GRAVE PROBLEMA CON PIU IMPEGNO?coplisce ed uccide + dell'influenza.Grzie
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
Gentile utente,

gli antidepressivi non danno alcuna dipendenza.

E' invece piu' opportuno che lei chiarisca i dosaggi ed i tempi continuativi di assunzione, nonche' la precisa diagnosi che le e' stata fatta, i miglioramenti durante il trattamento, il tipo di sospensione effettuata, nonche' il tempo di ricomparsa dei sintomi.

Attualmente il dosaggio dell'antidepressivo e' comunque troppo basso.

https://wa.me/3908251881139
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 4k 202
Confermo quanto dice il collega, gli antidepressivi non danno nessuna dipendenza, tant'è che i pazienti si affrettano a sospenderli appena stanno meglio, di solito troppo presto (se ci fosse una dipendenza, come per le sigarette, non ci riuscirebbero).
Però gli antidepressivi vanno presi a dosaggio pieno, se no sono inutili.

Franca Scapellato

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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161
Gentile utente,
in che modo dovremmo affrontare meglio il problema? Alle persone che si rivolgono a noi cerchiamo di fornire la migliore assistenza possibile, secondo scienza e coscienza. Se poi la percentuale di persone che soffrono di disturbi depressivi o disturbi d'ansia è in costante aumento, questo non è certo colpa dei medici. Se non riesce a uscire dal problema perchè non segue le indicazioni degli specialisti, non credo che ci sia in questo una responsabilità dei medici.
Cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

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