Paroxetina latenza

Buongiorno è inanzitutto grazie per il vostro utilissimo servizio, vengo alla domanda:per stato ansioso e attacchi di panico, il Neurologo a cui mi sono rivolto mi ha prescritto dopo visita neurologica negativa e dopo che mi sono sottoposto a vari esami, tra la quale ecografia alla tiroide tutti negativi, mi sto curando con Antra 20 mg 2 volte al dì per esofagite diagnosticata tramite esofagogastroscopia, dicevoil Neurologo mi ha prescritto Paroxetina da 20 mg, per una settimana 1/2 compressa poi aumentabile ad 1 compressa la mattina.
Con oggi sono 7 giorni che seguo la cura senza nessun risultato, il Neurologo mi ha parlato di un non ben precisato periodo di latenza di cui io vorrei capire la durata e in parole povere in cosa consiste.
Per aspettare che questo famigerato periodo di latenza passi io continuo ad avere stati d'ansia quotidiani con notevoli disagi sia a livello interpersonale che lavorativo, sono stato consigliato nel tamponate con En, che non sò con che frequenza assumere anche perchè le 12 goccie che assumo al mattino sembrano non fare più effetto.
Secondo lei dovrei aumentare la dose giornaliera è la frequenza?
Poi una volta che la Paroxetina farà effetto potrò smettere di colpo con le benzodiazepine?
E consigliabile provare a resistere finchè la Paroxetina farà effetto o invece prendere per il momento En, mi e stato riferito che resistere e molto peggio.
Ultima domanda:come mi renderò conto che la Paroxetina starà facendo effetto, e per voi la cura vi pare appropiata, ed il farmaco in questione e un buon farmaco che potrà risolvere i miei problemi attuali?
Premetto che non ho potuto consultare il Neurologo e rivolgere a lui queste mie domande perchè fuori città per un certo periodo di tempo.
Vi ringrazio anticipatamente per la vostra cortesia, ma vi prego rispondetemi perche l'ansia non dà tregua, anzi sembra aumentare.
GRAZIE MOLTE.

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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

La paroxetina, come gli altri antidepressivi, ha una latenza di 2-4 settimane. Nelle prime 2-4 settimane si può quindi stare come prima, un pò meglio o un pò peggio. Non è infrequente stare un pò peggio, perché la paroxetina all'inizio fa un effetto opposto a quello che fa dopo le prime settimane, che è quello terapeutico. Può darsi che lei risponda o no, di solito prima di scegliere il farmaco si valutano alcune caratteristiche di partenza che ci permettono di "scommettere" sulla paroxetina piuttosto che non su altri farmaci.
Una volta che da un mesetto o giù di lì dovesse star bene, piano piano si distacca dalle benzodiazepine, con un ritmo che varia a seconda del tipo di benzodiazepina. Le benzodiazepine non hanno un ruolo a lungo termine, dovrebbero essere farmaci da usare irregolarmente, tranne eccezioni. Le dosi di paroxetina efficaci sono in genere comprese tra 20 e 60 mg, il che dipende da fattori magari banali: quanto pesa, quanta ne assorbe, quanto velocemente la elimina, se prende anche altri farmaci che fanno interazione etc.
Nel suo decorso sembrerebbe quindi tutto in regola. Per rendere più "dolce" l'introduzione della paroxetina in genere si inizia con poco, si sale lentamente ma si arriva comunque a dosi efficaci di almeno 20 mg.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
Dr. Vito Fabio Paternò Psichiatra, Psicoterapeuta 586 22
Gentile utente,
ma lei chiede sempre le stesse cose?

Il Dott. Martiadis ed io le abbiamo già risposto alle medesime domande fatte nel suo post "Paroxetina EN" di sabato 6 ottobre.
E lei ha concluso il suo intervento cosi:
" Ringrazio i gentilissimi Dottori, per le risposte fornite, io non ho chiesto alcune cose al "famoso" Neurologo, semplicemente perche me ne sono scordato, a volte si vorrebbero fare milioni di domende ma poi si scordano,e ritornano in mente quando si esce dallo studio.
GRAZIE MILLE PER IL VOSTRO UTILISSIMO SERVIZIO".

Evidentemente non siamo stati in grado di aiutarla.

Saluti
Dott.Vito Fabio Paternò

Cordialmente
Dott. Vito Fabio Paternò

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info@cesidea.it

[#3]
Utente
Utente
Ringrazio ancora per la cortesia dimostrata, vorrei dire al Dr Paterno' che il suo intervento come tutti gli altri mi e stato utile, solo deve capire con che stato d'animo mi sto aprocciando ad una rerapia a cui credo ma che sino ad ora non ha dato risultati, ora so che c'è un periodo di latenza di 2/4 settimana, ma per un paziente che e vittima di continui e quasi ininterrotti stati ansioni le famigerate settimane di latenza sembrano non passare mai.
Mi scuso ancora se in qualche modo sono stato inopportuno, oppure o dato l'inpressione di non tenere in dovuto conto le sue spiegazioni, ma cerchi di capire il mio stato d'animo attuale, non stò vedendo la luce dentro al tunnel in cui mio malgrado mi sono infilato.
A tal proposito per farle capire quanto la stimo e mi interessa il suo parere, le chiedo e per cortesia mi risponda se in attesa della Paroxetina posso continuare a prendere En per tamponate l'ansia che non mi lascia, è in che dosaggio visto che le 12 goccie anche due volte al giorno, fanno poco o niente (quasi come acqua fresca).
GRAZIE E MI SCUSI ANCORA, VORREI NATURALMENTE ANCHE RINGRAZIARE IL DR.PACINI.
[#4]
Dr. Vito Fabio Paternò Psichiatra, Psicoterapeuta 586 22
Gentile utente chiedo scusa io a lei.

Credo che la Paroxetina l'aiuterà contro l'ansia e sarà solo questione di tempo e dosaggi anche più importanti dell'attuale (lo stabilirà insieme al suo medico) e l'En intanto potrà aumentarlo a 3 volte al giorno con l'intento di scalarlo gradualmente appena la Paroxetina la "coprira".

Cordialmente
Dott. Vito Fabio Paternò

www.cesidea.it
[#5]
Utente
Utente
Grazie Dott. Paterno' per la sua solita gentilezza e cortesia, mi auguro tanto che questo brutto periodo abbia i giorni contati, per meglio dire le settimane contate.
Adesso sono anch'io fiducioso circa la completa remissione dei miei sintomi.
Le farò sapere, e la prego non si inquieti se le farò ancora delle domande un pò ripetitive, ma penso sia anche tipico di noi persone ansiose, infatti adesso mi sorge una domanda che forse le ho già fatto, continuo ad avere un nodo in gola che non va ne su ne giù,
scongiurate le cause organiche che le visite che le ho illustrato (ben 3 Otorini ecc.)lei lo ritiene come uno dei più tipici sintomi ansiosi e che quindi con l'efficacia della cura dovrebbe anch'esso sparire?
ANCORA INFINITE GRAZIE PER LA SUA CORTESIA, LE AUGURO UNA BUONA GIORNATA.
[#6]
Dr. Vito Fabio Paternò Psichiatra, Psicoterapeuta 586 22
Tranquillo è un sintomo dell'ansia e sparirà insieme agli altri.

La saluto.
Dott. Paternò
[#7]
Utente
Utente
GRAZIE ANCORA UNA VOLTA, NON HO PAROLE PER RINGRAZIARLA E MI AUGURO DI TROVARE SEMPRE MEDICI GENTILI E CORDIALI COME LEI, QUESTO VORREBBE DIRE AVERE GIA' MEZZA GUARIGIONE IN TASCA.
LA TERRO INFORMATO,GRAZIE INFINITE.
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