Nevrosi ossessiva complicata

Gentili Dottori, cercherò di sintetizzare al massimo il problema, da piccolo mi hanno diagnosticato dopo diversi test una nevrosi ossessiva e per questo sonn stato curato da uno psicologo con soddisfacenti esiti; 4 anni fa ho perso mia madre e sono rimasto orfano con un fratello che soffre di disturbi mentali in famiglia, a seguito della morte di mia madre (la quale precedentemente mi aveva dato psicofarmaci mischiandoli a succhi di frutta ma non so quali e prima della sua morte avevo sintomi tipo mancanza di respiro non attribuibili tutti a fattori mentali, cercavo di controllare i pensieri proprio perchè mentali ma i sintomi non andavano via) sono caduto in una profonda depressione e non accettazione della realtà con manifestazioni di rabbia un po' troppo lungimiranti al punto da costringere i miei parenti a rivolgersi a un c.i.m. per il consulto con uno psichiatra che mi ha prescritto 1 TAVOR da 1mg a sera, l'ho preso poi ho staccato per timori e pregiudizi su questo tipo di farmaci e dopo poco ho iniziato a soffrire di una sorta di ACATISIA terribile che mi costringeva a non stare mai fermo a piangere sempre 24h su 24 non riuscivo nemmeno a stare seduto, sicchè dopo ho ripreso il tavor e tutto magicamente è sparito ma poichè non l'ho piu' ripreso di nuovo questa specie di acatisia terribile sicchè lo psichiatra mi ha prescritto l'antidepressivo ZOLOFT che ho usato per tre mesi poi staccato per pregiudizi e paura di effetti collaterali e e una volta staccato è ritornata quella acatisia terribile costringendomi ad andare al cim d'urgenza per fare flebo di EN che hanno quasi normalizzato la situazione anche se non del tutto ma cmq mi permetteva di vivere dopodichè mi è stato prescritto il farmaco SINTOPRAM successivamente denominato PERCITALE che prendo da 2 anni, 10 gocce a sera ininterrottamente per paura che nel caso interrompa sopraggiunga quella specie di acatisia terribile; in questi giorni vado dallo psichiatra per chiedere quanto ancora devo continuare con percitale considerando il fatto che la depressione è finita e non ho piu' manifestazioni di rabbia ma se smetto di prendere PERCITALE ricado in quella acatisia terribile che è la cosa piu' brutta che mi sia capitata da quando sono nato, vorrei un vostro parere dopo estenuanti ricerche senza esito ed il parere di altri medici. In attesa di risposta porgo i miei migliori complimenti per il servizio che offrite
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Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36
Gentile utente,

dal suo racconto l'impressione è che lei faccia fatica a fidarsi di un medico e quindi seguire le sue indicazioni.

Detto questo, quale diagnosi le è stata fatta ultimamente?

Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com

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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

Vuole un parere ma esattamente su cosa ? Su quanto deve durare la cura ? Se la diagnosi è disturbo ossessivo, la durata della cura è variabile, dipende anche dall'andamento del disturbo.
Non si capisce se queste sospensioni siano autogestite o gliele abbia indicate qualcuno.
Non è chiaro cosa intenda per "acatisia", è un termine tecnico che forse usa per indicare una cosa diversa.

Per quanto concerne il passato, non sono chiare alcune cose. Innanzitutto perché abbia sospeso zoloft (paura di effetti collaterali ma lo stava già prendendo, quindi quali effetti temeva ?). Sua madre le somministrava farmaci di cui non sa il nome, ma come fa a sapere allora che glieli somministrava "di nascosto" ? Perché ciò avrebbe dovuto accadere, perché si rifiutava di assumerli ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
Utente
intanto grazie per le risposte. Sospesi zoloft perchè temevo portasse ad un offuscamento della mente e una progressiva perdita di intelligenza (poi ho capito che quest'ultima non è vera)e quindi una compromissione totale dell'esistenza alla stregua di un tso irreversibile (probabilmente questa paura recondita risiede nel fatto che mio padre era perennemente ricoverato per problemi mentali e sotto cure pesanti e debilitanti così come mio fratello ricoverato per psicosi curato con psicofarmaci anche se di altra categoria e debilitato anch'egli),per rispondere alla seconda domanda l'ho saputo dopo la sua morte, i miei parenti mi hanno riferito cose che sospettavo (all'epoca notavo una riga sul tappo dei succhi di frutta indice del fatto che il tappo era stato tolto e rimesso e un anomala quantita' di succo di frutta nella bottiglia oltre che a un sapore diverso, per rispondere alla terza domanda perchè ero in depressione per alcuni motivi di rapporti sociali quindi pensavo di superare tutto ragionando anche perchè allora piu' di ora pensavo che questi farmaci facessero molto male, certo la nevrosi ossessiva c'è e spesso ho pensieri appunto ossessivi con rituali ecc anche pesanti che compromettono anche le normali attivita' quotidiane in modo serio, non conosco la attuale diagnosi ma suppongo sia peggiorata conl a morte di mia madre in questo giorno la chiedo al medico, la domanda è : secondo voi arriverà il giorno in cui potrò vivere senza questi terribili sintomi simili alla acatisia (acatisia è un termine trovato on line che racchiude na serie di sintomi simili ai miei)una volta smesso di prendere farmaci? seguendo la cura con percitale cosa potrei fare in aggiunta per migliorare questa sensazione di malessere, tensione interna che costringe a muovere ad esempio gli arti da seduto per trovare un po' di sollievo, la psicoterapia è utile a risolvere il problema? il mio psichiatra onn parla di acatisia in quanto è un sintomo che puo' esserci nei neurolettici ma non nei farmaci che prendo io e dice che è dovuto appunto ai pensieri ossessivi che e ai rirtuali che portano questo malessere (anche se spesso noto che questi problemi li ho sempre avuti ma una volta ad esempio fatto i rituali e pur avendo pensieri ossessivi poi nei momenti di calma stavo in benessere mentre ora non è piu' cosi, ora è perennemente malessere), siete daccordo?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

Alcuni elementi che riferisce non fanno pensare solo ad una nevrosi ossessiva, ma ad altro.

"la psicoterapia" non significa niente, come non significa niente "i farmaci", è necessario definire cos'ha per sapere cosa le può essere utile.

Se il suo psichiatra non parla di acatisia non usi questo termine a maggior ragione. La ragione per cui ha sospeso lo zoloft non ha a che fare con la medicina, che stava prendendo, quindi non si capisce di cosa avesse paura, non era un farmaco sconosciuto. Aveva a che fare con una sua paura. Paura che dire non è recondita, la esprime chiaramente.
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Utente
Utente
Salve gentili dottori, ho poi risolto spero per sempre quel problema della presunta acatisia di cui ho parlato nel primo messaggio, prendendo per due anni circa tutte le sere 10 gocce di Percitale ora mi sento molto meglio in generale, vorrei porvi un ultimo quesito :

Con la nevrosi ossessiva diagnosticata da piccolo mi hanno riconosciuto anche una invalidità al 70% anche per altri problemi fisici, all'incirca 5 anni fa ho perso mia madre e vivo in casa con mio fratello che ha una invilidità per psicosi, alla morte di mia madre mi hanno riconosciuto la pensione ai superstiti per inabilità dovuta anche ad altri problemi fisici non psichici e suppongo alla nevrosi ossessiva, poichè avrei bisogno di guidare dal momento che non ho parenti disposti ad accompagnarmi sempre con la loro macchina e sono in grado di guidare in quanto sono già patentato con patente scaduta da 2 anni e mezzo, tenendo conto che senza la possibilità di guidare e non avendo parenti mi risulta tutto piu' difficile e la mia nevrosi e mente peggiorano perchè sono isolato dagli amici che purtroppo non abitano vicino, Cordiali saluti e un ringraziamento per il servizio che offrite.

Volevo sapere cosa posso fare per provare a rinnovare la patente e se questa è prevista nei casi di nevrosi che ora si chiama disturbo ossessivo compulsivo se non vado errato e se va rinnovata richiedendo la patente speciale o è sufficiente quella che ho e se ci sono rischi con il blocco della pensione dal momento che ho anche un fratello con problemi mentali a carico e va accudito quindi la macchina mi semplificherebbe tutto e di molto.

Attualmente non prendo psicofarmaci.

Cordiali saluti e un ringraziamento per il servizio che offrite.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

Il rinnovo lo può chiedere genericamente. E' sensato presentarsi con una documentazione aggiornata che attesti le medicine che prende, se interferiscono o meno con le capacità attentive, e il suo stato di salute mentale attuale e recente.
Se non sta prendendo farmaci un'attestazione del medico che la seguiva sul fatto che non ne ha bisogno e che non li ha sospesi autonomamente.

Ovviamente tenga presente che la valutazione dell'idoneità alla guida in alcuni casi è valutata per verificare che non sia in contrasto con il tipo di invalidità dichiarata.
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